Quando si avverte costantemente il senso di fame, è piuttosto difficile seguire una dieta dimagrante. Per tenere a freno l’appetito basta ricercare i cibi più sazianti, da distribuire durante l’arco della giornata. Il potere saziante di un alimento dipende da vari fattori. Oltre a quelli soggettivi, infatti, come aspetto e appetibilità, bisogna considerare anche i fattori oggettivi come la composizione in macronutrienti (fibre, grassi, proteine, carboidrati, volume e contenuto in acqua).
cibi più sazianti
Indice di sazietà e fullness factory, i cibi amici della linea
L’introduzione dell’indice di sazietà per valutare il potere saziante di un alimento si deve al lavoro di un gruppo di ricercatori australiani guidati dalla dottoressa Suzan Holt; tale valore è stato misurato per la prima volta nel corso di una sperimentazione in cui vennero offerte, a un gruppo di volontari, porzioni di alimenti equivalenti a 240 calorie e valutato, a intervalli di 15 minuti, il loro desiderio di mangiare ancora e la quantità di cibo assunta due ore dopo in un buffet libero.
La dieta volumetrica, dimagrire mangiando
La dieta volumetrica è stata elaborata negli Stati Uniti da Barbara Rolls e Robert Barnett in collaborazione con l’Eating lab in Pennsylvania. Si tratta di un programma dietetico particolarmente adatto a chi ha sempre molto appetito e non riesce a seguire una qualunque dieta dimagrante poichè ciò lo rende cronicamente affamato.
Questo tipo di dieta, introdotta con qualche variazione nel nostro paese, si fonda sul potere saziante, a parità di calorie, di alcuni cibi rispetto ad altri. Secondo i suoi ideatori infatti il necessario controllo delle calorie è facilitato dalla scelta di cibi con un’elevata capacità saziante, quali frutta, verdura, ortaggi e legumi e questo “stratagemma” consentirebbe di ottenere il tanto desiderato dimagrimento principalmente tenendoci alla larga dalle tentazioni.
Più precisamente, la valutazione di quali alimenti sia più opportuno consumare avviene in base al calcolo della loro densità calorica, che si ottiene dividendo il numero delle calorie apportate da ciascun alimento per il suo peso in grammi: più bassa è la densità calorica, maggiori sono le porzioni di quell’alimento che si possono consumare senza preoccuparsi di prendere peso.