Torna l’Obesity day, la giornata dedicata all’obesità che ricorre proprio oggi, il 10 ottobre. È un appuntamento importante per fare il punto su una condizione sempre più patologica, che porta con sé una serie di complicazioni per la salute estremamente gravi.
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I matrimoni infelici fanno ingrassare: i problemi di coppia fanno bruciare meno calorie
Per molto tempo si è detto che una vita di coppia serena tende a favorire i chili di troppo: convivere vuol dire cambiare ritmo e tendenzialmente si mangia di più. Non è quindi un caso che molti esperti consiglino ai coniugi di intraprendere un percorso di dieta insieme. Ora un nuovo studio aggiunge un po’ di sale al tema: chi ha un matrimonio infelice ed ha anche una storia di depressione rischia maggiormente di diventare obeso.
Il cibo spazzatura favorisce l’obesità e rallenta le funzioni mentali
Il cibo spazzatura fa male alla salute. Ormai lo sappiamo tutti, ma spesso non ci rendiamo conto di quali siano i danni che questi prodotti possono provocare. Non solo mettono a rischio obesità il fisico e di conseguenza a malattie cardiovascolari e metaboliche, ma rallentano le funzioni mentali, stancando letteralmente il cervello e rendendo pigri.
L’obesità raddoppia la probabilità di ingrossamento della prostata e di disturbi sessuali
Fare attenzione al peso deve essere un impegno di tutti, grandi e piccini, perché dai chili di troppo sono derivare numerose patologie. Un recente studio ha dimostrato che l’obesità raddoppia le probabilità negli uomini che la prostata s’ingrossi, favorendo disturbi urinari e nella sfera più intima. Come mai? Questi sintomi sono causati dalla sindrome metabolica, tipica di chi ha una circonferenza vita decisamente fuori “norma”.
Obesità, quando lo stress viene sfogato sul cibo
Molto spesso tendiamo a mangiare in modo eccessivo non per fame o golosità ma perché siamo stressati o percepiamo un malessere che sfoghiamo sul cibo. La prima conseguenza di questo comportamento è l’obesità, una condizione che, secondo i dati Istat, è sofferta dal 10,1 per cento della popolazione italiana, ovvero da circa 6 milioni di persone.