Dieta a base di ferro

La dieta per aumentare l’apporto di ferro nel sangue

Dieta a base di ferro

Ci sentiamo deboli, gira un po’ la testa e negli ultimi tempi c’è un’evidente carenza di appetito. Potremmo avere bisogno di ferro. Questa sostanza è fondamentale perché favorisce il trasporto dell’ossigeno e per l’attività muscolare e cellulare. È fondamentale per formare e rinnovare i globuli rossi, evitare l’insorgere o curare l’anemia

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Curare l’anemia con le erbe

L’anemia è una malattia che colpisce diverse donne e che si manifesta, generalmente, con sintomi come stanchezza, pallore, difficoltà a concentrarsi. La parola anemia deriva dal greci e significa “senza sangue”; in campo medico per anemia di intende la mancanza o la carenza di emoglobina, una proteina che contiene il ferro, il minerale che lega l’ossigeno per darlo ai tessuti.

Come dicevamo, tra i sintomi più comuni dell’anemia c’è stanchezza, pallore, tachicardia, mancanza di appetito, nausea, carenza di concentrazione e di memoria. Per ovviare alla carenza di ferro vengono solitamente prescritti degli integratori da associare a una dieta equilibrata che ristabilisca i normali livelli di ferro che sono 11,5-16, per gli uomini  e 13.5-18 per le donne.

Gli alimenti che vengono consigliati in caso di anemia sono le carni rosse, il pesce, i legumi, le uova, le verdure a foglia scura, come spinaci, coste e cavoli; poi, via libera al radicchio e alla frutta di colore rosso e viola-blu.

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Ferro, cosa fare se ne siamo carenti

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La carenza di ferro è un problema molto diffuso tra la popolazione femminile; i motivi sono da ricercare nel diete drastiche squilibrate o monotone, oppure può essere una conseguenza delle mestruazioni abbondanti o di una gravidanza.

Il ferro è un costituente dell’emoglobina, la sostanza presente nel sangue adibita al trasporto dell’ossigeno, e della mioglobina contenuta nei muscoli; inoltre questo minerale è necessario per il funzionamento di alcuni enzimi che condizionano il metabolismo energetico, perciò la sua carenza può rendere il sangue anemico e svuotare l’organismo di energie, provocando senso di affaticamento, pallore, giramenti e mal di testa e, in alcuni casi, anche difficoltà nella respirazione e sensazione di freddo.

Per una persona adulta il fabbisogno giornaliero di ferro è di 10 mg, ma il valore va aumentato a 15-18 g. per le donne in età fertile. Assumere queste quantità non è facile come sembra, anche se il ferro è presente in molti alimenti, solo quelli del cosiddetto gruppo eme, cioè la carne, soprattutto quella rossa, il pesce, in particolar modo nei polpi e nelle seppie, apportano ottime dose di ferro facilmente assimilato.

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