Eritema solare: come curarlo con le erbe

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L’eritema è un’infiammazione della pelle caratterizzata da un arrossamento a chiazze con zone in rilievo, ed è spesso accompagnato da una sensazione di bruciore mista a prurito, che prende il nome medico di “cociore”; di solito questa dermatite colpisce le persone più predisposte e si presenta dopo le prime esposizioni al sole.

A provocare l’eritema è il calore dei raggi solari, e quindi il primo consiglio è quello di non esporsi nelle ore più calde della giornata, cioè dalle 12 alle 16,30.

Contro il rossore giovano le proprietà della calendula, pianta preziosa per i suoi pigmenti flavonici e per l’azione sinergica dei suoi principi attivi dall’effetto antinfiammatorio; è un rimedio a cui si può ricorrere in pomata ma anche per uso interno: 20 gocce due volte al giorno. In alternativa, una pianta utile e dalle proprietà curative può essere la bardana: 20 gocce due volte al giorno, oppure le proprietà rinfrescanti e antirossore di malva e menta, efficaci per infusi da bere due volte al giorno.

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Belle e in forma con le ricette a base di calendula

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La calendula è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Composite, conosciuta anche con il nome di “fiorrancio”; lo stelo può raggiungere l’altezza di circa 70 cm e presenta diverse ramificazioni al cui termine si sviluppano quei fiori di colore giallo-arancio tanto utilizzati in cosmetica e in fitoterapia.

I fiori di calendula contengono, tra l’altro, oli essenziali dalle proprietà antibiotiche, caroteni, acido salicilico dalle proprietà antidolorifiche , flavonoidi, saponine, enzimi e coloranti naturali. La calendula è ottima per la cura e la pulizia della pelle, per accelerare la guarigione delle ferite, come coadiuvante nelle cure ginecologiche, per rinforzare le vene e per stimolare la produzione di succhi gastrici.

Per uso esterno la calendula si presta alla realizzazione di creme, tinture o impacchi contro acne, foruncoli, ustioni e ulcere, ma anche infiammazioni localizzate in profondità e ferite purulente risentono nei vantaggi di applicazioni a base di calendula. Recenti studi hanno evidenziato che sono soprattutto le infezioni della pelle causate da stafilococchi a reagire bene all’applicazione di preparati a base di questa pianta; in ambito ginecologico la calendula favorisce la regolarizzazione, e la diminuzione dei  dolori, del ciclo mestruale, soprattutto nelle donne anemiche e soggette a crisi nervose.

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Come prevenire le allergie con le erbe

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Le allergie scatenate dai pollini si manifestano di solito in alcune stagioni dell’anno, per questo, essendo piuttosto prevedibili, è possibile prepararsi alla “crisi”. Esistono diverse erbe in grado di preparare l’organismo agli attacchi allergici, e si possono utilizzare uno o due mesi prima del periodo dell’allergia, in modo da ridurne l’intensità e la durata.

Per le sue spiccate capacità di ridurre le infiammazioni, il ribes nero è indicato per tutti i tipi di allergie; la dose consigliata per un adulto è di 50 gocce diluite in un po’ d’acqua per una o due volte al giorno, un quarto d’ora prima di colazione e verso le ore 15:00. Il rimedio può essere adatto anche ai bambini di età superiore ai 5 anni, ma per i dosaggi è necessario consultare il pediatra.

Tra le erbe che svolgono un’attività antiallergica figurano la nigella e la piantaggine, ed entrambe si possono assumere sotto forma di infuso: basta mettere un cucchiaino dell’erba scelta in una tazza di acqua bollente e filtrare dopo 10 minuti. La dose ideale è una tazza al giorno eventualmente alterandole.

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