Osteoporosi: Alimenti che fanno bene alle ossa

Nel corso degli anni le nostre ossa subiscono un indebolimento generale le cui cause sono rintracciabili in diversi fattori: carenza di alcune sostanze, invecchiamento dei tessuti, ecc. Alcune sostanze, contenute in alcuni cibi e bevande, possono aiutare a combattere l’indebolimento delle ossa. Tra queste abbiamo senza dubbio il calcio, il fosforo, magnesio e sodio, elementi minerali di estrema importanza per il benessere del corpo.  

E’ opinione comune che per rendere le ossa più forti è necessario consumare il latte e i suoi derivati. Questo è sicuramente vero ma parziale, poichè anche altri alimenti contribuiscono al benessere delle nostra ossa. Rispetto al calcio, è possibile garantire la giusta quantità al nostro organismo attraverso l’assunzione di alcuni cibi quali latte, formaggi, carote, finocchi, ravanelli, radicchio verde, arance, uva e fichi.

La frutta e la verdura agiscono inoltre come potenti antiossidanti in grado di proteggere il collagene dall’ossidazione. Altri cibi svolgono un’azione protettiva del collagene perchè contengono aminoacidi costitutivi del collagene, prolina e glicina. Questi aminoacidi si trovano principalmente in pane e formaggio. Inoltre il magnesio, altro costituente importante delle nostra ossa lo possiamo rintracciare nella frutta secca che, sebbene ipercalorica, non dovrebbe mancare in un’alimentazione sana ed equilibrata.

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L’importanza del calcio e della vitamina D nell’organismo

Per la salute delle ossa i fattori nutrizionali più importanti sono due: la vitamina D e il calcio, entrambi assimilabili attraverso l’alimentazione; in particolar modo, è il calcio il minerale principale che costituisce il tessuto osseo, e che deve essere introdotto tutti i giorni nell’organismo con la dieta.

Il calcio svolge un ruolo fondamentale anche in altre attività dell’organismo, come la contrazione muscolare, la coagulazione del sangue e la trasmissione degli impulsi nervosi; inoltre, secondo uno studio condotto dal Karolinska Institut di Stoccolma, mangiare cibi ricchi di calcio permetterebbe di allungare la vita del 20%.

Se l’organismo non riceve abbastanza calcio, attinge alle riserve personali ovvero dallo scheletro, cosa che, a lungo andare, provoca un indebolimento generale delle ossa. Assumere calcio è importante in tutte le fasi della vita: sia durante la crescita in modo da formare uno scheletro sano sia da adulti, per mantenere in salute le ossa.

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La limonata previene i calcoli renali

limonataUn team di ricercatori del Comprehensive Kidney Stone Center, a San Diego, ha condotto un interessante studio che suggerisce come una piacevole bevanda quale è la limonata possa essere un ottimo preventivo per i calcoli renali. Il dott. Roger L. Sur e colleghi hanno fatto notare che, in linea generale, bere molti liquidi riducendo l’assunzione di sale, di calcio e proteine è già un possibile passo per limitare la formazione di calcoli renali. Tuttavia la limonata sfrutta in sinergia il contenuto di citrato del limone che è un inibitore naturale della formazione delle pietre.

In questo studio si è valutato l’impatto sul tasso di formazione dei calcoli renali a seguito di una terapia a base di limoni. In due litri d’acqua sono stati disciolti circa 113 grammi di succo di limone ricostituito. La limonata è stata fatta bere ogni giorno a un gruppo di pazienti nei quali si è mostrata una riduzione del tasso di formazione dei calcoli renali da 1,00 a 0,13.

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Latte e latticini bio per i bambini

latte e latticini biologici

L’ossatura di bambini e adolescenti è in continuo sviluppo e ha quindi bisogno ogni giorno di un’adeguata quantità di mi­nerali, soprattutto di calcio, il principale nutrimento delle ossa. Secondo alcuni studi, passando dall’infanzia all’adolescenza, quasi la metà dei ragazzi salta un pasto importante e appena il 50% dei maschi e il 41% delle femmine beve a colazione latte (la principale fonte di calcio).

I bambini con un’età compresa tra i 4 e gli 8 anni necessitano di 800 mg di calcio al giorno, mentre la quantità necessaria ai ragazzi nella fascia di età che va dai 9 ai 18 anni è di 1.300 mg al giorno. Un bicchiere di latte biologico (privo di ormoni sintetici, antibiotici e additivi vari) apporta circa 300 mg di calcio ed è un modo intelligente per far assumere ai bambini la dose necessaria di questo minerale. Anche lo yogurt e i for­maggi biologici sono alimenti adatti per fare scorta di questo prezioso minerale.

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Oligoelementi: i minerali essenziali per il nostro organismo (prima parte)

oligoelementi

Gli oligoelementi sono i minerali contenuti in minime quantità nell’organismo, come per esempio il rame, lo zinco, il magnesio; essi hanno una funzione di controllo molto potente, a volte addirittura determinante, su tute le funzioni vitali.

Gli oligoelementi hanno un ruolo chiave in una serie di reazioni e di processi dell’organismo che consentono la vita e il benessere; se invece non sono presenti, o sono insufficienti, queste funzioni non avvengono in modo corretto, o addirittura, possono non avvenire affatto.

Questi minerali non possono intervenire direttamente nelle attività di reazione, ma la loro presenza è indispensabile, in quanto svolgono la funzione di catalizzatori: delle funzioni enzimatiche, cioè quei procedimenti che sono alla base delle funzioni cellulari, e anche se non possono partecipare attivamente alle reazioni stesse, la loro presenza è ugualmente indispensabile. 

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Latte e latticini alla base di una dieta equilibrata

latteI latticini sono nel carrello della spesa di quasi tutte le famiglie italiane perché vengono consumati praticamente tutti i giorni; del resto il gruppo dei lattiero-caseari è composto da cosi tanti prodotti che è quasi impossibile non trovarne uno adatto ai propri gusti e alle proprie esigenze nutrizionali.

Il latte e i suoi derivati non dovrebbero mai mancare in una dieta bilanciata, perché forniscono sostanze nutritive indispensabili come il calcio, un minerale fondamentale per la salute dello scheletro e la contrazione dei muscoli, ed è presente in grande quantità in tutti i latticini; le proteine complete, che agiscono sulla formazione e sul mantenimenti delle ossa e facilitano l’assorbimento del calcio, tanto che un adeguato apporto di proteine riduce anche il rischio di fratture negli anziani; i grassi sono presenti nei latticini ma non in dosi eccessive, e se si segue una dieta ipocalorica basta scegliere quelli più magri.

Le linee guida elaborate dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) consigliano tre porzioni al giorno di latte o yogurt (125 g.) , più tre alla settimana di formaggio (circa 100 g.), prediligendo le “versioni” parzialmente scremate e i formaggi meno calorici, in modo da limitare l’apporto di grassi e colesterolo.

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Zucchine, gli ortaggi light per eccellenza

zucchine

Ingrediente principe di tante ricette dietetiche, le zucchine contengono pochissime calorie e zero grassi; è, infatti difficile trovare un ortaggio meno calorico di questo: 100 grammi danno solo 11 calorie! Inoltre, è uno dei prodotti dell’orto più versatili e gradevoli in cucina, ottimo per rendere più piacevole qualsiasi regime dimagrante.

Il segreto della loro straordinaria leggerezza è nella completa assenza di grassi  nell’alto contenuto di acqua, che si abbina però ad una buona presenza vitaminica, in particolare quella di tipo C, e ad un ottimo contenuto di minerali.

Il contenuto di calcio è significativo, ma la zucchina è ricca soprattutto di potassio e povera di sodio, il che la rende ideale come ortaggio “antifatica” e per chi ha problemi di ipertensione.

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Menopausa: consigli per una dieta equilibrata

latticini

Con l’arrivo della tanto temuta menopausa, uno delle principali preoccupazione delle donne è quella di “mettere su” dei chili di troppo, che oltre all’aspetto fisico, possano danneggiare anche la salute. Ecco quindi un breve vademecum alimentare per affrontare con la giusta consapevolezza questo nuovo periodo della vita.

Gli estrogeni, i principali ormoni femminili, sono una sorta di specie di protezione biologica per la salute delle donne: infatti, tra i vari compiti, queste sostanze proteggono il cuore dalle malattie cardiovascolari, giocano un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea e mantengono il metabolismo più sveglio e reattivo.

Il problema è che, con la fine dell’età fertile, gli estrogeni esauriscono la loro funzione e, di conseguenza, svaniscono anche gli effetti positivi. Per tenere alla larga le malattie e i temuti chili in più basta seguire un corretto stile di vita e di nutrizione.

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La dieta della mozzarella

mozzarella

La mozzarella è un alimento tipico della tradizione mediterranea, molto ricco di proteine del latte, di calcio e di vitamine, che ha il pregio di essere semplice e veloce da preparare, ed in più e un ottimo accompagnamento per pasta e verdure.
 
Tipica del Sud Italia, la mozzarella è un formaggio fresco a pasta filante preparato con latte di mucca o di bufala. Il suo nome deriva da un momento della lavorazione del prodotto; dopo aver portato il latte alla temperatura di 35°, si aggiunge il caglio e si lascia riposare il tutto finché si ottiene una massa “filata” che viene detta “mozzata”. A questo punto si modellano le parti del composto ottenuto in forme differenti (ad esempio bocconcini, trecce, globi), che vengono infine immerse in una salamoia più o meno saporita.

Il contenuto lipidico della mozzarella è relativamente basso, perché come tutti i formaggi freschi a rapida maturazione è molto acquosa e, quindi, fornisce un minor numero di calorie rispetto ai formaggi stagionati. I suoi nutrienti maggiori sono la vitamina A e B2 e l’elevato contenuto di calcio, ferro e fosforo.

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Combattere il “mal di primavera” con l’alimentazione

alimentazione

“Aprile dolce dormire” recita il proverbio, ma c’è un limite! Se il cambio di stagione di manifesta soprattutto con debolezza, apatia e stanchezza continue, allora è segno che l’organismo ha più bisogno di vitamine e sali minerali.

Tra le vitamine, le ideali sono quelle del gruppo B, perché sono le più utili per stimolare l’attività celebrale e hanno la capacità di ottimizzare la produzione di energia. Tra i sali, invece, via libera a magnesio, calcio e potassio. Tutti e tre questi minerali intervengono a vari livelli nei meccanismi che mantengono la tonicità dei muscoli e del sistema nervoso: il potassio aiuta a contrastare la fatica e a mantenere l’efficienza cardiaca, mentre magnesio e calcio sono indispensabili per la concentrazione dei muscoli.

Gli alimenti che sono ricchi di vitamina B sono: prosciutto, carne di maiale, cereali integrali, uova e fagioli; quelli che contengono magnesio sono: mandorle, germe di grano, noci, mais, spinaci, sardine e grana, il calcio è presente in: latte, yogurt, formaggio, tarassaco, muesli e frutta con guscio. Il potassio si trova nella frutta secca e in quella fresca in genere, nella verdura e nelle sardine.

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I sali minerali, le principali fonti alimentari

sali-minerali

I sali minerali sono composti inorganici che svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel funzionamento degli organismi viventi, sia animali che vegetali. Sono coinvolti infatti in alcuni processi che vanno dalla sintesi delle proteine, alla crescita e sviluppo di alcuni organi e tessuti, sono essenziali ad esempio per lo sviluppo di denti e ossa, fino alla regolazione dell’equilibrio idrosalino delle cellule.

Poichè, analogamente a quanto avviene per le vitamine, il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente, essi vanno assunti ogni giorno attraverso l’alimentazione. Rispetto ad altri nutrienti, soprattutto proteine, grassi e carboidrati il fabbisogno giornaliero di sali minerali è minimo, essi infatti rappresentano nell’uomo solo il 6% del peso corporeo.

I sali minerali vengono distinti in tre grandi gruppi a seconda del loro fabbisogno quotidiano:

  • Macroelementi
  • Microelementi
  • Oligoelementi

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