Quali sono le bibite che fanno male alla salute e alla linea?

bibita lattina

In estate si fa molta fatica a non abbandonarsi a una bibita fresca, soprattutto quando fa molto caldo. Se poi si ha un debole per i drink dolci, tutte le bevande con bollicine, gassate, zuccherate e magari a base di cola o di caffeina sono quasi una droga, tutto l’anno. Esistono ben 5 bibite che non fanno per nulla bene alla salute. Quali sono?

 

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Caffeina pura in polvere, allarme sul web

La caffeina è lo stimolante più diffuso al mondo, sia sotto forma di caffè che di energy drink. Come per tutte le cose vale l’indicazione di farne un uso moderato e di non esagerare, ma pare che molto spesso non sia così: dagli Usa arriva l’uso di caffeina pura ed è allarme per la diffusione di questa pratica.

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Due tazzine di caffè al giorno aiutano il buonumore

caffè e buonumore

Niente da fare: al mattino non c’è possibilità di “carburare” senza un buon caffè; così come dopo pranzo aiuta a tirarsi su; purtroppo, però, il caffè è spesso al centro di considerazioni controverse: a volte viene esaltato e altre, invece, ne viene addirittura sconsigliato l’uso. Oggi vogliamo presentarvi uno studio sicuramente pro caffè, secondi il quale le persone che bevono caffè sono più allegre e meno soggette a suicidi.

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Red Bull, calorie e valori nutrizionali

red bullSicuramente molti di voi conoscono la bevanda energizzante Red Bull, ma forse non tutti sanno bene quali sono le sue caratteristiche e gli ingredienti con cui questa bevanda è preparata. In questo post cercheremo di scoprirlo, così come vedremo le calorie e i valori nutrizionali che contiene.

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Energy drink, pericolosi associati ad alcol e allenamento fisico

Dito puntato, ancora una volta, contro gli energy drink e il loro consumo privo di regole. Le bevande energizzanti sono spesso al centro di lunghe discussioni: fanno bene? Fanno male? Sono realmente d’aiuto agli sportivi? Come per ogni cosa, la bibita in sé non è nociva, ma quello su cui è importante riflettere è il modo in cui consumarla.

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Fondi di caffè per combattere la cellulite

Oggi è il primo giorno di primavera anche se le temperature lo confermavano già da qualche giorno, è arrivato, quindi, il momento di scrollarsi di dosso il tepore invernale e di prepararsi alla stagione estiva. Primo nemico da sconfiggere è la tanto odiata cellulite, che affligge gran parte delle donne; se avete provato ogni genere di crema anticellulite senza risultati, prima di rinunciare provate un rimedio naturale contro la cellulite: i fondi di caffè.

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Proteggere i denti e conservare un sorriso smagliante con l’alimentazione

Un sorriso che incanta è davvero difficile da trovare. Sono numerose, infatti, le persone con i denti ingialliti o macchiati, magari perché fumano, osservano una scarsa igiene orale o semplicemente non fanno attenzione a quello che mangiano. L’alimentazione, infatti, è molto importante anche nella tutela della salute della bocca. Esistono dei cibi che aiutano a mantenere i denti più bianchi. Ma quali sono e in che modo agiscono?

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La caffeina protegge la pelle dal sole

 

Molti sono alla fine delle vacanze, ma per alcuni la paura di scottarsi è ancora elevata, soprattutto per coloro che hanno la pelle tanto chiara. I ricercatori della Rutgers University (New Jersey) hanno scoperto che un valido aiuto per proteggere la cute può arrivare dalla caffeina.

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Bere troppo caffè può provocare allucinazioni

Se si è stressati, bere troppo caffè può provocare allucinazioni di tipo uditivo. A sostenerlo è una ricerca condotta dai ricercatori de La Trobe University di Melbourne, in Australia e pubblicata sulla rivista “Personality and Individual Differences”.

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Il caffè aiuta a prevenire il tumore alla prostata

Per tutti gli amanti del caffè è in arrivo un’ulteriore prova delle proprietà benefiche di questa bevanda: secondo uno studio di un’equipe di ricercatori dell’Università di Harvard, il consumo abituale di caffè sarebbe in grado di ridurre il rischio di insorgenza di cancro alla prostata.

Una buona notizia che va ad aggiungersi a quella resa nota da uno studio svedese dei giorni scorsi, vale a dire che il caffè sarebbe utile anche per prevenire il tumore al seno. Per quanto riguarda lo studio americano, l’equipe di medici si è avvalsa di una ricerca condotta su circa 50mila uomini e durata 20 anni.

Gli uomini coinvolti nella ricerca hanno riferito, per tutta la durata dello studio, le loro abitudini giornaliere sull’assunzione di caffè; dai risultati è emerso che bere almeno 6 tazzine di caffè al giorno riduceva del 60% la possibile insorgenza di tumore alla prostata; un 60% che diventava un 30% se le tazzine erano solo tre.

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Caffè e prima colazione: attenzione alla linea!

Le nostre colazioni sono sempre accompagnate da cibi e bevande che variano in base ai valori nutrizionali ma anche in base alle calorie. In genere, la bevanda maggiormente preferita nella prima colazione è il caffè che può essere bevuto amaro, zuccherato, macchiato, ecc. Il caffè, di per sè, non contiene calorie: una tazzina di espresso o di caffè americano contengono circa 2-3 calorie a tazzina.

Il discorso cambia se la tazzina, oltre a contenere il caffé, contiene altri alimenti. Per esempio, una tazzina di caffé zuccherato fa lievitare le calorie a 100! Mentre se amiamo il caffelatte, le calorie che ingeriamo con un semplice e innocente bicchiere salgono a ben 190! Ma proviamo a mettere a confronto le calorie del caffé o delle bevande con caffé in genere assunte durante la prima colazione o durante la pausa mattutina.

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Niente caffè dopo un pasto al fast food

Per chi segue un’alimentazione sana e per chi è a dieta il cibo dei fast food non è proprio indicato, anzi, sarebbe meglio evitarlo del tutto, però a volte non è possibile: vuoi perché ci vogliono andare i bambini, vuoi perché gli amici insistono per provare l’ultimo panino, a volte ci ritroviamo a pranzare con hot dog e patatine.

Cerchiamo almeno di contenere i danni: basta semplicemente di evitare di prendere il caffè subito dopo; a sostenerlo è uno studio condotto dall’Università di Guelph, in Canada, e pubblicato sul “Journal of Nutrition. Secondo gli esperti infatti, dopo aver mangiato al fast food, i livelli di zuccheri nel sangue sono alti e si rischia di farli alzare ancora di più se si assume a fine pasto del caffè o una bevanda contente della caffeina.

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Caffè, dopo un pasto grasso fa salire gli zuccheri

Brutte notizie per chi è solito concludere il pranzo con una bella tazzina di caffè. Dopo un pasto ricco di grassi, infatti, farebbe salire gli zuccheri nel sangue. Lo sostiene una una ricerca condotta dall’Università di Guelph in Canada.

Secondo il team di studiosi, i cibi ricchi di grassi saturi interferiscono con la capacità dell’organismo di neutralizzare gli zuccheri nel sangue, ma la caffeina ne amplificherebbe addirittura l’effetto, con ricadute negative soprattutto per i diabetici.

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Diabete, il caffè rallenta l’assorbimento del glucosio

Per gli italiani il caffè è un piacere cui non si può rinunciare: corto, lungo, macchiato, dec. Ovviamente bisogna berlo con moderazione, perché se da un lato ha un effetto drenante, quindi migliora la circolazione e aiuta a sconfiggere la cellulite, dall’altro la caffeina è un eccitante e influisce sul cuore. Ma c’è molto di più. Secondo un recente studio dell’INRAN (Istituto nazionale per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione), il caffè è in grado di inibire uno degli enzimi intestinali deputati alla digestione dei carboidrati.

Questo potrebbe essere un punto a suo favore, perché in questo modo si determina un rallentamento nell’assorbimento del glucosio, attenuando così il picco glicemico che si osserva dopo il consumo di un pasto, contribuendo alla riduzione del rischio di diabete di tipo 2.  Insomma, in caffè per sconfiggere il diabete.

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Gli energy drink fanno bene?

Alzi la mano chi non ha mai bevuto gli energy drink, ovvero quelle bevande che in genere si assumono dopo l’allenamento per recuperare l’energia spesa durante lo sport. Proprio per il loro uso chi potrebbe mai pensare che non siano poi così salutari? A sostenerlo è il risultato di uno studio americano pubblicato su  The Physician and Sportsmedicine.

Gli esperti coinvolti nello studio hanno analizzato diversi tipi di energy drink e le sostanze che li compongono, dalla caffeina alla taurina, dal ginseng al guaranà; a prescindere dalle diverse composizioni, il problema di queste bevande sembra essere la caffeina, che secondo gli esperti sarebbe in grado di migliorare le prestazione sportive aerobiche. Insomma, la caffeina appare come una specie di dopante, anche se la World Anti-Doping Agency l’ha tolta nel 2004 dalle sostanze dopanti.

Nonostante non figuri più come sostanza dopante, il livello di caffeina è pur sempre monitorato negli sportivi, come ci spiega la dottoressa Stephanie Ballard, una dei farmacologi coinvolti nello studio:

La National Collegiate Athletic Association statunitense, ad esempio, ha stabilito che il limite oltre cui si parla di doping è una quantità di caffeina nelle urine pari a 15 microgrammi per millilitro. La si ottiene con 8 caffè americani, che contengono ciascuno circa 100 milligrammi di caffeina; un espresso, invece, ne contiene circa 80 milligrammi.

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I rischi della dipendenza da caffè

Se fate parte della schiera degli amanti del caffè che dichiara di berne tazzine dopo tazzine per tenersi ben sveglio, sappiate che la sensazione di allerta che provate potrebbe essere solo un’illusione. Perché chi beve tanto caffè finisce per diventare resistente a molti degli effetti della caffeina. Lo dimostra una ricerca condotta da Peter Rogers, uno psicologo dell’University of Bristol in Inghilterra.

Il dott. Rogers ha coinvolto 162 bevitori di caffè moderati (una tazzina o meno al giorno) e 217 estimatori del caffè (oltre una tazzina al giorno), chiedendo loro di astenersi dal caffè per 16 ore per poi bere 100 milligrammi di caffeina, pari ad una tazzina, e, dopo un’ora e mezza, altri 150 milligrammi; ad alcuni, agli stessi orari, veniva dato un caffè-placebo senza caffeina. Prima e dopo i caffè, finti o veri che fossero, i ricercatori hanno valutato il grado di ansia e il mal di testa dei partecipanti. Ebbene, nessun aumento del livello di allerta nei bevitori assidui.

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Il caffè previene la cataratta

Se non riuscite a leggere i fondi di caffè, non perché non siete dei veggenti ma perché avete difficoltà visive, allora continuate a bere, perché questo pare vi possa proteggere dallo sviluppare la cataratta. Che, come è ben noto, è un processo di progressiva opacizzazione del cristallino, ovvero della lente naturale trasparente e biconvessa dell’occhio che, insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina, che a lungo andare può anche causare una perdita della chiarezza visiva.

Ovviamente non bisogna abusare di caffè, il quale, come ogni altra sostanza, deve essere assunto in quantità corrette. Ad affermare tutto questo è un recente studio presentato al meeting annuale dell’Association for Research in Vision and Ophthalmology che si è tenuto a Fort Lauderdale in Florida, negli Usa, dal 2 al 6 maggio 2010.

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Le bibite gassate possono ridurre la fertilità

bere-colaConsumare più di un litro al giorno di bibite gassate può danneggiare la fertilità maschile. Lo afferma uno studio molto vasto promosso dall’University of Copenhagen. Un campione di 2.500 giovani uomini è stato recentemente sottoposto a spermiogramma, ovvero l’analisi del liquido seminale finalizzata a valutare la qualità dello sperma, dopo l’acquisizione di informazioni circa il loro stile di vita.

È emerso che un forte consumo di bevande gassate può far diminuire il numero medio degli spermatozoi fino al 30%. Il campione è stato diviso in bevitori di bevande gassate e non bevitori; nel liquido seminale degli appartenenti al primo gruppo si è riscontrata una quantità media di 35 milioni di spermatozoi per millilitro di liquido e nello sperma degli appartenenti al secondo gruppo una ben più elevata concentrazione di 50 milioni di spermatozoi per millilitro. E’ importante evidenziare che lo studio non si sofferma sul ruolo della caffeina solitamente contenuta in questo tipo di bevande, poiché è stato dimostrato che l’impatto è meno pronunciato.

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