Indice di massa corporea, cos’è e come si calcola

Il Body Mass Index (BMI) o Indice di Massa corporea (IMC) è un valore biometrico utilizzato per valutare la forma fisica di una persona adulta in base al peso, utile per individuare eventuali condizioni di sottopeso, sovrappeso o obesità.

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Calcolo dell’indice di massa corporeo

Il valore dell’indice di massa corporeo si ottiene dividendo il peso in kg per l’altezza in metri al quadrato: ad esempio, se un soggetto pesa 70 Kg ed è alto 163 centimetri il suo BMI sarà pari a:

70 / (1.63×1.63) = 26,41

Il valore che si ottiene dal calcolo va poi confrontato con quelli della tabella di riferimento redatta dall’OMS che ha raggruppato l’IMC in 6 categorie, valide per uomini e donne non in gravidanza, di età compresa fra 20 e 65 anni:

Sottopeso: IMC inferiore a 18.5

Normopeso: IMC compreso fra 18.5 e 24.9

Sovrappeso: IMC compreso fra 25 e 29.9

Obesità lieve: IMC compreso fra 30 e 34.9

Obesità media: IMC compreso fra 35 e 39.9

Obesità grave: IMC maggiore di 40.

Bisogna però ricordare che da solo il calcolo dell’indice di massa corporea non è un indicatore valido, poichè non tiene conto di un altro valore indispensabile e cioè il rapporto tra la massa grassa e la massa grassa. Per fare un esempio, secondo questo calcolo, anche una persona molto muscolosa, dotata quindi di una quantità di massa magra nella norma, potrebbe risultare in sovrappeso in quanto la massa magra pesa più della massa grassa.

Calcolo del BMI preciso

Per ovviare a questo limite, un team di ricercatori dell’Università di Oxford, guidato dal professor Nick Trefethen, ha messo a punto il nuovo BMI il cui valore è ottenuto facendo un calcolo un po’ più complesso che permette di fare una valutazione dell’indice di massa corporeo anche per soggetti particolarmente bassi o particolarmente alti senza che la stima risulti falsata come accadeva con il calcolo del vecchio BMI. La nuova formula per il calcolo del BMI prevede dunque che il peso venga moltiplicato per 1,3 e il risultato diviso per l’altezza in metri elevata a 2,5.

> INDICE DI MASSA CORPOREA E CALCOLO DEL PESO FORMA

Resta però il fatto che l’indice di peso corporeo rimane sempre un criterio orientativo, seppure in linea di massima valido, utile per valutare lo stato del peso corporeo di una persona e gli eventuali rischi corsi per la salute.

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L’indice di massa corporea è superato: quali sono i nuovi valori?

Indice di massa corporea

Quante volte si è parlato di indice di massa corporea? E’ stato il valore base per stabilire il peso forma per anni. È stato anche uno dei concetti maggiormente discussi, perché ovviamente si è sempre trattato di un dato indicativo e non assoluto, non tenendo in considerazione per esempio lo stile di vita, il peso dello scheletro e della massa muscolare. Ci sono buone possibilità che IMC o BMI vada finalmente in pensione.

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Indice di massa corporea e indice di volume corporeo: qual è il calcolo più efficace?

Il corpo umano è diviso in due macro componenti: la massa magra e la massa grassa; la prima, ovvero la massa magra è composta dai muscoli, dalle ossa, dagli organi interni e dall’acqua, e rappresenta l’80% del peso corporeo totale; la massa grassa, invece, è costituita dal tessuto adiposo e rappresenta il 20% del peso complessivo.

Per calcolare la massa corporea si può ricorrere ad uno dei criteri riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ossia il BMI, lindice di massa corporea (Body Mass Index); l’indice di massa corporea mette in rapporto l’altezza con il peso corporeo e per calcolarlo si usa una semplice formula: peso corporeo espresso in chilogrammi diviso altezza in metri, elevata al quadrato.

L’indice di massa corporea è semplicemente un calcolo molto approssimativo che non tiene in considerazione il tipo di costituzione e che non può determinare la percentuale della massa grassa ma solo un valore indicativo.

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Ingrassi in fretta se hai la glicemia alta!

iperglicemia e aumento peso

Un elevato livello di glucosio nel sangue (iperglicemia) a digiuno segnala che il metabolismo dei carboidrati è in difficoltà. In genere la glicemia aumenta pochi minuti dopo l’ingestione di cibi contenenti carboidrati (pasta, pane ecc.). Con l’aumento di glucosio nel sangue, il pancreas secerne insulina, ormone che favorisce l’ingresso e l’utilizzo del glucosio nelle cellule, abbassando così la glicemia. Tutta­via, quando la dieta prevede un eccessivo consu­mo di carboidrati (più del 60% in ogni singolo pasto) o l’apporto di carboidrati raffinati (zuc­chero, dolci, caramelle), la secrezione di insulina è intensa e brusca e determina la trasformazione degli zuccheri in cuscinetti adiposi.

L’eccesso di dolci e zuccheri si deposita prima di tutto nella zona addominale. Se la circonferenza del tuo punto vita supera gli 88 cm, devi subito correre ai ripari…ecco i pericoli di una dieta troppo zuccherina:

  • Sensazione di fame già poco dopo il pasto
  • Desiderio costante di zuccheri (dolci, pane, focacce ecc.)
  • Aumento della massa grassa
  • Peggioramento della ritenzione idrica
  • Ridotta tolleranza al glucosio
  • Aumento del livello di grassi nel sangue
  • Deposito di adipe sulle pareti dei vasi sanguigni nei casi più gravi, il diabete

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Indice di massa corporea e calcolo del peso forma

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L’indice di massa corporea (IMC, o BMI secondo l’acronimo inglese di Body Mass Index), detto anche Indice di Quetelet, è un dato biometrico che indica lo stato di peso forma di una persona adulta calcolato in base al rapporto fra massa (espressa in kg) e altezza (espressa in metri al quadrato).

E’ la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a suggerire il calcolo del peso forma utilizzando l’IMC i cui valori di riferimento sono stati ottenuti considerando come normopeso la fascia di popolazione risultata a minor rischio per l’insorgenza di patologie in cui il peso gioca un ruolo determinante.

Se da un lato infatti il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio per malattie quali diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e osteartrite, le condizioni di magrezza eccessiva appaiono legate a osteoporosi, predisposizione alle fratture e aritmie cardiache.

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