Le proprietà del tè bianco

Ormai tutti conosciamo le proprietà del tè verde e siamo abituati a bere il classico tè nero, ma forse pochi conoscono il tè bianco e le sue tante qualità che non hanno niente da invidiare a quelle del blasonato tè verde. Il tè bianco è un tipo di tè non fermentato, originario della Cina, la cui particolarità consiste nell’essere raccolto soltanto all’alba durante un paio di giorni primaverili e quando i germogli sono ancora chiusi.

Tutte queste accortezze nella raccolta sono dovute al fatto che il tè bianco si caratterizza per il fatto di essere poco alterato e il più naturale possibile, e ciò fa sì che questa bevanda sia estremamente ricca di antiossidanti, flavonoidi e polifenoli.

Il tè bianco contiene importanti quantità di vitamine, soprattutto quelle del gruppo A e del gruppo E, molto indicate per contrastare l’azione dei radicali liberi e per ridurre il colesterolo. Inoltre, il tè bianco contiene meno caffeina rispetto agli tipi di tè, e non solo del tè nero, ma anche di quello verde, nella misura di 5 mg in meno.

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Antiossidanti, ecco i più potenti

Reveratrolo

Contenuto nell’uva e nel vino rosso, il resveratrolo previene la formazione della placca aterosclerotica, favorisce l’aumento del colesterolo buono (HDL) contenendo al contempo il livello di colesterolo cattivo (LDL).

Licopene

Il licopene è il principale carotenoide contenuto nei pomodori. Diversi studi gli attribuiscono un’azione preventiva sul cancro alla prostata.

Betacarotene

Il beta carotene è un precursore della vitamina A contenuto soprattutto in albicocche, carote e peperoni. E’ amico di pelle e mucose e protegge dall’azione nociva degli agenti inquinanti. Alcuni studi ne avrebbero dimostrato le proprietà anticancro.

Vitamina C

La vitamina C è contenuta soprattutto nelle frutta e negli ortaggi. Tra le sue fonti principali troviamo: fragole, agrumi, ribes nero, frutti rossi, verdure a foglia scura, pomodori, patate.

Selenio

Presente sia nei vegetali che negli alimenti di origine vegetale, il selenio viene introdotto nella nostra dieta principalmente attraverso il frumento ma è presente anche nella soia e nel pesce.

Restare giovani più a lungo, 10 regole anti-aging

Dopo avervi dato qualche utile consiglio su come contrastare l’azione dei radicali liberi, che cominciano ad accumularsi nell’organismo a partire dai trenta-trentacinque anni di età, e quindi i processi di invecchiamento precoce, oggi torniamo sull’argomento per illustrarvi dieci regole d’oro da seguire perchè le nostre abitudini alimentari quotidiane si trasformi in una vera e propria dieta anti-invecchiamento.

Mangiare solo frutta e verdura fresche di stagione

Portare in tavola solo frutta e verdura di stagione è preferibile non solo perchè la genuinità dei prodotti è maggiormente garantita ma anche perchè i prodotti non freschi o importati dall’altro capo del mondo hanno già perduto il loro contenuto di sostanze anti-ossidanti quando è il momento di consumarli.

Variare la qualità di frutta, verdura e ortaggi

Per garantirvi l’apporto di sostanze anti-ossidanti diverse è necessario variare la dieta, scegliendo di volta in volta vegetali differenti nel corso della giornata e della settimana.

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I pistacchi fanno bene al cuore

Aggiungere i pistacchi nella dieta sarebbe l’ideale per ridurre i livelli di colesterolo cattivo, ovvero LDL, e per prevenire le malattie del sistema cardiovascolare. A sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori della Pennsylvania State University e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Nutrition.

Questi benefici derivati dall’assunzione di pistacchi sarebbero da ricercare negli antiossidanti contenuti nel seme che avrebbero la facoltà di agire contro lo stress. Gli antiossidanti sono contenuti in diversi tipi di frutta a guscio, ma pare che nei pistacchi siano presenti in quantità maggiori, e in particolare il beta-carotene, la luteina e il g-tocoferolo.

I ricercatori hanno condotto lo studio con l’ausilio di 38 adulti sani, di cui dieci maschi e diciotto femmine, di età compresa tra i 35 e 61 anni, tutti non fumatori e con livelli abbastanza elevati di colesterolo LDL; tutti i volontari hanno seguito la stessa dieta per due settimane e poi sono stati divisi a caso in tre gruppi.

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Le vitamine dalla C alla PP

Dopo aver visto tutti i benefici delle vitamine A e B oggi concludiamo la nostra breve guida sul tema con una sintesi sulle vitamine C, D, E, K e PP.

Vitamina C (acido ascorbico)

La vitamina C si trova in agrumi, kiwi, peperoni, pomodori e latte. Nota per le sue proprietà antiossidanti, ha il potere di aumentare le difese immunitarie dell’organismo, la resistenza delle pareti di vasi sanguigni e di rinforzare ossa e denti; inoltre facilita l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo. La carenza di vitamina C può causare sgorbuto, lesioni cutanee, sanguinamento delle gengive.

Vitamina D (calciferolo)

La vitamina D è presente nel latte, nel burro, nelle uova, nell’olio di fegato di merluzzo e nel tonno ma viene sintetizzata mediante l’esposizione ai raggi solari. Favorisce l’assorbimento del calcio da parte delle ossa e i normali processi di crescita. La carenza di vitamina D in età infantile può essere causa di rachitismo, mentre in età adulta può dare luogo a fragilità ossea.

Vitamina E (tocoferolo)

Il tocoferolo si trova nei vegetali a foglie verdi, nel germe di grano, nell’olio di oliva e di semi, nelle uova e nel fegato. Anche la vitamina E, come la A, è un antiossidante e aiuta l’organismo a contrastare l’azione dei radicali liberi e dunque i processi di invecchiamento precoce. Ha inoltre il potere di fluidificare il sangue ed è utile in caso di problemi di circolazione e garantisce l’integrità di cuore e muscoli. Una carenza di vitamina E può causare disfunzioni metaboliche.

Vitamina K

La vitamina K si trova nel fegato, nella soia, nei vegetali a foglie verdi e nel latte. Favorisce la coagulazione del sangue.

Vitamina PP (niacina)

La vitamina PP è presente in carni, pesce, lievito, frumento e legumi. E’ coinvolta nel metabolismo degli zuccheri e nelle reazioni che liberano energia. Una carenza di vitamina PP può dare origine alla pellagra, malattia un tempo molto diffusa presso le popolazioni il cui alimento base era la farina di sorgo o di mais.

La dieta che protegge la vista

Anche l’alimentazione è importante per la cura degli occhi e per preservare la vista, in particolare una dieta ricca di frutta e verdura, in quanto le vitamine e i gli antiossidanti sono utili per proteggere la retina e il cristallino. Per la scelta di frutta e verdura orientatevi sui prodotti di stagione e non solo per il gusto, ma soprattutto perché nei processi di trattamento potrebbero disperdersi le loro sostanze benefiche.

Via libera alla frutta colorata, in quanto contiene flavonoidi e vitamine, e alle verdure a foglia verde, perché contengono sostanze in gradi di ostacolare l’azione dei radicali liberi e contrastare l’insorgenza di malattie degenerative per gli occhi. Anche gli ortaggi ricchi di carotenoidi sono importanti, in particolare quelli che contengono luteina, ovvero spinaci e cavoli, insalata verde, porri e piselli; la luteina è una sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi che svolge un’importante azione protettiva per gli occhi e si comporta da filtra contro le radiazioni solari.

Proprio da uno studio condotto dalla Harvard University è emerso che le persone che consumano alimenti ricchi di luteina hanno il 57% in meno di probabilità di sviluppare la degenerazione maculare senile, una patologia particolarmente frequente negli anziani e che può portare alla cecità. Oltre alla luteina, per la vista sono molto utili le vitamine, in particolare la C, contenuta in kiwi e agrumi, e la vitamina E, presente nei cereali e nei legumi.

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Mirtilli, il frutto ideale per chi fa jogging o palestra

I mirtilli possono proteggere i muscoli dai danni dati dall’esercizio fisico e non solo. Gli antiossidanti in essi contenuti, infatti, non solo proteggono dallo stress ossidativo, dai radicali liberi e via discorrendo ma, secondo un nuovo studio condotto da un team di ricercatori neozelandesi, anche dallo stress da esercizio fisico. Pubblicato sulle pagine della rivista Molecular Nutrition & Food Research, lo studio mostra come l’estratto di mirtilli abbia ridotto significativamente i danni alle cellule indotti dall’esercizio fisico intenso.

Il dott. Roger Hurst e i colleghi del New Zealand Institute for Plant and Food Research, hanno esposto fibre muscolo-scheletriche in formazione a composti, concentrazioni di ionoforo del Calcio, che provocassero il tipo di stress indotto dall’esercizio fisico, e stress ossidativo, dato dal perossido d’idrogeno. Allo stesso tempo le fibre muscolari sono state esposte a varie concentrazioni di estratti di frutta.

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Il the verde, antica bevanda benefica

Black iron asian teapot with sprigs of mint for tea

ll The Verde (nome scientifico Camelia Sinensis) è una varietà cinese di Long Jing, pianta ricca di elementi benefici per la salute, come i polifenoli e le catechine, sostanze che aiutano l’organismo con un effetto drenante e antiossidante. Già nell’antichità i cinesi sapevano che il the verde aveva il potere di guarire il mal di testa, e li aiutava ad eliminare le tossine ed a preservare la giovinezza. Ma solo nell’ultimo ventennio numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che i polifenoli presenti nel the verde sono potenti antiossidanti (più potenti anche della vitamina C ed E) ed hanno effetti anti- cancerogeni , anti-invecchiamento e azione probiotica; le catechine invece aiutano a migliorare alcune malattie e diversi disturbi dell’organismo.

In studi realizzati in laboratorio con alcuni topi si è dimostrato che le alte concentrazione di catechine aiutano a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue e a mantenerlo dentro i parametri considerati normali. La Rivista di Nutrizione Clinica Americana ha pubblicato uno studio in cui si dimostra la relazione tra il consumo di the Verde e la perdita di peso, rendendolo un aiuto al problema dell’obesità, grazie all’effetto drenante e accelerante del metabolismo di questa bevanda.

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La dieta contro Alzheimer e malattie degenerative

Secondo una ricerca condotta da un team di studiosi dell’Università Autonoma di Barcellona, una dieta ricca di polifenoli e di acidi grassi polinsaturi sarebbe in grado di rimettere in moto le cellule staminali cerebrali, e quindi la moltiplicazione dei neuroni, con conseguenze molto interessanti sui danni dell’invecchiamento e di patologie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer. Lo studio, pubblicato dal Journal of Alzheimer’s Disease, è stato però condotto su un campione di topolini da laboratorio e non è ancora detto che i medesimi risultati possano essere ottenuti sull’uomo.

Ad ogni modo, i topolini sono stati suddivisi in due gruppi: uno veniva nutrito con una dieta comune, per quanto sana, l’altro ha invece ricevuto in aggiunta una dose giornaliera di una crema (brevettata da un’azienda iberica, la Morella nuts) a base di frutta e noci disidratate, cocco, oli vegetali e farine di fibre che avrebbe già mostrato di avere effetti benefici su colesterolo e ipertensione. Proprio in quest’ultimo gruppo i ricercatori hanno osservato un aumento del numero di cellule staminali presenti in due zone precise del cervello (bulbo olfattorio e ippocampo) a fronte della crescita di cellule nuove e differenziate e del rafforzamento di reti neurali danneggiate dall’età avanzata.

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Broccoli contro i danni del fumo e dell’inquinamento

broccoli

Tra i vegetali i broccoli incontrano forse meno di tutti il favore di grandi e piccoli; questo a causa del loro sapore non particolarmente deciso e, soprattutto, del loro aroma non troppo gradevole. Eppure da tempo sono note le loro proprietà benefiche sulla salute dell’organismo; proprietà confermate da due recenti ricerche, una italiana, l’altra proveniente da oltreoceano, che ne hanno messo a fuoco la funzione protettiva dai danni di smog e tabagismo.

Secondo una recente indagine condotta dalla Dottoressa Marisa Porrini, del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Milano, e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition and Cancer, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, rape e cavolo nero avrebbero il potere di dotare, chi ne consuma in quantità adeguate, di un vero e proprio scudo protettivo contro i danni dello smog e del fumo di sigaretta.

Lo studio è stato condotto su un campione di 20 volontari fumatori e non, i quali hanno incluso nella loro dieta una quantità di broccoli pari a 200 grammi per dieci giorni; al termine del programma dietetico sperimentale è emersa una notevole diminuzione dello stress ossidativo soprattutto nei soggetti fumatori.

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Il tè verde biologico brucia l’adipe

tè verde dimagrante

Tra i vari tipi di tè, quello verde è sicuramente il migliore alleato del peso forma. Il merito è della sua ricchezza in antios­sidanti (catechine e flavonoidi), sostanze che tonificano la circolazione e prevengono la formazione dei radicali liberi responsabili dei fenomeni infiammatori che rallentano le attività metaboliche, favorendo l’accumulo di adipe e ritenzione. Per fare del un alleato per la silhouette è ne­cessario sceglierlo di tipo biologico (evitando i tè aromatizzati con additivi di sintesi) e venire a patti con il suo sapore naturale, che per natura è leggermente amaro: non bisogna correggerlo con lo zucchero (è ammesso un cuc­chiaino di miele) ma si può usare un po’ di latte (con l’aggiunta di una goccia di latte par­zialmente scremato si arriva a circa 15 calorie) o di limone.

Cosi si rispetterà uno dei maggiori pregi di questa bevanda: essere del tutto priva di calorie.Il tè si ottiene lasciando a bagno le foglie in acqua calda o bollente dai 2 ai 7 minuti. Per evitare che diventi troppo  amaro e “carico”, non va lasciato infusione a lungo e non va fatto bollire. Una tazza di tè leggero contiene comunque una quantità inferiore di teina ri­spetto alla caffeina di una normale tazzina di caffè: la proporzione è circa di 30-35 mg di teina contro 160-120 mg di caffeina.

Sono tante le tipologie di tè (oltre al tè verde) e derivano dalle foglie della stessa pianta, la Camelia sinensis, coltivata in Cina, India, Sri Lanka, Giap­pone e Kenya.  Il tè nero è un efficace antifame, cresce in India, Africa e Cina (nello Yunnan e nel Fujian). La lavorazione si svolge in quattro fasi: appassimento, arrotolamento, fermentazione e essiccazione, che blocca i processi di decomposizione del tè e lo scurisce. Migliora i processi digestivi e aiuta a controllare l’appetito.

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Invecchiamento della pelle? Combattilo con i cibi giusti

invecchiamento pelle

Uno dei nemici numero uno dell’invecchiamento pelle sono gli zuccheri, i quali innescano un processo, detto glicazione, che favorisce le rughe e il rilassamento cutaneo; questo vuol dire che se volete mantenervi giovani, dovete cercare di eliminarli dalla vostra dieta, o per lo meno di ridurli al minimo.

Per ottenere una pelle lucida e lucente è essenziale puntare su un’alimentazione corretta; mangiate spesso mandorle brasiliane e crostacei, che sono ricchi di selenio, un potente antiossidante che combatte i danni dei radicali liberi. Anche le uova sono cibi anti età, perché contengono la cistina, un aminoacido disintossicante che serve alla sintesi del collagene, la sostanza che dà elasticità alla pelle.

La vitamina B1 rallenta la perdita delle fibre di collagene e dunque va benissimo mangiare il riso integrale che ne è ricco; ottimi anche il pesce grasso come il salmone e lo sgombro, che contengono gli Omega 3, le sostanze che rallentano i processi infiammatori e quindi la secchezza della pelle. Se oltre alla rughe volete combattere anche la depigmentazione della pelle e l’insorgere di macchie scure, c’è bisogno di vitamina C, che si trova negli agrumi e nella verdura, oltre che nei frutti rossi come le fragole e i lamponi.

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Cinque consigli alimentari anti invecchiamento

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Dimostrare dieci anni di meno è il sogno di tutte; impossibile da realizzare? No, se seguirete i nostri consigli anti invecchiamento, e assumerete le dosi consigliate di questi cinque alimenti dalle proprietà estremamente benefiche.

Germe di grano. Anche se si scarta nella produzione della farina, il germe è senz’altro la parte migliore del chicco di grano, perché contiene un’elevata quantità di vitamina E, che protegge i lipidi dall’ossidazione causata dai raggi ultravioletti; inoltre, sembra che il germe di gramo riesca a proteggere la pelle anche dai danni dello smog. Bastano un paio di cucchiaini al giorno, magari sull’insalata o nello yogurt del mattino per godere di tutti i suoi benefici.

Mirtilli. Queste bacche devono il loro colore all’alto contenuto degli antociani, e numerose ricerche hanno evidenziato che questi pigmenti agiscono sui capillari sanguigni mantenendoli puliti internamente, rafforzando il tessuto connettivo che li sostiene e migliorando la loro elasticità. Secondo una ricerca condotta da un’università canadese, le virtù salutari dei mirtilli si mantengono bene anche nel loro succo: un bicchiere al giorno è una dose sufficiente per migliorare la salute dei vasi sanguigni nel giro di poche settimane.

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Tutta la frutta dell’estate

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Dissetante, nutriente e leggera, la frutta è ricca di potassio, un minerale in grado di contrastare la ritenzione e ricaricare di energia; in più, aiuta la pelle ad idratarsi e a prepararsi al sole, per arrivare perfette all’appuntamento con la spiaggia o con la piscina.

I frutti estivi sono ricchi di sostanze antiossidanti in grado di contrastare l’azione negativa dei radicali liberi, la cui produzione è stimolata da una prolungata esposizione ai raggi solari ultravioletti; le piante, infatti, sempre esposte all’azione dell’ossigeno e della luce, hanno sviluppato sistemi di difesa per proteggere da ossidazione e radicali liberi le loro cellule: ecco perchè frutta e verdura sono alimenti ricchi di antiossidanti come vitamine, bioflavonoidi e pigmenti.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche dei principali “frutti estivi”.
L’anguria è ricca d’acqua, fruttosio, potassio e vitamine; è dolce e dissetante ma è anche ipocalorica e adatta nel periodo caldo per le sue proprietà idratanti; in più l’anguria rappresenta un grande aiuto per la dieta perché stimola la diuresi e svolge un’importante azione di ricambio dell’acqua nell’organismo. Si presta anche alla preparazione di molti piatti estivi come le insalate: è ottima con pomodori, carote, spinaci, cipolle, lattughe e ravanelli.

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Radicali liberi, perchè è importante contrastarne l’eccesso

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I tanto temuti radicali liberi sono in realtà sostanze di “scarto” normalmente prodotte dal nostro organismo: si formano infatti all’interno dei mitocondri, cellule deputate alla trasformazione dell’ossigeno in energia, e sono costituiti proprio dall’ossigeno residuo non consumato.

Fu il chimico americano Denham Harman ad avanzare per primo, nel 1956, la teoria secondo la quale i radicali liberi accumulandosi nell’organismo con il passare degli anni lo danneggiano provocando i processi di invecchiamento e causando, secondo alcuni studi, patologie quali l’aterosclerosi.

In realtà esiste un equilibrio fisiologico fra la quantità di radicali liberi normalmente prodotti e la loro neutralizzazione da parte di meccanismi antiossidanti. I radicali liberi cominciano a rappresentare un problema quando il loro accumulo, per motivi che vedremo in seguito, diventa tale da non poter essere smaltito attraverso i normali processi anti-ossidativi. In questo caso è la struttura stessa delle cellule a risentirne in maniera precoce.

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Succo di açai per restare in forma

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L’açai è un frutto esotico, originario del Brasile, che si pronuncia “assai”, ingrediente base di alcuni frullati nutrienti e dissetanti usati dagli sportivi grazie alle virtù antiossidanti di questa bacca.

Da sempre apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e terapeutiche, l’açai ha l’aspetto di un mirtillo nero di grandi dimensioni, ed è una bacca senza buccia composta per l’80% dal nocciolo e per il 20% dalla polpa; è il frutto di una palma dal tronco slanciato che cresce spontaneamente nella foresta amazzonica e che può raggiungere i 25 metri d’altezza.

Secondo le ricerche scientifiche l’açai contiene un vero  proprio concentrato di sostanze antiossidanti, in grado di contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi e regalare al fisico un pieno di benessere e di vitalità.

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Menopausa: consigli per una dieta equilibrata

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Con l’arrivo della tanto temuta menopausa, uno delle principali preoccupazione delle donne è quella di “mettere su” dei chili di troppo, che oltre all’aspetto fisico, possano danneggiare anche la salute. Ecco quindi un breve vademecum alimentare per affrontare con la giusta consapevolezza questo nuovo periodo della vita.

Gli estrogeni, i principali ormoni femminili, sono una sorta di specie di protezione biologica per la salute delle donne: infatti, tra i vari compiti, queste sostanze proteggono il cuore dalle malattie cardiovascolari, giocano un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea e mantengono il metabolismo più sveglio e reattivo.

Il problema è che, con la fine dell’età fertile, gli estrogeni esauriscono la loro funzione e, di conseguenza, svaniscono anche gli effetti positivi. Per tenere alla larga le malattie e i temuti chili in più basta seguire un corretto stile di vita e di nutrizione.

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Dieta detox

dieta-disintossicante

Dieta Detox in pochi giorni.

Come è facile intuire, la dieta detox è un regime alimentare appositamente pensato per smaltire l’accumulo di tossine dell’organismo. Allo stesso tempo, questo tipo di dieta disintossicante ha il potere di rendere la pelle più tonica e luminosa e aiuta la pancia a tornare piatta.

La dieta detox si osserva per quindici giorni e si basa su 4 principi fondamentali:

Consumare almeno 30 grammi di fibre al giorno

Allo scopo di incrementare la quantità fibre presenti giornalmente nella dieta, è opportuno consumare cereali, legumi, frutta, verdura e ortaggi.

Introdurre sostanze antiossidanti

Le sostanze antiossidanti contenute in alcuni cibi contrastano l’azione dei radicali liberi, frammenti di molecole prodotte dal nostro organismo che favoriscono i processi di invecchiamento e abbassano le difese immunitarie. Gli antiossidanti più comuni (vitamina C, carotenoidi, fenoli e tocoferoli) sono contenuti soprattutto in frutta, verdura e ortaggi.

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