La pancia gonfia è un fastidio che affligge un quinto degli italiani ma la buona notizia è che esiste una dieta sgonfia pancia e che è tutta italiana. Il segreto sta nell’eliminazione degli alimenti che fermentano nello stomaco.
La ricerca che ha messo a punto la dieta sgonfia pancia garantisce risultati. I medici e i pazienti non erano a conoscenza di chi stesse seguendo un regime alimentare o un altro e hanno potuto rilevare, senza interferenze, che in un mese di dieta sgonfia pancia si ottiene il 40% di giorni con la pancia gonfia in meno rispetto a chi non segue l’alimentazione specifica. Nel periodo seguente le percentuali salgono al 50% per arrivare al 66% nei 16 mesi successivi all’inizio del nuovo regime alimentare.
Lo studio ha richiesto 2 anni per seguire i pazienti sottoposti al test anche molto dopo i risultati immediati che si ottengono nei primi mesi di dieta. I risultati si sono rivelati apprezzabili e utili sia per chi soffre di colon irritabile che per chiunque accusi gonfiori addominali.
La dieta deve dunque evitare i cibi denominati fodmap, cioè con grandi capacità di fermentazione. Nelle persone predisposte la fermentazione del cibo nello stomaco produce gas che crea gonfiore addominale. Se c’è anche un’ipersensibilità del colon il problema si aggrava.
Quali sono i cibi da favorire nella dieta per sgonfiare la pancia? Tra i cereali sono da privilegiare il farro e gli alimenti senza glutine, i formaggi stagionati, il latte vegetale di soia o riso. Tra la frutta scegliete mirtilli, agrumi, kiwi, banane, uva e fragole. Tra le verdure favorite peperoni, melanzane, lattuga, sedano, fagiolini, zucca e pomodoro. Per dolcificare usate saccarosio, glucosio e sciroppo d’acero.
Cosa invece bisogna evitare? Vanno limitati frumento e segale, sia nella pasta e nel pane che nei prodotti da forno dolci e salati. Tra la frutta sono da ridurre albicocche, mele e pere, ciliegie, pesche, susine e prugne, anguria, cachi e mango. No a latte vaccino e formaggi freschi e a pasta molle. State lontani da verdure come asparagi, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavoli, finocchio, funghi e carciofi. I dolcificanti come miele, fruttosio, sorbitolo, xilitolo e mannitolo sono da eliminare, così come ceci, fagioli, lenticchie e fave tra i legumi.
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