Contrariamente a quanto si potrebbe credere, la comparsa del mal di testa a fine pasto non indica la presenza di un’allergia alimentare; le allergie alimentari propriamente dette sono infatti riconducibili ad allergeni, ovvero a sostanze contenute negli alimenti, di solito proteine, che provocano una risposta immunitaria specifica anche se ingerite in quantità minime e che possono dare luogo a sintomi di una certa gravità, fino ad arrivare allo shock anafilattico.
La cefalea da fine pasto è invece causata da un’alternanza tra fenomeni di vasodilatazione e vasocostrizione (cioè di dilatazione e restringimento dei vasi sanguigni) che “disturbano” la circolazione intracranica causando dolore talvolta accompagnato da lieve aumento del battito cardiaco, ansia diffusa, calo della pressione arteriosa. Questo fenomeno, che è più corretto definire segno di una ipersensibilità o intolleranza alimentare, è causato dall’azione delle amine bioattive o vasoattive, sostanze prodotte dal metabolismo cellulare di vegetali, batteri e animali, contenute negli alimenti o liberate da questi dopo l’ingestione e durante i processi digestivi.
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