È risaputo che le alghe, soprattutto quelle ricche di iodio, sono un efficace coadiuvante nelle diete dimagranti. Inoltre, le mucillagini (fibre solubili) di cui sono ricche placano la fame, migliorano la digestione, regolano il tasso di zuccheri e di grassi nel sangue e combattono la stitichezza. Vediamo insieme quali sono le alghe utili per perdere peso, le dosi e le eventuali controindicazioni.
alga nori
Sushi: è vero che è poco digeribile per gli occidentali?
Il sushi è un piatto che piace molto agli occidentali, non ha caso la cosiddetta “cultura del sushi” e i sushi bar sono in aumento anche nel nostro paese; purtroppo, spesso però, questo cibo risulta poco digeribile. Quello che poteva essere un caso riservato a persone con difficoltà di digestione, in realtà ora ha una spiegazione scientifica; stando a quanto riportato dalla rivista Nature, la causa della poca digeribilità del sushi sarebbe da imputare ad un batterio presente nell’intestino che solo i giapponesi possiedono.
Secondo gli studi effettuati da gruppo di ricercatori della Università Pierre e Marie Curie di Parigi, a rendere poco digeribile il sushi non sarebbe il pesce crudo di per sè, bensì l’ alga nori che lo avvolge, perché
il metabolismo di quest’alga ad opera dell’organismo è legato ad un enzima prodotto dal batterio Bactreroides plebeius, presente nell’intestino dei giapponesi e pressoché assente in tutti gli occidentali.
Alga nori, buona non solo per il sushi
L’alga nori, nota anche con il nome di lattuga di mare, deve la propria fama al fatto di essere uno degli ingredienti fondamentali del sushi. Oltre ad avere un sapore gradevole è ricca di proteine, vitamine e oligoelementi quali zinco, selenio, rame e manganese e, in virtù del suo elevato contenuto di taurina, previene l’insorgenza dei calcoli ed aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo. Rappresenta quindi sia una delizia per il palato, che un toccasana per l’organismo.
Come tutte la alghe del genere Porphyra, anche l’alga nori è utile in autunno per prevenire i cosiddetti malanni di stagione: il loro contenuto di vitamina C è infatti superiore a quello delle arance ed anche il contenuto di vitamine A e B è notevole. Contengono inoltre amminoacidi essenziali, soprattutto arginina.