L’aceto di mele è davvero utile per la dieta? Questo prodotto è spesso utilizzato in cucina per dare un determinato gusto a piatti crudi e cotti. Apporta però qualcosa ai regimi alimentari restrittivi?
aceto di mele
Aceto, tipi e proprietà: di mele, di vino, di miele, di riso, balsamico
L’uso dell’aceto si perde nella notte dei tempi. I greci erano soliti impiegarlo per curare le ferite, le ulcerazioni e nel trattamento del dolore, i romani per condire le pietanze a ricavare un bevanda molto dissetante, mentre nel medioevo veniva usato come disinfettante. L’aceto è il risultato di una fermentazione batterica che si ottiene partendo da bende alcoliche diverse, come il vino o il sidro, solo per fare un esempio.
Le diete più strane e pericolose
Ci sono metodi per dimagrire davvero folli. Non solo perché rasentano il paradosso, ma perché sono estremamente pericolosi. Come sempre arrivano da Hollywood e da qualche star in auge che desidera conquistarsi la bellezza eterna. Mi raccomando non copiate queste strane diete. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: per seguire un regime alimentare equilibrato, andate da un dietologo o nutrizionista affinché possa elaborare un programma adatto a voi, altrimenti diminuite il fabbisogno calorico di circa 300 calorie al giorno, continuando a mangiare di tutto.
In testa alle classifiche delle diete più originali c’è sicuramente quella di Heidi Klum e Fergie che prima di ogni pasto bevono un cucchiano di aceto di mele per frenare le voglie e tagliare la fame. Gli esperti sostengono che non ci siano motivi scientifici dietro questa abitudine, ma che sicuramente può far passare la voglia di sedersi a tavola.
Aceto? Più vantaggi che svantaggi
Nonostante l’aceto sia uno dei condimenti più antichi oltre che tipici della dieta mediterranea, in realtà i suoi rapporti con la salute sono stati assai meno studiati rispetto a quelli di altri condimenti come l’olio d’oliva e vanno riferiti in particolare al suo componente più caratteristico, l’acido acetico, che è contenuto nelle molte varietà di aceto. Finora l’aspetto più studiato da nutrizionisti di tutto il mondo riguarda la capacità dell’aceto di ridurre la risposta glicemica di alimenti come il pane, le patate, il riso, e in generale di tutte le principali fonti di carboidrati complessi.
Tale capacità, osservata quando l’aceto viene assunto insieme a questi alimenti, durante il pasto, a dosi normali (ovvero qualche cucchiaino), rappresenta senza dubbio un importante vantaggio per la salute. Resta però da definire quale possa essere la reale utilità dell’aceto nelle persone diabetiche. Va inoltre detto che l’aceto, nella sua variante più comune, ovvero quello di vino, ha pochissime calorie, soltanto cal.19 per 100 ml, e contiene sostanze benefiche per l’organismo, come i flavonoidi, dall’azione antiossidante.
Insonnia per il caldo? Seguiamo il menù anti-insonnia
L’insonnia da caldo ci accompagna ancora anche al rientro dalle vacanze e merita dunque un’attenzione particolare, perché può risultare estremamente debilitante, riducendo durante il giorno la vitalità e l’attenzione. Ecco alcune indicazioni utili da mettere in pratica a tavola, sopratutto a cena, per scegliere i cibi giusti.
No all’aceto di vino, si all’aceto di mele: l’aceto di vino “riscalda” l’organismo e lo acidifica, mentre quello di mele, ricco di potassio e magnesio, disintossica e rinfresca. Un rimedio antinsonnia: prima di andare a dormire, prendete un cucchiaino di miele diluito in un cucchiaino di aceto di mele.
No allo zucchero bianco, si al miele: lo zucchero bianco “brucia“, una volta ingerito, parte delle scorte di vitamine e minerali che servono, tra l’altro, per difendersi dal caldo. Meglio il miele, aiuta anche a prendere sonno.
No a pane e pasta raffinati, si a prodotti integrali: i cereali e derivati raffinati riscaldano e non saziano, aumentando la sensazione di irritabilità e ansia che spesso accompagna l’insonnia estiva. I cereali integrali, mantenendo costante l’indice glicemico, saziano, disintossicano e rinfrescano.