Consumare troppo sushi danneggia la tiroide

Non sono finiti i problemi per chi mangia sushi. Spesso vengono pubblicate delle ricerche riguardante il pesce crudo e i suoi potenziali pericoli. Negli ultimi anni, si è diffusa la moda del cibo giapponese, buono, leggero e delicato, ma con qualche potenziale rischio per la salute. Secondo i dati poi diffusi per mezzo della Food Standards Australia New Zealand consumare troppe alghe può danneggiare la tiroide. Il motivo? Contengono troppo iodio.

Occhi quindi non solo al sushi, ma anche a tante tisane o a diversi contorni. Come abbiamo tante volte detto dalla tiroide dipende in parte anche il metabolismo e quindi l’oscillazione del peso. Di solito i disturbi principali sono ipotiroidismo o ipertiroidismo, nel primo caso la tiroide non produce abbastanza ormoni, nel secondo invece svolge un lavoro eccessivo. Da questi due disturbi dipende il peso, ma anche la capacità di dormire, l’irritabilità, un metabolismo pigro o troppo veloce, ecc.  è bene quindi fare in modo che la nostra tiroide lavori con equilibrio. Come possiamo fare? Per esempio, in assenza di malattie, seguendo uno stile di vita controllato e una dieta sana, due regole basi per una tutelare la salute in tutti i suoi aspetti.

Per questo motivo l’attenzione è caduta su sushi. Gli esperti non ne mettono in dubbio la bontà e anche la qualità, semplicemente sostengono che sia molto importante non esagerare con le dosi: due o massimo tre involtini la settimana. Immaginate quindi la sera che uscite a cena, quanti ne mangiate? Certamente molto di più, anche perché uno tira l’altro e poi sono bocconcini piccoli. Queste indicazioni sono state elaborate dopo un lungo studio. È stato dimostrato che da una monoporzione di sushi si possono ottenere anche 92 microgrammi di iodio. La dose massima consigliata è di 150 al giorno. Avete fatto subito il conto: con una cena si rischia di assumere iodio per un’intera settimana.
[Fonte: LaStampa]

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