Studiare a scuola la Dieta Mediterranea per combattere l’obesità

scuola dietaSe l’educazione alimentare la studiassimo a scuola? Pensate al calendario delle lezioni: matematica, italiano, storia e alimentazione. Potrebbe sembrare strano, ma potrebbe anche essere un modo per sensibilizzare i ragazzi. La proposta arriva da Vito Amendolara, neo presidente dell’Osservatorio regionale della Campania per la Dieta Mediterranea.

 È vero, ci vuole una normativa ad hoc ma sarebbe interessante avviare, in via sperimentale in Campania – e, perché no, in tutta Italia -, un’iniziativa del genere per far crescere nei più giovani la necessità di porre un argine alla malattie legate ad una cattiva alimentazione come l’obesità.

Per la serie quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare. Un voto in pagella darebbe a questa materia, sicuramente un’autorevolezza in più davanti agli occhi dei più piccoli, che spesso non hanno piena consapevolezza di quanto sia importante mangiare e di come la nostra salute sia strettamente collegata allo stile di vita che conduciamo.

È importante quindi lavorare perché da un lato, si miri a migliorare lo stile alimentare e, dall’altro, ci si impegni per innalzare lo stile di vita, la qualità della vita. In questo senso, l’Osservatorio può essere una grande opportunità perché il suo compito sarà quello di valorizzare la dieta mediterranea a 360 gradi.

Il centro delle attività è quindi nel Cilento, area che l’Unesco ha riconosciuto come sede della Dieta nel momento in cui l’ha inserita nel Patrimonio immateriale dell’umanità. La Regione Campania riconosce il valore del centro internazionale della Dieta Mediterranea del Palazzo Capano di Pollica (Salerno) e il museo vivente di Pioppi (Salerno), dedicato ad Ancel Keys, quali poli per la diffusione, la formazione, la ricerca e lo studio del regime alimentare.

Insomma le premesse ci sono tutte. Intanto non possiamo che non riflettere sulla proposta di insegnare la dieta a scuola: forse un voto in pagella è troppo, ma creare una sorta di bonus o dare un punto in più nelle materie scientifiche a chi dimostra di avere competenze non sarebbe poi male.

[Fonte]

Photo Credit | ThinkStock

 

 

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