Una recente indagine ha dimostrato che in Italia soffrono di stitichezza circa 3 milioni di donne e un milione di uomini: la stipsi, dunque, è un disturbo molto comune al quale non sempre facile da risolvere.
Per stipsi non si intende soltanto il fatto di non riuscire ad andare in bagno, ma indica anche quando ciò avviene con difficoltà. Esistono due tipi di stipsi: quella da rallentamento del transito intestinale, che si ha quando si va in bagno molto raramente, e da difficoltà da espulsione, cioè quando c’è lo stimolo, ma si hanno difficoltà ad espellere le feci. A prescindere da quale sia il disagio, si può parlare a pieno titolo di stipsi quando questi disturbi persistono da almeno 3 mesi.
Le principali cause della stipsi sono da cercare nello stile di vita e soprattutto nell’alimentazione; per chi soffre di stitichezza è importante incamerare tante fibre, bere molta acqua e assumere più liquidi possibile a tavola, ad esempio consumando di frequente le zuppe, perché aiutano ad ammorbidire le feci e, quindi, a facilitarne il passaggio e l’espulsione. Anche l’attività fisica è importante per contrastare la stitichezza non bisogna fare chissà quale sport: basta una passeggiata di mezz’ora due o tre volte alla settimana o una gita in bicicletta, per sentirsi meglio.
Premesso che non è possibile fornire una dieta contro la stipsi che sia adatta a tutti, ci sono degli alimenti che possono ristabilire la situazione. A colazione, via libera ai cereali e alle fette biscottate con marmellata di prugne, accompagnati da liquidi, soprattutto latte, tè, spremute e succhi di frutta, ma vanno bene anche gli yogurt probiotici.
A pranzo è consigliata la pasta integrale condita con verdure, seguita da insalata, pomodori e macedonia; a cena semaforo verde per zuppe e minestre, crudité, verdure e frutta cotta, il tutto accompagnato da almeno due bicchieri d’acqua a pasto.