Combattere la stitichezza con la dieta Mayr

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La dieta Mayr deve il nome al medico austriaco che l’ha ideata nei primi anni del secolo scorso allo scopo di curare e prevenire stitichezza, gonfiore addominale e altri problemi intestinali. Ma non solo. Franz Xaver Mayr, gastroenterologo, era infatti fermamente convinto che lo stato di salute dell’individuo fosse legato al funzionamento del processo digestivo e, di conseguenza, che molte patologie, inclusi cefalea e reumatismi, fossero ascrivibili ad un suo squilibrio.

Più precisamente, la dieta Mayr può essere considerata una dieta disintossicante finalizzata a ripulire l’intestino dalle scorie attraverso una sorta di digiuno attenuato che pone l’apparato digerente in condizione di riposo. Il programma alimentare, che rappresenta solo una parte della cosiddetta cura Mayr, si apre con due giorni di dieta liquida nel corso dei quali è possibile bere acqua, latte, tè, tisane e succhi di frutta.

Quindi segue una settimana di semidigiuno durante la quale si osserva ogni giorno il medesimo piano alimentare:

Colazione: tè zuccherato con succo di limone

Pranzo: 80 grammi di pane; uno yogurt o un uovo alla coque o una tazza di brodo vegetale o una zuppa d’avena; un bicchiere di latte intero

Cena:  80 grammi di pasta o riso integrale in bianco, un succo di frutta o una tisana

Al termine di queste due prime fasi possono essere gradualmente reintrodotti pasta e riso raffinati, carne pesce e formaggi (terza fase della durata di una settimana).

La quarta fase coincide di fatto con il mantenimento: il nuovo stile di vita alimentare dovrà fondarsi sul consumo di cibi leggeri e altamente digeribili e sul rispetto di regole quali masticare gli alimenti lentamente e a lungo, bere almeno un litro di acqua al giorno, fare pasti serali molto contenuti.

Vi sarete senza dubbio resi conto di quanto la dieta Mayr sia impegnativa e, per quanto sia ritenuta efficace rischi di mettere a dura prova chi la osserva. Se è vostra intenzione intraprenderla vi consigliamo quindi di consultare prima il vostro medico di fiducia che saprà guidarvi e consigliarvi.

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