Quando si inizia una dieta dimagrante, la prima mossa è mettere al bando i dolci e gli snack, ma, udite, udite… non tutti sono nemici del peso forma. A fare la differenza sarebbe la grelina, l’ormone della sazietà, eletto come nuova arma contro l’obesità.
Secondo uno studio italiano, infatti, pubblicato sulla rivista “Hormone and Metabolic Research” e diretto da Livio Luzi dell’Università degli Studi di Milano, ci sono alcune merende in grado di spegnere l’interruttore dell’appetito grazie ad una scarica di grelina.
Alcuni snack, infatti, riescono a far salire i livelli di questo ormone nel sangue, e in questo modo il senso di fame si placa, tornando a farsi sentire solo dopo molto ore dopo, evitando i rischi di “overdose” calorica durante l’arco della giornata.
Come spiega Luzi, professore ordinario di endocrinologia all’università degli Studi di Milano e direttore del Centro di ricerca sui metabolismi all’Irccs Policlinico San Donato:
Troppo spesso, erroneamente o con superficialità, la colpa del dilagare dell’obesità viene data agli snack commerciali. Con questo studio abbiamo cercato di andare più a fondo e ci siamo chiesti: dal punto di vista nutrizionale tutti gli snack sono uguali? La risposta è no. Dalla ricerca risulta che fra 6 diversi snack dolci analizzati, a parità di carboidrati assunti il wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola è associato ai livelli più elevati di grelina.
Il wafer, dunque, sazia di più rispetto ad altre merendine e assicura una buona dose di energia. Bisogna, perciò, imparare a fare un distinguo tra prodotto e prodotto. Il valore nutrizionale è in funzione di diverse variabili, e la digeribilità e l’assorbimento sono le più importanti, altrimenti i benefici di un alimento sono nulli se i nutrienti non riescono ad entrare in circolo.
Gli studiosi hanno passato in rassegna 6 tipi di snack commerciali, cioccolato al latte, wafer al cioccolato, wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola, una merendina fresca a base di latte e cioccolato e due tipi di praline. Dallo studio è emerso come la risposta glicemica cambiasse a seconda del tipo di prodotto somministrato. Valori molto bassi, infatti, sono stati osservati per il wafer al cioccolato ripieno di latte e nocciola e per la merendina fresca a base di latte e cioccolato.