A chi non piace il barbecue? Che sia a base di carne, pesce o di verdure, almeno una volta nella vita tutti lo abbiamo preparato, così come in genere abbiamo preparato la salsa barbeque per accompagnare la cottura degli alimenti. Ed è proprio questa salsa, a base di erbe e spezie, a essere una buona fonte di antiossidanti che svolgono un ruolo chiave nella prevenzione di infiammazioni, malattie cardiovascolari, tumori, malattie neurodegenerative.
Ad affermare ciò sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University of Western Ontario, in Canada, che sostiene che la salsa barbecue svolge un’ottima azione preventiva per diverse patologie e una grande fonte di antiossidanti che contribuiscono a combattere l’invecchiamento. Il potere antiossidante della salsa barbeque che si trova comunemente in commercio dipende ovviamente dal tipo di produzione e conservazione. Tuttavia, a seguito di un test di qualità, in tutte le marche più facilmente acquistabili si è riscontrata una buona dose di antiossidanti. Anche il metodo di cottura può però influire sulla qualità e quantità degli antiossidanti. Per esempio, si è scoperto che la marinatura della carne con la salsa barbeque riduce il contenuto di antiossidanti dal 45% al 70% a seconda dei casi.
Nonostante vi sia una rilevante perdita di sostanze antiossidanti è comunque bene procedere a una marinatura con la salsa barbeque perché ne rimane comunque un’interessante quantità che migliora il cibo rispetto a quello non trattato. Alla fine della sua intervista per il Journal of Food Composition and Analysis, rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio, il dott. Raymond Thomas, che è stato a capo della ricerca, suggerisce,
“Oltre a marinare la carne prima della cottura è possibile utilizzare la salsa barbeque, mantenendo praticamente inalterati i livelli di antiossidanti, spennellando la carne o la verdura dopo che è stata cotta, oppure utilizzandola a crudo sulle verdure o sull’insalata”.