Sale, tutte le varietà e le proprietà nutrizionali

Il sale non è tutto uguale, esistono, infatti, molte varietà, ognuna delle quali possiede caratteristiche e proprietà nutrizionali differenti. Guardato spesso con sospetto, ed eliminato dalla dieta senza mezzi termini, il sale non è sempre così dannoso, soprattutto se consumato in piccole dosi.

Varietà di sale

  • Sale rosso delle Hawaii: è il sale tradizionale di queste isole. Deve il suo particolare colore alla presenza dell’argilla rossa di origine vulcanica, che, durante l’essicazione al sole, si arricchisce di ferro. Ha una sapidità vivace e il sapore ricorda quello delle nocciole tostate.
  • Sale nero di Cipro: viene estratto per evaporazione dalle acque dell’isola di Cipro. E’ particolarmente ricco di carbone attivo, da cui deriva la colorazione scura. Possiede una particolare salinità ed è utile per contrastare i gonfiori addominali e i gas intestinali.
  • Fior di sale della Camargue: è un sale molto prezioso, tanto da essere sulla lista degli ingredienti più ricercati dagli chef. Ricco di oligolementi, pur essendo particolarmente consistente, si scioglie subito, esaltando la qualità degli ingredienti usati per preparare le pietanze.
  • Sale viola Kala Namak: è un tipo di sale poco sapido poiché ha un basso contenuto di sodio, il suo sapore, infatti, ha una breve persistenza sui cibi cotti, mentre se spolverizzato sulla frutta tagliata a fette conferisce un particolare sapore frizzante.
  • Sale blu di Persia: è molto pregiato, oltre che raro e deve il suo colore alla silvinite, una variante del reticolo cristallino del sodio. E’ un tipo di sale ricco di minerali e oligominerali, dal retrogusto speziato e decisamente salato, sebbene poco poco persistente.
  • Sale rosa dell’Himalaya: è il sale più puro perché non è soggetto ad alcuna raffinazione ed è esente da contaminazioni ambientali. In questo modo, infatti, mantiene intatta la sua naturale ricchezza di potassio, ferro, calcio, zinco, rame e zolfo.
  • Sale nero delle Hawaii: questo sale ricco di minerali della lava vulcanica, ma anche del carbone attivo, che viene aggiunto al sale durante l’essicazione. Ha grani grossi ed il colore è nero intenso. Ha un retrogusto amarognolo, mentre il profumo è leggermente affumicato.
  • Fior di sale di Trapani: è una varietà di sale marino tutta “made in Italy”, viene raccolto a mano e senza subire trasformazioni o aggiunte di minerali. Ricco di potassio e magnesio, ha un colore bianco argento, mentre il sapore è saporito e vivace.
  • Sale affumicato Durango: viene raccolto dagli indiani d’America e affumicato con il legno di noce. E’ ideale per insaporire i piatti dal gusto deciso.

Abitudini corrette per un uso salutare del sale

Il sale è un elemento fondamentale per insaporire i piatti, e sebbene venga spesso demonizzato e accusato di innalzare la pressione sanguigna o di favorire la ritenzione idrica, un consumo equilibrato non danneggia la salute e arricchisce i piatti della nostra cucina. Senza contare che il sale è un integratore naturale di minerali e di altre sostanze dalle proprietà benefiche. Ad esempio, chi soffre di meteorismo, potrebbe decidere di adottare il sale nero delle Hawaii o quello di Cipro.

La strada della moderazione, come sempre, è la scelta migliore, che tradotto in termini di quantità, significa, non superare gli 8 g di sale da cucina al giorno. E non dimenticate di far rientrare in questo calcolo anche tutti gli alimenti lavorati e/o confezionati che lo contengono. Chi ha la tendenza ad esagerare, dovrebbe cercare di rieducare il proprio palato ai cibi meno salati. Per compensare questa limitazione, si può ovviare esaltando la sapidità dei cibi con le spezie e le erbe aromatiche, utilizzando l’aglio e la cipolla, ma anche il limone, ottimo su carni e pesce. Come potete vedere, le alternative non mancano di certo.

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