Per non diventare ipertesi da adulti , gli adolescenti devono ridurre il sale aggiunto negli alimenti. Il consiglio arriva da uno studio presentato al congresso dell’American Heart Association secondo il quale sono sufficienti tre grammi di sale in meno al giorno per ridurre dal 44% al 63% il numero di giovani che da adulti saranno affetti da ipertensione. Gli autori dello studio hanno messo a punto un sistema informatico in grado di valutare gli effetti positivi per la salute derivanti da una riduzione del consumo di sale nell’adolescenza, fascia di età in cui si tende spesso a fare il pieno di cibi salati, ed hanno visto come la riduzione di un solo grammo consente una diminuzione dei valori di pressione sistolica di circa 0,8 mm Hg.
Ovviamente per incidere davvero sulla salute bisogna ridurre il sale di almeno di 3 grammi. Questo taglio infatti, secondo gli esperti, potrebbe favorire una riduzione compresa tra il 7 e il 12 per cento del rischio di malattia coronarica, tra l’8 e il 14 per cento di infarto, tra il 5 e l’8 per cento di ictus e tra il 5 e il 9 per cento della mortalità per qualunque altra causa.
Sin troppo spesso dare sapore al nostro cibo vuol dire caricare di cloruro di sodio la nostra alimentazione; il sale infatti è aggiunto ovunque: lo troviamo nei cibi pronti, nelle carni, nel pane, nelle merendine, ecc. e proprio
da cibi processati o già pronti, tra cui anche cereali, pane e pasticcini, deriva l’80 per cento del sale introdotto dagli adolescenti. Per dare un taglio netto al sale, sostengono gli autori, bisogna quindi agire alla radice e stimolare i produttori a ridurne il contenuto nei cibi. Secondo il National Center for Health Statistics però il maggior colpevole è la tanto amata pizza.
Kirsten Bibbins-Domingo, professore associato di medicina ed epidemiologica all’Università della California di San Francisco e tra gli autori dello studio, ha dichiarato:
I benefici addizionali derivanti dal ridurre precocemente il consumo di sale stanno nella possibilità di cambiare le aspettative su quello che dovrebbe essere il sapore dei cibi, spostandole idealmente il gusto dei ragazzi verso qualcosa di meno salato.
[Fonte: Corriere]