E’ ormai assodato che, più i cibi sono naturali, integrali e non trattati, più contribuiscono a conservare il metabolismo attivo perché liberano il corpo dalle scorie che rischiano di trasformarsi in adipe. Il riso biologico integrale fa parte di questi cibi con una marcia in più: a differenza dei cereali bianchi o brillati, questo tipo di riso non subisce i processi di sbiancatura e di raffinazione che distruggono gran parte dei principi depurativi e snellenti.
Il procedimento di raffinazione viene utilizzato perché, così facendo, il riso può avere una scadenza più lunga e cuocersi più in fretta. Vantaggi davvero minimi rispetto ai benefici del riso grezzo. Il riso integrale bio contiene amido più di qualsiasi altro cereale, una bassa percentuale di proteine (7-9%), una buona quantità di sali minerali ed è altamente digeribile.
Chi digerisce bene non si riempie di scorie, evacua regolarmente, trattiene solo i principi nutritivi dei cibi e non accumula adipe. Il riso integrale biologico è anche ricco di vitamina PP, sostanza indispensabile per combattere i radicali liberi e gli stati infiammatori che possono compromettere l’attività digestiva e in particolare quella intestinale. Il riso integrale bio contiene un’alta percentuale di vitamine del gruppo B (B1, B2) essenziali per salvaguardare il sistema nervoso e combattere la “falsa fame” che di solito si manifesta dopo un pasto a base di cereali raffinati.
Inoltre il riso integrale ci offre una generosa dose di fibra che aiuta il buon funzionamento dell’intestino e ha un’azione depurativa perché il germe di riso contiene acido fitico che aiuta l’organismo a espellere scorie e tossine. I fitati, infatti, sono dei potenti antiossidanti che bloccano l’azione dei radicali liberi. Infine il riso integrale bio, grazie alla sua ricchezza in fibre, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo”, mantenendo il sangue fluido e pulito.
Se non gradisci il gusto “grezzo” dei riso bio, una buona alternativa al riso integrale e semintegrale è il riso parboiled: di colore giallo-marrone, ha un valore nutrizionale superiore al riso raffinato. Come viene preparato? Il riso appena raccolto, detto “risone“, viene prima bagnato con acqua e poi cotto a vapore. In questo modo i componenti idrosolubili dei germe e degli strati periferici del chicco anziché disperdersi vengono sospinti verso la cariosside, ovvero la parte interna dei chicco. Cosi, anche se successivamente avviene la raffinazione dei riso, le sostanze nutritive diventano più resistenti e possono mantenersi al dente anche dopo la cottura. Il vantaggio per la linea? Il parboiled ha un elevato potere saziante e, una volta lessato in acqua e aceto e scolato, può essere usato in sostituzione dei pane. Prepariamoci dunque a perdere qualche chilo prima delle feste natalizie!