Quando si parla di diete dimagranti si tende a focalizzare tutta l’attenzione su 2 concetti: sacrificio e forza di volontà, come se questi singoli aspetti bastassero ad ottenere risultati apprezzabili e soprattutto duraturi nel tempo. Molti tentano persino la strada del digiuno a cena o a colazione, ma anche questa strategia si rivela fallimentare perché per quanto possa sembrare incredibile non mangiare fa ingrassare.
Seguire un regime dietetico non è sempre facile e spesso si fa l’errore di percepire la dieta come una sorta di punizione, senza capire che si tratta semplicemente di rivedere il proprio “stile alimentare” in un’ottica salutistica. Il più delle volte quello che ci impedisce di “sbarazzarci” dei famigerati chili di troppo sono, infatti, le cattive abitudini alimentari da cui facciamo fatica a separarci. Tra i rimedi naturali che possono aiutare a superare questo tipo di resistenza c’è il Freshwater Mangrove.
Il Freshwater Mangrove è un fiore australiano, l’arbusto cresce vicino ai corsi d’acqua o a paludi ed è il rimedio indicato per chi ha già predisposto certi schemi di pensiero circa qualche cosa o qualcuno. Dona, infatti, umiltà e apertura verso nuove esperienze e aiuta a considerare le cose da una nuova prospettiva. A livello fisico favorisce una maggiore dinamicità con benefici sul metabolismo. Si consiglia di assumere il composto a digiuno mattina e sera nella misura di 7 gocce di estratto diluite in una boccetta con contagocce da 30 ml con 2 cucchiaini di brandy e acqua minerale naturale, per un periodo di 3 settimane.
Spesso a vanificare i nostri buoni propositi è la fame nervosa, quel particolare comportamento alimentare che spinge a confondere l’assunzione di cibo con le emozioni e a usare gli alimenti per fronteggiare le diverse situazioni che di volta in volta si presentano: noia, ansia, rabbia, tristezza. Non sempre, tuttavia, è riconducibile a motivazioni di tipo psicologico, possono intervenire anche fattori culturali e fattori biologici. È stato dimostrato, ad esempio, che i picchi bassi di glicemia scatenano gli attacchi di fame. Tra le cause, inoltre, ci può essere anche un calo della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore (che regola il senso di sazietà). A quel punto basta 1 banana o un quadratino di cioccolato fondente per allontanare la fame.
Un’altra pianta efficace per dimagrire e in particolar modo contro la fame nervosa è il l’Indian Pink o fiore californiano dalle proprietà rilassanti e antistress. Si versano 2 gocce dell’estratto del fiore in una boccetta con contagocce da 30 ml. Bisogna aggiungere 2 cucchiaini di brandy e riempire con acqua minerale naturale. Il composto, va assunto per almeno 3 settimane, nel dosaggio di 4 gocce 4 volte al giorno, lontano dai pasti. Anche i fiori di Bach rappresentano un valido supporto alla dieta in quanto agiscono su situazioni psicologiche o di vissuto personale. Tra quelli più utili in caso di fame emotiva ci sono:
- Monga Waratah e Borina: che servono a controllare l’ossessione compulsiva nei confronti del cibo e per tutte le forme di dipendenza da esso.
- Agrimony e Cherry Plum: sono consigliati per combattere l’ansia scatena che la fame nervosa, soprattutto il desiderio di cibi dolci.
- Elm: è indicato per chi si sente sopraffatto dai doveri e dalle responsabilità. Indicato soprattutto per gli attacchi di fame notturni.
- Vervain e Impatiens: combinazione consigliata per chi ha la tendenza a scaricare lo stress con spuntini continui.
Inoltre, contro la ritenzione idrica, alla base della cellulite, risultano molto utili i fiori Bush Iris, Crab Apple e Chicory.
La cosa più importante quando si segue una dieta dimagrante è l’approccio, ecco perché spesso dico che l’educazione alimentare è in assoluto la prima arma contro l’obesità. Dimagrire non è solo una questione fisica, ma anche psicologica.
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