Rieccoci a parlare di fitness estivo e questa volta vogliamo farlo con la tendenza del momento: il rebounding, che consiste nel saltare su un tappetino elastico.
La nuova disciplina è stata inventata dall’americano Albert E. Carter, un ex trampolinista che nel 1977 brevettò il primo tappetino elastico chiamato rebounder con lo scopo di eseguire di eseguire degli esercizi di rimbalzo.
Il rebounding, infatti, consiste nell’eseguire una serie di rimbalzi in posizione eretta o seduta su un tappetino elastico di forma rotonda che permette di evitare l’impatto con il terreno ed eventuali traumi alle articolazioni e ai muscoli; rimbalzi, quindi, e non veri e propri salti, in quanto non si entra in contatto con il terreno.
Le categorie di rimbalzi che si possono fare sono quattro e tutte mirano a far lavorare tutto il corpo; oltre a rafforzare i muscoli, il rebounding è utile perche stimola la circolazione della linfa, rinforza le difese immunitarie, irrobustisce i muscoli, migliora l’equilibrio e la coordinazione e stimola la respirazione e l’ossigenazione dei tessuti.
Il rebounding è utile anche per dimagrire perché coinvolge tutto il corpo, ed è considerato uno degli esercizi aerobici più efficienti: basti pensare che fa bruciare il 68% di calorie in più rispetto al jogging e che 30 minuti di rebounding equivalgono a 5 km di corsa.
Praticare il rebounding apporta numerosi vantaggi anche per la mente, in quanto rimbalzando si sciolgono le tensioni e si riduce lo stress; se viene svolto rispettando le principali regole di allenamento, il rebounding può essere praticato da chiunque senza limitazioni di età.
Può essere svolto sia all’interno che all’esterno e le condizioni principali per praticarlo in sicurezza sono avere un tappetino certificato e riconosciuto come attrezzo di allenamento e, almeno all’inizio, un buon istruttore; dove trovarlo? Nelle palestre oppure nei centri fitness specializzati.