Per vivere a lungo bisogna ridurre le calorie

calorie e longevità

Il segreto per vivere a lungo? Essere equilibrati a tavola! Gli effetti della dieta sull’invecchiamento sono ormai da anni al centro di molti studi scientifici e tutti sembrano andare in un’unica direzione: un’alimentazione sana ed equilibrata e con poche calorie sarebbe la ricetta della longevità.

Proprio il rapporto tra la dieta e l’invecchiamento sarà al centro di un convegno che avrà luogo prossimamente a Venezia, nel quale verranno svelati i “segreti della longevità”. Per vivere a lungo e in buona salute seguire un’alimentazione corretta è al primo posto, come spiega il dottor Luigi Fontana della Divisione di Geriatria dell Centro per la Nutrizione Umana della Washington University di St. Louis, negli Stati Uniti, che da anni si occupa di studiare proprio gli effetti della dieta sull’invecchiamento:

Negli anni passati le ricerche parevano aver dato indicazioni relativamente chiare: meno calorie uguale aumento della sopravvivenza e riduzione delle malattie croniche. È in parte così, ma oggi sappiamo che la faccenda è più complessa, negli animali da esperimento e ancora di più nell’uomo.

Insomma: per vivere di più vanno sicuramente tagliate le calorie, ma ancora non è possibile quantificare in modo preciso la percentuale, anche perché, sottolinea l’esperto, ogni organismo ha le sue necessità e generalizzare, oltre che sbagliato, è anche pericoloso.

Quel che è certo è che per vivere a lungo e restare in salute bisogna mantenersi magri ed evitare di accumulare grasso a livello addominale, in altre parole, avere la pancia piatta. Naturalmente il motivo non è soltanto di natura estetica: i tessuti adiposi sul girovita sono quelli più nocivi perché rilasciano citochine, delle sostanze coinvolte nello sviluppo di malattie cardiovascolari e tumori, oltre a provocare infiammazioni.

In ogni caso, ridurre le calorie è la scelta migliore per la salute cardiovascolare, perché come spiega ancora l’esperto:

Diminuiscono colesterolo e trigliceridi, il grado di infiammazione è basso, le carotidi sono più pulite e il cuore più elastico rispetto a soggetti di pari età che non riducano l’introito calorico. Questo significa che c’è una protezione certa dalle malattie cardiovascolari.

 

[Fonte]

 

Photo Credit | Thinkstock

 

 

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