Al via il progetto “Meno sale nel pane” per proteggere la salute

Il nuovo programma del Ministero della Salute si chiama “Guadagnare salute”, e ha iniziato il suo percorso con il progetto “Con meno sale nel pane c’è più gusto e guadagni in salute”, in virtù del quale 150 panificatori della Lombardia per un mese sperimenteranno la produzione di pane con un ridotto contenuto di sale, ovvero l’1,8% sul totale della farina anziché il 2% com’era fino ad adesso.

La dottoressa Daniela Galeone, direttore dell’Ufficio 2/o del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, spiega:

L’intento è quello di contribuire a combattere tutta una serie di malattie cardiovascolari, ma anche l’obesità e le patologie renali. Questo perché gli italiani consumano troppo sale.

Le preoccupazioni espresse della dottoressa Galeone non sono infondate; basti pensare che, mentre l’Organizzazione Mondiale della sanità raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno di sale, secondo le statistiche, gli italiani ne consumano quasi il doppio.

L’iniziativa è partita dal pane, oltre perché è l’alimento più diffuso tra la popolazione, perché in alcune regioni come la Toscana e l’Umbria nelle quali si mangia pane senza sale, il rischio di infarti e ictus è del 6% in meno rispetto alle altre regioni, nonostante vi sia un importante e tradizionale consumo di salumi e formaggi.

Il nuovo pane con basso contenuto di sale sarà riconoscibile dai consumatori per la presenza di un bollino arancione con una faccia che ride. Il bollino arancione non è un’indicazione di qualità, ma un programma che ha come obiettivo la salute della popolazione e che presto coinvolgerà anche altri alimenti.

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