Una particolare pressione può migliorare la circolazione. È questo il concetto, molto semplificato, alla base della pressoterapia, un trattamento molto efficace contro inestetismi quali la cellulite o la ritenzione idrica. Non ha gravi controindicazioni, per questo motivo si può perfettamente combinare anche ad altre terapie (mediche o estetiche) per prevenire o attenuare certi problemi tipici femminili.
La pressoterapia
Attraverso una particolare apparecchiatura, il corpo riceve delle compressioni mirate in grado di ripristinare la funzionalità circolatoria venosa e linfatica aiutando la circolazione locale riducendo il gonfiore, la tensione muscolare, lo stress e il dolore. Per questo motivo, agisce sui principali inestetismi, soprattutto sulle zone più critiche come l’addome, le gambe e i fianchi. La pressione non viene esercitata contemporaneamente su tutta la superficie, grazie a dei gambali (che vedete nella foto).
Alla base del trattamento c’è l’abc del massaggio linfatico, quindi è un movimento lento e non necessariamente forte. Si utilizza una sequenza centripeta che è quella seguita dal sangue venoso e dalla linfa. Inoltre, la pressione massima non dovrebbe superare la pressione arteriosa minima per non ostacolare l’arrivo di sangue ossigenato nei tessuti. E’ quindi consigliabile non superare una pressione di 60 mm di mercurio.
Quante sedute bisogna fare?
Non c’è una regola precisa, dipende dal tipo di cellulite e dalla situazione in cui vi trovate. In linea di massima si cosigliano una decina di applicazioni: durano circa 30 minuti una volta la settimana. Per potenziare l’effetto della pressoterapia, potreste alternare il trattamento a impacchi con alghe marine e oli essenziali, oppure massaggi drenanti. Ovviamente, è bene fare movimento: in assoluto il migliore è quello in acqua (dal nuoto all’acquagym).
La macchina
La macchina è facilmente applicabile in tutto il corpo perché ha dei gambali regolabili che possono avvolgere gambe, addome, ma anche le braccia. Hanno una forma anatomica e sono costituite da borse che sono tenute in parallelo e in parte sovrapposte al fine di assicurare un gradiente di pressione per evitare la stasi o i ritorni dei flussi. La logica con cui le borse si gonfiano o si sgonfiano permette una pressione mirata.