I pomodori biologici contengono più sostanze benefiche di quelli tradizionali

Pomodori biologiciI pomodori coltivati in maniera biologica sono più sani di quelli coltivati tradizionalmente. A sostenerlo è una ricerca condotta dall’Università Federale di Ceara in Brasile e pubblicata sulla rivista “PLoS ONE”. Il motivo, però, sembra essere paradossale, ovvero che i pomodori biologici sarebbero più stressati degli altri e che per questo più sani.

I pomodori coltivati con metodi biologici paiono essere più stressati di quelli coltivati in modo tradizionale, ma questo stress è benefico in quanto contengono più sostanze utili per l’organismo, quali vitamina C, Licopene e composti fenolici; ma non solo: sono anche più buoni dato che contengono più sostanze zuccherine.

Lo studio condotto dai ricercatori brasiliani ha analizzato i pomodori biologici e quelli tradizionali e dai risultati dei confronti è emerso che, nonostante i primi fossero più piccoli del 40 per cento, erano più ricchi di sostanze benefiche e, fatto curioso, apparivano più stressato, ossia avevano accumulato più composti legati alla resistenza allo stress.

Questo fatto, secondo gli scienziati, è da ricercare nel fatto che l’agricoltura biologica espone le piante a un maggiore stress rispetto a quella tradizionale e che le sostanze presenti in maniera maggiore sarebbero una risposta degli ortaggi allo stress. Le coltivazioni biologiche, infatti, non avendo il supporto di pesticidi e altre sostanze chimiche, sono costrette a usare le proprie naturali forme di difesa e questo gli causa stress.

Ma attenzione: lo stress per le piante non è così negativo come per l’uomo, dato che più o meno tutte le piante vi sarebbero esposte, anche quelle che crescono allo stato spontaneo o selvatiche; senza contare che, pur essendo “stressati” e più piccoli rispetto a quelli tradizionali, i pomodori bio analizzati risultavano più ricchi di sostanze benefiche per l’organismo.

In virtù di questi risultati gli scienziati si auspicano per il futuro un’agricoltura atta a bilanciare lo stress delle piante in modo da ottenere un prodotto qualitativamente migliore anche se non perfetto esteticamente.

 

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