Guardarsi allo specchio e vedersi bene. Non succede spesso. Il nostro occhio critico spesso è più severo di qualsiasi altro: troppo magri, troppo grassi o troppo e basta. Per essere sicuri dovremmo stabilire quale sia il peso ideale e confrontarlo con il peso reale. È questo l’unico modo per stabilire se il peso è idoneo.
Ma prima di incominciare bisogna chiedersi: esiste veramente un peso ideale? È ovviamente un parametro per stabilire se si è in sovrappeso oppure no, ma come ogni parametro va preso con le pinze. Certo è bene tener presente che sforare non è mai una cosa salutare. Il peso ideale indica quindi una forma proporzionata che tiene conto dell’altezza, della costituzione (perché le ossa hanno un’incidenza importante) e dell’età. E soprattutto, in base a questi parametri, indica se la persona ha meno possibilità di ammalarsi.
Ricordiamo, infatti, che l’obesità e il sovrappeso comportano una serie di rischi, come favorire malattie cardiocircolatorie, lo sviluppo del diabete ed eventuali ictus. Attenzione però ad alcuni variabili: non sempre pesare molto vuol significare essere grassi. Pensiamo agli sportivi, come i culturisti o i giocatori di rugby. In questo caso non esiste il pericolo obesità, sono delle masse di muscoli. Ecco quindi che è complicato stabilire sempre il peso ideale e non è sufficiente salire su una bilancia.
Come si calcola il peso ideale?
Ovviamente esistono dei parametri di misura, che tengono in considerazione l’indice di massa corporea (IMC o BMI) e il fabbisogno calorico. Il primo parametro serve per stabile se la persona è in forma o troppo magra o troppo grassa. Per farlo è necessario seguire la seguente formula:
IMC = massa corporea (Kg) / statura (m2)
Per fare un esempio, una donna di 55 chili e alta 1,65 metri avrà un indice di massa corporea di 20,2. Una volta stabilito il valore esiste una tabella che indica la forma fisica:
- molto magro < 16
- magro < 16-17
- magrezza moderata < 17-18.5
- normale = 18.5 – 25
- Sovrappeso > 25 – 30
- Obeso > 40
In linea di massima le donne non devono superare il coefficiente 20, mentre gli uomini il 22. Non parliamo di sportivi, ma di persone che fanno una vita normale, probabilmente sedentaria e con un’età compresa tra i 18 anni e i 60.
Il fabbisogno calorico, invece, è lo strumento per ottenere un peso ideale. Con fabbisogno s’intende la quantità di calorie che il nostro corpo ha necessità per lavorare. Se consumate più calorie di quelle che smaltite, rischiate di ingrassare, se ne consumate di più di quelle che ingerite, dimagrirete sicuramente, mentre andando in pari dovreste ottenere un fisico normopeso. In questo caso bisogna tenere in considerazione l‘IMC, lo stile di vita, l’età, il tipo di lavoro, le calorie consumate. Stando ai nutrizionisti le donne non dovrebbe consumare mai meno di 1600 calorie al giorno, mentre gli uomini 1800.
Quando si può parlare di obesità?
Ragionando sempre in termini numerici, si arriva a definire l’obesità raggiunto il valore 30, mentre si sconfina nell’obesità grave quando si supera il valore 40. Teniamo però conto quello che abbiamo detto prima, non tutti coloro che hanno 30 o 40 sono obesi. Gli sportivi, per esempio, spesso sforano, ma non sono ricoperti di massa grassa, ma di massa muscolare che pesa moltissimo. Nel calcolo dell’IMC, inoltre, non si tiene in considerazione la struttura ossea che è estremamente determinante per stabilire il peso reale. Esistono poi delle altre formule da sperimentare, ma sono tutte con un alto margine di errore.
La Formula di Lorenz per esempio sostiene che per calcolare il peso degli uomini sia sufficiente fare così: altezza in cm – 100 – (altezza in cm – 150)/4, mentre le donne altezza in cm – 100 – (altezza in cm – 150)/2. Capite però che anche in quest’occasione non si considera nuovamente la struttura ossea e non si tiene conto neanche dell’età.
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