Per dimagrire, bisogna mangiare zuppe e minestre. È una strategia questa già collaudata, tanto che sui giornali e su internet impazzano le diete liquide. Ora però arriva la conferma scientifica che questo metodo per perdere peso ha davvero effetti molto positivi sul girovita. A dirlo è uno studio pubblicato dal Journal of the American Dietetic Association che ha verificato come la frequenza del consumo di zuppe è inversamente associato all’Indice di Massa Corporea. Ma c’è di più. Quello che colpisce maggiormente è il fatto che le zuppe rendono più sottile la circonferenza vita e i fianchi.
Insomma, le zuppe sono un valido strumento anti-obesità. Ricordiamo che il grasso addominale, infatti, è uno dei primi indizi della sindrome metabolica. Ma come mai sono così efficaci? Ci sono diversi motivi, prima di tutto le zuppe hanno un apporto calorico davvero minimo.
Poi agiscono immediatamente sul senso di sazietà. La colecistochina, l’ormone dell’appetito, con le zuppe aumenta immediatamente dando quella sensazione di sazietà. Certo, la teoria più accreditata è la prima ed è confermata da uno studio della Pennsylvania State University (Usa), che ha verificato come quando si consumano minestre (di qualsiasi genere) l’apporto energetico complessivo del pasto si riduceva del 20%.
Il concetto è po’ quello di bere acqua prima dei pasti: il meccanismo è il medesimo. È evidente che se lo scopo è perdere qualche chilo, bisogna prestare attenzione a quale zuppa si sceglie: l’apporto energetico, che non dovrebbe superare le 150 calorie (ovviamente se la zuppa è solo una prima portata) può aumentare significativamente se si eccede con i condimenti. Bisogna fare attenzione anche ai condimenti. Qualcuno nelle zuppe abbonda con l’olio, il burro e la panna o magari pezzetti di pancetta o uova sbattute. In questo caso non sono più un piatto per riscaldarsi, ma davvero una portata calorica.
[Fonte: Corriere]