Un elisir di bellezza non esiste. Purtroppo, lo sappiamo bene. Investiamo in trattamenti cosmetici, in creme e in attività sportive tonificanti sperando di riuscire a rinviare qualche ruga di almeno di qualche anno. Lo specchio però non sempre sta al giorno e proprio lì, accanto agli occhi e alla bocca, i segni d’espressione tradiscono le fatiche quotidiane. A volte, per stare bene è sufficiente mangiare bene. Non è un gioco di parole, ma un dato scientifico. L’alimentazione è lo strumento più efficace per fare il pieno di antiossidanti.
Gli antiossidanti tengono lontane numerose malattie, ma aiutano anche a mantenere la pelle liscia e giovanile. Con l’arrivo della menopausa, a causa di nuovi assesti ormonali, la cute diventa più opaca e le rughe s’intensificano. Per rallentare questo meccanismo, che ovviamente non si può bloccare, c’è una molecola di cui la soia è ricchissima, conosciuta come genisteina.
La genisteina è molto nota, perché protegge dal cancro al seno e da quello alla prostata e poi anche di contrasto alla formazione delle placche aterosclerotiche prevenendo infarti e ictus. Non è tutto. Un nuovo studio clinico ha valutato l’efficacia di un siero antirughe a base di questa molecola su 2mila donne tra i 50 e i 65 anni con un problema comune (quanto diffuso) le zampe di gallina.
Come è avvenuto il test? Le partecipanti hanno applicato 2 volte al giorno 2 o 3 gocce del siero sulle rughe intorno all’occhio sinistro. Sono state fotografate a destra e a sinistra, tutti i giorni, e poi sono state messe a confronto le immagini: dopo un mese si sono manifestati dei risultati visibili nel 53% delle volontarie.
Perché la ginesteina è così efficace? Ha una struttura molto simile a quella degli ormoni femminili estrogeni e proprio per questo a volte viene prescritta come terapia ormonale sostitutiva. È proprio la mancanza o perdita di estrogeni in menopausa a compromettere il collagene e l’elastina e di conseguenza a far apparire la pelle meno giovane. Questa sostanza blocca l’enzima responsabile di questo meccanismo e favorisce la produzione di nuovo collagene.
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