Che cosa pensate delle patate? Ci sono persone che non le mangiano perché ricche di zuccheri e quindi dal potere ingrassante, ci sono, invece, altri che considerano questo tubero un ottimo sostituto della pasta, ideale per zuppe o piatti vegetariani. Sono dell’opinione che sia molto importante non esagerare nella dieta in un senso, ma neanche nell’altro: eliminare un alimento non è mai la soluzione più giusta.
Tempo fa avevamo visto, proprio insieme, le nuove indicazioni di un gruppo di dietologi che sostenevano che la patata fosse un alimento adatto anche nei regimi alimentari, oggi lo stop arriva dagli Usa. Attenzione non è un veto generalizzato, ma si sta cercando di limitarne il consumo soprattutto nelle mense scolastiche. Il Dipartimento dell’Agricoltura sostiene che vadano eliminate dalla colazione e dal pranzo.
Gli Americani non fanno un pasto senza patate: le troviamo fritte, al forno, il purè, la versione frittella. Dal fast food al ristorante per soli vip, ogni pietanza è accompagnata da questo contorno. Il professor Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione umana alla Cattolica di Piacenza, ha espresso la sua opinione su questo interessante tema.
Le patate non sono così colpevoli, contengono una buona dose di potassio, che fa bene ai muscoli e al cuore, e l’amido, zucchero complesso che dà gradevolezza, sazietà ed energia senza appesantire. Il problema degli americani è che le mangiano solo fritte.
Probabilmente la cottura ha sempre un ruolo fondamentale, perché fatte al forno, bollite o grigliate, mangiate senza alcun condimento, non possono recare alcun danno, mentre condite con formaggio fuso o annegate nel burro, ovviamente hanno un apporto calorico totalmente diverso. Il problema degli americani sta proprio nella scelta della loro alimentazione: sempre ricca di troppi grassi e di troppo poca verdura. Forse, in questo caso, non c’è solo da ripensare la vita “culinaria” delle povere patate, ma le linee guida delle mense.
[Fonte: Corriere]