La pasta? E’ il segreto degli atleti. Dobbiamo smetterla di demonizzare un alimento basilare per il corretto sfruttamento delle energie legate alle nostre attività, sportive e non.
Perché la pasta è importante
Come è ovvio che sia, un’alimentazione corretta e sana è indispensabile per mantenere la salute di una persona normale e tanto più quella di chi pratica attività sportiva. La pasta, nel tempo, ha confermato il suo ruolo centrale per quel che concerne la dieta che deve essere seguita da chi gareggia. Non si sbaglia se la si definisce il carburante che consente agli sportivi di ogni categoria di funzionare al meglio. Anche in un regime alimentare molto restrittivo come quello seguito ultimamente da Gianmarco Tamberi la pasta non manca.
Questo perché rimane un elemento perfetto per accumulare energia da bruciare nell’immediato. Chiunque fa sport lo sa: la pasta è l’alimento ideale da consumare prima di una gara o di un allenamento. Se accompagnata da un condimento leggero non solo è nutriente ma è anche facile da digerire e consente, se consumata dopo lo sforzo, di recuperare l’energie e facilitare il riposo.
Potremmo fare numerosi esempi di atleti che hanno inserito la pasta nella propria routine alimentare. Anche quelli provenienti da paesi dove la dieta mediterranea non è così diffusa e la pasta non è un elemento imprescindibile della dieta.
Favorire una buona qualità dei carboidrati
Per capire quanto possa essere importante la pasta per gli sportivi, possiamo chiamare in causa i LARN, o i livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia. Questi, redatti dalla Società italiana di nutrizione umana, spiegano scientificamente l’importanza di questo alimento. In una dieta equilibrata i carboidrati dovrebbero rappresentare il 45-60% delle calorie giornaliere, mentre i grassi il 20-35%. Il restante 10-15% delle calorie dovrebbe provenire dalle proteine.
Per comprendere meglio possiamo fare l’esempio di un adulto maschio di corporatura media, che pratica attività fisica in modo regolare. Si tratta di una persona che consumerà circa 2800 calorie al giorno, di cui i carboidrati dovrebbero corrispondere in grammi a circa 340-380.
È importante, ovviamente, inserire all’interno della dieta oltre che la giusta quantità anche la giusta qualità di carboidrati. E la pasta rappresenta la fonte ottimale di carboidrati complessi da sfruttare. Soprattutto perché, rispetto al pane e al riso possiede un indice glicemico relativamente basso. Ciò significa che non provoca un picco della glicemia, ma consente all’organismo di poter usufruire di un rifornimento prolungato e regolare di energia. Insomma, rappresenta proprio la benzina di cui ha bisogno il corpo degli atleti per funzionare al meglio.