Che cosa è l’omocisteina e come tenere sotto controllo i suoi valori

L’omocisteina è un particolare aminoacido che viene prodotto dal nostro organismo per poter favorire il processo di ripartizione del metabolismo delle proteine. Si tratta pertanto di un aminoacido che svolge un ruolo piuttosto importante, ma che se presente in livelli eccessivi potrebbe altresì determinare guai molto più seri. I quali, fortunatamente, sono comunque ben arginabili nel caso in cui si monitorino attentamente i livelli di omocisteina, evitando che diventino troppo elevati e che, dunque, possano compromettere la salute aprendo margini di rischio di ictus, di attacchi cardiaci, di danni alle pareti arteriose, e così via.

Cosa fare se i valori sono troppo alti

Per capire per quale motivo sia così importante cercare di monitorare i livelli di omocisteina, cominciamo con il compiere un piccolo passo indietro e occuparci di un valore che invece dovreste conoscere molto bene: il colesterolo. Probabilmente tutti i nostri lettori sanno già che il colesterolo è un fattore di rischio molto significativo per la determinazione di alcune patologie, ma pochi stanno che, invece, come il colesterolo (e ancor di più di questo!) c’è un altro marker che riveste una simile importanza, l’omocisteina, uno degli aminoacidi che, in caso di raggiungimento di un livello troppo alto nel sangue, potrebbe determinare realmente un serio problema di salute.

Di fatti, esattamente come avviene per il più noto colesterolo, una parte di questo aminoacido è un prodotto metabolico della nostra alimentazione, ovvero dei cibi che ingeriamo quotidianamente. La dieta squilibrata, specialmente se è carente di alcune vitamine con quelle del gruppo B, aggiunta a uno stile di vita sedentario o associato a vizi altrettanto poco salutari (come il fumo, l’abuso di alcol, ecc.) può infatti favorire un aggravamento della situazione. Purtroppo, a volte a giocare un ruolo negativo sono anche alcuni fattori di natura genetica, o ancora alcuni medicinali, l’inquinamento atmosferico e altre determinanti ancora, in grado di influenzare in maniera nociva i processi metabolici dell’omocisteina.

Come controllare i valori dell’omocisteina

Per fortuna, controllare i valori di omocisteina nel sangue è abbastanza semplice, visto e coniderato che è sufficiente effettuare alcune analisi ematiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha in merito stabilito quali siano i range entro i quali i valori sono da reputarsi fisiologici, affermando che tali si intendono quelli entro le 13 micromoli per uomo adulto e le 10,1 per le donne adulte, e le 11,3 per i bambini sotto i quattordici anni di età. Nel caso in cui dalle analisi del sangue dovessero evidenziare valori al di sopra di quelli sopra riportati, è bene consultare tempestivamente il proprio medico e cercare di assumere qualche provvedimento per riportare i valori di riferimento entro soglie di ordinarietà.

Cause dell’omocisteina alta

Come abbiamo già anticipato, una delle maggiori cause di una omocisteina alta è un insufficiente apporto di vitamine del gruppo B. Possono inoltre essere considerate cause concomitanti l’incremento dell’omocisteina anche i fattori genetici e l’utilizzo di acido folico. Altri fattori di cause che possono scatenare un livello elevato di omocisteina sono lo stress e l’elevato consumo di caffè.

Come curare l’omocisteina alta

Una vera e propria cura per l’omocisteina alta, in relatà, non esiste. Tutto quello che però potete proficuamente fare è cercare di abbassarne i livelli incrementando le soglie di assunzione di vitamine del gruppo B mediante il maggiore consumo di verdure a foglia verde, di frutta e di altri alimenti che siano a base di cereali, contenenti acido folico. In aggiunta a ciò, risulta essere particolarmente utile cercare di abbassare il livello di stress: per fare questo, potete aiutarvi con esercizi di respirazione, praticando attività fisica e facendo un pò di yoga.

Rammentiamo infatti, in questa sede conclusiva di approfondimento, come lo stress possa indurre la produzione di epinefrina e di norepinefrina, due neurotrasmettitori che sono metabolizzati nel fegato mediante un processo che utilizza i gruppi metilici, e che per questo motivo l’organismo è indotto ad incrementare la produzione di acido folico, andando così a sviluppare i livelli di omocisteina nel sangue.

Per poterne sapere di più vi invitiamo naturalmente a consultare il vostro medico di riferimento e a condividere con lui ogni aspetto della vostra situazione clinica.

Ricette per dolci di Pasqua Dukan

Con la primavera si avvicina una delle festività più dolci del periodo perciò vi proponiamo alcune ricette per dolci di Pasqua Dukan così neanche chi è a dieta stretta dovrà rinunciare alle delizie del palato.

Dolci di Pasqua Dukan

Torta pasquale Dukan

Ingredienti
6 uova, separando tuorli e albumi
3 cucchiai di dolcificante stevia in polvere
30 gr di cacao magro in polvere
50 gr di lamponi
100 gr di formaggio cremoso magro
1-2 cucchiai di latte scremato

Preparazione
Preriscaldate il forno a 200 gradi e intanto montate a neve gli albumi. A parte sbattete i tuorli, aggiungete 2 cucchiai di dolcificante e 2 gr di cacao, amalgamando. Unite gli albumi al composto di tuorli e miscelate con delicatezza. Versate due terzi del composto in una teglia circolare da 18 cm, inserite i lamponi e coprite con il resto dell’impasto. Infornate per 20 minuti, dunque lasciate raffreddare. Preparate una glassa con il formaggio cremoso, il cacao e il dolcificante rimanente. Spalmatela sulla torta.

Pastiera napoletana Dukan

Ingredienti
Per la sfoglia:
125 gr di tofu
4 cucchiai di crusca di grano
4 cucchiai di maizena
1 uovo
1 fiala di aroma vaniglia
2 cucchiai di glutine
½ bustina di lievito per dolci da sciogliere in
1 tazzina di acqua tiepida
2 cucchiaio di cacao magro

Per il ripieno:
1 limone non trattato, solo la buccia
250 gr di ricotta magra
100 gr di formaggio cremoso magro
5 uova
1 cucchiaio di dolcificante liquido
1 fiala di aroma arancia
2 confezioni di risino di shirataki
1 spolverata di cannella

Preparazione
Miscelate tutti gli ingredienti per la sfoglia in un robot da cucina, dunque conservate l’impasto in frigo per circa un’ora. Nel frattempo preparate il ripieno. Tagliate la buccia di limone a dadini e mettetela a bollire per 20 minuti. Bollite anche il risino di shirataki in acqua non salata per circa mezz’ora, dunque scolate. Intanto amalgamate ricotta, uova, dolcificante, formaggio cremoso magro e aroma all’arancia. Aggiuntete il risino, la buccia di limone e una spolverata di cannella. Adesso stendete la pasta con un mattarello aiutandovi con una spolverata di glutine. Foderate una teglia rotonda, lasciando da parte delle striscioline per decorare sopra. Riempite con la farcia, coprite con le striscioline di pasta avanzata e infornate a 180 gradi per 30 minuti. La pastiera si serve fredda.

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Fagioli azuki, le ricette più buone e leggere

I fagioli azuki sono un legume estremamente interessante per la preparazione di ricette semplici, altamente proteiche, ottimo sostituto vegetale della carne e light. Ecco quindi due preparazioni facili da fare a casa ed eccellenti al gusto.

fagioli-azuki

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Allergie ai pollini, 10 cibi da evitare

Chi soffre di allergie ai pollini deve fare i conti con tutti i disturbi collegati ma possiamo evitarne alcuni se prestiamo attenzione a quello che mangiamo. Alcuni cibi infatti possono accentuare la reazione allergica, provocando la cosiddetta reattività crociata.

Cibi da evitare allergie

Cosa succede? Il sistema immunitario confonde alcuni elementi presenti nei cibi scatenando reazioni allergiche che si aggiungono a quelle provocate dai pollini stessi. Scopriamo quali sono i cibi da evitare per chi è allergico ai pollini.

Kiwi

Evitatelo se siete allergici alle graminacee, insieme a pomodoro, pesca e albicocca.

Kiwi allergie

Miele

Chi è allergico a qualunque tipo di polline dovrebbe evitare di assumere il miele nel periodo di allergie, perché la reazione si accentua.

Miele allergie

Banana

Va evitata da chi soffre di allergia all’artemisia. Non dovrebbe mangiare neanche sedano e melone.

Banana allergie

Sedano

Chi è allergico alle composite deve evitare il sedano insieme a prezzemolo, mela, finocchio, carota e alcune spezie come coriandolo, cumino e anice.

Sedano  allergie

Ciliegie

Da evitare se si soffre di allergia alla parietaria. Altri alimenti da cui stare alla larga sono melone, more, basilico e piselli.

Ciliegie allergie

Olive

Chi è allergico all’albero di ulivo deve evitare anche di mangiarne i frutti nel periodo della pollinazione.

Olive allergie

Crostacei e molluschi

Si tenga lontano da molluschi e crostacei chi è allergico agli acari della polvere.

Frutti di mare allergie

Nocciole

Chi è allergico al nocciolo naturalmente dovrebbe astenersi dal mangiare le nocciole.

Nocciole allergie

Camomilla

Deve tenersi alla larga dalla camomilla chi è allergico all’ambrosia. Eviterà anche zucca, sedano, anguria, melone e banana.

Camomilla allergie

Fragole

L’allergia alla betulla è una delle più diffuse e che provoca maggiori interazioni con gli alimenti, particolarmente con le fragole. Sono da evitare mela, pesca, albicocca, nespola, lampone, fragola, ciliegia, banana, frutta secca come noci, nocciole, mandorle, arachidi e pistacchi e ancora carota, patata, finocchio, sedano.

Fragole allergie

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Dieci cibi con zero calorie

Sperare di assumere un cibo completamente privo di calorie non è possibile, però si può giocare con le calorie negative. Che cosa vuol dire? Esistono dei prodotti ipocalorici che fanno consumare al corpo più calorie di quanto non ne vengano ingerite. Esistono proprio dei regimi alimentari che si basano su questo concetto. Ecco quindi 10 alimenti da portare in tavola quanto più possibile se desiderate mantenere la forma o perdere peso.

insalata-iceberg

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I prodotti delle api che fanno bene a linea e salute

Ogni alveare è un nostro prezioso alleato di benessere perché ricco dei prodotti delle api che fanno bene a linea e salute. Conoscerli meglio ci permette di sfruttarne tutte le proprietà positive. Scopriamo uno ad uno quali sono i doni che ci fanno le api.

Prodotti delle api

Miele

È conosciuto sin dall’antichità per le sue proprietà nutrizionali. Contiene zuccheri come glucosio e fruttosio e oligoelementi quali ferro, iodio, rame, manganese, silicio. Inoltre è ricco di antiossidanti, vitamine A, B, C, E, K, enzimi e agenti antibiotici e antibatterici. Ottimo antinfiammatorio, allevia la tosse.

Miele

Pappa reale

È un alimento super-proteico e ricco di vitamine. Stimola il metabolismo ed è utile nella crescita dei bambini, durante i periodi di convalescenza o se si soffre di eccessivo stress e fiacchezza cronica. Si trova in commercio in molte forme: fresca, liofilizzata, miscelata al miele o in compresse.

Pappa reale

Polline

Composizione e proprietà del polline cambiano in base ai fiori utilizzati dalle api ma è sempre un alimento dall’alto valore nutrizionale, molto proteico ed energizzante. Si utilizza in caso di stress, inappetenza e stanchezza oltre che nella crescita dei bambini. Si assume puro in granuli o disciolto in yogurt, latte, frullati a colazione.

Polline delle api

Propoli

Con il suo elevato potere antibatterico, proprietà antivirali e antinfiammatorie si rivela un prezioso alleato per la nostra salute. Si assume sotto forma di sciroppo, spray, estratto o compresse. È particolarmente indicato nella cura del mal di gola.

Propoli

Favo integrale

Il favo è la porzione di alveare composta da cellette esagonali utilizzate dalle api per immagazzinare pollini e miele. Il favo integrale è molto energetico perché è ricco di zuccheri, proteine, enzimi, vitamina K e oligoelementi. Si usa come ricostituente per velocizzare la guarigione durante una convalescenza o dopo lunghi periodi di stanchezza, sia fisica che mentale. Si mangia al naturale o disciolto in una bevanda.

Favo integrale

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Barretta a base di vermi: è questo il cibo del futuro

Che gli insetti siano il cibo del futuro è risaputo. Da anni gli scienziati sostengono che a causa del sovrappopolamento l’uomo sarà costretto a nutruirsi di larve, vermi e altri insetti. Cosa che in alcune parti del mondo è già realtà per cultura. Bisogna però ammettere che per noi occidentali è abbastanza rivoltante. Non fa parte della nostra tradizione culinaria.

barrette energetiche

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Come aumentare il colesterolo buono

Come aumentare il colesterolo buono diminuendo i livelli di quello cattivo? In realtà il colesterolo è uno solo, a cambiare è la proteina che trasporta i grassi. La lipoproteina LDL a bassa densità favorisce la formazione di placche mentre la lipoproteina HDL ad alta densità evita il deposito dei grassi nelle arterie.

come aumentare il colesterolo buono

Avere dunque più alti valori di HDL scongiura rischi cardiovascolari e migliora la qualità della vita. Ma come fare per aumentare il colesterolo buono abbassando quello cattivo? Principalmente con un’alimentazione attenta ma anche modificando altre abitudini quotidiane e seguendo uno stile di vita salutare.

Grassi saturi, monoinsaturi, trans

A tavola favorite i cibi ricchi di grassi grassi monoinsaturi e grassi polinsaturi come il salmone, le noci, la soia, l’olio d’oliva extavergine a crudo, l’olio di semi di lino o di colza. Riducete invece quelli che contengono grassi saturi come formaggi e insaccati. Eliminate del tutto gli alimenti con grassi trans, o idrogenati, per esempio i dolci di produzione industriale come le merendine.

Attività fisica

Praticare un’attività fisica con costanza migliora l’efficienza del sistema cardiovascolare e inoltre previene l’aumento di peso, due effetti collaterali che influiscono anche sui livelli di colesterolo. Basta mezz’ora al giorno per 4-5 volte a settimana di uno sport di resistenza a bassa intensità.

Smettere di fumare

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per il sistema cardiovascolare, oltre a danneggiare il sistema respiratorio. Smettere di fumare migliora la salute delle arterie, abbassa i livelli di pressione del sangue e rende meno faticosa l’attività sportiva.

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5 cibi contro il grasso addominale

I cibi contro il grasso addominale sono utili per chi vuole combattere la fastidiosa pancetta che neanche con l’allenamento intenso e infinite serie di addominali riesce ad eliminare. L’alimentazione è importante quanto lo sport e per avere una pancia piatta basta qualche accorgimento a tavola.

Cibi contro il grasso addominale

Ci sono due categorie di alimenti che aiutano a combattere il grasso intorno all’addome: quelli che evitano picchi di zuccheri nel sangue, più ricchi di proteine e fibre, e quelli che invece agiscono sul metabolismo, facendolo accelerare. Scopriamo quali sono.

Ananas

Da sempre amico di chi vuole dimagrire, aiuta a drenare i liquidi in eccesso e favorisce la depurazione dell’organismo, a fronte di un apporto calorico bassissimo.

Ananas

Avocado

Ricco di grassi di buona qualità, aiuta a saziarsi e al tempo stesso favorisce la riattivazione del metabolismo pigro. Inoltre è molto gustoso e aggiunge un tocco esotico alla tavola, evitando altre tentazioni.

Avocado

Peperoncino

È un potente brucia-grassi perché contiene capsaicina che accelera il metabolismo e fa bruciare più calorie agendo direttamente sui lipidi. Inoltre insaporisce i piatti e vi aiuta a non esagerare con il sale che al contrario favorisce il ristagno di liquidi nei tessuti e il senso di gonfiore.

Peperoncino

Pompelmo

Come l’ananas è un potente alleato della dieta con le sue capacità drenanti che agiscono sugli accumuli adiposi e i ristagni di liquidi. Una buona abitudine è mangiare il pompelmo la mattina a colazione.

Pompelmo rosa

Salmone

Pur essendo considerato un pesce grasso è ricco di omega 3 che non possono mancare in una dieta dieta alimentare sana ed equilibrata. Inoltre è molto proteico, favorisce il senso di sazietà e si presta a molte ricette.

Salmone

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Le calorie dei formaggi stagionati

I formaggi stagionati e la dieta non vanno sempre d’accordo perché rispetto ai formaggi freschi contengono più calorie. Ma basta sceglierli bene per non dover rinunciare neanche se si segue un regime alimentare controllato a basso contenuto calorico.

Le differenze di stagionatura variano in base alla preparazione e al periodo di maturazione del formaggio ma l’acquolina in bocca è sempre garantita anche se le calorie a volte possono spaventarci. Essere consapevoli di cosa si mangia è il primo passo per scegliere bene, il secondo naturalmente è moderare le quantità.

Formaggi stagionati

Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano contiene 392 kcal per 100 grammi ma è anche ricco di vitamine e minerali tra cui calcio, fosforo, zinco, potassio, magnesio, vitamina A e vitamine del gruppo B. Praticamente un alleato di benessere oltre che un formaggio saporito.

Parmigiano Reggiano

Grana Padano

Il Grana Padano contiene solo poche calorie in meno, 381 kcal per 100 grammi, ma come il parmigiano è una fonte di elementi preziosi: vitamine A e B, calcio, fosfato, iodio, magnesio, selenio, rame e zinco, utili contro l’invecchiamento dei tessuti.

Grana Padano

 

Pecorino stagionato

Del pecorino stagionato esistono molte varianti, le più famose sono il pecorino sardo e il pecorino toscano. L’apporto calorico è di circa 380 kcal per 100 grammi. Il gusto è sempre garantito.

Pecorino sardo

Caciocavallo stagionato

Il caciocavallo contiene qualche caloria in meno dei precedenti formaggi stagionati, attestandosi intorno alle 320 kcal per 100 grammi.

Caciocavallo Stagionato

Provolone stagionato

Anche il provolone conosce molte varianti regionali, ma se è stagionato contiene sempre intorno alle 352 kcal per 100 grammi.

Provolone stagionato

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Agrumi, proprietà e benefici

Gli agrumi sono ricchi proprietà benefiche e hanno un alto contenuto di vitamina C che ci aiuta a prevenire i raffreddori ma anche a mantenere il cervello vigile e reattivo grazie alla sua azione sui neurotrasmettitori.

La vitamina C stimola la produzione di adrenalina e noradrenalina mentre la sua carenza ci fa sentire stanchi, affaticati, di umore irritabile. La dose giornaliera consigliata è di 60 mg che corrispondono ad un’arancia o a mezzo pompelmo.

Agrumi

Scopriamo i benefici dei diversi tipi di agrume:

Arancia

Oltre alla vitamina C è ricca di flavonoidi, antiossidanti e fibre solubili. Favorisce l’assorbimento del ferro e migliora la funzionalità digestiva, proteggendo nel contempo dalle infezioni. Le proprietà depurative ne fanno un alleato prezioso nella nostra alimentazione. I flavonoidi inoltre riducono i radicali liberi che accelerano l’invecchiamento cellulare.

Arancia

Limone

Ricchissimo di vitamina C, contiene anche vitamine del gruppo B e betacarotene. Il limonene è stato associato alla prevenzione del cancro al seno. Favorisce l’eliminazione di grassi e tossine dal sangue e migliora la funzionalità epatica, agevolando la digestione. Avendo un forte potere astringente ha anche proprietà cicatrizzanti e allevia il fastidio provocato dalla diarrea.

Limone

Pompelmo

Contiene buone dosi di flavonoidi che prevengono i radicali liberi, insieme vitamine C e D e potassio. Ha un ottimo potere digestivo e disintossicante. Contiene anche fenilalanina, aminoacido che riduce l’assorbimento dei grassi. Essendo molto ricco di acqua è indicato per ripristinare i liquidi persi durante l’attività sportiva. Infine, agisce sul sistema immunitario migliorandone l’efficienza.

Pompelmo

Mandarino

Alleato potente del nostro benessere con magnesio, fosforo, calcio, pro-vitamina A, selenio e vitamine B e C. Rinforza il sistema immunitario e contrasta i radicali liberi.

Mandarino

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Uova alla scozzese, calorie e ricetta light

Le uova alla scozzese, note anche come scotch eggs, sono un piatto tradizionale inglese gustoso e saporito ma essendo tradizionalmente fritto è anche molto calorico: circa 300 calorie per porzione, considerando come una porzione un uovo medio-grande.

Uova alla scozzese

Calorie e valori nutrizionali

300 kcal
Carboidrati 16 gr.
Proteine 12 gr.
Grassi totali 21 gr.
Grassi saturi 5 gr.

Rinunciarvi? No, se si moderano le quantità ci si può concedere lo sfizio una volta ogni tanto eseguendo la ricetta classica. Sarà un perfetto e sostanzioso secondo piatto da servire a tavola ben caldo ma è ottimo anche come finger food per un pranzo in piedi al brunch della domenica.

Ricetta classica

Ingredienti (dosi per 4):

  • 5 uova, 4 sode e 1 sbattuto
  • 200 gr. di carne tritata di manzo o di salsiccia
  • 40 gr. di pangrattato
  • 30 gr. di farina
  • Prezzemolo, sale e pepe q.b.
  • Olio per friggere

Preparazione:

  1. Rassodate 4 uova in acqua bollente per 8 minuti, dunque raffreddatele, sgusciatele e passatele nella farina.
  2. Preparate l’impasto di carne aggiungendo prezzemolo, sale e pepe e rivestite le uova con l’impasto, seguendone la forma.
  3. Impanate le uova passandole in sequenza nell’uovo sbattuto e nel pangrattato.
  4. Friggetele in abbondante olio per 5-6 minuti. Scolate e lasciate assorbire l’olio in eccesso su carta da cucina.

Ricetta light

Per chi vuole gustare questo piatto senza far schizzare alle stelle l’apporto calorico giornaliero c’è una variante light della ricetta, con la cottura in forno al posto della frittura.

Procedete come sopra, dunque sistemate le uova in una teglia rivestita di carta forno leggermente unta. Mettete la teglia in forno preriscaldato a 220 gradi per 15 minuti, controllando che siano ben dorate prima di sfornarle.

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Digiuno prolungato, perché è da evitare?

Digiunare fa male alla salute. In molti scelgono l’astensione dal cibo con la scusa di disintossicarsi, in realtà – soprattutto se prolungato – fa male al fisico ed è una forma di malnutrizione. Che cosa comporta? Immaginiamo una macchina: il cibo è il carburante. L’automobile semplicemente se resta a secco smette di funzionare, per il corpo non è subito così.

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San Valentino, i cibi afrodisiaci amici della linea

Domani sera, finalmente, è San Valentino ed è la serata giusta per organizzare una cena di coppia indimenticabile. Sfruttate i cibi afrodisiaci, per migliorare l’intesa e il desiderio, e poi perché questi prodotti nella maggior parte dei casi sono anche light.

peperoncino 

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Ricette Dukan per i dolci di Carnevale

La dieta Dukan è ancora estremamente di moda e, se il regime alimentare è decisamente poco equilibrato, alcune ricette sono piacevoli e soprattutto danno delle indicazioni per evitare di consumare troppi grassi. Ecco quindi qualche consiglio per i dolci di Carnevale.

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Le calorie dei dolci di Carnevale

Il Carnevale ha preso ufficialmente il via e con esso la voglia matta di dolci. Diciamolo, quelli per questa festa tradizionale sono i più golosi. Inoltre, la maggior parte è fritta. Difficile resistere a tanta abbondanza ma bisogna fare molta attenzione, perché le calorie sono tantissime. Rischiate di mandare in frantumi gli sforzi fatti durante la dieta per una merenda in più.

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Cibi che devi assolutamente evitare se soffri di colon irritabile

 

Il colon irritabile, ovvero la colite, è una patologia molto diffusa e molto spesso è accompagnata da uno stato di forte stress. Esattamente come per la gastrite, questo disturbo si combatte seguendo una vita sana (e quindi rallentando un po’ i ritmi frenetici), impegnandosi a fare un po’ di movimento, non fumando e facendo attenzione alla dieta. Ci sono dei cibi che vanno evitati.

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6 segreti per mangiare senza ingrassare

Non ingrassare per alcune persone è un’impresa. Si conduce una vita di privazione, sperando che la bilancia non ci dica che abbiamo qualche chilo di troppo. Eppure non c’è sempre bisogno di mettersi a dieta. A volte sarebbe sufficiente cercare di ridurre un po’ le calorie e consumare pasti sani. Ecco quindi qualche segreto.

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