Dieta Yoga per perdere peso mantenendo l’armonia tra corpo e mente

Per perdere peso ci vuole forza di volontà. Questo è un dato di fatto che nessuno può mettere in discussione ed è anche quello che sostiene Beth Shaw, esperta in yoga, alimentazione e fitness nonché presidente e fondatrice del metodo YogaFit, che ha ideato un regime dimagrante chiamato Dieta Yoga, che si basa sul metodo YogaLean.

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10 cibi che puoi mangiare a Natale anche se sei a dieta

Chi è a dieta soffre moltissimo durante le feste di fine anno oppure si lascia andare senza pensare troppo alla linea per poi sottoporsi ad una sfiancante dieta dopo le vacanze. Ecco 10 cibi che puoi mangiare a Natale anche se sei a dieta per non ritrovarsi nei guai con la bilancia all’Epifania.

cibi da mangiare a natale a dieta

Senza stare troppo a contare le calorie né rinunciare necessariamente a tutto, può bastare essere attenti con le porzioni e scegliere gli alimenti che non danneggiano troppo la nostra dieta. In fondo è Natale per tutti, un paio di accorgimenti e i pranzi e le cene ce le godiamo come gli altri.

Tortellini in brodo

Potete accettare un ottimo piatto di tortellini in brodo che sono molto meno dannosi per la dieta rispetto ad un piatto di pasta all’amatriciana o ad una porzione di lasagne con la besciamella.

Tacchino

Sì al tacchino che con la sua carne fornisce proteine nobili e costituisce un buon piatto festivo e bilanciato se aggiungiamo un contorno di verdure. Meglio però scegliere spinaci o un’insalata verde al posto delle patate al forno.

Arrosto

Come per il tacchino, l’arrosto è una buona scelta come piatto unico da accompagnare ad un buon contorno. Le proteine sono le migliori amiche della nostra dieta durante i giorni di abbuffate natalizie, da preferire se possibile ai carboidrati.

Salmone

Il salmone è molto grasso ma i suoi sono grassi di buona qualità grazie all’alto contenuto di omega 3. Se sulla tavola natalizia c’è il salmone non abbiate dubbi, potete mangiarlo con gusto.

Baccalà

Il baccalà è uno dei piatti tradizionali della vigilia e potete consumarlo senza problemi. L’ideale sarebbe prepararlo in umido alla romana anziché fritto o mantecato alla vicentina, con molte più calorie.

Frutti di mare

Tutti i frutti di mare sono una scelta vincente per chi è a dieta ed essendo molto presenti sulle tavole natalizie sarà facile lasciarsi tentare da un piatto proteico e gustoso in luogo delle pietanze più pesanti. Occhio però a come li consumate: la fritturina mista di paranza non è come i gamberoni al vapore, le ostriche al naturale o la pepata di cozze.

Caviale

Sì anche al caviale purché non esageriate con lo champagne di accompagnamento.

Frutta secca

La frutta secca va moderata nelle quantità, quindi è meglio non sbucciare noccioline e arachidi in sequenza mentre giocate a carte e vi dimenticate quante ne state mangiando. A piccole dosi potete però godervi mandorle e noci, nocciole tostate e pistacchi, ricchi di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.

Panettone

Tra i dolci di Natale con meno calorie scegliete il panettone che inaspettatamente è il più indicato per contenere l’apporto calorico senza rinunciare al dessert.

Torrone

Il torrone è molto calorico e zuccherato ma se ne consumano piccole quantità dunque via libera se controllate la porzione.

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La Dieta Dukan è più rischiosa in inverno per la salute

La dieta Dukan è una delle diete più celebri e seguite degli ultimi 10 anni, nonostante l’incredibile successo di pubblico è anche una dieta molto criticata. Gli esperti sostengono che sia troppo rigida, troppo proteica, che crei carenze nutrizionali e faccia perdere peso troppo rapidamente e di conseguenza favorisca l’accumulo successivo di chili di troppo. Eppure le star non demordano e i libri di Dukan sono tra i più venduti del settore.

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La dieta a Zona di Fedez

È il segreto del suo fisico scolpito oltre che una scelta salutista che contrasta con l’aria un po’ ribelle del rapper: parliamo della dieta a Zona di Fedez. L’artista segue questo regime alimentare ormai da alcuni anni con successi evidenti nel corpo, che è scultoreo e potente, ma anche sulla salute, come afferma lo stesso cantante.

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La dieta a Zona si basa su una particolare quanto rigorosa suddivisione di ogni pasto fra i tre nutrienti principali, cioè carboidrati, proteine e grassi. Le proporzioni prevedono il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi per comporre ogni singolo pasto della giornata, a cui vanno associati un allenamento fisico costante e l’integrazione di omega 3.

Fedez spiega di aver fatto questa scelta tre anni fa per ritrovare la forma fisica e l’energia necessaria per affrontare il palco. Le ha trovate entrambe seguendo i consigli di Barry Sears che ha ideato la dieta a Zona e di recente l’ha riadattata ai principi della dieta mediterranea.

Così Fedez ha perso 7 chili e ha dimenticato il senso di fame, che questa dieta annulla con cinque pasti quotidiani mai a distanza di più di tre ore tra loro, eccetto durante il riposo notturno. A ciò si aggiunge una grande energia grazie agli altri valori proteici, ai carboidrati controllati e alla qualità dei grassi scelti.

A consigliare questa dieta al cantante è stata una nutrizionista, moglie del suo allenatore di boxe, sport che pratica tuttora associandolo ad un allenamento con i pesi tre volte a settimana. Dopo un’adolescenza in sovrappeso Fedez ha deciso di optare per un approccio alimentare salutista ma anche molto ferreo: gli sgarri nella dieta a Zona vanno tenuti a bada e ogni pasto va bilanciato con cura anche se non è necessario rinunciare a nulla.

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I 10 cibi miracolosi contro l’impotenza

L’impotenza è un disturbo molto frequente, che ha un forte impatto psicologico sull’uomo ma anche sulla coppia stessa. Bisogna partire dal presupposto che molto spesso si tratta di un fenomeno transitario ed è possibile stimolare la passione, attraverso la dieta. Ecco quindi i 10 cibi miracolosi da consumare per superare il disturbo.

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La dieta per combattere l’acne

L’alimentazione è un valido alleato per la salute della pelle e per questo oggi parliamo della dieta per combattere l’acne che aiuta a sconfiggere uno dei fastidi più diffusi, non solo nel periodo dell’adolescenza.

dieta per combattere l’acne

Per intervenire sull’acne è necessario rivolgersi ad un professionista ed evitare le soluzioni fai da te ma si può fare qualcosa già a tavola per evitare che l’infiammazione peggiori. L’alimentazione curata può fare la sua parte.

La dieta mediterranea è certo la base più utile da cui partire con la sua ricchezza di cereali integrali, frutta e verdura. Vanno invece ridotti drasticamente o elimininati del tutto alcol e fumo, cibo fritto, troppi grassi e zuccheri raffinati.

Cibi da preferire contro l’acne

Aiutano a prevenire l’acne i cibi ricchi di acidi grassi essenziali come gli omega 3 che hanno un ottimo potere antinfiammatorio. Si trovano soprattutto nel pesce e nei semi di lino. Un altro elemento utile è lo zinco, presente in cibi come germe di grano, cereali integrali, noci e legumi. Prezioso inoltre è il selenio che si trova per esempio nelle mandorle.

Ottimi alleati per la salute della pelle sono centrifugati e succhi freschi di frutta e verdura che hanno sempre un elevato potere antinfiammatorio. Preferite verdure a foglia verde e frutta e ortaggi di colore rosso-giallo-arancio che sono ricchi di beta-carotene.

Utilissima risulta la pectina che si trova nella mela, particolarmente nella buccia. Scegliete mele biologiche non trattate così potete mangiare la buccia senza pericoli. Non trascurate la vitamina C che aiuta il sistema immunitario e la vitamina E che influisce sul benessere della pelle.

Cibi da evitare contro l’acne

Vanno decisamente ridotti il consumo di zucchero e i cibi ad alto indice glicemico che elevano il livello dello zucchero nel sangue. Evitate le bevande zuccherate, i dolci preparati con zucchero raffinato, gli alimenti trasformati di preparazione industriale e i cereali raffinati, privilegiando quelli integrali.

Da limitare anche il latte vaccino oltre a tutti i cibi ricchi di grassi saturi, dannosi per la salute in generale oltre che deleteri per la pelle. No ai fast food, addio alle patatine fritte, bando assoluto alle merendine confezionate.

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I cibi invernali che aiutano a bruciare i grassi

Arriva il Natale e la paura di ingrassare non è solo una fobia, ma un rischio inevitabile, un po’ per tutti. Come bisogna difendersi? Per esempio consumando i cibi invernali che aiutano a bruciare i grassi. Sono tanti, sono buoni e sono tutti di origine vegetale. Bisogna solo avete la pazienza di sceglierli con attenzione e magari evitare tutti i dolciumi e cocktail delle feste, almeno fino alla vigilia.

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I dolci di Natale meno calorici

Il periodo delle feste natalizie è indubbiamente ad alto tasso calorico e per quanto possiamo provare ad essere ligi alla dieta non sempre è facile: scopriamo allora i dolci di Natale meno calorici per scegliere meglio e limitare i danni. Alla dieta penseremo dopo le feste, ma proviamo a non esagerare.

dolci di natale meno calorici

Non solo il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno, infatti, offrono la ghiotta occasione di sgarrare clamorosamente gustandosi piatti tipici e deliziosi dolci. Durante il mese di dicembre capita ad ogni pie’ sospinto di imbattersi in biscotti, pandori e panettoni, torroni e altre squisite preparazioni tipiche del periodo natalizio. Ecco quelli che hanno meno calorie.

Conquistano il gradino più alto del podio le marrons glacés, cioè le castagne glassate che hanno circa 300 calorie per 100 grammi. Naturalmente sono molto zuccherate, ma rispetto ad altri dolci pieni di burro state sicuri che faranno meno danni alla vostra linea.

Il secondo posto lo conquista il panettone che contiene in media 360 calorie per 100 grammi. Il suo impasto è meno burroso rispetto al pandoro e contiene anche meno uova. Di conseguenza, anche se arricchito con uvetta e canditi, il panettone risulta nel complesso un po’ meno calorico del pandoro.

I biscotti allo zenzero si spartiscono il terzo posto insieme a pandoro e panforte. Tutti e tre i dolci natalizi hanno circa 400 calorie per 100 grammi. Questo vale solo se consideriamo la ricetta base senza l’aggiunta, in realtà molto frequente, di creme, farciture e coperture di cioccolato.

E il torrone? Sta in cima alla classifica dei dolci di Natale più calorici con oltre 450 calorie per 100 grammi. Il vantaggio però sta nel fatto che rispetto ad altri tipi di dolci ne consumiamo una quantità sicuramente minore quindi non è detto che sia la scelta peggiore.

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Quali sono i benefici della frutta secca a Natale

Avete preparato la frutta secca da mettere sulle vostre tavole a Natale? È un classico che non può mancare. Di solito si offre con la frutta o con il dolce. È un prodotto conviviale, che tra l’altro fa molto bene. Sì, è vero, la frutta secca è molto calorica e bisogna fare attenzione a non esagerare. Ci sono però tanti benefici di cui dobbiamo tenere in considerazione.

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La dieta conta bocconi

I consigli per dimagrire sono sempre tanti, dal mangiare meno allo spezzettare i pasti fino all’attività fisica costante ma la dieta conta bocconi ne suggerisce uno molto diverso: contare il numero di bocconi durante ogni pasto, per limitarsi nelle quantità di cibo e perdere peso senza rinunciare a nulla.

dieta conta bocconi

La dieta non è più un incubo fatto di complicati calcoli di calorie e nutrienti per comporre i pasti, basterà contare i bocconi. Lo afferma lo studio di un’università americana, la Brigham Young University, che ha scoperto che riducendo i bocconi per pasto si dimagrisce facilmente e senza troppi sforzi.

L’idea parte da un problema a tutti noto eppure non sempre adeguatamente affrontato: quando mangiamo spesso mastichiamo poco e male ma la prima digestione avviene già nella bocca ed è perciò importante masticare bene ogni boccone. Così si raggiunge anche un migliore appagamento del gusto e si dà il tempo al nostro organismo di comunicare il senso di sazietà al cervello, cosa che mangiando troppo velocemente non avviene nel modo giusto.

I volontari coinvolti nella ricerca hanno perso quasi 2 chili ciascuno in un solo mese seguendo l’unica raccomandazione di contare i bocconi e masticare bene ad ogni pasto. Nessuna necessità di tagliare le calorie o ridurre drasticamente alcuni tipi di alimenti.

Lo scopo dell’esperimento era quello di ridurre di circa il 20-30% il totale di bocconi giornalieri, semplicemente diventando consapevoli di quanto si mangia, senza dover rinunciare a nulla. Strana l’idea di star lì a contare ogni boccone, è vero, ma a quanto pare la dieta funziona, come spiega il coordinatore della ricerca Ben Crookston:

“I risultati confermano quello che tendiamo a dimenticare: mangiare meno fa la differenza e chi ha un problema di sovrappeso dovrebbe ridurre le porzioni più che modificare il tipo di pasti.”

Ci sembra possa valer la pena di provare non dovendo intervenire in alcun modo sull’alimentazione che si segue ma solo sulle quantità. Sì, ma quanti bocconi dobbiamo contare? Gli studiosi della Clemson University nel South Carolina hanno fissato in 100 bocconi il numero ideale considerando che in media si calcolano 11 calorie a boccone per le donne e 17 per gli uomini. E se non vi va proprio di contare, fate almeno attenzione alla masticazione: più lenta, più consapevole e più lunga. La differenza si farà notare in breve tempo.

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Colesterolo alto, non sempre è colpa della dieta

Quante volte vi siete spaventati perché gli esami del sangue segnalano un colesterolo decisamente troppo elevato? Eppure non mangiate fritti, non mangiate dolciumi. Non sempre è colpa della dieta. In alcuni casi la responsabilità dei geni, almeno per 250mila italiani. È quanto emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva “Colesterolo, una questione di famiglia“.

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Primi poco calorici per il pranzo dell’Immacolata

Si avvicinano le feste di fine anno e il mese di Dicembre comincia con la prima festività di giorno 8: scopriamo dunque alcuni primi poco calorici per il pranzo dell’Immacolata. Si tratta di tre ricette light facili da preparare ma saporite e di sicuro effetto per i vostri ospiti, senza intaccare la linea già messa a dura prova durante tutto questo mese.

primi poco calorici

Linguine alle vongole

Ingredienti (per 4 persone)

  • 360 gr di linguine
  • 1 kg di vongole veraci
  • aglio
  • peperoncino
  • vino bianco
  • prezzemolo
  • olio extravergine di oliva

Preparazione
Pulite le vongole. In un tegame mettete aglio, olio e peperoncino, lasciate imbiondire un po’ e aggiungete le vongole. Coprite e aspettate che siano tutte aperte. A questo punto aggiungete un po’ d’acqua e sfumate con il vino bianco, lasciando evaporare. Mentre preparate le vongole cuocete a parte le linguine, scolatele e passatele in padella con le vongole. Aggiungete prezzemolo fresco tritato sul momento e servite.

Farfalle con zafferano e zucchine

Ingredienti (per 4 persone)

  • 360 gr di farfalle
  • 500 gr di zucchine
  • parmigiano grattugiato q.b.
  • 1 bustina di zafferano
  • sale
  • pepe
  • aglio
  • olio extravergine di oliva

Preparazione
Mentre cuocete la pasta pulite le zucchine, tagliatele a fettine e passatele in tegame con sale, olio e aglio per 5-6 minuti. A questo punto aggiungete un po’ d’acqua calda, pepate, portate a cottura e alla fine unite lo zafferano e la pasta ben al dente, appena scolata. Mantecate e servite.

Spaghetti con seppia e cozze

Ingredienti (per 4 persone)

  • 360 gr di spaghetti
  • 1 kg di cozze fresche (potete usare anche quelle surgelate, che richiederanno un minor tempo di preparazione)
    1 seppia pulita
  • 150 gr di pomodorini
  • 2 cucchiai di ceci già cotti (anche in scatola)
  • prezzemolo
  • zafferano
  • aglio
  • olio extravergine di oliva

Preparazione
Pulite e cuocete le cozze, se avete scelto quelle fresche, dunque sgusciatele. Mettete a bollire l’acqua per gli spaghetti e cuocetevi la seppia. Tagliate i pomodorini a spicchi, condite con gli odori, unite i ceci. Buttate la pasta nell’acqua della seppia e portate a cottura. Scolatela e saltatela in padella con il misto di pomodorini, ceci e odori, la seppia tagliata a pezzetti e le cozze. Fate evaporare l’acqua a fuoco vivace, finendo con lo zafferano e il prezzemolo tritato.

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Be Food Italian Wine Experience per scegliere vino di qualità

I vini sono uno dei piaceri più lussuriosi a disposizione. Cambia il mondo e cambia anche il modo di degustarli. Be Food Italian Wine Experience permette la degustazione sul posto di una selezione di vini toscani pregiati e il loro acquisto online, grazie al portale di e-commerce Be Food, basato su totem interattivi, dedicato alla vendita dei prodotti in Italia e all’estero.

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La dieta vittoriana

Tra le diete di moda del momento tutto ci aspettavamo meno che uno sguardo al passato, cosa che fa la dieta vittoriana. Si tratta di una tendenza che recupera alcuni alimenti tipici dell’alimentazione inglese durante il lungo regno della regina Vittoria che coincise con la seconda parte dell’Ottocento e la prima porzione del Novecento.

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Secondo gli studiosi britannici che hanno messo a punto la dieta vittoriana il segreto sta in alcuni alimenti in particolare. Hanno definito il periodo vittoriano un’età d’oro della nutrizione grazie all’uso di tante verdure, con generose quantità di cipolla, barbabietole e cavolo, pane integrale e aringhe per le proteine.

I vittoriani consumavano poca carne ma facevano bollire a lungo le ossa per assumerne i nutrienti. Preferivano il pesce come sgombro, aringa e uova di merluzzo. Il pane era integrale e ricco di lieviti capaci di rinforzare il sistema immunitario. A ciò si aggiungevano tanta frutta e molte verdure. Inoltre la maggior parte dei piatti era preparata in casa. Insomma, l’ABC della corretta alimentazione.

Lo studio che afferma la superiorità della dieta vittoriana per una corretta alimentazione contemporanea è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine. Gli esperti consigliano di ispirararsi a quel periodo per ritrovare le sane abitudini di una volta: cibi cucinati a casa, ingredienti freschi e grandi quantità di frutta e verdura.

In epoca vittoriana, secondo i ricercatori, l’aspettativa di vita era di 75 anni per gli uomini e di 72 anni per le donne, in tutto simile a quella degli abitanti del Regno Unito di oggi. Gli anziani di quel tempo, però, soffrivano meno di patologie legate all’età, pur essendo fisicamente sottoposti a lavori molto più pesanti. Ed eccoci al punto seguente: l’esercizio fisico è importante quanto la dieta.

La classe operaia vittoriana aveva bisogno di mangiare pasti sostanziosi per sopportare lo sforzo fisico del duro lavoro di quel periodo. Gli uomini arrivavano a consumare fino a 5 mila calorie al giorno, le donne 3 mila. Oggi noi siamo abituati a consumarme circa 2.200, pur svolgendo lavori che richiedono in media assai meno sforzo fisico di una volta. La dieta dei vittoriani, tuttavia, prevedeva tra 8 e 10 porzioni di verdura al giorno con i vantaggi in termine di vitamine e minerali. Se aggiungiamo poco sale e pochissimo zucchero il quadro è completo.

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5 cibi da eliminare se soffri di ipertensione

L’ipertensione è un disturbo abbastanza diffuso e spesso legato a un affaticamento cardiaco, al sovrappeso e a uno stile di vita poco sano. Si parla di pressione alta quando la minima è superiore a 90 mmHg e la massima a 140 mmHg. Il modo migliore per prevenire il problema, oltre a fare un po’ di sport, è fare attenzione alla dieta. Quali sono quindi i 5 cibi da eliminare se soffri di ipertensione?

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I benefici dei cibi giallo-arancio

Scegliere il cibo in base al colore può aiutarci nell’alimentazione apportando alla nostra dieta nutrienti essenziali per il benessere: scopriamo i benefici dei cibi giallo-arancio. Tra gli alimenti che presentano questa gamma cromatica citiamo limoni, arance e pompelmi, melone, albicocche e pesche, ananas, prugne gialle, banana, peperoni, zucca, mais e oli vetegali.

benefici dei cibi giallo-arancio

Questa lista è solo un nucleo di base da cui partire per identificare e inserire nella propria alimentazione quotidiana gli alimenti di colore giallo-arancio che hanno grandi benefici sulla nostra salute e sulla qualità della nostra dieta abituale.

Tra gli elementi essenzali contenuti nei cibi di questi colori ci sono leutina e zeaxantina, antiossidanti che hanno ottimi effetti sulla vista. I cibi giallo-arancio inoltre contengono grandi quantità di vitamina C che agisce sul sistema immunitario ma ha anche effetti depurativi.

Tutti i cibi di questo colore, inoltre, contengono caroteni e vitamina A, utili per la salute della pelle perché proteggono le cellule dall’invecchiamento. Se poi consideriamo anche che il giallo e l’arancio sono colori pieni di energia e favoriscono il buonunore abbiamo una ragione di più per integrarli a tavola.

La dieta mediterranea è particolarmente ricca di cibi colorati, tra cui spiccano indubbiamente gli alimenti giallo-arancio. Non sarà difficile individuarli e fare in modo che non manchino nella dieta di tutti i giorni.

È importante tuttavia non trascurare gli altri colori dal momento che le caratteristiche nutrizionali di tutti gli alimenti sono essenziali per una dieta variata e ricca di tutti i nutrienti. E poi si sa che l’occhio vuole la sua parte, vale anche a tavola.

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Spaghetti di cellulosa per perdere peso senza rinunciare alla pasta

Se la pasta non fosse di riso o di grano? Se fosse fatta della stessa materia della carta (sì, proprio i fogli su cui scriviamo)? Leggendo la notizia, la prima volta, siamo rimasti favorevolmente stupiti, ma poi ci siamo chiesti: e gli alberi? Dal Giappone arrivano sovente novità sorprendenti che spesso si diffondono velocemente anche in Italia, come i bastoni per i selfie o i box porta pranzo. Ora è la volta degli spaghetti di cellulosa estratta dagli alberi.

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Dieta senza glutine per non celiaci: ci sono rischi?

La dieta senza glutine è un argomento sempre più discusso negli ultimi anni, le intolleranze alimentari si sono fatte più frequenti e molte persone devono seguire questo particolare regime alimentare per motivi di salute. Nel contempo sta diventando di moda rinunciare al glutine nella convinzione che una dieta priva di questo elemento possa apportare benefici a tutti. Ma ci sono dei rischi.

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Alcune celebrità hollywoodiane, sempre le prime a provare le novità in tema di diete, hanno diffuso una tendenza che rischia di essere pericolosa. Alcuni sondaggi hanno rivelato inoltre che la vendita di prodotti per celiaci è aumentata esponenzialmente nell’ultimo periodo ma non è chiaro se ciò sia una conseguenza della maggiore disponibilità di questi alimenti o se non se ne serva anche chi non ha bisogno di rinunciare al glutine.

Gli esperti lanciano l’allarme perché tante persone eliminano il glutine dalla dieta quando sospettano, senza ulteriori indagini mediche, di poter essere sensibili o intolleranti. In realtà esistono diversi gradi di sensibilità al glutine ben prima di essere intolleranti.

Mentre la celiachia interessa l’1% degli italiani, secondo i dati dell’Aic, la sensibilità al glutine riguarda una percentuale compresa tra il 5 e il 10% ma non per questo è necessario eliminarlo completamente.

Una dieta senza glutine può condurre a carenze di micronutrienti importanti che vanno dalle vitamine del gruppo B a minerali importantissimi come acido folico, magnesio e ferro. Sono essenziali anche le fibre presenti in pane e pasta, i primi alimenti che elimina drasticamente chi sospetta una sensibilità al glutine.

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