Spray nasale a base di ossitocina per dimagrire

I prodotti dimagranti sono moltissimi. E di solito vanno usati con una certa moderazione perché parecchio pericolosi. L’ossitocina, il celebre ormone dell’amore, è diventato una componente base di una dieta ipocalorica studiata all’Università di Harvard. Come si assume? Attraverso uno spray nasale.

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Dimagrire con i funghi officinali è il nuovo trend

È tempo di bella stagione, di scoprirsi e di prepararsi alla remise en forme in vista dell’estate e fioriscono, insieme alle corolle sugli alberi, anche le diete miracolose che promettono di farci perdere peso con poco sforzo: oggi parliamo dell’ultima tendenza che vuol farci dimagrire con i funghi officinali.

dimagrire con i funghi officinali

I funghi officinali appartengono alla medicina cinese che se ne serve per la cura di numerose patologie. Si tratta di integratori alimentari che vanno abbinati alla dieta per migliorarne gli effetti e dimagrire più rapidamente.

I funghi officinali vengono prescritti dal medico nutrizionista e si trovano in forma di polvere in capsule, di bevanda oppure addirittura freschi. Tra i funghi officinali di moda al momento spicca il ganoderma, noto anche come reishi, nella variante rossa e nera.

Si tratta di un fungo saprofita che cresce su castagni e querce, dalla polpa elastica. In Asia si coltiva intensivamente perché è un alimento di consumo quotidiano mentre in Europa si trova in erboristeria.

Come nel caso di molti funghi, anche il ganoderma contiene sostanze immunostimolanti. Tra le altre virtù ha quella di abbassare il livello di colesterolo e migliorare la funzione epatica. Da questa capacità depurativa deriva il suo potere dimagrante. Inoltre visto che il fegato è il filtro dell’organismo, migliorarne le funzionalità migliora anche il benessere di tutto il corpo.

Il ganoderma ha anche proprietà analgesiche, antibatteriche, toniche e antiallergiche. È però un prodotto che va preso con prudenza, come nel caso di tutto gli integratori che, pur di origine naturale, possono avere controindicazioni e provocare interazioni. Questo fungo presenta infatti qualche effetto collaterale da conoscere prima dell’assunzione: è ipotensivo e va evitato se si soffre di pressione bassa e può provocare intolleranze. Il consiglio è sempre quello di chiedere il parere del proprio medico.

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Dieta vegana, pro e contro del regime alimentare senza carne

La dieta vegana può essere una scelta etica o di salute o entrambe le cose. Seguire questo regime alimentare correttamente impone una preparazione e magari la guida di un dietologo. Ricordiamo, comunque, che per mangiare sano non è necessario eliminare completamente la carne, semmai consumarla con moderazione. Quali sono i pro e i contro?

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Abbassare il colesterolo con la dieta mediterranea

Abbassare il colesterolo si può, senza farmaci ma con un corretto stile di vita fondato su un regime alimentare equilibrato che prende spunto dalla dieta mediterranea unita ad un po’ di attività fisica costante. Questo il segreto per combattere il colesterolo alto, da preferire al ricorso ai farmaci ove possibile.

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Una dieta sana ed equilibrata e uno stile di vita attivo contribuiscono infatti a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue che sono associati a problemi quali impertensione, glicemia alta e malattie cardiovascolari. Intervenendo sulle nostre abitudini quotidiane possiamo intervenire anche su molti aspetti della nostra salute.

Il primo passo è quello di assumere alimenti con elevate capacità antinfiammatorie, capaci di prevenire più efficacemente di molti farmaci alcuni fattori di rischio connessi alle patologie cardiovascolari. Un dato interessante è che i farmaci che agiscono sul livello di colesterolo riescono a ridurre del 30% appena la mortalità provocata da patologie cardiovascolari, percentuale che sale al 70% se si adotta la dieta mediterrenea ricca di cibi adatti a mantenere bassi i livelli.

Tra i cibi da preferire ci sono yogurt e legumi, il primo capace di favorire la metabolizzazione dei lipidi, i secondi attivi a livello intestinale nel ridurre l’assorbimento dei grassi. Prezioso anche il pesce, ricco di omega 3. Frutta e verdure aiutano anch’esse a ridurre il colesterolo LDL. Vanno di contro eliminati i grassi saturi e limitare il consumo delle uova (a meno che non si consumi il solo albume) a non più di 2 volte a settimana.

Ad un regime alimentare equilibrato e attento ai dettami della dieta mediterranea va poi associata un po’ di attività fisica che riduce la pressione sanguigna e abbassa la frequenza del battito cardiaco. Possono bastare solo 30 minuti di esercizio aerobico ad intensità moderata 3-4 volte a settimana. Scegliete il nuoto oppure una sana camminata all’aria aperta per migliorare il vostro stile di vita e prevenire le patologie a carico del cuore.

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Cannella, la spezia brucia grassi perfetta per perdere peso

La cannella ci ricorda l’inverno e le feste di natale. Questa spezia dovrebbe essere usata di più, perché alleata della salute e della linea. E’ quanto emerge da uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del Nestlé Research Center che, insieme agli studiosi dell’Università di Tokyo, hanno osservato come l’aldeide cinnamica, sostanza principale che conferisce il particolare aroma, favorisce la perdita di peso.

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Bone Broth Diet, dimagrire con il brodo della nonna

Lo conosciamo dai film americani dove a chiunque sia malato viene proposto l’immancabile brodo di pollo che cura ogni malanno ma oggi sta diventando una tendenza anche in Italia: arriva la Bone Broth Diet, la dieta che promette di liquidare 6 chili in 3 settimane con il brodino della nonna.

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Il periodo per l’affemarsi di una nuova tendenza è quella giusta, con l’arrivo della primavera si avvicina la temuta prova costume e abbiamo tutti una gran voglia di tornare in forma. Non sempre però questo desiderio si accompagna alla giusta volontà di mettersi sotto con sport e alimentazione corretta e si va in cerca di miracoli.

La dieta Bone Broth Diet sembrerà la scelta più veloce ed efficace a chi ricerca un metodo per dimagrire che non richiede troppo tempo, ma solo qualche sacrificio. In cosa consiste? Nel Si sostituiscono i pasti di 2 giorni a settimana con 6 tazze di nutriente brodino, come quello che ci preparava la nonna quando eravamo piccoli e avevamo l’influenza, nessun appetito ma voglia di conforto.

La dieta prevede 6 tazze di brodo da distribuire nell’arco di 2 giorni non consecutivi durante la settimana, a cui aggiungere uno spuntino alle 19. Gli altri giorni della settimana si può mangiare liberamente ma bilanciando con attenzione i pasti. Bisogna prediligere proteine, verdure, grassi di buona qualità e frutta fresca. Sono da evitare completamente cereali e derivati, grassi industriali, dolcificanti artificiali, zuccheri, prodotti confezionati, latte e derivati, patate, alcol e legumi.

I sacrifici richiesti, come si vede, sono tanti ma limitati all’arco di 21 giorni. Questa dieta ha già ottenuto un grande successo negli Stati Uniti dove è stata sperimentata negli ultimi mesi da un gran numero di persone, tra cui svariate celebrità. Il problema, nel caso di diete drastiche come questa, è come comportarsi dopo: i chili persi facilmente alrettanto facilmente si riprendono.

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Dieta per prevenire l’ictus

L’ictus è una delle cause di morte più frequente dopo i 50 anni. È una malattia silenziosa e che fa davvero molto paura. Come sappiamo la prevenzione passa dallo stile di vita e dalla dieta. È molto importante fare un po’ di moto, per scaricare lo stress e mantenere il cuore sano, e fare molta attenzione all’alimentazione. Ecco quindi i consigli dell’American Heart Association (AHA) e dell’American Stroke Association (ASA).

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È giusto eliminare i carboidrati dalla dieta?

Quando siamo a dieta tendiamo sempre a tagliare calorie ovunque possiamo, più spesso interveniamo sui grassi ma non solo: è giusto eliminare i carboidrati dalla dieta? Ce lo siamo domandati e la risposta è no. Ecco perché.

eliminare i carboidrati dalla dieta

Cominciamo col dire che le diete fai da te, senza il parere di un nutrizionista che sappia calibrare i nutrienti, sono potenzialmente pericolose. Se si vuole seguire un regime alimentare per dimagrire, quindi, è sempre meglio consultare un professionista. Il rischio è quello di fare errori che possono essere più o meno dannosi. Uno di essi è eliminare totalmente i cardoidrati dalla dieta.

Perdere peso, infatti, non significa automaticamente che stiamo procedendo nel modo giusto. L’organismo può soffrire la mancanza di un nutriente fondamentale e manifestare i sintomi di questa carenza solo a lungo termine. Di solito ad essere demonizzati sono i carboidrati, troppo spesso tagliati dalla dieta senza ragione.

La giusta quantità di carboidrati, ben equilibrata con gli altri macronutrienti, è invece essenziale non solo per mantenersi in buona salute ma anche per perdere peso nel modo corretto, evitando di recuperare i chili persi in breve tempo.

Il glucosio, derivato dai glucidi contenuti nei carboidrati, è l’energia essenziale di cui si nutre il nostro cervello. Un individuo ha bisogno giornalmente di un quantità di glucosio compresa tra 100 e 200 grammi perché possa creare delle riserve energetiche a cui attingere quando necessario. Se manca la giusta quantità di energia infatti ci sentiamo fiacchi, poco reattivi e a lungo andare danneggiamo il nostro corpo.

Inoltre ogni volta che eliminiamo i carboidrati il corpo va in modalità carestia, interpretando questa assenza come un allarme per le riserve energetiche che gli sono necessarie. La conseguenza è un rallentamento del metabolismo che brucia meno per conservare più a lungo le riserve.

Un altro fattore importante è il senso di sazietà che i carboidrati sono in grado di fornire. Se mancano la sensazione di fame sarà più frequente, con il risultato di desiderare quantità esagerate di carboidrati per compensare questa assenza più o meno prolungata.

La soluzione dunque è ridurre ma non eliminare i carboidrati, scegliendo quelli giusti e nella giusta quantità. L’ideale è dedicare il 55% del totale delle calorie quotidiane ai carboidrati complessi che sono ad assimilazione lenta e dunque capaci di darci energia a lungo termine e senso di sazietà. Parliamo di cereali, pasta, pane, riso, legumi e patate. I carboidrati semplici da prediligere provengono invece da frutta al naturale e miele, da favorire rispetto agli zuccheri raffinati.

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Alimentazione per chi fa sport

Per fare sport ci vuole una dieta ben bilanciata, soprattutto per affrontare il consumo di calorie e non sentirsi troppo affaticati. Non parliamo di attività fisica a livello agonistico, ma di uno sport praticato un paio di volte la settimana. Non c’è bisogno di stravolgere la propria alimentazione, occorre solo di prestare più attenzione ad alcuni dettagli.

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Come sostituire la carne nella dieta

Sostituire la carne nella dieta è possibile a condizione di scegliere gli alimenti giusti che evitano una carenza di nutrienti essenziali per il buon funzionamento dell’organismo. Non solo è scorretto ma può diventare anche pericoloso tagliare la carne senza valutare attentamente i sostituti adeguati.

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Che lo facciate per motivi etici ed ecologici o per ragioni di salute poco cambia, quel che conta è essere consapevoli delle proprie scelte e non lanciarsi in avventure fai da te senza aver considerato rischi e vantaggi dell’abbandono della carne.

Le proteine provenienti dalla carne si possono sostituire con proteine vegetali provenienti soprattutto da cereali e legumi e in particolare dalla soia. Oggi è sempre più facile trovare al supermercato una vasta scelta di prodotti a base di seitan, tofu, tempeh che sono alternative alla carne e vengono proposte spesso in forma di bistecche, polpette e cotolette pronte da cucinare, senza lunghe preparazioni.

Bisogna però considerare che non è necessario trovare solo una fonte alternativa di proteine. Con l’eliminazione della carne dalla dieta vengono a mancare anche altri elementi importanti nell’alimentazione, quali ad esempio il ferro oltre a diverse vitamine, in particolare la vitamina B 12.

Ferro e proteina B12 insieme a fibre, calcio e acidi grassi sono contenuti nel tempeh, un derivato dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla. La vitamina B12 si trova anche nel latte di soia e nel tofu, che è inoltre privo di colesterolo.

Il seitan, che deriva dalla farina di grano, è un altro valido sostituto della carne con la quale condivide valori nutrizionali simili restando però privo di grassi saturi. Ci sono infine anche altre alternative valide per sostituire la carne, per esempio la quinoa e il miglio.

Un aspetto a cui prestare attenzione è la quantità di ferro che questi prodotti alternativi sono in grado di fornire rispetto alla razione giornaliera raccomandata, che è fissata in 10 mg per gli uomini e in 15 mg per le donne. In caso si rimanga sotto le soglie consigliato è bene prevedere un’integrazione per evitare carenze.

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Dieta Sirt, perdere peso attivando il gene magro

Perdere peso è un percorso complicato. Ci vuole dedizione e impegno, ma bisogna anche scegliere la dieta giusta. Il consiglio che diamo è quello di rivolgersi a un dietologo (medico) o a un nutrizionista (biologo). Queste due figure sicuramente sapranno accompagnarvi in questo percorso. Se invece volete conoscere le nuove tendenze, ci siamo. La dieta Sirt è l’ultima moda. Che cos’è?

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Dieta detox dopo Pasqua

Anche le festività pasquali sono archiviate ed è giunto davvero il momento di preoccuparsi della remise en forme in vista dell’estate: lo facciamo con la dieta detox dopo Pasqua che ci aiuta a tornare in linea e ad affrontare con più energia la bella stagione.

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I menu ricchissimi dei giorni di festa hanno fatto la loro parte ma una fetta di colpa l’ha anche l’eccesso di cioccolata a cui non abbiamo potuto dire di no durante il periodo di festa. È dunque ora di tagliare le calorie e depurarsi.

Iniziamo con 3 giorni di depurazione optando per generose porzioni di frutta e verdura e tisane e centrifugati detox. Seguiranno 10 giorni di alimentazione controllata, con proteine provenienti soprattutto da pesce e carni bianche e cereali integrali. Poi torneremo ad un regime alimentare normale ma equilibrato, senza troppe rinunce ma prestando una maggiore cura alla qualità e alla quantità dei cibi che si scelgono. Così si perde peso senza troppa fatica.

Alla dieta equilibrata bisogna associare 1 litro e mezzo di acqua al giorno e un po’ di movimento che aiuta a rendere più attivo il metabolismo. Sono da evitare i dolci, l’alcol, le bibite gassate. Vanno preferiti la cottura al vapore e alla piastra tagliando i fritti, i condimenti troppo ricchi, i piatti molto elaborati.

Per mantenere alta la motivazione si può scrivere un diario alimentare su cui appuntare cosa si consuma nell’arco della giornata, sia nella fase di depurazione che nella fase di dieta leggera. Così ci rendiamo conto che non è necessario fare diete drastiche e rinunce eccessive se ci si mantiene fedeli ad uno stile di vita basato su semplici buone abitudini: nessun eccesso, moderazione nella quantità e buona qualità degli alimenti.

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Cos’è il Magnesio Supremo®

np-magnesioclassico_ast_bust-624x624Il Magnesio Supremo® è un integratore alimentare dell’azienda NaturalPoint Srl, la quale ha registrato il marchio e ne detiene i diritti. Questo integratore è realizzato a base di acido citrico e magnesio carbonato. In acqua si trasfrma in magnesio citrato. Il nostro organismo riesce ad assorbirlo velocemente e facilmente.

Chi assume l’integratore a base di magnesio di solito lo fa a causa di una carenza momentanea. Questo minerale è infatti importantissimo per il nostro benessere psico-fisico, si trova in tutto il nostro corpo e non deve essere in stato di carenza, anche perché i sintomi sono piuttosto evidenti.

Per integrarlo di nuovo nel corpo, il Magnesio Supremo® è la soluzione ideale, chiaramente insieme a una valida alimentazione.

A cosa serve il magnesio?

Fa parte dei minerali essenziali. Regola molti processi fisici. Prima di tutto rende permeabile la membrana plasmatica. In questo modo rende possibile la comunicazione fra cellule nervose e muscoli. Regola anche la contrazione dei muscoli. Il magnesio supporta la vitamina D, la quale svolge un ruolo importante nell’apparato scheletrico, permettendo alle ossa il loro corretto sviluppo. Migliora anche l’assorbimento di vitamina B, C ed E. Regola anche l’equilibrio del pH dentro l’intestino e facilita i processi metabolici.

Quando non ci sono i giusti livelli di magnesio all’interno dell’organismo, ecco che si avverte uno stato di malessere generale. I muscoli iniziano a dare segnali, quali ad esempio crampi e contratture. Inoltre porta a irritabilità, mal di testa molto frequente, stanchezza improvvisa.

Benefici del Magnesio Supremo®

Questo integratore naturale è facile da assimilare. Offre al nostro organismo vari benefici. Prima di tutto permette all’organismo di attingere alla fonte di magnesio necessaria per tutte le funzioni fisiologiche che abbiamo visto poco fa. Inoltre, può essere usato ad esempio per ottenere benefici sulla gestione dello stress e gli stati ansiosi. Offre effetti positivi sulla depressione, la stanchezza, l’affaticamento. Non solo, il magnesio favorendo la comunicazione tra le cellule nervose ed i muscoli, aiuta anche a prevenire i crampi.

Molte persone assumano il  Magnesio Supremo® perché è un energizzante, sostiene il corpo e la mente in caso di debolezza, soprattutto quando vi è un’attività sportiva intensa oppure nelle lunghe sessioni di studio e di lavoro.

Alcune donne assumono l’integratore a base di magnesio della NaturalPoint Srl perché riduce l’irritabilità tipica del periodo premestruale. Oltre che da un punto di vista fisiologico è utile anche per contrastare gli spasmi dolorosi del periodo mestruale.

Come usare il Magnesio Supremo®

Come accade per qualsiasi integratore alimentare, dovete assumere la dose giornaliera consigliata sopra l’etichetta. Nel caso del Magnesio Supremo® dell’azienda creatrice, quindi la versione ORIGINALE del prodotto, dovete assumere 2,4 grammi al giorno, circa un cucchiaino di caffè.

Trattandosi di un prodotto naturale comunque non vi sono controindicazioni importanti. Potete ad esempio scegliere di aumentare di un po’ la dose giornaliera ma attenzione, vi consigliamo di parlarne con il vostro dottore perché un sovradosaggio può portare appunto a degli effetti collaterali, in particolar modo ha un effetto lassativo. Ricordatevi che tutto viene poi eliminato dai reni e perciò chi soffre di problemi legati a questo organo deve limitare l’assunzione.

Il Magnesio Supremo® da solo non basta ovviamente. Dovete cercare d’integrare il magnesio anche attraverso la giusta alimentazione. Una dieta equilibrata garantisce il giusto apporto. Ne sono ricchi il cacao amaro, la frutta come il melone, le ciliegie, le fragole. Ne contengono le patate, i pomodori e le melanzane, ma anche la frutta secca, i legumi, i cereali integrali, la soia e la crusca. Ricordatevi che cuocendo gli alimenti perdete circa l’80% di magnesio perciò quando potete (non nel caso di patate e melanzane ad esempio), consumate gli alimenti crudi.

La dieta e gli esercizi per rassodare i glutei

Scopriamo quali sono la dieta e gli esercizi per rassodare i glutei ritrovando una perfetta forma in vista dell’imminente estate. Non è una missione impossibile se si seguono i consigli giusti e si decide di avere la costanza necessaria.

esercizi per rassodare i glutei

Si comincia come sempre dalla dieta: l’alimentazione deve essere equilibrata, leggera, arricchita di tisane drenanti che aiutano a depurare l’organismo contrastando il ristagno di liquidi e la ritenzione idrica.

È bene evitare i grassi in eccesso e ridurre gli zuccheri raffinati favorendo gli alimenti fondamentali della dieta mediterranea, dunque cereali integrali, frutta e verdure di stagione, proteine provenienti da carni magre e pesce, grassi di qualità provenienti da frutta secca, pesce e olio extravergine di oliva. Va ridotto anche l’alcol mentre si devono drasticamente evitate tutte le bibite troppo zuccherate e gassate.

Fondamentale è bere molto curandosi di farlo con regolarità e non solo quando avvertiamo la sensazione della sete. Ciò stimolerà la diuresi e la depurazione dell’organismo e anche la pelle apparirà subito più luminosa. Per bere di più possiamo optare, oltre che per la semplice acqua, per tisane drenanti che aiutano a sgonfiare e nel frattempo idratano. Fa caldo? Consumiamole fredde.

A questa buona condotta a tavola possiamo associare una serie di rimedi ed esercizi che regaleranno glutei alti e sodi. Dopo la doccia prendetevi un paio di minuti per un massaggio con un olio profumato. Iniziate dai piedi e procedete verso l’alto arrivando fino ai glutei. Procedete con movimenti circolari. Con questi piccoli interventi si migliorerà la circolazione.

E gli esercizi? I più efficaci sono gli squat che tonificano gambe e glutei. Potete lavorare anche con gli slanci della gamba posteriori o laterali, sia sistemandovi sdraiate a terra su un fianco che nella posizione a quattro piedi. Un altro utile esercizio è l’affondo frontale, scendendo alternativamente con una gamba e con l’altra. Anche fare semplicemente le scale aiuta a tonificare i glutei quindi dimenticate l’ascensore.

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Sesso e dieta, quali alimenti evitare

Sesso e dieta vanno a braccetto più di quanto non si immagini e non parliamo di alimenti afodisiaci che possono favorire l’avvio di una serata piccante ma di cibi da evitare prima di una notte di grandi passioni.

sesso e dieta

Per dare il meglio di sé a letto bisogna evitare di mangiare alcuni alimenti che fiaccano la prestazione nelle ore immediatamente precedenti ad un appuntamento galante, specialmente se è previsto un dopo-cena molto intimo.

Se siete voi a preparare la cena che precede la notte romantica potete agevolmente evitare gli alimenti che vi segnaliamo ma se andrete a cena fuori potrete comunque prestare attenzione a certi cibi ammazza-passione.

Menta

Alcuni studi recenti suggeriscono che il mentolo incide sul livello di testosterone e uccide il desiderio sessuale. Dunque occhio anche alle mentine per rinfrescare l’alito.

Acqua tonica

Il chinino, di cui è ricca l’acqua tonica e che le dà quel particolare retrogusto amarognolo, è responsabile di una diminuzione del livello di testosterone. Inoltre tutte le bevande gassate gonfiano lo stomaco e ci rendono meno attraenti.

Patatine fritte e hamburger

I cibi ricchi di grassi saturi incidono anch’essi sul livello di testosterone. L’eccesso di sale, inoltre, peggiora l’erezione.

Tofu

I fitoestrogeni di cui è ricco il tofu non fanno bene al desiderio sessuale, sia negli uomini che nelle donne.

Cibi in scatola

A chi verrebbe in mente di organizzare una cena romantica con cibi in scatola? Eppure talvolta capita che una serata piccante segua una cena non necessariamente speciale, addirittura improvvisata. I cibi conservati, ricchi di sodio, provocano ritenzione.

Vino

Un calice di rosso scalda l’atmosfera ma troppo vino uccide la libido. Uno studio ha dimostrato che l’erezione, da sobri, dura di più.

Avena

Nonostante i molti vantaggi benefici per la salute, l’avena non aiuta il sesso, anzi uccide il desiderio.

Frutta

Meglio consumarla lontano dai pasti e mai a cena se prevedete una serata speciale. Fermenta nello stomaco e provoca fastidi che è meglio riservare ai momenti di solitudine.

Bibite energetiche

C’è chi pensa che una bevanda energetica non possa che giovare all’eccitazione ma in realtà l’insieme di zuccheri e caffeina garantisce una resistenza di breve durata.

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La dieta per chi soffre di allergie primaverili

Le allergie primaverili stanno per fare capolino. Le temperature si alzano, i fiori sbocciano e puntuali come un orologio iniziamo a starnutire. Capita la 20% degli italiani, che tutte le volte che arriva la bella stagione devono combattere contro i pollini e soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle, parietarie e molto altro. Un aiuto per sopportare meglio e prevenire può arrivare dalla dieta.

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La dieta vegana riduce il rischio di cancro alla prostata

Uno studio recente condotto alla Loma Linda Universitu, in California, ha rivelato che la dieta vegana è in grado di ridurre il rischio di cancro alla prostata. La ricerca, finanziata dal Cancer Research Fund World, ha portato a risultati sorprendenti.

dieta vegana cancro alla prostata

Pare che il rischio di cancro alla prostata possa subire una riduzione più che significativa, fino al 35%, se si modifica il proprio regime alimentare scegliendo una dieta vegana a base di cibi quali cereali integrali, frutta e verdure di stagione, noci.

Lo studio ha analizzato un campione composto da 26 mila uomini evidenziando quale relazione esista tra il presentarsi del tumore e il consumo di carne o l’adozione di un regime alimentare vegano. Nel gruppo esaminato sono emersi 1079 casi di tumore alla prostata. Solo l’8% dei soggetti con neoplasie aveva seguito una dieta vegana.

Secondo il Mirror, che riporta la notizia, negli uomini vegani è stata riscontrata una riduzione “statisticamente significativa” rispetto a coloro che seguono un’alimentazione che prevede anche il consumo di alimenti di derivazione animale.

La riduzione totale del rischio di neoplasie a carico della prostata si attesta dunque al 35% e secondo gli autori dello studio si tratta di una scoperta molto importante nella ricerca di strumenti di prevenzione prima ancora che di cura della malattia.

D’altronde è noto che abitudini di vita sane, insieme ad un’alimentazione curata e attenta, possono fare molto nella prevenzione di malattie, tra cui il cancro che assume numerose forme e che va combattuto con la ricerca scientifica ma anche con il comportamento quotidiano.

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