Altri 5 alimenti ricchi di fibre

Le fibre alimentari sono indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo, specialmente per il processo digestivo e la salute dell’intestino: ecco altri 5 alimenti ricchi di fibre da inserire nella nostra dieta quotidiana.

5 alimenti ricchi di fibre

Le fibre sono molto presenti nei cereali integrali oltre che in frutta, verdure e ortaggi, che vanno introdotti alla base di ogni dieta anche per le moltre altre virtù nutrizionali che presentano. Concentriamoci oggi su alcuni cibi che ne sono più ricchi per prestare maggiore attenzione alle scelte alimentari che ci permettono di aumentarne la quantità quotidiana.

Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, la nostra alimentazione dovrebbe prevedere una quantità di circa 25 grammi di fibre al giorno. In genera invece ne assumiamo appena 14 grammi se l’alimentazione non è correttamente bilanciata. Scopriamo come rimediare.

Mele

Se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno, è anche vero che ci fornisce ottime quantità di fibre. Ogni mela ne contiene circa 4 grammi.

Bulgur

Tra i cereali più utilizzati in Medio Oriente, si va ormai diffondendo largamente anche in Occidente. Il bulgur contiene fino a 6 grammi di fibre per porzione. Si può consumare caldo o freddo ed è ideale come sostituto del riso per un’insalata estiva.

Semi di chia

Questi piccolissimi semi, ideali per arricchire le insalate ma anche per un frullato o uno yogurt, sono ricchi di fibre. Ogni cucchiaio di semi di chia contiene anche proteine e calcio.

Kiwi

I kiwi sono tra i frutti più ricchi di fibre visto che un kiwi in media ne contiene circa 2-3 grammi. Sono inoltre ricchi di vitamina C. Perfetti per preparare frullati e macedonie oltre che da consumare come frutto a sé.

Cipolle

Ogni cipolla contiene circa 2 grammi di fibre tra cui si trova anche l’inulina, solubile in acqua e preziosa per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Nel contempo attiva la regolarità dell’intestino.

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Dieta ed esercizi per addominali scolpiti

Avere addominali scolpiti non è facilissimo. Ci vuole esercizio ma anche una dieta corretta. È importante bere tanta acqua, almeno due litri al giorno, in modo da assicurare al proprio corpo un buon livello di idratazione. Per evitare gonfiore, scegliete un’acqua leggera, non gassata e possibilmente a temperatura ambiente.

gonfiore addominale

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5 ricette con il tofu

Il tofu è un alimento molto presente nelle diete vegetariane e vegane e si presta a svariate preparazioni diverse rivelandosi più versatile di quanto non si pensi: ecco alcune ricette con il tofu per preparare piatti gustosi e sani.

ricette con il tofu

Prima di procedere alla preparazione è buona norma sconfezionare il tofu acquistato e lasciarlo riposare per 15-20 minuti su un foglio di carta assorbente. Dunque si può cominciare a prepararlo secondo una delle ricette che vi suggeriamo.

Tofu con verdure saltate all’arancia

Tagliate il tofu a dadini e saltatelo in padella insieme alle verdure aggiungendo del succo d’arancia per insaporire la preparazione.

Involtini di tofu e zucchine

Preparate dei rotolini di zucchine, tagliandole per il senso della lunghezza, aggiungete al centro un cuore di tofu. Passateli in padella e dunque infilzateli su uno spiedino alternandoli a pomodorini.

Insalata di tofu e quinoa

Cuocete la quinoa, lasciatela freddare e conditela come un tabbouleh con succo di limone, olio di oliva e prezzemolo aggiungendo dadini di tofu per arricchire di proteine la preparazione.

Salsa di tofu e olive

Sbollentate il tofu per pochi minuti, mettetelo in una ciotola con un cucchiaio di acqua di cottura, una manciata di olive denocioccolate e un cucchiaino di olio di oliva. Frullate e spruzzate con il limone. Usate la salsa per condire delle tartine.

Riso curry e tofu

Cuocete il riso basmati. A parte fate soffriggere la cipolla con un filo d’olio e saltate il tofu a dadini. A metà cottura aggiungete il curry diluito in un po’ d’acqua. Portate a cottura e servite con il riso.

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Cibi da evitare se si soffre di reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è davvero un disturbo estremamente fastidioso, che di solito si palesa circa 2 ore dopo aver mangiato, quando avrebbe dovuto essersi quasi ultimata la digestione, con rigurgito acido e bruciore. Per reflusso si intende la risalita anomala dei succhi gastrici all’interno dell’esofago. È molto importante fare attenzione all’alimentazione e soprattutto evitare alcuni cibi. Quali?

arancia

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La dieta giusta per le donne per invecchiare in salute

Un team di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston ha scoperto una correlazione importante tra alcuni alimenti e la corretta alimentazione per le donne per invecchiare in salute. Noci, arance e lattuga, insieme ad altri alimenti chiave, non dovrebbero mai mancare a tavola, particolarmente per la popolazione di sesso femminile.

invecchiare in salute

Gli studiosi hanno rilevato che con l’avanzare dell’età l’alimentazione assume un ruolo ancora più importante. La ricerca, pubblicata sul Journal of Nutrition, getta nuova luce sul processo di invecchiamento che si può migliorare proprio tramite una cura particolare della dieta.

L’idea di fondo è quella di riuscire a mantenersi in forma, sani e fondamentalmete autonomi anche in età avanzata, conservando una funzionalità fisica di base per la quale ci aiuta la giusta dieta oltre ad un po’ di movimento costante.

Lo studio ha indagato il processo di invecchiamento e la dieta seguita da un campione di 54.762 donne a cui è stato chiesto di compilare dei questionari quadriennali a partire dal 1980. Tra le risposte bisognava comunicare le abitudini alimentari e lo stato di salute. È emerso un dato importante: la dieta sana si correla ad una minore incidenza di invalidità in età avanzata.

Responsabile di questa correlazione è soprattutto il consumo di frutta e verdura, associato a pochi grassi trans, poco sodio, poche bevande zuccherate e poco alcol. Tra gli alimenti più utili per contrastare l’invecchiamento precoce ci sono le arance – in frutto come in succo – insieme a pere e mere, lattuga romana, noci. In linea di massima è sempre bene scegliere alimenti freschi, non confezionati e di stagione, i cui valori nutrizionali siano ricchi di minerali e antiossidanti.

Benché sia emersa una particolare importanza di questi alimenti resta vero che a fare la differenza è l’alimentazione nel suo senso globale insieme ad abitudini di vita salutari. Affidarsi a pochi alimenti considerati miracolosi sarebbe ovviamente un errore. La dieta equilibrata e varia, ricca di frutta e verdure, si conferma dunque il nostro migliore alleato di salute, specialmente nella fase dell’invecchiamento.

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La dieta della vagina per la cura dei disturbi intimi

La salute delle parti intime spesso dipende da quello che mangiamo, soprattutto se soffriamo di candida, che sappiamo essere “ghiotta” di zuccheri. La ginecologa Karen Morton ha creato una sorta di dieta della vagina, ossia una serie di consigli relativi ad abitudini alimentari che possano essere d’aiuto alle donne con ricorrenti infezioni o con abrasioni molto fastidiosi.

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Dimagrire su pancia e fianchi, i consigli del dottor Oz

Perdere perso e dimagrire su pancia e fianchi è il cruccio ricorrente dell’estate ma un problema che affrontiamo tutto l’anno. Scopriamo come farlo con i consigli del dottor Oz che spiega come si possa intervenire sulla pancia e le maniglie dell’amore con un regime alimentare adatto a tutti.

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Il dottor Oz è un personaggio televisivo ormai noto anche in Italia che offre suggerimenti sull’alimentazione, spiega i processi biochimici che regolano il nostro corpo e segnala consigli elaborati da nutrizionisti e trainer per avere successo nella dieta.

Per cominciare ad intervenire sulla pancia e ottenere un ventre piatto si può introdurre nella dieta lo yogurt. Uno studio del 2005 ha dimostrato che 3 yogurt al giorno in un regime dietetico controllato producono una perdita di peso maggiore rispetto a chi non li mangia. Scegliete lo yogurt greco, seguite un’alimentazione equilibrata e fate un po’ di sport ogni giorno.

Per lavorare sui fianchi e il grasso che vi si accumula si può seguire il sistema MUFA. È un acronimo che si riferisce ai grassi monoinstauri (MonoUnsaturated Fatty Acids) e cioè i grassi di buona qualità contenuti in noci, olio di oliva, semi e avocado. Sostituendo i grassi saturi con grassi di qualità si raggiunge un ottimo risultato riducendo gli accumuli adiposi ma senza rinunciare al prezioso apporto dei grassi che non devono mai essere eliminati del tutto, solo scelti con cura.

Un altro buon consiglio per dimagrire è arricchire la dieta con flavonoidi che riducono i livelli di cortisolo, un ormone legato allo stress ma anche alla formazione di tessuto adiposo. Introducendo antiossidanti nella dieta si produrrà anche un efficace contrasto alle infiammazioni dei tessuti, combattendone l’invecchiamento precoce. Quali cibi preferire? Cioccolato fondente, un po’ di vino, spinaci, finocchi, carote, pomodori, cavoli e mirtilli.

Per sgonfiare la pancia, inoltre, è utile ricorrere a qualche tisana. La tisana sgonfiante del dottor Oz aiuta la digestione, combatte la formazione di gas intestinali, favorisce il ventre piatto. Come si prepara? Mettete in infusione in 2 tazze di acqua bollente 3 bustine di tè allo zenzero e una tazza di foglioline di menta sminuzzate. Lasciate in infusione per 5 minuti, filtrate e aggiungete succo di limone. Fate freddare e conservate in frigo, bevete nel corso del giorno. È una bevanda dissetante e fresca che sgonfia anche l’addome.

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La dieta per combattere il caldo estivo

Il caldo vi sta mettendo ko? Aiutatevi con la dieta. L’alimentazione può essere un valido alleato per garantire la giusta idratazione, contrastare l’afa che di solito tende ad affaticare e causare ritenzione idrica. Ecco quindi qualche consiglio importante.

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La dieta della curcuma

Con il suo straordinario potere, la curcuma ha dimostrato tanti e tali proprietà sulla salute e sull’alimentazione da aver guadagnato la nomea di prezioso alleato di ogni dieta. Scopriamo la dieta della curcuma che aggiunge questa preziosa polverina all’alimentazione quotidiana per sfruttarne il potere dimagrante.

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Oltre ad aggiungere gusto ad ogni preparazione, infatti, la curcuma ha dimostrato proprietà capaci di bruciare i grassi stimolando il metabolismo e aiutando dunque chi è a dieta nella perdita di peso tanto agognata.

In Medio Oriente e Asia si utilizza già da molti secoli mentre in Occidente si scopre solo di recente per i suoi benefici che vanno al di là della possibilità di insaporire un piatto ben speziato. Essendo ricca di antiossidanti e avendo preziose proprietà antinfiammatorie, la curcuma ha la capacità di riattivare il metabolismo e ridurre l’assimilazione degli zuccheri.

La curcumina, inoltre, agisce sull’infiammazione del tessuto adiposo contribuendo all’eliminazione dei grassi in eccesso. Favorisce la digestione e, aumentando la bile nel fegato, inoltre, interviene anche sulla ripartizione dei grassi provenienti dall’alimentazione.

Tante virtù non possono passare inosservate. Ma come inserire la curcuma nella dieta? L’ideale è servirsene a crudo per rifinire le preparazioni culinarie. Usandola a crudo o a fine cottura, la temperatura elevata non può intaccarne i principi attivi. Se l’associate al pepe aumenta anche il livello di assorbimento del corpo. Servitevene per insaporire zuppe e risotti o per aromatizzare l’olio d’oliva che userete per condire le pietanze. Potete aggiungerne un pizzico anche al tè verde e alle tisane detox per potenziarne gli effetti.

La quantità ideale da consumare in un giorno ammonta a circa 2 cucchiaini. È bene non eccedere ed è sconsigliato l’uso in gravidanza, durante l’allattamento o in presenza di calcoli. In ogni caso è sempre buona norma chiedere un parere al proprio medico in caso di dubbi. Se non gradite il sapore della spezia potete ricorrere ad integratori che contengono curcumina.

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Integratori alimentari, la prima “review” per la corretta assunzione

Utilizzare correttamente gli integratori alimentari non è facile, anche perché c’è tanta informazione inesatta sul ruolo di questi prodotti. Un pool di otto tra i maggiori esperti italiani ha realizzato, dopo oltre un anno di lavoro, la prima edizione della Review sull’Integrazione Alimentare che fa chiarezza sia su principi attivi che sulle diverse esigenze nelle varie fasi della vita.

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Come cambia la dieta inglese dopo la Brexit

In seguito al referendum che ha decretato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, diverse sono state e saranno le ripercussioni politiche, economiche e sociali. Per via della svilutazione della sterlina, prima e più evidente conseguenza del voto, scopriamo come cambierà la dieta inglese dopo la Brexit.

dieta inglese dopo la brexit

La Coldiretti ha eseguito un’analisi degli effetti della Brexit sull’alimentazione inglese dal momento che acquistare prodotti alimentari stranieri diventa più costoso. Saranno soprattutto i prodotti Made in Italy a subire le conseguenze di questo processo.

Gli inglesi saranno costretti a modificare la propria alimentazione? Potrebbe essere così in tempi molto brevi perché d’un tratto è diventato molto più oneroso procurarsi sul mercato tutti i prodotti per i quali la Gran Bretagna dipende dalle importazioni estere. Tra i paesi più coinvolti ci sono l’Italia e la Spagna da cui provengono pomodori e agrumi ma anche vini e formaggi.

Secondo la Coldiretti, l’Inghilterra è il quarto paese che accoglie le esportazioni della produzione agroalimentare italiana con valori molto alti. Nel 2015 si è registrato un valore annuo di 3,2 miliardi con un trend in crescita nel primo trimestre 2016 ma una improvvisa battuta d’arresto seguita alla svalutazione della moneta britannica.

In futuro potrebbe diventare sempre più difficile portare a tavola nelle case inglesi i prodotti genuini del Made in Italy, la cui voce più importante è rappresentata indubbiamente dal vino. Le esportazioni del 2015 hanno superato ai 746 milioni di euro con un incremento del 7% a inizio 2016. Lo spumante, e particolarmente il prosecco, è il prodotto che traina l’intero comparto. Segue la pasta ma non resta molto indietro neanche il settore ortofrutticolo. Ad essere apprezzatissimi in Gran Bretagna sono anche i formaggi italiani, soprattutto il parmigiano.

La preoccupazione non riguarda solo gli inglesi che dovranno rinunciare alle ghiottonerie italiane. Una nuova legislazione britannica infatti potrebbe sfavorire le esportazioni con ricadute importanti sui mercati di tutta Europa.

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Dieta Dukan, è tutto oro quel che luccica?

Dukan1Dopo la dieta mediterranea, la dukan è molto probabilmente uno dei regimi dietetici più conosciuti al giorno d’oggi. Informarsi sulla dieta dukan su dietagratis.com è il miglior modo per approfondire al meglio un argomento che interessa e che, fino a prova contraria, provoca anche un certo dibattito attorno a sé: esperti di settore, nutrizionisti o semplici persone che hanno avuto modo di provarla non sono tutti uniformemente concordi sui suoi benefici. Ma allora quali sono i pro e quali i contro di questa dieta?

Al di là delle polemiche, c’è da dire che questa è la dieta più seguita dalle star perchè pare avere effettivamente il potenziale di cui si fa vanto: sono molte le celebrities che nel corso degli ultimi anni hanno fatto un endorsement verso questo stile di vita, e quasi tutte si sono trovate concordi nel definirla efficace. Il pro, molto semplicemente, sta quindi nel fatto che la dieta dukan farebbe  dimagrire.

Ma i nutrizionisti mettono in guardia perchè convinti del fatto che ci siano anche degli aspetti contro da valutare. Per conoscerli, però, bisogna per forza di cose far luce anche sul funzionamento di questa dieta. Pertanto diamole prima un’occhiata veloce e analizziamo solo poi la parte più “oscura” della questione.

Le fasi della Dieta Dukan – Prima di tutto bisogna sapere che la dieta dukan si compone di 4 fasi diverse. La prima è quella detta “fase di attacco”, caratterizzata da una durata che può variare da 3 fino a 7 giorni e che prevede il consumo di una alimentazione esclusivamente proteica: il fondatore di questo regime ha introdotto 72 alimenti nella rosa di quelli consentiti in questa particolare fase, ma è evidente che questo sia una sorta di periodo preparatorio che non può dare già adito alla perdita dei chili di troppo.

Terminata la prima fase, comincia la seconda che nel settore viene ribattezzata come fase di “crociera”. Durante questo periodo bisogna cibarsi di sole proteine per alcuni giorni e di alimenti diversi per altri, seguendo un percorso alternato che ha una durata soggettiva, ma nell’ambito del quale si dovrebbe riuscire a perdere 1Kg a settimana.

La terza fase è quella di “consolidamento” e anche in questo caso la durata è variabile sulla base dei kg persi: ciascun chilo perso corrisponde a 10 giorni di durata. In questo periodo si possono reintrodurre altri tipi di alimenti che non siano solo e soltanto proteici, per cui via libera a formaggi, pane integrale, pasta e frutta e anche a due pasti totalmente liberi!

E poi c’è la quarta e ultima fase, quella di “stabilizzazione”: raggiunto questo stadio si può tornare a mangiare tutto ciò che si vuole pur rispettando tre regole, ossia quella di mangiare solo proteine il giovedì, di consumare avena integrale tutti i giorni della settimana e di camminare almeno 20 minuti al giorno.

Dukan2Dieta Dukan: perchè tante polemiche? – Nell’introduzione parlavamo della popolarità di questa dieta e abbiamo fatto anche riferimento alla testimonianza di alcune persone che si dicono certe dei benefici dei suoi benefici. Ma allora perchè ogni qualvolta si fa riferimento al dukan si apre la porte a un mare di polemiche? I nutrizionisti ritengono che il punto di maggior debolezza della dieta dukan stia proprio nelle prime due fasi, ritenute colpevoli di creare scompensi nutrizionali dovuti alla totale mancanza di carboidrati, di frutta e verdura: rinunciare totalmente e per diversi giorni a questi nutrienti non può che riflettersi in cali di energia e nella comparsa di dolori muscolari.

Ma non è solo questo il punto della questione, perchè l’aspetto veramente poco convincente della dieta dukan è che per lunghi periodi di tempo spinge il soggetto che ne fa uso a cibarsi di alimenti proteici dando luogo ad una dieta iperproteica che può provocare diversi danni: il colesterolo cattivo nel sangue, i problemi cardiovascolari, l’abbassamento delle difese immunitarie e l’attacco ad organi vitali come fegato e reni, sono solo alcune delle conseguenze che uno stile di vita iperproteico può procurare (per non parlare del rischio tumori, che come la scienza dimostra è ben più elevato nei soggetti che ingeriscono con frequenza le proteine animali, specialmente quelle che si trovano nelle carni rosse e negli insaccati).

Anche psicologicamente le cose non vanno tanto meglio, anzi, la dieta dukan richiede talmente tante rinunce e limitazioni tanto grosse da comportare inevitabilmente uno stress psicologico nel soggetto che tenta di stare al passo con i precetti che gli vengono prescritti. E in ultimo, ma non meno importante, bisogna sottolineare il fatto che durante la fase di attacco viene consigliato un consumo regolare (perchè giornaliero) della crusca d’avena: di per sé questo alimento non ripone grandi controindicazioni o effetti collaterali, ma è provato che mangiare crusca d’avena tutti i giorni apra al rischio stitichezza con tutti i problemi che ne derivano.

Le 11 scuse più comuni per mangiare quello che non si dovrebbe

Le scuse per mangiare, e soprattutto per fare qualche strappo di troppo alle regole, sono numerose. I buoni propositi si scontrano con la capacità di gestire le tentazioni e le situazioni che ci si presentano. Le giornate di tutti sono complicate: impegni, famiglia, figli, studio, lavoro, commissioni da sbrigare, oltre alla gestione della casa, condizionano non solo la nostra vita, ma anche le nostre scelte alimentari. Giovanni Porta, psicoterapeuta esperto in alimentazione, ha realizzato un vademecum con le scuse più comuni per mangiare quello che non si dovrebbe.

mangiare divano

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Crusca di avena, proprietà e usi

I benefici della crusca di avena sono moltissimi, sia per la dieta che per la salute più in generale: scopriamone proprietà e usi. Prima di iniziare cerchiamo di capire bene di cosa si tratta. La crusca di avena è la pellicola che riveste i grani di avena e in passato veniva scartata mentre più di recente se ne sono scoperti i numerosi vantaggi.

Crusca di avena

La prima virtù è l’alto contenuto di fibre ma non è l’unico elemento da tenere in considerazione. Contiene infatti molte vitamine, tra cui vitamine A e B ma anche C ed E. Offre buone quantità di minerali quali calcio, fosforso, potassio, acido folico e ancora rame, manganese, selenio e zinco. È ricca anche di antiossidanti che difendono le cellule dai radicali liberi prevenendone l’invecchiamento precoce e proteggendo la salute dei tessuti.

Quanto a valori nutrizionali consideriamo le quantità per 100 grammi di crusca d’avena: offrono il 63,3% di carboidrati, il 12,8% di proteine, il 23,9% di lipidi. Ancora su 100 grammi inoltre fruiamo di 15,4 grammi di fibre, essenziali per ristabilire il buon funzionamento dell’intestino.

I benefici primari riguardano proprio la quantità di fibre che riducono l’assorbimento dei grassi e il colesterolo LDL. Nel contempo, come si diceva, si regolarizza il transito intestinale e si previene la stitichezza.

Per la loro stessa natura inoltre le fibre inducono un immediato senso di sazietà, prezioso alleato di ogni dieta dimagrante. La crusca d’avena ha anche un basso indice glicemico che aiuta ad evitare picchi di insulina mantenendo la glicemia più stabile.

Recenti ricerche hanno dimostrato che la crusca di avena aiuta a mantenersi in forma grazie all’azione dell’ormone colecistochinina che l’intestino produce in presenza di fibre, stimolando il senso di sazietà e riducendo i picchi glicemici. Così si tende a mangiare meno.

Un altro vantaggio della crusca di avena sul nostro organismo riguarda la pelle che risulta più protetta e luminosa grazie alla vitamina A che protegge dai radicali liberi. Agendo inoltre sulla salute dell’intestino e sui processi renali, la pelle risulta subito più luminosa.

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6 cibi da eliminare per ridurre la cellulite

Quali sono i cibi da eliminare per ridurre la cellulite? Una domanda che ci poniamo soprattutto quando le ferie si avvicinano. La risposta è utile però per tutto l’anno perché evitare o ridurre drasticamente alcuni alimenti può aiutarci a limitare l’insorgere del problema, e non solo quando dobbiamo metterci il costume.

cibi da eliminare per ridurre la cellulite

È necessario tenere presente che non basta intervenire a tavola per eliminare la cellulite o ridurne l’effetto antiestetico. È importante agire su più fronti anche se l’alimentazione ha una parte molto grande in questo processo. Dunque fare esercizio fisico, bere molto per drenare il corpo, sottoporsi ad eventuali trattamenti estetici come il massaggio linfatico sono tutte strategie efficaci.

Mangiare in modo equilibrato resta il passo più importante. È bene preferire cibi freschi e di qualità favorendo proteine, verdure e frutta, limitando i grassi e accogliendo solo quelli di buona qualità, dall’olio di oliva alla frutta secca fino agli omega 3 del pesce. Ma vediamo ora i 6 cibi da eliminare.

Insaccati

Gli insaccati sono eccessivamente ricchi di sodio e tendono a peggiorare la ritenzione idrica che provoca lo spiacevole effetto a buccia d’arancia sulla pelle.

Formaggi grassi e stagionati

I formaggi molto grassi o quelli stagionati sono dannosi per la cellulite. I primi per il contenuto di lipidi, i secondi per il contenuto di sodio.

Frittura

Tutti i cibi fritti sono eccessivamente grassi e dunque nemici della nostra linea oltre che della nostra salute. Favoriscono la comparsa dell’odiata cellulite. Da ridurre drasticamente o eliminare del tutto.

Condimenti troppo ricchi

Vale lo stesso dicorso già fatto per i fritti. Essendo troppo grassi, molti condimenti particolarmente ricchi non fanno che accentuare il problema. Sostituiamo i condimenti come maionese e salse con semplice olio d’oliva, una vinaigrette o mix di spezie.

Dolci

Un dolce ogni tanto è indispensabile per appagare il palato e l’umore ma esagerare peggiora l’aspetto della cellulite per via dell’eccesso di grassi che immettiamo nel corpo.

Bevande alcoliche, zuccherate e gassate

Tutte le bevande gassate e zuccherate, ma anche l’alcol, non aiutano a combattere la cellulite e sabotano i nostri sforzi. Sì ad un bicchiere di vino a tavola o ad una birra a cena, no al consumo regolare di superalcolici, cockatil e bibite zuccherate.

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Dieta detox per capelli lucenti

Per avere capelli belli e lucenti è molto importante prestare attenzione alla dieta. Il consiglio è quello di fare piccoli cicli di dieta detox. Che cosa vuol dire? Favorite cibi e bevande disintossicanti.

capelli

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Spuntini leggeri da portare in spiaggia

Con l’arrivo dell’estate non solo siamo più attenti alla linea, che abbiamo curato particolarmente nel corso degli ultimi mesi, ma anche all’alimentazione più sana e leggera: scopriamo alcuni spuntini leggeri da portare in spiaggia per mangiare sano anche al mare senza dimenticare la praticità.

Spuntini leggeri da portare in spiaggia

Sono tutti piccoli pasti che si possono preparare in anticipo e conservare in frigorifero, da portare con sé nella borsa mare per un pranzo leggero sotto l’ombrellone o uno spuntino pomeridiano, all’insegna della freschezza e della golosità.

Tramezzini con gamberetti

Ricchi di proteine ma gustosi, i tramezzini con gamberetti e salsa rosa sono una scelta fresca e leggera, facile da preparare. Vi serviranno gamberetti surgelati da sbollentare in acqua salata per 5 minuti. Scolateli e lasciateli freddare, dunque usateli per farcire i tramezzini insieme a rucola fresca e salsa rosa.

Piadina con verdure

Una piadina è sempre una scelta vincente perché riempie, è fresca e colorata e soprattutto si presta a molte variazioni. Noi ve la proponiamo con formaggio caprino fresco e verdure grigliate. In alternativa scegliete tonno, lattuga e pomodoro.

Coppetta di yogurt e frutta

È uno spuntino fresco e leggero, utile specialmente se disponete di un contenitore termico. Preparate la coppa montando rapidamente yogurt e ricotta con un po’ di zucchero di canna. Aggiungete la scorzetta grattugiata di un limone e frutta fresca a pezzetti. Rifinite con qualche fogliolina di menta.

Cous cous alla greca

Un sano cous cous condito con pomodorini, capperi e feta è un pasto leggero ma molto gustoso. Si può preparare anche la sera prima.

Insalata di farro e verdure

Anche il farro, così come molti altri cereali quali miglio, amaranto, quinoa o orzo perlato, si presta alla preparazione di piatti freddi e leggeri da portare con sé in spiaggia. Cuocete il cereale, scolatelo e lasciatelo freddare. Dunque conditelo con ceci e verdure fresche o appena scottate. Rifinite con prezzemolo e un filo d’olio d’oliva.

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