La dieta TLC per ridurre il colesterolo

La dieta TLC non è un semplice regime dimagrante, ma è uno stile di vita alimentare. Non a caso, l’ acronimo sta per Therapeutic Lifestyle Changes. Il motivo di questa dieta è quello di abbassare il livello di colesterolo nel sangue e ridurre i grassi saturi grazie a una serie di indicazioni realizzate dagli esperti.

colesterolo

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La dieta dei sette ormoni

Ha riscosso un grande successo in America ed è arrivata anche in Italia la dieta dei sette ormoni che promette di risvegliare il metabolismo e indurlo a bruciare di più in appena 21 giorni. Dimagrire, dice la sua autrice, è una questione ormonale che nulla ha a che fare con conteggi calorici e forza di volontà.

dieta dei sette ormoni

È colpa degli ormoni se abbiamo gli attacchi di fame incontenibile, ancora loro se desideriamo ingozzarci di zuccheri. La teoria alla base di questa dieta ci consola e giustifica le nostre nefandezze a tavola – e soprattutto fuori pasto – ma allo stesso tempo propone la soluzione.

La dieta dei sette ormoni è il titolo di un libro che illustra il sistema alimentare che ha funzionato su 7 milioni di americani in sovrappeso. Gli ormoni responsabili della nostra forma fisica sono estrogeni, cortisolo, leptina, insulina, ormoni tiroidei, ormone della crescita e testosterone. Il loro funzionamento, o un malfunzionamento, determina gli equilibri e squilibri metabolici, la perdita o l’aumento di peso.

Secondo Sara Gottfried, ideatrice della dieta, il corpo è costretto a rallentare il metabolismo, e dunque la sua capacità di bruciare calorie, per sopperire agli squilibri ormonali. Riportarli in equilibrio tramite la dieta riattiva il metabolismo e determina la perdita di peso.

Ciascun ormone incriminato si riporta in equilibrio tramite alcuni particolari cibi e già in 3 giorni si torna a valori ottimali. Per completare l’intero ciclo e ottenere risultati visibili bisogna però osservare la dieta per 3 settimane.

Le regole? Semplici: no ai cibi che alteranoo gli equilibri degli ormoni, sì a quelli che ripristinano questo equilibrio. Nel caso degli estrogeni, per esempio, bisogna evitare la carne e l’alcol, arricchire la dieta con ortaggi, legumi e frutta secca, aggiungere più fibre e grassi di qualità provenienti da pesce, frutta secca e olio d’oliva. Vanno evitati cibi di produzione industriale, verdure trattate e uova.

Per ripristinare i livelli dell’insulina si eliminano per 3 giorni gli zuccheri, mentre per agire sulla leptina bisogna rinunciare per altri 3 giorni anche alla frutta. Quando toccherà al cortisolo troverete il coraggio di dire stop alla caffeina. Per resettare gli ormoni tiroidei si sospenderanno i cereali mentre l’astensione dai latticini ristabilirà l’equilibrio dell’ormone della crescita. Infine, eliminando tutte le tossine si resetterà anche il testosterone.

Questo ciclo, che copre 21 giorni dedicandosi ogni 3 giorni ad un ormone specifico, consentirà al corpo si ritrovare un equilibrio perfetto in modo che il metabolismo possa tornare a lavorare a pieno regime, con conseguenze positive sul peso.

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Dieta per fortificare il sistema immunitario

Tra l’autunno e l’inverno la nostra alimentazione deve cambiare, non solo perché abbiamo bisogno di più energia, ma perché dobbiamo sistema immunitario. Quali sono quindi gli alimenti che non devono mancare nella nostra dieta?

aglio

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Ricette con poche calorie per Halloween

Si avvicina la notte delle streghe di fine Ottobre e si organizzano le feste a tema ma per chi è a dieta rinunciare al dolcetto può essere dura: ecco due ricette con poche calorie per Halloween. Abbiamo scelto due tipi di dolce, entrambi a base di zucca e non troppo calorici.

Ricette con poche calorie per Halloween

Essendo un prodotto di stagione e naturalmente dolce, la zucca si sposa bene anche a preparazioni non salate. Inoltre non fa a pugni con la dieta, è ricca di fibre, minerali e vitamine con un apporto calorico piuttosto basso. Insomma, l’ingrediente ideale.

Cupcake zucca e cioccolato

Ingredienti (per 6-8 cupcake)

  • 200 gr zucca
  • 3 uova
  • 150 gr farina
  • 75 gr fecola di patate
  • 1 cucchiaino cremor tartaro
  • 80 gr burro chiarificato
  • 100 gr zucchero di canna
  • 100gr cioccolato fondente
  • Cannella a piacere

Preparazione
Cuocete la zucca in forno a 180 gradi per 45 minuti, dunque frullatela e mescolatela, in una ciotola, con burro fuso, zucchero, uova, farina setacciata e cremor tartaro. Se la gradite aggiungete la cannella alla fine. Riempite gli stampi o i pirottini e cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti. Sciogliete a parte il cioccolato a bagnomaria per decorare i cupcake.

Torta alla zucca

Ingredienti (stampo da 22 cm)

  • 250 gr polpa di zucca
  • 2 uova
  • 150 gr zucchero
  • 50 ml olio di semi
  • 150 gr farina 00
  • 50 gr farina di riso
  • 1/2 bustina lievito per dolci
  • 1 cucchiaio miele
  • zucchero a velo

Preparazione
Tagliate la zucca a pezzi e cuocetela brevemente al vapore per circa 5-10 minuti. Lavorate uova e zucchero con una frusta fino a che non siano ben montati. Frullate la zucca con olio e miele e aggiungetela, ormai tiepida, al composto di uova e zucchero. Amalgamate delicatamente e aggiungete le farine e il lievito. Ottenuto un composto omogeneo, versatelo nella tortiera rivestita di carta forno. Infornate a 180 gradi in forno caldo per 40 minuti. Lasciate freddare e spolverate con zucchero a velo, usando uno stencil per disegnare una ragnatela.

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Dieta del pompelmo, quali sono i pro e i contro?

Il pompelmo è un frutto disintossicante ideale per una bella dieta. Inoltre, contiene tantissime vitamine (A, B e C) e anche antiossidanti. È ricco di calcio, magnesio, zolfo, sodio, ferro, rame, cloro e fosforo ed è consigliato per prevenire le malattie per prevenire le malattie cardiovascolari, disinfetta l’apparato digerente.

pompelmo

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Ingredienti per insaporire piatti vegani

La cucina vegana per molti motivi viene considerata priva di gusto e piaceri per il palato favorendo il lato etico dell’alimentazione, in realtà può essere molto saporito: ecco quali ingredienti usare per insaporire i piatti vegani.

insaporire piatti vegani

Non solo le verdure e i legumi, al centro di questo tipo di alimentazione, possono essere di per sé molto gustosi, specie se freschi e di stagione, ma con l’aiuto di spezie e aromi e altri ingredienti di natura vegetale possiamo rendere le preparazioni vegane davvero gustose.

Il punto cruciale è che spesso coloro che si avvicinano a questa alimentazione per la prima volta cercano di riprodurre in chiave vegana piatti classici, con risultati che non possono mai essere all’altezza di un piatto convenzionale. Il segreto sta nel preparare ricette vegane scegliendo il giusto condimento.

Il lievito alimentare in scaglie è un ottimo sostituto del parmigiano per preparare polpette e sformati che richiedono quel tocco di gusto sapido in più. Si può utilizzare anche nella preparazione del puré e del pesto di basilico. Per quest’ultimo si può ricorrere anche ai pomodori secchi, saporiti e sapidi, che si prestano bene anche a rendere più gustose le marinature e ad arricchire un panino imbottito.

Per dare più gusto a soffritti, panature e marinature si può ricorrere alla paprika affumicata in polvere. Per insaporire i brodi, invece, possiamo utilizzare il miso e usare poi questa base per preparare risotti, vellutate e zuppe.

Ancora più semplice insaporire tofu e seitan, due prodotti proteici molto diffusi nella dieta vegana. Sono prodotti privi di un sapore deciso e dunque assumono il gusto di ciò che utilizziamo per cucinarli o condirli.

Potete marinare il tofu in olio con spezie e aromi prima di cuocerlo oppure insaporirlo con salsa di soia durante la cottura o ancora saltarlo insieme a verdure e altre preparazioni che trasferiranno il loro sapore al tofu (per esempio rende benissimo i peperoni). Il seitan si può far marinare nel brodo di cottura e, dopo averlo tagliato a fette, passarlo nella salsa di soia prima di cuocerlo.

Quanto alle spezie? C’è da sbizzarrirsi. Potete usare paprika dolce e peperoncino, zenzero e curry, coriandolo e cumino. E poi ci sono le erbette aromatiche da sfruttare fresche nelle minestre e nelle insalate oppure essiccate durante la cottura in pentola e in padella o nell’impasto di polpette e sformati. Non sottovalutate il potere di origamo, rosmarino, menta, salvia, maggiorana e timo. Utilissimi si rivelano poi sempre aglio e cipolla.

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Alternative agli snack per lo spuntino

Se avete pensato di perdere peso senza mangiare avete sbagliato di grosso. Sicuramente dimagrirete, ma non è un modo corretto per far lavorare il metabolismo e soprattutto per evitare di acquisire nuovamente i chili smaltiti. È consigliabile, invece, fare un piccolo pasto ogni tre ore. Di conseguenza oltre alla colazione, al pranzo e alla cena sono fondamentali due spuntini.

torta di polenta alle mele

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La dieta mima-digiuno, in cosa consiste

Benché a giudicare dal nome si possa pensare ad regime alimentare molto restrittivo, la dieta mima-digiuno non è un vero e proprio digiuno. Si tratta invece di un regime alimentare che simula un semi-digiuno per 5 giorni su un arco di tempo di circa 3-6 mesi attraverso la riduzione dell’apporto calorico fino al 50% rispetto al normale.

dieta mima-digiuno

La dieta, ideata da Valter Longo, si basa su un principio semplice: ridurre l’invecchiamento cellulare, la produzione di insulina e dell’ormone della crescita e intervenire sulla salute globale dell’organismo. Non per caso il Time ha definito il medico che ha messo a punto la dieta il guru della longevità.

Gli effetti dimagranti dunque sono secondari, anche se non trascurabili, visto che lo scopo principale di questa dieta è quello di allungare la vita proteggendo il corpo dal rischio di malattie croniche come il diabete, patologie cardiocircolatorie e tumori.

La base della dieta è quella mediterranea/vegetariana che punta sulle proteine del pesce anziché della carne favorendo anche l’apporto proteico vegetale, grazie ai legumi. Inoltre si eliminano del tutto grassi saturi animali e zuccheri in favore di grassi salutari provenienti da olio extravergine di oliva e frutta secca.

Tra i cibi da evitare ci sono dolci, carne e altri prodotti di origine animale ma anche la frutta, mentre vanno preferite le verdure. Non è necessario rinunciare completamente a molti piatti, se a pranzo siete abituati a consumare la pasta potete sostituirla per esempio con cereali integrali accompagnati legumi cotti.

Le proteine animali si riducono drasticamente, favorendo quelle che provengono dai legumi e dal pesce. Il motivo è che, secondo gli studi del dottor Longo che ha messo a punto la dieta, contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento cellulare.

La dieta mima-digiuno ha un indubbio vantaggio, si segue per un periodo di tempo breve. Il corpo non viene privato di alcun nutriente necessario e la riduzione calorica progressiva si attua per pochi giorni, per un massimo di 5 ogni 3-6 mesi.

Non dovrebbero seguire questa dieta donne in gravidanza, diabetici e ipertesi, persone in sovrappeso, cardiopatici o con il colesterolo alto. In ogni caso è sempree bene chiedere un consiglio al medico prima di avvicinarsi a qualunque dieta.

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I cibi che fanno venire il mal di testa

Molto spesso il mal di testa dipende dall’alimentazione. Ci sono dei cibi, infatti, spesso responsabili di scatenare un attacco di emicrania, la forma più comune di mal di testa. Oltre alla dieta, possono causare dolore anche stress e le variazioni meteorologiche. Ecco quindi alcuni cibi da cui stare alla larga.

mal di testa dopo mangiato

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La dieta per prevenire l’influenza

Si avvicina il periodo dei raffreddori ma possiamo evitare i malanni stagionali con la dieta per prevenire l’influenza. La salute si basa spesso su una corretta alimentazione e possiamo aiutarci con i cibi che portiamo in tavola per rafforzare il sistema immunitario e renderci più resistenti a febbre, mal di ossa, emicranie e raffreddori legati all’influenza stagionale.

dieta per prevenire l'influenza

Per cominciare è essenziale variare l’alimentazione in modo che sia sana e comprenda tutti i nutrienti essenziali oltre che essere ricca di minerali e vitamine. Ci sono poi alcuni alimenti che più di altri sono utili per rendere più forte il sistema immunitario e fornire al corpo gli strumenti per difendersi.

Gli agrumi, ricchissimi di vitamina C, sono i nostri migliori alleati per contrastare i sintomi di un raffreddore. È meglio consumarli freschi, specialmente se si sceglie di preparare una spremuta che va bevuta immediatamente per preservarne tutto il valore benefico. Altri frutti ricchi di vitamina C sono kiwi e melograni.

Anche l’aglio è un alimento utile per le sue proprietà antibiotiche. Grazie all’allicina, contenuta in questo alimento, possiamo prevenire l’influenza e attenuare i sintomi di un brutto raffreddore. Sono utili anche le cipolle che con i loro flavonoidi coniugati alla vitamina C degli agrumi possono fare piccoli miracoli. Un’idea per portarli in tavola insieme? Un’insalata di arance con un tocco di cipolla fresca.

Lo zenzero è un altro alleato prezioso per combattere l’influenza. Usate un pezzetto di radice fresca nel tè, negli infusi e nelle tisane oppure aggiungetene una spolverata sulle zuppe calde usando lo zenzero in polvere.

Tra le verdure sono utili la lattuga, gli spinaci, i broccoli, i cavoli. Tra la frutta potete favorire ananas, mango, frutti di bosco. Tra le spezie sono da preferire pepe nero e cannella, oltre al già citato zenzero.

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La dieta Kyminasi per dimagrire con un microchip

La dieta Kyminasi (Kyminasi Diet) è nota anche come dieta del microchip perché sfrutta un dispositivo a medaglietta “incollato” sull’addome e non inserito sottopelle e nasce da un’idea di Fulvio Balmelli, che ha dedicato oltre 25 anni di ricerca alla biofisica e all’alimentazione, e del dottor Elia Roberto Cestari, responsabile scientifico del progetto.

dieta dimagrante

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Ricette di dolci vegani: la torta di mele all’avena

Chi ha detto che un dolce vegano debba essere senza sapore e senza particolari attrattive per chi ama le delizie di pasticceria? Ecco una delle più interessanti ricette di dolci vegani per preparare una buonissima torta di mele all’avena perfetta a colazione ma anche a fine pasto, da accompagnare ad una pallina di gelato.

ricette di dolci vegani torta mele

Torta di mele all’avena

Ingredienti

Per il ripieno

  • 3 mele sbucciate e tagliate a pezzetti
  • 150 ml di succo di mela
  • 120 gr di fiocchi d’avena
  • 120 ml di latte di mandorla
  • 1 cucchiaio di sciroppo d’acero
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 pizzico di zenzero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 fialetta di estratto di vaniglia

Per la pasta

  • 260 gr di farina di avena
  • 125 ml di succo di mela
  • 1 cucchiaio di semi di canapa
  • 1 cucchiaio di semi di chia
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di noci tritate

Preparazione
Preparate il ripieno unendo in una ciotola fiocchi d’avena e succo di mela e amalgamando in una casseruola a parte mele, latte di mandorle, cannella, zenzero e sale. Portate lentamente a ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno per 10-15 minuti fino ad ottenere una purea. Spegnete il fuoco e aggiungete sciroppo d’acero e vaniglia.

Preparate la pasta. Impastate gli ingredienti miscelando prima quelli secchi e poi aggiungendo quelli liquidi. Stendete la pasta su un ripiano ad un’altezza di circa 1 centimetri, dunque foderate la tortiera rivestita di carta forno.

Riempite con il ripieno la forma di pasta nella tortiera, rifinite aggiungendo sopra i fiocchi d’avena ammorbiditi nel succo di mela. Spolverate con zucchero di canna e infornate per 20-25 minuti a 175 gradi. Servite spolverizzando di cannella e aggiungendo una pallina di gelato alla vaniglia.

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Dieta dell’uva per stare in forma in autunno

L’uva è un frutto tipico autunnale e, seppur altamente calorico, è associato a diete detox molto efficaci. Esiste quindi una dieta dell’uva, ideale per rimettersi in forma in questa stagione anche in vista delle feste natalizie, che dura pochissimi giorno, dai quattro ai massimo sette giorni. Nessuno vi vieta di ripeterla una volta ogni 5/6 settimane. Quale uva scegliere? Ovviamente quella che preferite, anche se l’uva nera è maggiormente ricca di resveratrolo.

dieta dell'uva

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Dieta e meditazione

Esiste una correlazione precisa tra dieta e meditazione per quanto i due concetti possano apparire a prima vista molto distanti. Lo hanno dimostrato diversi studi che hanno rivelato come dedicarsi alla meditazione e ad una respirazione consapevole possa avere effetti positivi sul risultato di un regime alimentare controllato.

dieta e meditazione

Quando stiamo per cedere ai piaceri della gola, quando siamo attratti dal frigorifero per colmare un senso di vuoto che nulla ha a che vedere con la fame, ma anche se abbiamo semplicemente fame nervosa fuori pasto perché abbiamo appena iniziato una dieta: è quello il momento di darsi alla meditazione.

Gli effetti positivi della meditazione sulla capacità di controllarsi e su una maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni sono dimostrati da una pratica millenaria che affonda le sue origini nel lontano Oriente ma che ormai ha messo radici anche in Occidente.

Imparare ad ascoltare il proprio corpo consente di fare scelte migliori, inclusa quella di non fiondarsi sul frigorigero alla prima delusione o al primo brontolio dello stomaco offeso dal nuovo regime alimentare che gli ha tagliato di colpo tutto il junk food per abituarlo a consumare cibi più sani.

Meditando, concedendosi un momento di pausa e riscoprendo un ritmo più naturale della vita, diventiamo più consci della nostra forza di volontà, riusciamo a controllare meglio istinti e tentazioni, sradichiamo le abitudini automatizzate e riusciamo a fare scelte più sane, più giuste per noi e di conseguenza molto più appaganti della soddisfazione immediata ma effimera della gola quando ci prende voglia di infilare il cucchiaio nel vasetto di cioccolata.

Si può iniziare in modo semplice, concentrandosi sulla respirazione. Trovate un luogo tranquillo, senza troppi rumori. Spegnete il cellulare, la tv, la radio. Create un ambiente confortevole in cui ascoltare il vostro respiro senza distrazioni.

Inspirate ed espirate lentamente, diventando consapevoli di un meccanismo che durante tutto il giorno è automatico e quasi inconscio. Approfittate di questo momento per pensare alle vostre scelte. Anche a quelle alimentari.

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Il mese ideale per mettersi a dieta è ottobre

Quando mettersi a dieta? Se ve lo state chiedendo e non sapete esattamente come comportarvi, sappiate che secondo un gruppo di ricercatori del Food and Brand Lab della Cornell University (Usa) esiste un mese ideale, che è proprio ottobre. Durante lo studio, il team ha seguito 3.000 persone (1.781 americani, 760 tedeschi e 383 giapponesi) per verificare la loro tesi: l’autunno è il periodo ‘d’oro’ per perdere i chili di troppo, prima che arrivino le ‘temute’ vacanze invernali.

dieta-abcde

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La dieta per migliorare il desiderio: più avena

Che la dieta possa migliorare il desiderio è un concetto antico, sin dalla notte dei tempi alcuni cibi sono stati ritenuti capaci di stimolare la libido e ne è stata tramandata la fama di alimenti afrodisiaci che tuttora conservano, spesso a torto.

migliorare il desiderio

È il caso delle ostriche, per fare un esempio su tutti. Certo meno allettante e sensuale appare invece l’avena, che a quanto sembra ha davvero il potere di potenziare la libido maschile. Lo ha dimostrato uno studio effettuato su campioni di urina di uomini che consumano abitualmente l’avena nel proprio regime alimentare quotidiano.

Secondo i dati raccolti, gli uomini che mangiano regolarmente l’avena nelle sue varie forme mostrano una percentuale di testosterone molto più alta della media, addirittura del 105%. Un dato che fa riflettere e suggerisce a tutti gli uomini che vogliano migliorare la propria performance amorosa di introdurre senza indugio questo alimento nella propria alimentazione.

D’altronde i vantaggi dell’avena sono già noti e i suoi benefici, anche tolto l’impatto sulla libido maschile, sono tanti e tali da consigliarci di sfruttarne le virtù. L’avena è infatti un cereale molto ricco di fibre che favoriscono il transito intestinale e la depurazione ma contiene anche minerali come il magnesio, vitamine del gruppo B e acidi grassi essenziali.

Come introdurre l’avena nell’alimentazione? Si può consumare in fiocchi a colazione, nel latte o nello yogurt, oppure preparando un porridge, sia caldo che freddo con frutta fresca o secca e semi vari. Si può utilizzare in chicchi per preparare minestre o da aggiungere alle insalate. Si può infine optare per il latte vegetale di avena, ideale per chi sceglie un’alimentazione vegana che esclude i latticini classici.

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Si celebra oggi l’ Obesity Day 2016

Torna l’Obesity day, la giornata dedicata all’obesità che ricorre proprio oggi, il 10 ottobre. È un appuntamento importante per fare il punto su una condizione sempre più patologica, che porta con sé una serie di complicazioni per la salute estremamente gravi.

obesità maschile

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Fonti di proteine vegetali

Non sono solo animali le proteine che possono nutrire il nostro corpo e lo sanno bene i vegani che agli alimenti di origine animale hanno scelto di rinunciare: scopriamo quali sono le fonti di proteine vegetali con le quali arricchire la nostra dieta quotidiana.

fonti di proteine vegetali

È importante infatti, soprattutto per chi sceglie una dieta vegana, conoscere le fonti di proteine vegetali in modo da bilanciare l’alimentazione, coprire il fabbisogno quotidiano e non incorrere in carenze. Tuttavia conoscere queste fonti sarà utile a tutti.

Tofu

Il tofu è una fonte di proteine molto sfruttata dai vegani perché prende il posto di carne e formaggi. Essendo particolarmente versatile si presta a molte preparazioni. Ha un alto valore proteico, 11 grammi per 100 grammi di prodotto, ma contiene anche sali minerali essenziali quali magnesio e ferro.

Tempeh

Altro alimento derivato dalla soia, il tempeh è ancora poco conosciuto in Occidente rispetto al tofu. Deriva dalla soia fermentata ed è ricchissimo di proteine, ne contiene 18 grammi per 100 grammi di prodotto cotto.

Ceci e legumi vari

I legumi sono ottime fonti proteiche ma spiccano tra di essi i ceci, che ne sono particolarmente ricchi. Una porzione media di ceci lessi da 200 grammi contiene fino a 16 grammi di proteine. Ottime fonti restano comunque fagioli, fagioli mung e lenticchie.

Quinoa

La quinoa è ricchissima di aminoiacidi essenziali, li contiene tutti e 9 a differenza di altri cereali. 100 grammi di prodotto cotto contengono circa 4.5 grammi di proteine, un ottimo apporto considerando che spesso si consuma in combinazione con altri alimenti.

Mandorle

Perfette da integrare in uno spuntino, le mandorle sono le più proteiche tra la frutta secca. 100 grammi di mandorle sgusciate contengono fino a 200 grammi di proteine. Ovviamente se ne consumano meno ma è un alimento da tenere maggiormente in considerazione, per esempio utilizzando anche il latte vegetale di mandorle.

Semi di chia e di canapa

Ambedue contengono gli aminoiacidi essenziali indispensabili per la sintesi delle proteine. Ottimi da integrare nelle insalate, nel porridge a colazione, nella macedonia di frutta fresca o nello yogurt per lo spuntino.

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