La dieta del digiuno per curare il diabete

Sarebbe una possibile soluzione per rigenerare le cellule del pancres, cominciare a produrre più insulina e quindi contrastare il diabete. Un recente studio afferma che la “dieta del digiuno” possa contribuire al corretto funzionamento delle unità preposte al rilascio di insulina grazie ad un regime alimentare a ridotto contenuto di calorie, con grande apporto di grassi insaturi.

Lo studio statunitene è stato pubblicato sulla rivista Cell dopo che i ricercatori hanno condotto una ricerca su topi la laboratorio, sottoposti a questo regime alimentare: cinque giorni a basso contenuto di calorie, proteine e carboidrati ma con elevato apporto di grassi insaturi (circa 800-1.000 calorie al giorno). A questa fase ne segue una di 25 giorni in cui invece si può mangiare liberamente.

> DIETA E DIABETE, IL PARERE DEL DIABETOLOGO

Questa speciale dieta del digiuno permette al pancres di essere stimolato in modo da rigenerarsi e far regredire i sintomi del diabete. I test hanno infatti evidenziato benefici sia nei confronti del diabete di tipo uno che in quello di tipo due. Il primo tipo di diabete è causato da un cattivo funzionamento del sistema immunitario che distrugge le cellule beta, il secondo invece è dovuto in gran parte allo stile di vita e alla mancata rispotta dell’organismo all’insulina.

> SALUMI E INSACCATI AUMENTANO IL RISCHIO DIABETE

E ancora una volta i ricercatori sottolineano quanto sia importante l’alimentazione per la cura del diabete. Questa scoperta indatti può essere un importante punto di partenza anche dal punto di vista clinico perchè mostra come l’alimentazione possa riprogrammare le cellule del nostro corpo senza alcuna alterazione genetica.

La dieta mediterranea ha un benefico effetto antidepressivo

La depressione è il male del secolo ma si può vincere anche con un piccolo aiuto da parte della nostra alimentazione. La nutrizione infatti ha positivi effetti anche sull’umore e la dieta mediterranea, con l’accorgimento di evitare determinati dibi come le bibite o i dolci, ha un benefico effetto anti-depressivo.
dieta per la sindrome metabolica

Una precedente sperimentazione clinica aveva infatti dimostrato che il disturbo depressivo era più frequente in persone non adottavano una dieta sana mentre scendeva molto nelle persone che adottavano uno stile di vita sano. A partire da questi risultati, il dottor Felice Jacka della Deakin University in Australia ha voluto provare la dieta mediterranea su soggetti già affetti da depressione, per valutare se effettivamente l’alimentazione poteva essere di aiuto.

> LA DIETA VEGETARIANA AIUTA CONTRO LA DEPRESSIONE

Nello studio sono state coinvolte 67 persone con problemi di depressione da moderata a grave e la metà del campione ha seguito per 12 settimane una dieta mediterranea a base di cereali integrali, molti legumi, carne magra, uova, pesce, latticini non zuccherati. Pochissimi dolci, bibite e alcolici. Il resto del campione per le 12 settimane ha continuato la propria alimentazione di sempre.
I risultati hanno mostrato che chi aveva seguito la dieta mediterranea ha avuto un calo del livello di depressione e in alcuni casi è stata addirittura osservata la remissione dei sintomi.

> UNA DIETA SANA AIUTA A PREVENIRE LA DEPRESSIONE

Nulla di così nuovo, almeno per gli italiani che sono abituati a seguire un’alimentazione quantomeno basata sui principi della dieta mediterranea. Resta adesso da capire quali siano gli alimenti che, più degli altri, avrebbero questo benefico effetto antidepressivo. Di certo sappiamo che i grassi buoni che proteggono il cervello, il ridotto consumo di zuccheri tossici e la presenza delle fibre aiutano tantissimo a mantenere in salute il nostro organismo, una salute non solo fisica ma anche psichica.

Slim Cup, il nuovo rimedio per combattere la cellulite

Slim Cup è il nome del’assoulta novità nel mondo della lotta alla cellulite. Si tratta di una coppetta anticellulite di facilissimo uso, la cui fama sta diventando sempre più diffusa sul web dove chi l’ha provata riferisce che i risultati sono ottimi, al limite del miracoloso.
Cosa promette la coppetta anticellulite Slim Cup? In pochi mesi pelle più tonica, meno buccia d’arancia, circonferenza giro coscia ridotta. E si può utilizzare anche sulla pancia, sui glutei, sui fianchi e addirittura sulle braccia. Insomma, vale la pena capirci di più.

Slimcup, cos’è

Slimcup è una coppetta in plastica resistente che, grazie alla pressione profonda che esercita sulla pelle, agisce in profondità rimuovendo i blocchi circolatori che causano la formazione della cellulite. L’azione linfodrenante di Slimcup assicura una riduzione evidente della cellulite già nelle prime settimane di utilizzo, stimolando un processo di guarigione totalmente naturale. La coppetta non contiene sostanze chimiche pericolose per la salute.

> CELLULITE, IN CHE MODO LE CALZATURE INFLUENZANO LA RITENZIONE IDRICA

Slimcup, come si usa

Utilizzarla è molto semplice. Applicate un olio sulle gambe per facilitare lo scorrimento della coppetta sulla pelle, oppure utilizzatela con le gambe insaponate sotto la doccia. Piegate leggermente la coppetta a fatela aderire alla pelle della coscia creando il sottovuoto, poi fate scivolare la coppetta anticellulite con movimenti lineari o ondulatori. Il massaggio va eseguito nelle zone dove avete più accumuli di cellulite e bastano pochi minuti.

> LE ALGHE ANTICELLULITE

Slimcup, quanto costa e dove comprarla

La coppetta anticellulite Slimcup si può acquistare sullo store dell’azienda che la produce e costa circa 19 euro più le spese di spedizione. E se acquistate la coppetta e poi non siete soddisfate potete sempre restituirla e avere un rimborso veloce. Fate attenzione se soffrite di capillari fragili: il massaggio potrebbe romperli ancora di più.

> GLI STADI DELLA CELLULITE

La dieta del 10: 800 grammi di frutta e verdura al giorno per stare bene

Si chiama Dieta del 10 ma attenzione, non serve per dimagrire. L’idea di fondo è tanto semplice quanto rivoluzionaria: le classiche 5 porzioni di frutta e verdura consigliate al giorno non sono più sufficienti. Gli scienziati dell’Imperial College di Londra hanno infatti reso noti i risultati della loro ricerca su BBC e Times, secondo i quali per avere una vita longeva e ricca di salute bisogna mangiare almeno 800 grammi di frutta e verdura al giorno.

Quindi: 10 porzioni da 80 grammi tra frutta e verdura, da distribuire lungo tutti i 5 pasti della giornata e così si riduce del 28% il rischio di malattie cardiovascolari e del 13% quello di cancro. Per esempio: una mela, un quarto di finocchio, tre cucchiai di piselli, uno spicchio di melograno, mezza banana, una zucchina, dieci foglie di spinaci, cinque cavolini di Bruxelles, due arance e una cipolla. Con un alimentazione di questo tipo, in totale si riuscirebbero a prevenire 7,8 milioni di decessi l’anno.

> FRUTTA E VERDURA CONTRO LO STRESS DA RIENTRO

I dati sono proprio straordinari. Ma come fare a consumare 800 gr di frutta e verdura se spesso non abbiamo neanche il tempo di mangiare un panino? Gli scienziati, che hanno pubblicato lo studio sull’International Journal of Epidemiology, ci rassicurano dicendo che non è necessario mangiare per forza 80 gr di 10 diversi tipi di verdure e frutta, ma l’importante è che le classiche 5 porzioni di frutta e verdura raggiungano un peso complessivo di 800 grammi. E già ci rassereniamo, perchè in questo caso basterebbero 2 mele, una grande insalata, un piattone di verdure e due frutti a cena.

> FRUTTA E VERDURA PER PREVENIRE LA CATARATTA

A pensarci bene non si tratta di un regime alimentare così impossibile da seguire, specialmente in Italia dove grazie alla dieta mediterranea siamo molto abituati a mangiare alimenti di origine vegetale e conosciamo anche tanti modi, tutti gustosi, per preparare le verdure. Ovviamente occorre porre molta attenzione ai condimenti: poco olio, quasi niente burro e quantità minime di sale.

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5 cibi che aiutano a rinforzare i sistema immunitario

Inverno, freddo, sbalzi di temperatura e quindi raffreddori e influenza. Ma come sempre l’alimentazione ci viene in aiuto e qui trovate una lista dei 5 cibi che aiutano a rinforzare il sistema immunitario. Oltre agli agrumi, che contengono elevate dosi di vitamina C, ci sono anche altri alimenti che ci possono aiutare a combattere in modo naturale i malanni di stagione dando una mano ai nostri anticorpi.

1. Aglio

E’ il primo alleato del sistema immunitario, aiuta a combattere le infezioni perchè permette la moltiplicazione delle cellule che la contrastano. Contiene allicina e solfuro e supporta l’organismo ad eliminare le tossine.

> DIETA PER FORTIFICARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

2. Tè verde

Il tè verde fa benissimo all’organismo anche perchè contiene numerosi antiossidanti che ombattono l’invecchiamento cellulare e contrastano i radicali liberi. Bere una quantità pari a cinque tazze al giorno permette di quadruplicare le difese immunitarie, rendendo l’organismo più forte.

> FIBRE SOLUBILI PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

3. Carote

Contengono grandi quantità di betacarotene, che riesce a far accrescere il numero delle cellule in grado di combattere le infezioni, supportando l’azione dei linfociti T e contribuendo all’eliminazione dei radicali liberi. Inoltre le carote aiutano l’organismo a depurarsi e sono un valido sostegno nel contrastare l’invecchiamento.

> DIETA MIMA DIGIUNO PER LE DIFESE IMMUNITARIE

4. Yogurt

I latticini freschi come lo yogurt hanno un effetto benefico sulla flora batterica intestinale perchè contengono fermenti lattici che arriano vivi e attivi all’intestino e aiutano ad aumentare la flora batterica intestinale buona. Inoltre contengono i probiotici e prebiotici che favoriscono l’aumento delle difese immunitarie.

5. Frutti di mare

I frutti di mare in generale, ma soprattutto le ostriche sono tra i cibi che aiutano il sistema immunitario perchè contengono quantità notevoli di zinco, che permette di aumentare la reattività dei globuli bianchi contro raffreddori o influenze.

Frutta secca, i consigli per mangiarla durante la dieta

Noci, nocciole, pistacchi: la frutta secca è un piacere a cui è difficile resistere, un alimento perfetto per spezzare la fame di metà pomeriggio e per ricaricarsi in un momento in cui si avverte un calo energetico. C’è un solo problema: la frutta secca contiene tante calorie e quindi in molti si chiedono se sia possibile consumarla anche quando si sta seguendo una dieta dimagrante.

frutta secca e longevità

> ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI: FRUTTA SECCA PER ESSERE MAGRI

Secondo i nutrizionisti la frutta secca è ideale anche durante la dieta, se mangiata con misura diventa uno spuntino perfetto da consumare a merenda grazie ai tanti valori nutrizionali benefici e preziosi per l’organismo. Chi sta a dieta può consumare una piccola porzione di frutta secca come 5 mandorle (20 grammi al massimo), 5 pistacchi o 5 noci.

> QUALI SONO I BENEFICI DELLA FRUTTA SECCA

Anche pistacchi e anacardi sono ottimi perchè come il resto della frutta secca contengono acidi grassi, amminoacidi e proteine e minerali insostituibili, specie per chi ha bisogno di energia perchè fa un lavoro intenso sia fisico che intellettuale.

> LA DIETA DELLA FRUTTA SECCA

Lo studio americano Predimed ha mostrato come un po’ di frutta a guscio al giorno, circa 30 grammi divisi tra noci, nocciole e mandorle, riduca del 28% l’incidenza di malattie come infarto e ictus. I grassi buoni della frutta secca aiutano a tenere a bada il colesterolo, inoltre mandorle e noci hanno una buona quantità di fibre e proteine, ottime dosi di oligoelementi e minerali tra cui magnesio e zinco. Se volete tenere a bada le calorie il consiglio è di consumare le mandorle, meno caloriche rispetto agli altri tipi di frutta secca, e sono anche più proteiche e più ricche di fibre.

L’infuso di cicoria rende la dieta più efficace

Sembra che bere un infuso di cicoria aiuti a migliorare i risultati di una dieta dimagrante. La cicoria infatti è un erba disintossicante e diuretica, aiuta a dimagrire perchè calma la fame e sgonfia e dona un leggero senso di sazietà utilissimo quando si deve mangiare di meno.

> TISANA SNELLENTE AI SEMI DI FINOCCHIO

Inoltre la cicoria è nutritiva, remineralizzante, antianemica, stimola la bile, è depurativa e diuretica, digestiva e leggermente lassativa, indicata anche per drenare i liquidi in eccesso. Contiene un portentoso mix di acidi organici amari, fibre, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K, provitamina A, sodio, potassio, cloro, manganese, calcio, ferro, zinco, rame, magnesio, fosforo, aminoacidi, tutti principi attivi che la rendono la pianta ideale per le persone sedentarie, per chi prende molti farmaci, per i fumatori.

> TISANE DIMAGRANTI, SONO UTILI?

La cicoria si può consumare fresca, in foglie. Se siete a dieta potete iniziare il pranzo con una bella insalata di cicoria condita con un cucchiaino di olio e succo di limone. In questo modo inizierete il pranzo con un legero senso di sazietà e seguire la dieta sarà meno faticoso. Efficace è anche la radice di cicoria essiccata, ricchissima di tannini e inulina, depurativa e disintossicante, utile nei casi di sovrappeso e di stitichezza.

> TISANA AL FUCUS DIURETICA E SNELLENTE

Con la radice di cicoria si può preparare un infuso da bere la sera dopo cena. Basta mezzo cucchiaino in 150 ml di acqua bollente. Lasciate in infusione per 2 minuti, poi filtrate e dolcificate con miele o stevia. Potete bere questo infuso per tre mesi di seguito ogni sera, poi un mese di stop e poi potete ricominciare ad assumerla.

Motivazione per dimagrire, le stategie più efficaci

Obiettivo: perdere peso. In vista della primavera la dieta e la perdita del peso sono pensieri ricorrenti che comincino a diventare un’esigenza quando si tratta di perdere qualche chilo accumulato durante l’inverno dopo qualche fuori programma in più del dovuto. Provare diete di vario tipo e poi arrendersi dopo pochissimo tempo è quanto di più negativo si posa fare per la salute, ma anche per la psiche. Per perdere peso infatti, è necessario seguire un regime alimentare adatto a noi ma anche curare la nostra mente per mantenere costanza e motivazione a dimagrire.

Per non perdere subito la motivazione nella dieta è fondamentale avere un approccio realistico con il dimagrimento. Non fidatevi di quegli articoli che parlano di diete veloci, di perdere 10 chili in un mese e mangiando di tutto. Una dieta normale prevede un dimagrimento medio di un chilo a settimana.

> COME PERDERE PESO: 8 CONSIGLI UTILI

Il successo di una dieta risiede nel non chiedere troppo a se stessi, essere meno stressati e cercare di gestire al meglio le emozioni negative in modo che lo stress, una delusione o un momento di tristezza non si trasformino in un’occasione per mangiare di più.

Non legate il vostro valore al peso sulla bilancia. Dimagrire aiuta a stare meglio con se stessi ma non determina il successo della nostra vita. Se vi concentrate sul cambiamento interiore, invece che su quello esteriore, otterrete migliori risultati.

> 10 MOTIVI PER COMINCIARE LA DIETA E SOPRATTUTTO PER PORTARLA A TERMINE

Infine non inseguite il mito di un peso che non è adeguato alla vostra costituzione o alla vostra età. Il peso corporeo è una cosa che deve rispettare determinati criteri e solo un medico può dirci quanto effettivamente dobbiamo dimagrire.

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L’alimentazione sana che aumenta la fertilità femminile

La fertilità è un bene da tutelare e preservare e per proteggerla è necessario adottare uno stile di vita sano. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante non soltanto nella possibilità di diventare genitori ma – in caso di gravidanza – anche nella salute ed nel corretto sviluppo del feto.

Il primo passo per preverire problemi di infertilità è quindi puntare su una corretta alimentazione perchè anche il peso corporeo può giocare un ruolo fondamentale. Essere normopeso è la condizione fondamentale per portare a termine una gravidanza senza problemi; mentre le donne sottopeso o le donne obese possono avere problemi nell’ovulazione e nel ciclo mestruale.

> LA DIETA CHE AUMENTA LA FERTILITA’ MASCHILE

Se siete alla ricerca di un figlio quindi è bene farvi consigliare da un medico per cominciare a seguire un’alimentazione equilibrata e sana.

> CAROTE, AUMENTANO LA FERTILITA’

Ogni dieta per donne che desiderano aumentare la propria fertilità dovrebbe prevedere un supplemento di ferro eme, derivato da prodotti come la carne, e di ferro non-eme derivato da alimenti come il latte e simili. Tutte le proteine vegetali, in particolare i legumi e i cereali integrali, le vitamine, e la frutta sono fondamentali. In particolare bisognerebbe mangiare carne – tra bianca e rossa – non più di 5 volte a settimana e alternare al pesce e ai legumi, con una porzione di verdura ad ogni pasto e tre frutti al giorno.

> DOLCI E CHILI DI TROPPO, FERTILITA’ MASCHILE A RISCHIO

L’olio di oliva andrebbe consumato crudo, integrato con piccole quantità di olio di semi. Per la fertilità è fondamentale che la dieta sia ricca di acido folico, che è presente in particolare nelle verdure a foglia verde scuro. Se poi ci fosse bisogno di una integrazione sarà il medico a suggeririvi il prodotto da assumere.

Per evitare il rischio di infertilità invece, bisognerebbe consumare con moderazione latte scremato e derivati, e preferire il latte intero che è unìottima fonte di calcio e vitamina D. Attenzione anche ai grassi saturi, che sono quelli di origine animale come il burro, il lardo e lo strutto.

5 buone abitudini alimentari da seguire nel 2017

Il 2017 è appena cominciato e vale la pena approfittarne per modificare alcune cattive abitudini e per cominciare a seguire queste 5 buone abitudini alimentari. Non si tratta di mettersi a dieta ma di cominciare a mangiare meglio, rinunciare al cibo spazzatura e dedicarsi di più alla cucina sana con ingredienti di buona qualità. Ecco quali sono i nostri consigli:

1. Più frutta e verdura

Avrete letto tantissime volte che mangiare frutta e verdura è parte integrante di uno stile di vita sano. L’OMS consiglia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, noi aggiungiamo che sarebbe preferibile mangiarle crude o cotte in modi delicati come la cottura al vapore. Frutta e verdura hanno poche calorie e un elevato potere saziante e dunque sono un valido aiuto se volete iniziare un percorso dimagrante.

2. Meno zuccheri

Gli zuccheri raffinati sono un nemico della nostra salute. Ci riferiamo agli zuccheri contenuti negli alimenti industriali e agli zuccheri nascosti mentre gli zuccheri della frutta sono assolutamente sani. Quindi,cominciate a ridurrei cucchiaini di zucchero nel caffè e se volete un dolce, preparatelo in casa magari con meno zucchero del solito.

3. Cucinate di più a casa

E’ vero che il tempo è poco, ma mangiare sempre cibi industriali, cibi processati, o cibi cucinati fuori di casa, fa malissimo alla nostra salute e alla nostra linea. Provate a stare un po’ di più in cucina scegliendo ingredienti variegati e colorati: un’alimentazione casaligna è sicuramente molto più salutare.

4. Solo due spuntini al giorno

I pasti fondamentali sono 5: tre principali e due spuntini. Tutto quello che mangiate in più è inutile. Ricordate: mangiare solo quando ne avete veramente bisogno è il primo, fondamentale, passo per ritrovare il benessere e cominciare a dimagrire.

5. Meno sale

Il sale dà gusto ai cibi ma se è troppo può fare molto male. In generale, tutti tendiamo ad esagerare con le dosi di sale, specialmente se siamo abituati a mangiare cibi industriali che in genere sono molto salati. Provate a diminuire gradatamente le quantità di sale che usate in cucina e sostituitelo con le spezie. Un consiglio: l’insalata è buonissima condita solo con olio evo e succo di limone.

Zucchero nascosto: gli alimenti insospettabili ricchi di zuccheri

Non ci sono solo le bibite gassate di cui oramai conosciamo le caratteristiche, ci sono anche tanti altri alimenti che contengono zuccheri nascosti, alimenti insospettabili che andrebbero eliminati o comunque ridotti drasticamente nella dieta specialmente se state cercando di ridurre il quantitativo di zuccheri che ingerite ogni giorno.

Tanto per farvi un’idea, pensate che il quantitativo di zucchero consigliato per le donne è di circa 6 cucchiaini al giorno, mentre gli uomini non dovrebbero eccedere i 9 cucchiaini, eppure il consumo medio di zucchero degli italiani è di 90/100 grammi al giorno: praticamente tre volte in più della dose consigliata. Ecco quali sono gli alimenti che contengono più zuccheri nascosti:

> PER RIATTIVARE IL METABOLISMO, EVITARE ZUCCHERI E FARINE BIANCHE PER 7 GIORNI

1. Sughi pronti

Un bel piatto di pasta piò contenere zuccheri, nascosti nelle conserve di pomodoro o nei sughi pronti. Pensate che sughi pronti che utilizziamo per condire al volo la pasta possono contenere tra 6 e 12 cucchiaini di zucchero. Praticamente come un gelato o una fetta di torta. Anche le salse che si vendono per condire l’insalata sono ricche di zuccheri.

> SUCCHI DI FRUTTA SENZA ZUCCHERO PER NON INGRASSARE

2. Pane industriale

In pan carrè, il pane a cassetta e il pane bauletto industriali possono contenere tantissimi zuccheri, fino amezzo cucchiaino per fetta.

> ALIMENTI SENZA ZUCCHERO, ATTENZIONE ALLA PUBBLICITA’ INGANNEVOLE

3. Salumi

Prosciutto cotto, mortadella, altri salumi: possono contenere zuccheri. Voi pensate di mangiare un semplice tramezzino al prosciutto e invece state ingurgitando un bel cucchiaio di zucchero!

4. Minestrone surgelato, vellutate, purè di patate

Tutti questi prodotti industriali possono contenere notevoli quantità di zucchero, che viene aggiunto come addensante per dare consistenza a questi prodotti.

5. Cibi con pochi grassi o dietetici

Vi sembrerà strano ma spesso i cibi con pochi grassi possono contenere tanti zuccheri che vengono aggiunti per dare più sapore. Inoltre anche quando sull’etichetta c’è scritto “a basso contenuto di zuccheri” non vuo dire che non siano presenti altro tipo di edulcoranti.

Cosa fare per ridurre gli zuccheri nascosti?

  • Cercate più possibile di consumare cibi naturali, poco raffinati, poco processati, preparati a partire da materie prime naturali. Le panature, i surgelati, le salse, sono garanzia di presenza di zuccheri.
  • Leggete bene le etichette. Ingredienti come il maltilolo, il sucralosio, l’acesufalmide, lo xilitolo, il saccarosio, succo di mela o succo d’uva concentrati, malto di mais o sciroppo di riso: sono tutti zuccheri ed edulcoranti.

Trifoglio rosso, un aiuto contro i disturbi della menopausa

Tantissime donne sperimentano i disturbi dovuti alla menopausa, un momento fisiologico della vita di ogni donna che comporta piccoli fstidi dovuti ai cambiamenti ormonali causati dall’assenza del ciclo. Un valido aiuto contro i disturbi della menopausa lo si può trovare nei rimedi naturali, nella fitoterapia, e nel trifoglio rosso.


Insonnia, patologie cardiovascolari, colesterolo, osteoporosi, vampate, grazie ai fitoestrogeni è possibile ridurre tutti i fastidiosi sintomi connessi alla menopausa. Il trifoglio rosso infatti contiene degli ormoni naturali che possono essere assunti senza nessun rischio per la salute, anche per lungo tempo, a tutto vantaggio del benessere della donna.
I fiori del trifoglio rosso contengono i flavonoidi, alcuni derivati della cumarina e i glicosidi cianogenici.

> COMBATTERE I DISTURBI DELLA MENOPAUSA CON LE ERBE

Il fitocomplesso della pianta è infatti caratterizzato da sostanze di natura isoflavonica: formononetina e biocianina, genisteina e daidzeina. La biocianina, nell’organismo, viene trasformata in genisteina che è uno dei fitoestrogeni a vantare il maggior potere antiossidante, addirittura tre volte superiore a quello della vitamina C. Inoltre il trifoglio rosso è ricco di calcio, cromo, magnesio, niacina, fosforo, potassio, silicio, tiamina e vitamina A, vitamina B-12, vitamina E, K e C.

>DIETA E MENOPAUSA, IL PARERE DELL’ESPERTO

Grazie alle sue proprietà, il trifoglio rosso è in grado di alleviare i sintomi della sindrome premestruale come dolore al seno, gonfiore, nervosismo, ma è altrettanto utile per le donne in menopausa in quanto gli isoflavoni che contiene agiscono come gli estrogeni e quindi aiutano a contrastare i disturbi come vampate di calore, nervosismo e anche i sintomi depressivi. La dose consigliata per ottenere risultati apprezzabili nel caso di disturbi da menopausa è di 40-80 mg di isoflavoni.

> PERCHE’ LE DONNE INGRASSANO IN MENOPAUSA? LA DIETA DA SEGUIRE

Il trifoglio rosso si può assumere tranquilamente in quanto non sono stati riportati effetti di tossicità, neanche dopo assunzioni prolungate. E’ però sconsigliato in tutti quei casi in cui si devono evitare effetti estrogenici, come nelle donne in gravidanza, nelle donne che soffrono di endometriosi o di fibromi all’utero. Inoltre bisogna fare attenzione alle possibili interazioni con altri farmaci, come gli estrogeni, i contraccettivi, gli anticoagulanti e gli antiaggreganti piastrinici. In ogni caso, per maggiore sicurezza, consultate il vostro medico per sapere se potete assumerlo con tranquillità.

Tumori e rughe: ecco perché lo zucchero fa male

Da molto tempo sentiamo l’allarme che riguarda il consumo eccessivo dello zucchero raffinato. Noi vi spieghiamo perché lo zucchero fa male e quali sono i risultati delle ultime ricerche in merito. Lo zucchero raffinato è il prodotto finale di una trasformazione industriale che, partendo dalla canna da zucchero, utilizza sostanze chimiche molto tossiche per ottenere lo zucchero bianco che conosciamo eliminando dal prodotto di base tutte le sostanze nutritive come vitamine, sali minerali, enzimi e oligoelementi.

Ma il problema dello zucchero non è solo la grande quantità di calorie. Le ultime ricerche sostengono che sia in grado di alterare processi dell’organismo, come i livelli ormonali. Secondo uno studio francese del 2007 lo zucchero creerebbe più dipendenza della cocaina mentre un’altra ricerca dell’università di Cambridge rivela che lo zucchero non è in grado di dare energia, anzi sarebbe proprio lui ad appesantire e causare sonnolenza perché blocca l’azione della orexina, l’ormone responsabile dei sentimenti, della veglia e che regola la capacità di bruciare calorie.

> 6 SOSTITUTI NATURALI DELLO ZUCCHERO

Altre ricerche hanno ipotizzato che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il cervello precocemente, fino all’insorgere della demenza senile. Lo zucchero infine danneggerebbe il fegato come gli alcolici, per via del grasso che si accumula e perché una dieta troppo ricca di zucchero ci fa metabolizzare più calorie del necessario e troppo a lungo. Da qui il collegamento tra livelli elevati di consumo di zucchero e obesità.

> ZUCCHERO BIANCO O SCURO?

L’ultima ricerca sui danni dello zucchero è olandese, del Leiden University Medical Center, condotta su 600 persone, e ha mostrato come lo zucchero sia anche capace di fare invecchiare prima. Secondo i ricercatori si invecchia 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Pare infatti che quando l’organismo scompone lo zucchero, rallenti anche la produzione di collagene ed elastina, le due componenti che rendono la pelle giovane ed elastica.

> LA DIETA DEL MIELE ER DIMAGRIRE: FUNZIONA?

Stitichezza e pancia gonfia, le piante che aiutano l’intestino

Ci sono alcune piante medicinali che aiutano l’organismo a risolvere episodici problemi di stitichezza, difficoltà a evacuare, gonfiore addominale, disturbi comuni che possono essere frutto di cattive abitudini e con qualche accorgimento diventano facilmente risolvibili.
dieta sgonfia pancia

Quando il transito intestinale è rallentato si ha difficoltà di evacuazione e dolori addominali. In questi casi piante come la Senna e l’Aloe sono piante medicinali ricche di sostanze chiamate antrachinoni, che aiutano il transito intestinale. Della Senna si usano le foglie mentre dell’Aloe si usa il succo e gli estratti o gli infusi si assumono la sera in modo che gli effetti sull’intestino si possano avvertire al mattino seguente. Utilizzate al bisogno queste piante possono davvero aiutare l’intestino a rimettersi in modo.

>ALOE, E’ DAVVERO LA PIANTA MIRACOLOSA?

Se il vostro problema invece è una sensazione di gonfiore addominale e avete feci piccole e dure, potrebbero aiutarvi molto le fibre di Psillio e Glucomannano, che con la loro capacità di assorbire l’acqua rendono le feci più morbide.
Anche il miele può essere molto utile per favorire la defecazione in maniera naturale. Applicato per via rettale, ha un effetto stimolante senza essere aggressivo, inoltre svolge una funzione lenitiva e protettiva della mucosa rettale, utile per contrastare le irritazioni che in genere sono legate alla stitichezza e alla difficoltà di evacuazione.

> INTESTINO PIGRO PANCIA GONFIA E RIMEDI: COME SBLOCCARLO SUBITO

Quando aumentano i gas intestinali, si può avvertire una fastidiosa sensazione di pancia gonfia. In questo casi piante come il finocchio, la menta piperita, il cumino, il coriandolo, possono aiutare sgonfiare ed assorbire il gas intestinale, facilitando la mobilità intestinale e il riassorbimento dei gas in eccesso.

> PANCIA GONFIA, VIA LA STIPSI IN TRE SETTIMANE

Pancia piatta con il pompelmo rosa

Il pompelmo rosa, noto per le sue proprietà digestive e drenanti, è un fritto di stagione e ricco di vitamina C. Introducendo il pompelmo nell’alimentazione è possibile sgonfiarsi e perfino perdere una taglia in una settimana. Il trucco è consumare questo frutto sempre prima dei pasti.

Il pompelmo rosa è un alleato della dieta perché contiene grandi quantità di fibre vegetali, in particolare la pectina che può l’assorbimento dei grassi da parte degli acidi biliari nell’intestino, aiutando anche a ridurre il tasso di colesterolo LDL nel sangue. Inoltre assumere il pompelmo quotidianamente aiuta ad aumentare le difese immunitarie dell’organismo anche perché contiene grandi dose di vitamina C.

> IL POMPELMO AIUTA DAVVERO A DIMAGRIRE?

Il pompelmo rosa contiene anche una grande quantità di fenilalanina, che agisce sui centri della sazietà e induce a mangiare di meno. La dieta del pompelmo ha un funzionamento semplice. Si mangia mezzo pompelmo rosa prima di ogni pasto principale e si può abbinare ad un’insalata mista da consumare sempre come antipasto. Al posto dell’insalata, se vi trovate fuori casa, potete consumare un centrifugato.

>DIETA DEL POMPELMO PER PERDERE PESO SENZA FATICA

Per una settimana, dieci giorni al massimo, cercate di fare a meno della pasta e del pane almeno a cena. I carboidrati fanno sentire sazi ma producono quei picchi di insulina che causano l’accumulo di grassi su pancia e fianchi. Preferite le proteine animali e vegetali e accompagnatele con verdure di stagione crude o cotte. Non mangiate nemmeno i dolci. Questo tipo di alimentazione che non prevede i carboidrati di pane e pasta va seguita per un massimo di 10 giorni per non affaticare i reni. Inoltre il pompelmo non è indicato per chi assume l’aspirina quotidianamente.

> DIETA BRUCIAGRASSI DEL POMPELMO, COME FUNZIONA

Dieta COM, cos’è e come funziona

Non esiste una dieta uguale per tutti. E’ questo il concetto che sta alla base della dieta COM, abbreviativo di cronomorfodieta, un strategia alimentare ideata dal dottor Massimo Spattini, specialista in scienza dell’alimentazione, medicina dello sport e antiaging a Parma.

Si tratta di un approccio globale che prende in considerazione i cicli ormonali, le caratteristiche morfologiche di ogni persona e gli ultimi studi di endocrinologia riguardo al funzionamento della tiroide. Secondo questo metodo, esistono tipi di aspetti psicofisici a cui bisogna abbinare una speciale alimentazione: iperlipolitica, iperlipogenetica, ipermista, ipomista.

I tipi iperlipolitici sono dominati dagli estrogeni e hanno un fisico che tende ad accumulare il grasso sulle zone inferiori di pancia e fianchi. Per questi soggetti la dieta ideale è quella che mette i carboidrati nella prima parte della giornata e li esclude del tutto a cena.

Gli iperlipogenetici hanno spalle e tronco robusto e quando ingrassano tendono ad avere le gambe sempre magre. Per loro la dieta COM consiglia una colazione modesta ricca di proteine, un pranzo proteico e una cena a base di carboidrati che aiutano a favorire la sintesi del triptofano, diminuendo anche i livelli del cortisolo al mattino.

Gli ipermisti sono coloro che tendono ad ingrassare in modo bilanciato in tutte le parti del corpo. A queste persone la dieta COM consiglia un regime alimentare bilanciatissimo in tutti i nutrienti, con tutti e tre i componenti della piramide alimentare (carboidrati, proteine, grassi ) in uguali misure. Infine gli ipomisti sono soggetti tendenzialmente magri, spesso affaticati e pallidi. Se gli capita di ingrassare, per dimagrire è necessario diminuire drasticamente i carboidrati. Il consiglio è di fare una colazione e una cena proteiche e un pranzo equilibrato a base di carboidrati, proteine e grassi in uguale misura.

Tisana drenante fatta in casa alla betulla e al tè verde

Una tisana drenante è un ottimo rimedio per eliminare i liquidi in eccesso, ridurre la ritenzione idrica, dare uno scossone alla cellulite e aiutarvi a migliorare i risultati di un adieta dimagrante o di un regime alimentare ipocalorico. Per prepararla in casa è sufficiente avere disposizione le erbe drenanti che ci offre la natura e che è possibile trovare in qualunque erboristeria.

Le migliori tisane sono quelle a base di betulla, di equiseto o di gramigna e potete prepararle in anticipo, un litro alla volta, e berle durante tutto l’arco della giornata. Non preparate troppa tisana perché se si conserva per troppo tempo rischia di ossidarsi. Preparate solo la dose che potete consumare in un giorno, il consiglio è un litro – oppure 4 bicchieri – al giorno.

Una buona tisana drenante si può preparare con 40 gr di tarassaco e 20 grammi di betulla. Una volta che avrete preparato questo composto ne potrete utilizzare tre cucchiaini per ogni tazza di infuso. Lasciate in ebollizione 5 minuti, poi filtrate e consumate la tisana appena si sarà intiepidita.

Anche il tè verde è un ottimo ingrediente per tisane drenanti e depurative. Utilizzate 3 grammi di tè verde per ogni tazza di acqua calda da 250 ml. Attenzione a non scaldare troppo l’acqua perché il tè verde non deve subire temperature superiori agli 80 gradi altrimenti perde le sue proprietà. Tenete in infusione 3 minuti e poi bevete.
Un’ottima tisana drenante si può infine realizzare mescolando 2 cucchiai di equiseto, un cucchiaio di gramigna e un cucchiaio di betulla in 250 ml di acqua calda.

Dieta Wellbeing cos’è come funziona

La dieta Wellbeing è il frutto dello studio del dottor Luca Naitana, biologo nutrizionista e naturopata, che per anni ha studiato le proprietà curative del cibo per il desiderio di aiutare la moglie, ammalata di sclerosi multipla. Dai suoi studi nasce il metodo Wellbeing che parte dal presupposto che il cibo, quando è scelto con attenzione e abbinato nel modo giusto, può aiutare il corpo a stare meglio.

Il primo passo del metodo Wellbeing è la depurazione. Bisogna effettuarla per 4-6 giorni ogni inizio mese attraverso una restrizione calorica: in questo modo l’organismo si resetta e compie una pulizia cellulare utile per il corpo e per la mente. Per mangiare bene bisogna associare bene i cibi. Gli abbinamenti corretti sono quelli a base di verdure crude e proteine animali o vegetali, verdure cotte e crude, verdure cotte e cereali integrali. Anche la dissociazione dei cibi è importante. Le proteine animali andrebbero assunte separatamente dai carboidrati per preservare lo stato di alcalinità dell’organismo. Per il benessere gioca un ruolo fondamentale anche la salute dell’intestino che bisogna aiutare con uno stile di vita corretto che comprenda una buona dose di attività fisica, consumo limitato di caffè, alcol e zucchero.

Sono 10 i consigli fondamentali da seguire per il metodo Wellbeing:

  1. Consuma almeno 5 pasti al giorno
  2. Mangia frutta fresca di stagione lontano dai pasti.
  3. Comincia pranzo e cena con una porzione abbondante di verdura cruda di stagione.
  4. All’inizio della dieta alleggerisci il carico su fegato e reni escludendo l’assunzione di carne rossa, maiale, affettati, insaccati e uova. Nel mese successivo possono essere reintrodotti, 1 alla settimana.
  5. Le proteine animali non devono superare il 10% delle calorie giornaliere. Ok alla carne da 1 a 3 volte alla settimana, il pesce da 2 a 5.
  6. Assumi cereali integrali biologici in chicco e pasta biologica integrale di kamut, farro o grano saraceno.
  7. Limita o evita il pane a pranzo.
  8. Utilizza olio evo spremuto a freddo, solo a crudo
  9. Cotture ideali: al vapore, al forno dolce, brasatura (a fuoco lento con poca acqua e vino e/o limone), al cartoccio con carta da forno e non di alluminio, alla griglia, avendo cura di non bruciare l’alimento.
  10. Esegui tutti i giorni esercizi aerobici (corsa o camminata veloce) e anaerobici (pesi).