La dieta per eliminare le maniglie dell’amore

L’addome è uno dei punti in cui il grasso si accumula di più, e questo vale per le donne ma forse ancora di più per gli uomini. L’eccesso di adipe spesso si concentra nella zona che sta tra i fianchi e l’addome dando origine alle cosiddette “maniglie dell’amore“, un inestetismo dal nome romantico, che però può essere anche molto fastidioso e difficile da combattere.

La lotta per sconfiggere le maniglie dell’amore richiede un approccio basato sulla dieta – o su una corretta alimentazione – accompagnata dall’esercizio fisico mirato e anche da trattamenti estetici ad hoc, come creme snellenti e massaggi.

> LE MANIGLIE DELL’AMORE, TRATTAMENTI D’URTO

La dieta ideale per eliminare le maniglie dell’amore prevede un consumo notevole di verdura perché è in grado di depurare l’organismo e apporta zuccheri e carboidrati necessari al nostro corpo. La pasta integrale è da preferire ma non più di 70 gr al giorno, insieme alla carne bianca e – sporadicamente – anche alla carne rossa. Evitate anche di mangiare frutta troppo zuccherina come uva, fichi, kaki e banane. Assolutamente da evitare i cibi troppo conditi, i fritti e i dolci. In particolare bisogna evitare i grassi saturi che il nostro organismo immagazzina facendo aumentare la scorta di lipidi e quindi il grasso localizzato. Anche evitare i carboidrati a cena può aiutare a dimagrire più velocemente nella zona addominale.

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E per dare una spinta in più al dimagrimento serve anche accelerare il metabolismo e risvegliarlo nel caso fosse troppo lento. Quindi cercate di mangiare di meno ma più spesso, aggiungendo uno spuntino prima di pranzo e uno prima di cena.

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Perchè la dieta non funziona?

Vi sarà capitato di decidere di ridurre drasticamente le calorie e di non vedere nessuna diminuzione nel peso. Può succedere che nonostante gli sforzi l’ago della bilancia non scenda e i sacrifici non servono per ottenere risultati. Da cosa può dipendere? I fattori in gioco sono molti e in particolare ci sono alcune abitudini che dovete abbandonare se volete dimagrire velocemente. Noi vi spieghiamo perchè a volte la dieta non funziona.

> QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA, COSA FARE?

Cosa fare quando la dieta smette di funzionare?

  1. Non digiunate. Non crediate che smettere di mangiare vi aiuterà a dimagrire. Il digiuno non fa altro che rallentare il metabolismo e in questo modo perdere peso diventa impossibile. Dunque non serve digiunare ma è invece salutare fare 3 pasti al giorno e due spuntini light.
  2. Bevete di più. Bisogna bere due litri di acqua al giorno, anche attraverso tisane e infusi drenati. In questo modo si eliminano i liquidi in eccesso e si elimina il gonfiore che può essere una delle cause della mancanza del dimagrimento.
  3. Non mangiare fuori casa. Evitate il più possibile di fare pasti fuori di casa e se proprio siete costretti, fate attenzione a quello che mangiate. Ad esempio, le insalatone con formaggio, tonno e uovo che si trovano nai bar sono super caloriche e abbinano alimenti che non andrebbero mangiati insieme.
  4. Mangiare carboidrati. Eliminare i carboidrati può inizialmente dare risultati ma non è un buon modo per dimagrire. Dunque diminuiteli drasticamente ma non eliminateli, e preferite i carboidrati integrali che sono più ricchi di fibre e fanno bene alla salute dell’intestino.
  5. Non mangiare troppa frutta. La frutta non è un alimento dietetico perchè è molto ricca di zuccheri. Dunque va mangiata ma solo in quantità pesate (massimo 150 gr a pasto) e soprattutto la scelta va effettuata tra i frutti meno zuccherini come mele, pere, arance. Evitate kaki, fichi, uva e banane.
  6. Fare più attività fisica. Cercare di dimagrire senza fare attività fisica è un controsenso. Il movimento accelera il metabolismo e aiuta a bruciare più calorie.

> UNA DIETA SANA RIDUCE LO STRESS

Menù di Pasqua light per chi è a dieta

Pasqua si avvicina e voi non volete rovinare la vostra forma fisica. Oltre a resistere alla terribile tentazione di colombe pasquali e uova di Pasqua, dovrete anche fare attenzione a cosa mangiare. Eccovi un perfetto menu di Pasqua light che vi aiuterà a mangiare sano e con gusto, con un pizzico di attenzione alle calorie. E ricordate: qualunque cosa mangerete, fate attenzione alla grandezza delle porzioni. Potete assaggiare tutto ma non dovete esagerare con niente.

Primo piatto light

Sfruttate le verdure di stagione e gli ingredienti pasquali per eccellenza come gli asparagi o i carciofi, che potete utilizzare per fare un gustoso risotto. In questo modo eviterete salse, besciamella, carne e altri super calorici ingredienti.

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Secondo piatto light

A Pasqua si manga l’agnello e voi ve lo potete certamente concedere. Preferite la carne arrosto o cotta al forno, da accompagnare con un contorno di verdure da preferire sicuramente alle patate, che sono troppo caloriche.

> EVITARE LE ABBUFFATE CON 10 FACILI CONSIGLI

Contorno light

Tutte le verdure sono concesse, dalle zucchine in padella ai peperoni al forno, fino agli asparagi e ai carciofi al vapore. Attenzione a piatti realizzati con piselli e fave che sono un po’ più calorici. Via libera alle insalate di qualunque tipo purchè siano condite con poco olio e senza salse di accompagnamento.

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Dolce di Pasqua light

Noi vi suggeriamo un dolce alla frutta, una mousse al caffè, un sorbetto oppure un gelato alla frutta. Ma se proprio non potete resistere, assaggiate anche un pezzetto di colomba e un quadretto di cioccolato: un piccolo sgarro non può fare certamente male.

 

Baccelli di fagiolo contro la fame nervosa

Affrontare una dieta non è mai semplice, e spesso può succedere di essere messi a dura prova dalla fame nervosa. In casi come questo un alleato fondamentale potrebbe essere il baccello di fagiolo, che aiuterebbe ad affrontare la dieta senza stress e senza farsi colpire da quegli improvvisi attacchi di fame che ci fanno sgarrare vanificando i risultati ottenuti.

Il cibo ha per tutti una funzione consolatoria. Mangiamo di più quando siamo nervosi, desideriamo più dolci quando ci sentiamo depressi o ansiosi ma usare il cibo come strumento consolatorio innesca un circolo vizioso che oltre a creare seri problemi psicologici, mette anche a rischio i processi di assimilazione degli alimenti e di smaltimento delle tossine.

> INTEGRATORI BRUCIA GRASSI, FANNO MALE O SERVONO REALMENTE?

Quando si alternano abbuffate e digiuni il metabolismo si abbassa e si favorisce l’accumulo di grasso. Quindi la strategia vincente per riuscire nell’obiettivo di perdere qualche chilo sarebbe calmare la fame, rilassare i nervi e mantenere stabile il livello degli zuccheri nel sangue.

> GLI INTEGRATORI CHE ACCELERANO IL METABOLISMO

Secondo i fitoterapisti il baccello di fagiolo aiuta a contrastare la fame nervosa e a regolare l’appetito e la sensazione della fame. Avrebbe anche un effetto saziante che coinvolge il pancreas, in quanto favorisce il rilassamento ed evita i cosiddetti “cali di zucchero! che spesso colpiscono chi è abituato a consolarsi con il cibo.

> RIMEDI NATURALI CONTRO LA FAME NERVOSA

Il baccello di fagiolo si può assumere sotto forma di compresse o tavolette che potete trovare in erboristeria o nelle parafarmacie dei supermercati. Si assume dopo la colazione, il pranzo e la cena e la dose consigliata è di 2 compresse da assumere con un bicchiere d’acqua per 4 mesi di seguito, con un mese di stop.

Dieta di Bill Clinton, cosa mangia l’ex presidente degli USA

Durante la campagna presidenziale che ha visto la vittoria di Donald Trump, la sua rivale Hillary Clinton è apparsa in pubblico con il marito Bill (ex presidente USA) in ottima forma. Pare che Clinton abbia perso molti chili e la sua forma fisica in generale ne risulta migliorata. Nel 2004, dopo un infarto e 5 by-pass al cuore, anche Bill Clinton ha deciso di cambiare stile di vita e alimentazione. Da quel momento ha cominciato a mangiare vegano, anche se ogni tanto si concedeva carne e pesce, ma la svolta è avvenuta dopo l’incontro con il dottor Hyman che gli ha consigliato una nuova dieta.

L’approccio del dottor Hyman è di tipo olistico, cioè mirato a curare l’organismo nel suo complesso, mente e corpo insieme. Lo scopo è sconfiggere quella che il dottor Hyman chiama “diabesità”, cioè quella particolare condizione che comporta insulinoresistenza, sindrome metabolica, grave sovrappeso, prediabete e che colpisce oltre 1 miliardo e 700 mila persone in tutto il mondo. Colpa del troppo cibo ma anche della sedentarietà e anche chi ha valori della glicemia perfettamente normali potrebbe ugualmente correre il rischio di sviluppare la diabesità che impedisce di perdere peso e di condurre una vita sana.

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Secondo Hyman la situazione non è irrecuperabile. Basta seguire alcune regole e introdurre nella dieta proteine buone della carne magra, del pesce, delle uova, che controllano la fame e ci fanno sentire più sazi e soddisfatti. Per stare bene è vero che bisogna mangiare molta frutta, verdura e fibre ma non è sempre necessario eliminare alimenti di origine animale.

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In una giornata tipo Bill Clinton segue un menu di questo tipo:
COLAZIONE: una frittatina di verdure con riso nero
PRANZO: insalata verde con rucola, avocado e carciofi, salmone e un frutto.
CENA: fagioli broccoletti, una fettina di pollo alla griglia.

E poi non bisogna dimenticare che il benessere passa anche dall’attività fisica. Il dottor Hyman consiglia di praticare yoga, meditazione e sport aerobici.

Dieta liquida, menu esempio per depurarsi

Frullati, centrifughe, succhi e zuppe sono gli ingredienti fondamentali della dieta liquida, un regime alimentare che revede l’assunzione di soli liquidi per un periodo limitato, massimo 2 giorni a settimana. I benefici della dieta liquida secondo gli esperti sono numerosi: questo tipo di alimentazione aiuta a drenare i liquidi in eccesso, a ristabilire l’equilibrio dell’intestino, ad eliminare le tossine e anche a perdere qualche chilo. E dopo due giorni il metabolismo riparte più veloce.

Dieta liquida menu

Una dieta liquida nella sua versione più restrittiva prevede di alimentarsi per due giorni solo con alimenti liquidi. Sì a succhi di frutta, centrifugati, vellutate di verdure, centrifugati e frullati, che si possono realizzare mescolando frutta e verdura di stagione. Il consiglio è di fare una colazione più nutriente e man mano realizzare frullati sempre più leggeri fino alla cena.

Ad esempio: al mattino potete bere uno smoothie fatto con 700 gr di tofu, 300 gr di latte di soia, 2 cucchiai di stevia e 300 gr di lamponi. Procedete bevendo un succo di frutta a merenda. A pranzo preparatevi un frullato con 400 g di fagioli cannellini bolliti, 6 foglie di menta fresca, 2 cucchiaini di stevia, 1 pizzico di bicarbonato,
1 pizzico di sale. A merenda un frullato di frutta. A cena mantenetevi leggeri con uno smoothie di minestrone che potete realizzare frullando il minestrone con un pizzico della sua acqua di cottura. Attenzione a non esagerare con il sale.

Dieta liquida, quanto si perde

Con la dieta liquida si può mediamente perdere fino ad un chilo al giorno. Ma attenzione: si tratta solo di un chilo di liquidi e se il giorno dopo continuate a mangiare normalmente vanificherete tutti gli sforzi. Dunque, non aspettatevi di vedere subito scendere drasticamente l’ago della bilancia ma continuate con costanza ad osservare il vostro giorno liquido una volta a settimana e piano piano, insieme a un po’ di attività fisica e ad un’alimentazione più sana, noterete i risultati.

 

A dieta solo un giorno a settimana per dimagrire senza sacrifici

Dimagrire facendo la dieta solo un giorno a settimana, senza eccessivi sacrifici e senza il pericolo dell’effetto yo yo. E’ quanto promette il programma alimentare ideato da Marc Méssegué, esperto di erbe e di benessere naturale, che consiglia di scegliere un solo giorno a settimana per mangiare di meno depurarsi e detossinare l’organismo perdendo anche peso.

Il principio è semplice. Si sceglie un giorno a settimana – consigliatissimo il lunedì mattina – e per quel giorno si mangia poco. Niente carboidrati, niente sale aggiunto, niente zuccheri, al bando i salumi e i formaggi. Solo a colazione si possono mangiare due fette di pane, miele, marmellata e caffè ma senza latte. Consentite le verdure e le proteine magre del pesce e della carne bianca, insieme alle uova e ai legumi. Pesatevi la mattina del lunedì a digiuno e poi pesatevi la mattina il giorno seguente: scoprirete che avete perso un chilo. Ovviamente si tratta solo di liquidi ma il principio del giorno di magro resta valido per disintossicarsi e smaltire i liquidi in eccesso.

> DIETA DEL DIGIUNO ALTERNATO

A lungo andare però, questo regime alimentare promette anche un vero dimagrimento della massa grassa. Chiaramente, non essendo una dieta restrittiva, la perdita di peso è molto lenta ma di certo  è duratura. Scongiurato l’effetto yo yo e in più questo tipo regime alimentare può diventare un’abitudine settimanale da seguire per tutta la vita. Ricordiamo infatti che anche il professor Veronesi si era espresso più volte a favore di un giorno di digiuno settimanale.

> DIETA DEL DIGIUNO DI UMBERTO VERONESI

Alla fine della dieta di un giorno di Méssegué si possono perdere circa 100 grammi a settimana effettivi, liquidi a parte, che moltiplicati per 365 giorni di un anno fanno un dimagrimento effettivo di 5,2 chili. Niente male per così poco sforzo!

Dieta prima degli esami: come prepararsi ad un periodo di stress

Gli esami non finiscono mai e in certi periodi dell’anno gli appuntamenti importanti si avvicinano e con loro lo stress degli esami di maturità e degli esami universitari. L’alimentazione ci può venire in aiuto per contrastare lo stress, per stare in forma e mantenere alta la concentrazione ed elevate le energie mentali.

Il cibo può diventare un alleato fondamentale per mettere in moto i neuroni e sconfiggere la stanchezza, seguendo la giusta dieta. Gli esperti ci spiegano che prima degli esami è fondamentale dedicare la giusta importanza alla colazione. Saltarla per dormire 10 minuti in più fa molto male ed è una cattiva abitudine da abbandonare subito. Eliminare la prima colazione riduce di molto la capacità di concentrazione.

> MATURITA’ : LA DIETA CHE RILASSA

In più consumare alimenti dolci aiuta a produrre serotonina e quindi a sentirsi più energici e positivi, e poi i cereali abbinati gli zuccheri sono il mix perfetto per dare energia al cervello dopo il riposo notturno. La colazione giusta comprende quindi pane, latte, fette biscottate, prodotti da forno e cereali, e poi la frutta ma se non avete tempo anche un cappuccino e dei biscotti integrali possono bastare.

> LA DIETA PER GLI ESAMI DI MATURITA’ CONTRO LO STRESS

Il classico cappuccino infatti è un toccasana per chi deve studiare. Il latte è nutriente e contiene sali minerali di cui i giovani hanno bisogno mentre il caffè aiuta a ritrovare l’energia. Attenzione però agli eccessi e alle esagerazioni. Mai superare le 3 tazzine al giorno.

E quando arriva il momento, cosa mangiare la mattina dell’esame? E’ indispensabile consumare alimenti facili da digerire, evitare prdotti farciti e puntare sulla leggerezza, preferendo la frutta alel merendine industriali.

Dieta della forchetta, cos’è e come funziona

Per una volta un regime alimentare che proviene dall’estero viene premiato dalla gran parte degli esperti del settore. Si tratta della dieta della forchetta, “The Fork it! Diet“, un regime alimentare ideato da Ivan Gavriloff e Sophie Troff che aiuta a perdere peso senza grandi sacrifici, senza cambiare troppo le nostre abitudini alimentari e assumendo ad ogni pasto tutti i nutrienti fondamentali.

Ed è proprio perchè si tratta di un regime alimentare semplice e bilanciato che gli esperti sono tutti concordi nel dire che questa dieta può davvero finzionare sia per chi ha pochi chili da perdere, sia per chi vuole dare più regolarità alla propria alimentazione con un regime ipocalorico che non elimina nessun alimento.

Come funziona la dieta della forchetta

Si tratta di mettere in pratica il vecchio adagio che dice: colazione da re, pranzo da principe e cena da povero. Il principio è quindi quello di mangiare molto nella prima fase della giornata – anche alimenti proteici come le uova e il prosciutto, e poi gradualmente ridurre l’apporto calorico fino alla cena, che deve essere il pasto più light della giornata. Fin qui si tratta di seguire i principi della cronodieta.
Ma il nome della dieta ci spiega anche un’altra sua caratteristica fondamentale: in questo regime alimentare, a cena si sono concessi solo alimenti che si possono mangiare con la forchetta, senza l’ausilio di altre posate (nè coltello, nè cucchiai o cucchiaini, e nemmeno le dita), masticando con calma ogni boccone in modo da prestare più attenzione al raggiungimento del senso di sazietà.

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In pratica, a colazione e pranzo sono concesse tutte le posate, a cena invece solo la forchetta. Quindi a colazione si possono mangiare latte, frutta, uova, yogurt, cereali integrali e perfino prosciutto. A pranzo sono altamente consigliate le zuppe e le minestre di cereali e verdure, seguite dalla carne ed è consentito perfino un dessert leggero come un sorbetto, un gelato alla frutta o un budino. Pizza, pasta, panini e patatine fritte sono consentiti, ma vanno consumati con molta moderazione. A cena, invece sono bandite tutte le posate tranne la forchetta, e si può quindi mangiare solo pesce, verdure, legumi, germogli e cous cous.

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Durante la giornata sono concessi anche due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio (entro le 17) e si può mangiare frutta, sorbetti alla frutta e perfino un quadretto di cioccolato fondente.

5 regole per evitare l’effetto yo yo nella dieta

Riuscire a dimagrire, specialmente in vista dell’estate è sicuramente uno dei buoni propositi della primavera. Il problema però è sempre quello: dimagrire significa spesso stare a dieta e fare rinunce per lunghi mesi per poi ritrovarsi a mangiare di nuovo come prima e riprendere tutti i chili persi, se non di più. Quindi, come evitare l’effetto yo yo della dieta?

Potreste stare a dieta 12 mesi l’anno ma la soluzione è forse più semplice, basta seguire alcune regole.

Prima regola: la dieta di mantenimento non è un regime alimentare da seguire per tre mesi ma deve diventare uno stile di vita, una regola alimentare che ci aiuta a distinguere quali sono gli alimenti ok e quelli da evitare e ci aiuta anche a gestire la grandezza delle porzioni proprio per evitare l’effetto yo yo.

Seconda regola: no alle diete lampo. Non fatevi convincere dall’idea di poter perdere sei chili in due settimane perchè quel tipo di dieta aiuta forse a sgonfiarsi, a perdere liquidi, ma non aiuta per niente ad eliminare la massa grassa e il risultato è che dopo l’ago della bilancia torna ai livelli di prima.

> 5 BUONI MOTIVI PER NON FARE LA DIETA LAMPO

Terza regola: evitate di mangiare i carboidrati da soli e abbinateli invece alle proteine magre perchè questo aiuta a tenere sotto controllo l’indice glicemico e il corpo può utilizzare gli zuccheri necessari senza trasformare quelli in eccesso in grassi di deposito.

> DIETE CHETOGENICHE RIDUCONO L’EFFTTO YO YO

Quarta regola: non saltate mai la colazione. Mangiare qualcosa entro 40 minuti dal risveglio aiuta a tenere  abada al fame per le ore successive.

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Quinta regola: compensare. Se non riuscite proprio a rinunciare a cenette e aperitivi con gli amici, almeno compensate il giorno dopo con pasti più leggeri e base di sole proteine e verdure. Il controllo delle calorie vi aiuterà a compensare i bisogni energetici.

Dieta: per dimagrire non bisogna avere fretta

La fretta è cattiva consigliera, anche in fatto di dieta. Per riuscire a perdere peso realmente e non recuperarlo è necessario cambire totalmente stile di alimentazione e per ottenere questo risultato ci vuole tempo. Perdere dieci chili in sei settimane non solo è un obiettivo sbagliato dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista mentale.

Per ottenere buoni risultati e soprattutto non riprendere i chili persi è importante recuperare il vero senso del dimagrimento, che non è solo un lungo periodo di restrizioni e senso di fame ma un percorso che prevede il recupero, ma un’occasione per rimettersi in forma imparando delle buone abitudini che possano diventare parte del nostro modo quotidiano di alimentarci. E pian piano, senza eccessiva fretta, anche l’ago della bilancia dovrebbe cominciare a scendere.

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Una dieta giusta fa perdere tra 500 e 800 gr a settimana, non elimina nessun alimento e nessuna classe di alimenti. Si mangia tutto, si cucina con pochi grassi ed evitando preparazioni industriali e non si fanno eccessive restrizioni, altrimenti si passa tutto il tempo a pensare a quello che non si può mangiare sognando che arrivi il momento di riprendere a mangiare come prima.

Per dimagrire dunque bisogna avere molta pazienza perchè la vera dieta, quella che diventa stile quotidiano, dura tutta la vita. Imparate ad aspettare che la dieta faccia lentamente il proprio corso perchè prendere coscienza del bisogno di tempo è un passo importante per il vero cambiamento.

Evitate anche si stabilire chili e tempi della dieta prima di cominciare a dimagrire. L’impazienza vi porterà a fare uno sforzo eccessivo che magari non è in linea con lo stile di vita o con il particolare momento che state vivendo. Capita a tutti un momento no e tutti abbiamo un lato debole e la dieta efficace è quella che entra in sintonia perfetta con il nostro stile di vita.

Infine: nessun obiettivo rigido. Sgarrare ogni tanto è normale per non rendere la dieta insostenibile.

La dieta mediterranea riduce i rischi di cancro al seno in menopausa

La dieta mediterranea e i suoi benefici sono al centro di numerosi studi e ricerche. Oggi l’ennesimo studio, questa volta olandese, evidenzia come una dieta ricca di verdure, pesci, legumi, noci e olio di oliva sia in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno, specie nell’età della menopausa.

I risultati ottenuti sono stati rilevati dopo l’osservazione di 62.573 donne di età compresa fra i 55 e i 69 anni in un arco di tempo di vent’anni, alla fine dei quali i ricercatori della Maastricht University hanno notato che una dieta dove il consumo di cereali raffinati, carne rossa e zuccheri fosse ridotto al minimo e l’alcol completamente escluso, riduceva del 40% la probabilità d’insorgenza di carcinomi estrogeno-negativi, cioè una delle più gravi tipologie di tumore al seno, contro i quali la terapia ad ormoni può non essere efficace. Riguardo all’alcol, nonostante la dieta mediterranea ne consenta l’assunzione in piccole quantità, la sua comprovata incidenza nel cancro al seno lo rende un alimento da bandire dall’alimentazione.

> ASSAPORA LA VITA, IL TUMORE AL SENO SI COMBATTE ANCHE CON LA DIETA

Come ha spiegato il professor Piet van del Brandt sull’International Journal of Cancer, che ha pubblicato i risultati dello studio, la ricerca mette in luce come i modelli alimentari possano influenzare il rischio di contrarre il cancro al seno, la dieta mediterrana è collegata a un rischio ridotto di carcinoma estrogeno-negativo, però la prevenzione resta la migliore – e fondamentale – arma a nostra disposizione per non ammalarci di tumore. Dieta ed esercizio fisico sono parte di uno stile di vita sano ma bisogna sempre essere informati sulle patologie, sui possibili sintomi e fare i controlli previsti per le donne a seconda dell’età.

> NANOPARTICELLE NATURALI E DIETA MEDITERRANEA CONTRO IL CANCRO AL SENO

La dieta F2 che fa bene alla salute e all’ambiente

La dieta F2 era un regime alimentare in voga negli anni 80 e secondo i giornalisti del Guardian è tornata di moda  in questi anni. Si chiamava F-Plan ed era una dieta inventata da Audrey Eyton, la fondatrice di Slimming Magazine, che adesso l’ha modificata e ribattezzata dieta F2.

La F sta per fibre e infatti in questo tipo di alimentazione si dà il via libera a frutta, verdura, cereali, probiotici e proteine vegetali. No agli zuccheri, ai grassi e all’alcool, per un regime alimentare che fa bene alla salute di certo, ma anche all’ambiente. Il perchè ce lo spiega il dottor Franco Contaldo, professore ordinario di Medicina interna presso l’Università Federico II di Napoli, che sottolinea che dal 1967 al 2007 la produzione agricola è aumentata del 115% mentre le terre disponibili solo dell’8%; più del 30% del cibo che produciamo viene buttato via, infine il 40% dei territori è utilizzato per produrre cibo per gli animali da allevamento.

> DIETA VEGANA, PRO E CONTRO DEL REGIME ALIMENTARE SENZA CARNE

Quindi seguire un’alimentazione che riduca al minimo gli alimenti di origine animale, prediligendo quelli di origine vegetale, che hanno effetti meno dannosi sull’ambiente, avrebbe ricadute positive sia sulla salute del pianeta, che sulla salute dei suoi abitanti.

> 5 MITI DA SFATARE SULLA DIETA VEGETARIANA

Sempre secondo il professor Contaldo, la dieta a prevalenza di verdure e frutta -senza però esagerare con estremismi e squilibri alimentari – sarebbe la strada giusta per ritrovare la forma e la salute. Sì, quindi, a una dieta vegetariana, evitando però scelte selettive estreme o squilibrate.

> LA DIETA VEGETARIANA, CONSIGLI PER COMINCIARE

Non bisogna eliminare uno o più gruppi o classi intere di alimenti, ma seguire un’alimentazione come la dieta mediterranea, ad alto contenuto di fibre e vegetali e con pochi alimenti di origine animale. Un’alimentazione sana – anche in considerazione dello stile di vita edentario di tantissimi italiani – secondo Franco Contaldo deve quindi prevedere una colazione abbondante, un pranzo equilibrato e una cene leggera e mai dopo le 21, e deve limitare se non eliminare le calorie inutili che provengono ad esempio dai cibi conservati o troppo ricchi di sale, l’alcol e le bibite zuccherate. Sono invece permessi cereali, verdure, legumi, frutta, pesce, poca carne e derivati del latte e olio extravergine di oliva, da associare a un’attività fisica regolare.

Dieta della longevità: cosa mangia la regina Elisabetta II

Lei è sempre bella, sempre in forma, sempre volitiva e di carattere e ha da poco compiuto 90 anni e più di 60 anni di regno. Stiamo parlando della regina Elisabetta II d’Inghilterra, sovrana longeva e amata dal suo popolo, che forse nasconde nella sua dieta il segreto della longevità.

Cosa mangia la regina Elisabetta II? Secondo Business Insider la sua giornata tipo inizia con una tazza e si conclude con un bel calice di champagne. In particolare, la regina a colazione beve un bel tè Earl Grey – in perfetto stile british – senza zucchero e senza latte e acompagnato da biscotti, cereali e a volte con il pane tostato con la marmellata. Solo raramente la regina a colazione consuma delle uova strapazzate.

> CAFFE’ GRECO, IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’

Ogni giorno, prima di pranzo, la regina si concede un gin, passione che ha ereditato dalla Regina Madre e anche dalla sorella Margherita – con un vermouth Dubonett, una fetta di limone e molto ghiaccio. Il pranzo, di solito a base di pesce o carne bianca e accompagnato da verdure è sempre coronato da un bel bicchiere di vino.

> LA DIETA DELL’UOMO PIU’ LONGEVO DEL MONDO

A cena Queen Elizabeth preferisce consumare salmone o carne rossa e gli unici dessert che si concede sono i frutti coltivati nella sua residenza di Balmoral o nel Castello di Windsor. Alla fine del pasto, c’è tempo per gustare un Martini dry. E per conciliare il sonno, pare che Elisabetta II si conceda addirittura un calice di champagne prima di andare a dormire. Avrete quindi notato che la regina assume una cose consistente di alcol ogni giorno e che non assume zuccheri – se non quelli naturali della frutta e quelli dell’alcol – e mangia pochi carboidrati. Champagne a parte, si tratta di un regime alimentare alla portata di tutti che evidentemente ha i suoi benefici.

Integratore a base di curcuma, proprietà

Gli integratori a base di curcuma sono sempre più diffusi in farmcie e parafarmacie anche grazie alla diffusione di notizie che parlano dei benefici e delle straordinarie proprietà della curcuma. La curcuma infatti è una spezie dalle innumerevoli proprietà: antiossidante, antitumorale, antinfiammatorio e antidolorifico. Inoltre la curcumina aiuta a proteggere i neuroni dalla degenerazione provocata dalla malattia di Alzheimer, a difendere da raffreddore, influenza e altre infezioni.

Effetti antitumorali della curcuma

Il nostro corpo però non riesce ad assorbire per bene la curcumina, e le ricerche scientifiche hanno mostrato che la biodisponibilità della curcumina in realtà resta molto bassa anche assumendo quotidianamente questa spezia.

> DIETA DELLA CURCUMA PER DIMAGRIRE VELOCEMENTE

Per ottenere i vantaggi dell’assunzione della curcuma è quindi consigliato l’uso degli integratori a base di curcuma, che permettono di assumere grandi quantità di principio attivo e sono formulati in modo da consentire il massimo della biodisponibilità. Ad esempio, l’asociazione tra curcuma e pepe aumenta la biodisponibilità della curcumina del 2000%, dunque se dovete scegliere un integratore a base di curcuma, privilegiate quelli che contengono curcuma e piperina.

> RICETTE LIGHT, POLLO ALLA CURCUMA

Diversi studi hanno anche dimostrato che la curcumina viene assorbita più facilmente dal corpo quando si assume la curcuma in forma micronizzata sotto forma di capsule, oppure la curcuma micellare che viene veicolata con maggiore efficacia ed eliminata in modo più lento dall’organismo.

> EFFETTI ANTITUMORALI DELLA CURCUMA

Prima di assumere qualsiasi integratore consultate il medico perchè anche i prodotti naturali possono provocare effetti collaterali o interagire con terapie farmacologiche in corso. Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici o calcoli biliari, dovrebbero consultare il medico prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.

Allarme Neuromed: con la crisi la dieta mediterranea è diventata un lusso

Il carrello dei meno abbienti è sempre più povero. L’allarme arriva dai ricercatori del Dipartimento di epidemiologia e la prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli guidati da Giovanni de Gaetano.
Secondo i ricercatori non ci sono dubbi: la crisi costringe i meno abbienti a scegliere cibi di scarsa qualità con ricadute negative sulla salute. E riguardo alla dieta mediterranea, Giovanni de Gaetano afferma che da più di dieci anni gli italiani stanno progressivamente abbandonando la dieta mediterranea, soprattutto nel Sud Italia dove questo tipo di alimentazione è nato.

dieta mediterranea olio

La dieta mediterranea prevede il consumo di 5 porzioni di frutta e verdura quotidiane, un consumo bisettimanale del pesce e la riduzione dei grassi animali e della carne, ma mangiare frutta e verdura per una famiglia di quattro persone è un impegno economico importante, e lo stesso vale per il pesce. Eppure a partire dal 2007 – secondo Licia Iacoviello responsabile del progetto Moli-sani di Neuromed – le famiglie hanno drasticamente ridotto gli alimenti base della dieta mediterranea, in particolare quelli più efficaci nella prevenzione delle patologie croniche. Nel 2007 solo il 19% della popolazione seguiva la dieta mediterranea, contro il 34% del 2005.

> DIETA MEDITERRANEA: 7 BENEFICI PER LA SALUTE

L’allarme di Neuromed non riguarda tanto la spesa degli italiani, quanto le ricadute che un’alimentazione di scarsa qualità può avere sulla salute. Infatti come spiega De Gaetano la dieta mediterranea ha innumerevoli vantaggi per uomini e donne di tutte le età:

Non ci sono differenze importanti tra uomini e donne. Se parliamo delle malattie cardiovascolari gli anziani che ne soffrono ne hanno più vantaggi. Tuttavia è bene che anche i ragazzi seguano la dieta mediterranea che fra i tanti benefici combatte l’obesità, una vera epidemia tra la nostra gioventù.

> DIETA MEDITERRANEA: LA PASTA NON NE FACEVA PARTE

Benefici, secondo i risultati della ricerca, sarebbero anche gli effetti sui malati di patologie croniche come il diabete. Dallo studio infatti è emerso che i diabetici che seguono ladieta mediterranea muoiono meno.

La dieta di Rihanna: dieta dei 5 fattori

La vita di una star –  si sa – è sempre fuori dalle regole e Rihanna non fa eccezione. Come rivelato dalla sua cuoca personale Debbie Solomon durante la trasmissione americana The Doctors, Rihanna seguirebbe un’alimentazione senza particolari regole, basata solo sulle sue voglie del momento e su qualche capriccio che ogni tanto ama concedersi.

Ma quando vuole dimagrire, cosa mangia Rihanna? La Solomon ha svelato che la cantante segue la dieta dei 5 fattori, un regime alimentare creato da Harley Pasternak. Si tratta di un programma che comprende tutti i gruppi alimentari, nel quale i pasti devono essere 5 al giorno, ognuno composto da 5 elementi, con piccoli spuntini ogni tre ore e l’attività fisica (cardio e potenziamento) composta da 5 sedute di 5 minuti al giorno.

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Rihanna mangia quindi verdura, fibre, proteine magre, grassi buoni e carboidrati a basso indice glicemico. Questo quando intende rimettersi in forma. E tutti i giorni?

Solomon, sua cuoca ormai da 5 anni, ha svelato cosa mangia Rihanna a colazione, pranzo e cena. Si inizia con una colazione iperproteica a base di 4 uova bollite, una fetta di pane tostato e frutta, in genere ananas, mango o papaya e frutti di bosco. Anche lei beve acqua tiepida e limone a stomaco vuoto al mattino.

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A pranzo privilegia i carboidrati mentre a cena il pasto deve essere più leggero, a base di proteine e verdure. Quali proteine? Ogni tipo di proteina esistente, rivela la chef, in base al luogo in cui si trovano e senza dimenticare un pizzico di spezie di vario tipo – molto amate da Rihanna – con le quali la cuoca può arricchire i suoi piatti secondo i gusti della star.

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Il piatto preferito di Rihanna? Per non tradire le sue origini caraibiche – Rihanna infatti è originaria delle Isole Barbados – il pollo al curry.

La dieta macromediterranea per nutrire corpo e anima

L’ultima novità nel campo dell’alimentazione salutare si chiama dieta macromediterranea. La dieta macromediterranea è un particolare tipo di nutrizione che mette insieme alcuni principi della dieta mediterranea con quelli della dieta macrobiotica. Lo scopo di questo tipo di alimentazione è ridurre il rischio glicemia, colesterolo e trigliceridi.

Cereali integrali, legumi, verdure non amidacee e frutta sono gli alimenti indispensabili di questo stile alimentare che promette di far perdere qualche chilo e insieme al peso superfluo liberarsi anche della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi riscoprendo alimenti naturali, non raffinati, di stagione e soprattutto, tornando in cucina a preparare i piatti senza ricorrere ai cibi industiali.

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La prima caratteristica di questa dieta è privilegiare l’assunzione di farine semintegrali e integrali, biologiche e macinate a pietra. Bisogna riscoprire nell’alimentazione i semi oleaginosi ricchi di proteine, grassi e calcio e usare zucchero di canna, malto di cereali, succo di mela e frutta secca o cotta anzichè il tradizionale zucchero bianco. La dieta consiglia anche di riscoprire le cosiddette ” verdure del mare”, cioè le alghe che sono una preziosa fonte di iodio, alleato contro i disturbi della tiroide e per favorire il naturale metabolismo dell’organismo.

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E poi bisogna fare attenzione alla cottura, perché quando cuciniamo possiamo modificare le proprietà energetiche del cibo. Ad esempio, le verdure cotte al vapore hanno un effetto rilassante, saltate velocemente in padella invece riattivano l’organismo.

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Se siete interessati a seguire la dieta macromediterranea, potete trovare tutte le informazioni, le istruzioni e le riccette dela salute nel libro scritto dagli chef Simonetta Barcella, Titti Gemellaro, Elvira Lotti Matteotti, Silvia Petruzzelli e Rita Possemato e dai medici Franco Berrino, Luigi Fontana ed Enrica Bartolozzi, che si intitola
“La dieta Macromediterranea. Il cibo della gratitudine“, edito da Terra Nuova Edizioni