Colon irritabile, come eliminare il disturbo

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Per chi soffre della sindrome del colon irritabile, ansia e tensioni sono molto dannose perché contribuiscono ad aggravare i disturbi che interessano gli organi della digestione, perciò la prima cosa da fare è provare a scaricare lo stress praticando con regolarità attività fisica: il movimento favorisce il lavoro dell’intestino e stimola l’organismo produrre serotonina, la sostanza che induce il buonumore. L’ideale sarebbe fare 45 minuti al giorno di cyclette, di tapis roulant oppure di camminata a passo sostenuto almeno due o tre volte alla settimana.

Per quanto riguarda la dieta, bisogna fare attenzione a scegliere i cibi da mettere nel piatto: alcuni alimenti, infatti, possono contribuire ad aumentare la produzione di gas e flatulenza e, quindi, ad aggravare i fastidi addominali.

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Germogli di soia per restare in forma

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I germogli di soia hanno tantissime proprietà benefiche, sono degli autentici integratori naturali in grado di aiutare il fisico a drenare liquidi e tossine, ma anche di tonificare i muscoli, stimolare il metabolismo e scolpire la silhouette.

In ogni seme c’è un germoglio in embrione, composto da foglie e radici che spuntano appena inizia il processo di germinazione, durante il quale le sostanze presenti nel seme vengono digerite e trasformate in nutrienti che il nostro corpo riesce ad assimilare più velocemente. Per avere una buona dose di nutrienti basta consumare 15-30 grammi di germogli a pasto.

I germogli di soia sono molto versatili in cucina e mantengono inalterato il gusto di cereali, verdure ed ortaggi, aggiungendo una nota di sapore a ogni pietanza. Sono più di 40 quelli che possono essere inseriti nella dieta di tutti i giorni; in commercio sono reperibili anche mix già pronti e particolarmente ricchi di nutrienti.

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La dieta dell’agopuntura

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L’agopuntura è un tecnica curativa usata in Cina da migliaia di anni, ma che in Italia è arrivata solo negli anni Settanta, con la quale è possibile curare i più svariati disturbi: dall’artrosi ai dolori cervicali, passando per quelli muscolari, fino alla depressione e all’ansia.

Alcune ricerche mediche hanno dimostrato che la pratica dell’agopuntura abbinata ad una dieta ipocalorica può aiutare a far perdere quei chili di troppo spesso provocati da stress e attacchi di fame.

Non vi spaventate: l’agopuntura non è assolutamente fastidiosa né dolorosa, in quanto vengono utilizzati degli aghi sottilissimi, detti aghi filiformi, in acciaio indeformabile; gli aghi utilizzati sono sterili e in confezione monouso, e il loro diametro può variare da 0,19 mm a 0,46 mm, e la loro lunghezza da 12 a 200 mm.

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Alitosi: come bloccarla con le erbe

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L’alito pesante può presentarsi in modo sporadico oppure diventare una sgradita abitudine; in ogni caso, l’alitosi è sempre fonte di disagio, e per eliminarla occorre agire su più fronti.

Per prima cosa è bene rimuovere le cause che possono essere più evidenti come carie o vecchie protesi, ma anche gengiviti ed infezioni che colpiscono bocca e gola, poi controllare il funzionamento di fegato, stomaco, reni e intestino, e infine via libera alle erbe che aiutano ad eliminare l’alitosi.

Spesso l’alito pesante è accompagnato da una sensazione di cattivo gusto in bocca: è il segnale che l’organismo è messo a dura prova dalle tossine, ed è indice del cattivo funzionamento del fegato.

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Dieta delle uova

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Se avete qualche chiletto da smaltire in vista della prossima estate ma la vostra situazione non è poi così “tragica” (si fa per dire) forse potreste provare la cosiddetta Dieta delle uova. Si tratta di una dieta dimagrante il cui alimento principe è appunto l’uovo di gallina, cibo relativamente poco calorico, ricco di proteine, vitamine e sali minerali.

La dieta dell’uovo può essere considerata una “dieta di emergenza” o “dell’ultimo minuto” permette di smaltire due-tre chili ma non va osservata per più di tre giorni. E’ inoltre sconsigliata a chi soffre di colesterolo alto.  

Primo giorno

Colazione: 1 yogurt bianco magro-2 kiwi-1 cucchiaio di miele

Spuntino: fragole

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Sostanze anti-ossidanti, quali cibi le contengono?

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I cosiddetti anti-ossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e contrastarne l’azione negativa. Mentre alcune di queste sostanze sono prodotte dal nostro organismo, gli anti-ossidanti endogeni, altre, gli antiossidanti esogeni, provengono invece da fonti alimentari.

Proprio al contenuto di anti-ossidanti sono dovute le proprietà anti-cancerogene attribuite ad alcuni alimenti. Gli anti-ossidanti, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario, fluidificano il sangue, riducono la pressione arteriosa, hanno azione anti-batterica e anti-virale.

Le principali sostanze anti-ossidanti contenute negli alimenti sono i carotenoidi (betacarotene, licopene, luteina), i bioflavonoidi (vitamina P), le vitamine A, C ed E, ed alcuni minerali come zinco, selenio, rame e potassio.

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Insonnia: ecco i cibi per dormire meglio

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Se c’è un disturbo che prima o poi capita a tutti è l’insonnia. Se non è causata da un periodo di tensione può essere legata ad un cambiamento delle proprio abitudini, comprese quelle alimentari. Infatti, secondo alcune ricerche anche il cibo può essere in stretto rapporto con il sonno: tant’è che difficilmente si riesce a dormire bene con lo stomaco vuoto o, al contrario, quando è troppo pieno.

Inoltre è nota l’azione stimolante di alcuni cibi, come cioccolati e cacao, e bevande eccitanti, come caffè, tè e cole, che nei soggetti più sensibili pregiudica la qualità del sonno e perciò di sera andrebbero evitati. Sono nemici del buon sonno anche le spezie (pepe, curry, paprica), i cibi conservati senza sale o, comunque, molto ricchi di sodio; attenzione anche ai superalcolici: inizialmente possono provocare sonnolenza, ma durante la notte rendono il sonno agitato.

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Intolleranze alimentari: cosa sono e come combatterle

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Per intolleranza alimentare si intende una reazione avversa del sistema immunitario a uno o più alimenti; questa risposta si traduce in vari sintomi che scompaiono con l’eliminazione del cibo stesso. È difficile riconoscere il fenomeno, perché gli effetti di un’intolleranza sull’organismo sono poco evidenti, ma giorno dopo giorno danno disturbi e infiammazioni che, con il tempo, possono evolvere in malattie.

Le intolleranze alimentari non vanno confuse con le allergie alimentari, perché sono causate da una diversa risposta immunologia: nelle allergie reagiscono le immunoglobine di tipo E, mentre nelle intolleranze quelle di tipo G. Le differenze sono anche di tipo sintomatologico: in caso di allergia i sintomi dono immediati ed evidenti e si collegano facilmente al cibo ingerito e basta una piccola quantità di esso per provocarla, mentre nei casi intolleranza gli effetti sono più sfumati e difficilmente vengono collegati all’alimentazione, anche se, in realtà, sono proprio i cibi che mangiamo più frequentemente a dare la massima sensibilizzazione.

Tra le intolleranze, le più diffuse sono: quella al glutine, cioè alla proteina presente nel grano, che nel tempo può sfociare nella celiachia, quella al lattosio, cioè allo zucchero presente nei latticini di capra, mucca e pecora, e l’intolleranza alle arachidi.

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Radicali liberi, perchè è importante contrastarne l’eccesso

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I tanto temuti radicali liberi sono in realtà sostanze di “scarto” normalmente prodotte dal nostro organismo: si formano infatti all’interno dei mitocondri, cellule deputate alla trasformazione dell’ossigeno in energia, e sono costituiti proprio dall’ossigeno residuo non consumato.

Fu il chimico americano Denham Harman ad avanzare per primo, nel 1956, la teoria secondo la quale i radicali liberi accumulandosi nell’organismo con il passare degli anni lo danneggiano provocando i processi di invecchiamento e causando, secondo alcuni studi, patologie quali l’aterosclerosi.

In realtà esiste un equilibrio fisiologico fra la quantità di radicali liberi normalmente prodotti e la loro neutralizzazione da parte di meccanismi antiossidanti. I radicali liberi cominciano a rappresentare un problema quando il loro accumulo, per motivi che vedremo in seguito, diventa tale da non poter essere smaltito attraverso i normali processi anti-ossidativi. In questo caso è la struttura stessa delle cellule a risentirne in maniera precoce.

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Consigli alimentari per chi fa sport

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Fare sport è uno dei metodi migliori per stare in forma, ma non bisogna dimenticare che è fondamentale abbinare all’attività fisica un’alimentazione equilibrata.

La dieta ideale per chi pratica regolarmente sport deve comprendere vitamine e minerali: pur non apportando energia, le prime sono indispensabili per le reazioni chimiche dell’organismo, mentre i sali servono per la vita delle cellule e la regolazione dei liquidi corporei.

Sono poi utili acidi grassi polinsaturi (forniti dagli oli vegetali), essenziali per assimilare le vitamine liposolubili, cioè A, D, E, K. Fonti di forza sono i carboidrati che apportano anche una buona dose di fibre , e le proteine necessarie per costruire e riparare i tessuti.

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Dieta ad alto residuo contro la stitichezza

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La stitichezza, o stipsi, è un disturbo piuttosto comune alla base del quale possono trovarsi patologie quali colite, emorroidi, ragadi, diverticolite ecc. Spesso però a determinarne l’insorgenza sono abitudini di vita poco sane (soprattutto la sedentarietà)  e/o uno stile alimentare squilibrato. Ne consegue che, una volta che il medico abbia escluso la presenza di una delle condizioni patologiche sopra accennate, è possibile risolvere il problema seguendo una dieta adeguata e praticando un pò di esercizio fisico anche moderato.

In caso di stitichezza cronica può essere di grande aiuto seguire la cosiddetta dieta ad alto residuo. In realtà più che di una vera e propria dieta si tratta di uno stile alimentare che prevede l’assunzione quotidiana di almeno 30 grammi di fibre al giorno (quantità che coincide con il massimo della razione giornaliera consigliata) accompagnata da un abbondante consumo di liquidi.

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Succo di açai per restare in forma

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L’açai è un frutto esotico, originario del Brasile, che si pronuncia “assai”, ingrediente base di alcuni frullati nutrienti e dissetanti usati dagli sportivi grazie alle virtù antiossidanti di questa bacca.

Da sempre apprezzato per le sue proprietà nutrizionali e terapeutiche, l’açai ha l’aspetto di un mirtillo nero di grandi dimensioni, ed è una bacca senza buccia composta per l’80% dal nocciolo e per il 20% dalla polpa; è il frutto di una palma dal tronco slanciato che cresce spontaneamente nella foresta amazzonica e che può raggiungere i 25 metri d’altezza.

Secondo le ricerche scientifiche l’açai contiene un vero  proprio concentrato di sostanze antiossidanti, in grado di contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi e regalare al fisico un pieno di benessere e di vitalità.

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Smagliature, qualche consiglio per prevenirle

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Le smagliature (tecnicamente dette strie atrofiche) rappresentano alterazioni dello strato superficiale della pelle. Al momento della loro comparsa, in genere su seno, fianchi, addome, cosce e glutei, si presentano violacee o rossastre mentre con il tempo tendono a diventare di un colore bianco-perlaceo. Tipicamente si formano in seguito a cali o aumenti di peso troppo rapidi, soprattutto durante la pubertà, e in gravidanza, in particolare quando la pelle già di per se stessa non è molto elastica.

Purtroppo non è possibile eliminare le smagliature una volta che si sono già formate, ma non è escluso che si possa attenuarne la gravità e prevenirne la comparsa grazie ad una dieta corretta ed equilibrata e abitudini di vita sane.

La prima regola per prevenire la comparsa delle smagliature è quella di evitare di ingrassare e dimagrire troppo repentinamente, ovvero il cosiddetto effetto fisarmonica determinato da diete troppo drastiche che, pur permettendo di perdere peso in breve tempo, non sono in grado di assicurare risultati duraturi. Più indicato quindi, soprattutto se si hanno molti chili da smaltire, seguire diete corrette e bilanciate che permettono una perdita di peso lenta ma costante e, in seguito, duratura.

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Ritenzione idrica: i consigli per prevenirla

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La ritenzione idrica è un problema che affligge molte donne, soprattutto quelle costrette a mangiare fuori casa, perché a forza di panini imbottiti e a causa della mancanza di frutta e verdura, l’organismo fa fatica ad eliminare le scorie con il risultato che si accumulano tossine e liquidi che gonfiano ed appesantiscono.

La prima mossa per contrastare la ritenzione idrica è ridurre l’apporto di sodio: la dose limite da non superare è 5 grammi di sale (un cucchiaino) al giorno. Questo quantitativo comprende sia quello che aggiungiamo alle pietanze sia quello già contenuto negli alimenti, in particolare nei salumi, nei formaggi stagionati, nei cibi conservati e negli snack salati.

Per insaporire i piatti è meglio usare le spezie, perché hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e le più comuni erbe aromatiche, come l’origano, la salvia e il rosmarino, ricche di sostanze che rallentano l’invecchiamento cellulare.

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Capelli forti e lucenti, ecco i cibi ideali

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Il nostro stile di vita alimentare influisce moltissimo sulla bellezza dei capelli: carenze o squilibri alimentari, uniti a fattori quali stress, smog e il vizio del fumo, possono danneggiarne infatti l’aspetto e la salute. Anche per questo è di fondamentale importanza seguire una dieta sana ed equilibrata, caratterizzata da un apporto adeguato di ciascuno dei nutrienti fondamentali.

In particolare, poichè i capelli sono costituiti per la gran parte da proteine, soprattutto cheratina, la carenza di questi nutrienti nella dieta causa l’assottigliamento del diametro del bulbo del capello e li indebolisce rendedoli sottili e sfibrati. Altrettanto dannosa per la salute della nostra chioma è la carenza di oligoelementi, minerali e vitamine, che può determinarne la caduta, mentre per mantenere vivo il colore naturale può essere utile consumare cibi ricchi di sostanze antiossidanti.

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Cucina esotica con il tabouleh aromatico

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Qualche giorno fa vi abbiamo proposto la ricetta del cuscus di verdure, un ottimo piatto unico dal sapore molto esotico. Sulla stessa scia di quella pietanza, oggi vi presentiamo il tabouleh aromatico, un piatto proveniente dal Libano, che unisce al grano essiccato il gusto delle verdure crude e il profumo degli aromi.

Il tabouleh è un piatto rapido, di sicuro effetto e molto rinfrescante, ottimo per combattere i primi caldi, e contenente tutto i nutrienti per un giusto pasto.

La ricetta originale, diffusa in Libano e in tutto il Medio Oriente, prevede l’impiego di bulgur, cioè grano essiccato e spezzato grossolanamente; questo prodotto è in vendita nei negozi di alimenti naturali, di granaglie o di cibi esotici. Se non trovate il bulgur, utilizzate il cuscus, avendo l’accortezza di sgranarlo bene prima di mescolarlo agli altri ingredienti.

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La dieta ipocalorica da 1.300 calorie

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Sapete quali sono le giuste regole per un regime dietetico dimagrante ideale? Deve essere equilibrato, contenuto nelle calorie e personalizzato in modo da perdere, con la giusta gradualità, grasso e non liquidi.

Ogni tipo di dieta, infatti, per garantire un risultato evidente e duraturo, deve fornire in modo adeguato tutte le sostanze di cui l’organismo ha bisogno: il 12-15% deve provenire dalle proteine, sia animali che vegetali (carne, pesce, uova, legumi), il 25-30% dai grassi (olio, burro e lipidi alimentari), il 60-65% dai carboidrati (pane, pasta e riso).

Altre astuzie da attuare per raggiungere il peso forma sono: bere durante il giorno almeno due litri di liquidi tra acqua naturale, tisane o tè verde, per contrastare la cellulite, ridurre la sensazione di fame e mantenere la giusta idratazione, non saltare i pasti e non sostituirli sono con frutta e verdura, perché così si rischia di alterare il senso di sazietà e di perdere il controllo nel pasto successivo.

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Metodo Pilates, forza ed equilibrio

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Il metodo Pilates è un programma di allenamento psico-corporeo sviluppato nei primi anni del ‘900 dal tedesco Joseph Pilates. Il metodo fu battezzato dal suo stesso inventore Contrology in riferimento al modo in cui è in grado di sviluppare la capacità di controllo della mente sul corpo e influire sulla percezione soggettiva di questo migliorando la postura e rendendo più fluidi i movimenti. 

Scopo principale del metodo, detto anche semplicemente Pilates, è infatti rendere chi lo pratica maggiormente consapevole della propria fisicità. Allo stesso tempo gli esercizi del Pilates sono utilissimi per acquisire consapevolezza del respiro e dell’allineamento della colonna vertebrale e possono quindi prevenire ed alleviare il mal di schiena.

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