Dieta e salute: 5 cibi alcalini da mangiare ogni giorno

Tra le varie novità in campo di nutrizione, una delle più note è la dieta alcalina. I suoi sostenitori affermano che molti dei cibi che mangiamo ogni giorno, e in particolare i cibi confezionati ed industriali, abbiano un effetto acidificante sul nostro organismo che per questo motivo è più soggetto a infiammazioni, problemi della pelle, unghie fragili, calo delle difese immunitarie e anche tumori.

Ecco perchè sarebbe necessario introdurre ogni giorno nella dieta gli alimenti che non in grado di riportare l’equilibrio alcalino. Ecco 5 cibi alcalini da mangiare ogni giorno per stare bene:

1. Tuberi e radici

Barbabietole, ravanelli ma anche rape e carote. I tuberi e le radici hanno un effetto alcalinizzante e poi sono ricche di sali minerali e fibre e quindi aiutano molto a mantenere alta la salute generale dell’organismo.

> DIETA ALCALINA: ELENCO DEI CIBI PERMESSI

2. Crucifere

Stiamo parlando della grande famiglia dei cavoli e dei broccoli che oltre a spostare il pH del corpo verso una leggera alcalinità hanno anche il pregio di rinforzare il sistema immunitario e migliorare la digestione. Ce ne sono di tantissime varietà, per ogni stagione, dunque non è difficile inserirli stabilmente nella dieta settimanale.

> LA DIETA ALCALINA

3. Vegetali a foglia verde

Tutte le verdure a foglia verde sono alimenti sani che dovrebbero essere mangiati spesso, sia crudi che cotti al vapore, alternandoli a seconda della stagionalità. Ad esempio: spinaci bietole, cicoria che oltre a mantenere l’equilibrio acido-base nel corpo contengono fibre, minerali e vitamine.

> ACIDITA’ E PH: COSA SONO E COME MANTENERLI SOTTO CONTROLLO

4. Limoni

Anche se questi frutti hanno un pH acido a causa del loro contenuto di acido citrico, in realtà hanno un effetto alcalinizzante che si aziona solo dopo che il limone si trova nell’organismo. Ecco perchè alcuni consgiliano di assumerlo con un po’ d’acqua la mattina a digiuno. Il limone aiuta il sistema immunitario, disintossica il fegato, migliora la digestione e aiuta la perdita di peso.

> DIETA ACIDIFICANTE CONTRO LA CELLULITE

5. Mele

Come la maggior parte della frutta, anche le mele sono alcalinizzanti e poi sono fonte di fibre, vitamine, minerali e altre sostanze utili all’organismo per rimanere in buona salute. L’ideale sarebbe consumarle con la buccia che è la parte più ricca di nutrienti, ma per poterle mangiare integralmente è necessario assicurarsi che la frutta sia di provenienza biologica.

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La cannella aiuta a ridurre gli effetti di una dieta ricca di grassi

Un pizzico di cannella e si contrastano gli effetti di una dieta troppo ricca di grassi. E’ quanto dimostrano i risultati di una ricerca preliminare fatta sugli animali e presentata a Minneapolis durante le Scientific Sessions della American Heart Association’s Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology | Peripheral Vascular Disease del 2017.

> LA DIETA CONTRO IL FEGATO GRASSO

Secondo lo studio ad opera dei ricercatori Vijaya Juturu della OmniActive Health Technologies Inc a Morristown nel New Jersey, la cannella aiuta a ridurre la formazione di grasso corporeo, in special modo nella zona della pancia, inoltre attiva processi antinfiammatori e antiossidanti protettivi per l’organismo. Il consumo regolare di cannella inoltre aiuterebbe a ridurre la glicemia, i grassi nel sangue, l’insulina e tutte le molecole che sono note per essere coinvolte nel processo che porta i grassi ad essere immaganizzati nel nostro corpo.

> 5 CIBI CONTRO IL GRASSO ADDOMINALE

La ricerca è stata condotta su due gruppi di topolini, sottoposti ad un’alimentazione squilibrata e troppo ricca di grassi. Il primo gruppo di animali, che assumeva un integratore a base di cannella, alla fine delle dodici settimane di ricerca è risultato essere più in salute rispetto al secondo gruppo che non assumeva la cannella.

> ZENZERO, UNO SCIOGLI GRASSI NATURALE

Studi precedenti hanno inoltre evidenziato che la cannella può prevenire o trattare anche altri disturbi grazie alle sue proprietà antisettiche, neuroprotettive. Ed è anche considerata un potente afrodisiaco.

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Dieta senza glutine: gli italiani la fanno anche se non ne hanno bisogno

Milioni di persone seguono un’alimentazione senza glutine senza averne realmente bisogno. Pare che la dieta gluten-free sia seguita nella convinzione che mangiare senza glutine aiuti a perdere peso e a raggiunger un maggior benessere, ma Giuseppe Di Fabio, presidente AIC, ci tiene a precisare che fino ad ora nessuna ricerca ha dimostrato che l’assenza del glutine faccia dimagrire anzi, molti studi scientifici hanno dimostrato che seguire una dieta senza glutine se non si soffre di celiachia è inutile.

> DIETA SENZA GLUTINE PER NON CELIACHI: CI SONO RISCHI?

Eppure gli italiani si ostinano a scegliere alimenti gluten free, sprecando anche notevoli risorse di denaro, circa 100 milioni di euro all’anno, solo per una moda. Secondo i dati Nielsen diffusi dall’Associazione italiana celiachia (Aic) in occasione della Settimana nazionale della celiachia, che si terrà dal 13 al 21 maggio, ogni anno nel nostro Paese si spendono 320 milioni di euro per prodotti senza glutine, ma di questi solo 215 derivano dagli alimenti erogati per la terapia dei pazienti realmente celiaci.

> LA DIETA SENZA GLUTINE NON FA DIMAGRIRE

In Italia si stima che solo l’1% della popolazione sia realmente celiaca, ma i diagnosticati ad oggi sono appena 190.000. Il 70% dei celiaci non sa di avere questo disturbo mentre, e sta qui la stranezza, il 99% della popolazione che non è celiaca pare affascinata dalla dieta senza glutine.

> LA DIETA SENZA GLUTINE DELLE STAR NON FA DIMAGRIRE

Quello che gli esperti ci tengono a sottolineare è che la celiachia non è una moda ma una reale patologia, irreversibile, che costringe chi ne soffre a seguire una dieta severa senza glutine per tutta la vita e in ogni circostanza. Ecco perchè il Servizio Sanitario Nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine fino a un tetto di spesa pari a 90 euro al mese per paziente. Dunque attenzione a non banalizzare una malattia facendola passare per una passeggera moda alimentare.

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Latte d’asina: elisir di lunga vita

Ancora poco utilizzato, poco diffuso e dal prezzo molto elevato, il latte d’asina è un validissimo alimento del quale si conoscono poco le strabilianti proprietà. Ha una elevata digeribilità, contiene vitamine, sali minerali, proteine ad elevato valore biologico ed è una medicina naturale dai mille benefici, che spaziano dal riequilibrio del sistema immunitario fino al corretto sviluppo della flora batterica intestinale e la depurazione del fegato.

Costa ancora, quando lo si riesce a reperire, circa 15 euro al litro eppure i vantaggi di assumere il latte di asina sono tantissimi.  Ad esempio, pare che sia in grado di migliorare la salute cardiovascolare grazie all’elevato contenuto di grassi Omega 3 che riducono l’accumulo di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Se assunto con regolarità, può rendere il sangue più fluido e ridurre il rischio di malattie coronariche, ipertenione, arteriosclerosi, trombosi e infarti.

Secondo alcune ricerche il latte d’asina avrebbe anche un potere dimagrante dovuto al suo basso apporto calorico ma anche alla sua capacità di tenere elevati i livelli di energia e sazietà per tutta la giornata. C’è anche chi lo assimila, in quanto a proprietà nutrizionali, al latte materno.

> PERDERE PESO CON IL LATTE D’ASINA

E infatti sarebbe il tipo di latte consigliato ai bambini che soffrono di allergia al latte vaccino o che per qualche motivo non possono assumere il latte materno e infatti nel reparto Terapia Intensiva Neotatale Universitaria dell’ospedale Sant’Anna di Torino è in corso una sperimentazione per valutare l’efficacia di un fortificatore del latte materno, derivato proprio dal latte di asina, che potrebbe aiutare la nutrizione dei bambini gravemente prematuri.

> IL LATTE DI MANDORLE, DI RISO E DI ASINA

La leggenda che Poppea avesse una bellissima pele perchè faceva il bagno nel latte d’asina, forse non è solo una storiella. Il latte s’asina infatti, con le sue vitamine, gli acidi grassi polinsaturi e i minerali e gli aminoacidi, è anche un toccasana per la pelle, capace di nutrirla in profondità, di alleviare irritazioni e preservare l’epidermide dal freddo, dal vento e dagli sbalzi di temperatura.

Dieta Plank per perdere fino a 9 chili in due settimane: funziona?

Tempo di prova costume e tempo di provare nuove diete e regimi alimentari strampalati. La dieta plank è la novità – forse non tanto originale – della primavera 2017. Si tratta infatti dell’ennesimo regime iperproteico studiato per perdere peso velocemente e seguendo una rigida tabella day by day. La promessa è ambiziosa: si possono perdere fino a 9 chili in 2 settimane e molti attori e personaggi dello spettacolo degli Stati Unitihanno deciso di provarla per dimagrire in fretta e ritornare al top della forma in un batter di ciglia.

La dieta Plank consiste in un regime alimentare iperproteico che però, a causa del fatto che può affaticare molto il fegato e i reni, deve essere seguito al massimo una volta l’anno. Il tasso proteico di questa dieta è elevatissimo e questo tipo di alimentazione può accelerare molto il metabolismo.

> DIETA PLANK: PERDERE 9 KG IN 14 GIORNI

Come funziona la dieta Plank?

> DIETA PLANK ORIGINALE E MODIFICATA: COME FUNZIONA, MENU E CONTROINDICAZIONI

Innanzitutto la dieta punta tutto sulla semplicità della cottura e dei condimenti. Il menù della colazione della dieta Plank prevede caffè nero e pane a colazione ma niente riso, pasta oppure altri tipi di cereali. È possibile sostituire il caffè con il tè, aggiungendo una fetta di limone fresco. A pranzo non devono mai mancare le proteine, come la carne di ogni varietà, pesce al vapore, uova sode, formaggio del tipo svizzero. E per contorno un’insalata di pomodori o di altri vegetali, consigliati gli spinaci cotti al vapore e conditi con succo di limone.

A cena si deve puntare alla leggerezza. Frutta e uno yogurt magro, accompagnati da verduea, carote, pomodori, spinaci e insalate, conditi con dell’olio extravergine crudo (no a sughi e a salsine di qualsiasi tipo). In alternativa si può scegliere un’insalata mista con bistecca oppure prosciutto cotto. Nella dieta Plank non ci sono merende, spuntini o spezzafame a metà mattina o pomeriggio. Ma se, soprattutto nei primi giorni, sentite troppo i morsi della fame potete bere una tisana o mangiare un po’ di frutta.

DIETA PLANK: FUNZIONA DAVVERO?

La dieta Plank funziona, e ci sono le prove di chi l’ha provata e l’ha trovata soddisfacente. Il fatto è che seguendo questo regime alimentare sicuramente i chili si perdono ma la salute può essere messa a serio rischio. I nutrizionisti la bocciano perchè  è troppo squilibrata, i dietologi la sconsigliano perchè il rischio di riprenderei chili persi è molto alto. Insomma, i pro e i contro sono molti e in ogni caso è sempre meglio chiedere consiglio ad un medico prima di iniziare la dieta.

Dieta del futuro: gli insetti faranno parte dell’alimentazione umana

Odiati, raccapriccianti, spesso talmente fastidiosi da richiedere trattamenti chimici per debellarli, eppure secondo gli esperti gli insetti potrebbero rappresentare la soluzione più accreditata per risolvere il crescente fabbisogno alimentare del pianta. E’ quanto ha sostenuto il professore palermitano Paolo Inglese, presidente del Comitato Coordinatore del Corso di Laurea in Scenze e Tecnologie agroalimentari, che ha promosso il convegno dal titolo “Insetti a tavola? I Novel Food e le frontiere dell’alimentazione umana”.

> BARRETTE A BASE DI VERMI: E’ QUESTO IL CIBO DEL FUTURO

Gli insetti potrebbero quindi diventare una valida fonte di proteine e una risposta ai bisogni alimentari della popolazione mondiale. Il perchè è presto detto: secondo la comunutà scientifica entro il 2050 la popolazione mondiale supererà la cifra dei 9 miliardi di persone, per le quali sarà necessario trovare nuove fonti di approvigionamento alimentare.

> INSETTI NELLA DIETA? SECONDO GLI ESPERTI SONO RICCHI DI PROTEINE

Secondo gli esperti gli insetti sono una possibilità da non sottovalutare perchè forniscono cibo a basso impatto ambientale, sono compatibili con la dieta umana e sono anche nutrienti perchè forniscono proteine e minerali.

> LA DIETA A BASE DI INSETTI: LA NUOVA FRONTIERA ALIMENTARE SECONDO LA SCIENZA

Ancora l’allevamento degli insetti a scopo alimentare è un settore di ricerca allo stato embrionale ma non è detto che in futuro non diventi una vera e propria azienda alimentare. E per dimostrare che gli insetti sono anche buoni da mangiare, durante il convegno si è svolta la degustazione di alcuni piatti a base di farine derivanti da due insetti: il grillo e la camola. Le farine sono state anche utilizzate per creare altri elaborati alimentari che sono stati sottoposti al giudizio degli assaggiatori per verificare attraverso analisi statistiche il gradimento di questo tipo di prodotti.

Dieta per aumentare la massa muscolare, menù esempio

Aumentare la massa muscolare è un obiettivo fondamentale per tutti gli sportivi che vogliono sviluppare dei grandi muscoli. Per ottenere i risultati migliori infatti l’allenamento non basta ma anche l’alimentazione ha un fondamentale ruolo nel bodybuilding, soprattutto per quanto riguarda gli equilibri tra proteine e carboidrati. Con regolarità e costanza, si deve quindi dare spazio sia all’allenamento in palestra che al giusto regime alimentare, privilegiando cibi che aiutano ad aumentare la massa muscolare.

> DIETA PER BODY BUILDING DI DEFINIZIONE MUSCOLARE

Le regole della dieta per aumentare la massa muscolare sono poche e semplici: bere almeno 2 litri di acqua al giorno mangiare più frutta sexxa, dopo l’allenamento fare uno spuntino per dare “cibo” ai muscoli (bastano due cucchiaini di miele), dopo l’allenamento cenare con piatti a base di proteine e nei giorni senza esercizio una cena light, fare almeno 6 pasti al giorno, assumere 2 grammi di proteine per chilo corporeo. E poi ovviamente bisogna evitare zuccheri e carboidrati complessi bevande dietetiche o gassate, prodotti da forno e alcolici.

> COME RIDURRE LA MASSA GRASSA

Ecco un menu tipo da esempio di dieta per aumentare la massa muscolare:

COLAZIONE
350 ml di latte parzialmente scremato, con due fette di pane, sulle quali spalmare 50 grammi di marmellata. Si può mangiare anche la frutta secca, come 30 grammi di mandorle o di noci al giorno.

PRANZO
100 grammi di pasta e 200 grammi di carne ( o altre proteine), accompagnata da 50 grammi di verdura condita con un cucchiaio di olio d’oliva.

SPUNTINO
Per lo spuntino della mattina e del pomeriggio si potrebbero mangiare due fette di pane con 50 grammi di bresaola o di tacchino o di prosciutto crudo.

CENA
A cena normalmente va bene un minestrone di verdure con circa 50 grammi di pasta, oppure una minestrina con pasta e formaggio fuso. Dopo l’allenamento invece la cena deve essere a base di proteine.

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La dieta mima digiuno è meno efficace di quella tradizionale

Dieta mima digiuno o dieta del digiuno intermittente, negli ultimi anni le diete che prevedono giornatedi digiuno alternate a giornate di alimentazione regolare sono diventate sempre più trendy. Tendenze e mode, appunto, e non veri stili di vita sani, almeno secondo quando rivela l’ennesimo studio scientifico.

Si tratta di una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine secondo la quale la dieta del digiuno a giorni alterni potrebbe essere più difficile da seguire di una dieta quotidiana a moderata restrizione calorica e, in generale, non è più efficace per far perdere peso e prevenire malattie cardiovascolari.

> LA DIETA MIMA DIGIUNO, IN COSA CONSISTE

I ricercatori hanno analizzato l’andamento della dieta di 100 persone obese o in sovrappeso per valutare se la dieta del digiuno fosse più efficace rispetto a una tradizionale dieta a restrizione calorica. Nello studio, chi è stato sottoposto a una dieta tradizionale doveva assumere il 75% delle calorie che di solito consumava prima della dieta, mentre chi ha seguito la dieta intermittente doveva consumare il 25% e il 125% delle calorie a giorni alterni.

> DIETA MIMA DIGIUNO PER LE DIFESE IMMUNITARIE

Alla fine della dieta entrambi i gruppi hanno consumato in totale le stesse calorie, distribuite in modo diverso nel corso del tempo. Dopo sei mesi, i componenti di entrambi i gruppi avevano perso il 6% del loro peso corporeo a dimostrazione del fatto che non c’è grande differenza di dimagrimento tra le diete del digiuno e quelle tradizionali. Inoltre anche valori come la pressione sanguigna, i trigliceridi e l’insulina non erano molto diversi.

> LA DIETA CHE MIMA IL DIGIUNO ALLUNGA LA VITA

Una differenza che invece i ricercatori hanno sottolineato sta nel numero di partecipanti che hanno abbandonato la dieta. Il 38% di quelli che seguivano la dieta mima digiuno ha rinunciato prima di portarla al termine, mentre solo il 29% del gruppo di controllo l’ha abbandonata. Chi seguiva la dieta intermittente era anche più propenso a sgarrare mangiando troppo nei giorni di magra e troppo poco negli altri giorni.

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Poco cibo per vivere di più secondo l’inventore della dieta a zona

Il segreto sta nel palmo della mano. Secondo Barry Sears, inventore della famosissima dieta a zona, il cibo può essere usato come una medicina per migliorare la nostra vita, la salute in generale e per aiutarci a vivere più a lungo.

Barry Sears, biochimico statunitense inventore della dieta a zona, ha presentato i suo ultimo libro, “Positive Nutrition” (Sperling & Kupfer). Stimolato dalle vicende familiari, come la morte di suo padre e dei suoi fratelli all’età di cinquant’anni per cardiopatie, Sears ha deciso di impostare la sua carriera sulla ricerca e ha capito che il cibo può diventare la medicina del futuro.

> BERRY SEARS, CHI E’ L’INVENTORE DELLA DIETA A ZONA

Per questo ha abbandonato lo studio degli aspetti molecolari e si è dedicato allo studio della capacità che hanno alcuni cibi di controllare lo stato infiammatorio responsabile dell’obesità e di altre patologie croniche, oltre che dell’invecchiamento precoce.

> DIETA ZONA, QUALI SONO I CIBI PERMESSI

I principi della dieta di Sears si possono riassumere nella regola del tris (40-30-30): il 40% di carboidrati assunti prevalentemente attraverso verdura e frutta, 30% di frutta e 30% di proteine. Quindi durante una giornata si può mangiare fino a un chilo di verdura condita con un cucchiaio di olio e poi frutta. Le proteine invece devono essere poche: se mangiate una porzione di pollo deve essere grande quanto il vostro palmo della mano.

> DIETA A ZONA, LA SETTIMANA TIPO

Sono concessi anche tre spuntini e non devono passare più di 5 ore tra un passo e un altro. Si può anche bere un bicchiere di latte prima di andare a letto ma devono essere evitati tutti i grassi idrogenati, gli zuccheri che causano squilibri ormonali, gli insaccati e le fritture.

Come combattere la fame di dolci

La fame di dolci è un problema che a lungo andare può creare qualche problema alla linea e alla dieta. Spesso la voglia di mangiare dolci ci assale di notte, la sera dopo cena o semplicemente alla fine di un pasto. Senza la giusta forza di volontà è difficile resistere ma vale la pena provare a rimediare, per fare del bene alla nostra salute.

Recenti ricerche dimostrano che più dolci si mangiano, più si ha voglia di mangiarne ancora perchè gli zuccheri agiscono sul cervello creando una vera e propria dipendenza per la quale il corpo continua a chiedere zuccheri anche quando non ne ha assolutamente bisogno.

> UNA PILLOLA PER COMBATTERE LA VOGLIA DI DOLCI

C’è anche da considerare che il nostro desiderio di dolci è più forte di quello di cibi grassi anche perchè gli zuccheri stimolano i cosiddetti ormoni del buonumore come endorfine e serotonina, sostanze che ci danno energia immediata e buonumore ma che una volta esaurite ci lasciano più stanchi di prima.

> ASPEN, QUANDO L’ANSIA CI FA MANGIARE

Combattere la fame di dolci è fondamentale per cominciare a perdere peso. Per farlo, iniziate a eliminare gli alimenti ad alto indice glicemico e programmate un’alimentazione più controllata e regolare che comprenda tre pasti principali e due spuntini. Prediligete le farine integrali e cercate di mangiare a intervalli di tempo regolare, senza arrivare troppo affamati ai pasti. Se avete fame mangiate frutta fresca e frutta secca ed evitate i dolci confezionati che sono troppo ricchi sia di zucchero che di sale.

> BANABA CONTRO FAME E VOGLIA DI DOLCI

 

 

10 alimenti che non fanno mai ingrassare

Mangiare quantità industriali di cibo senza ingrassare. E’ un sogno? Forse non del tutto se pensate che esistono alcuni alimenti che, anche se mangiati in grande quantità, non fanno ingrassare. Anzi, grazie alle loro qualità e al contenuto di fibre, aiutano a dimagrire. Ecco quali sono i 10 alimenti che non fanno mai ingrassare:

> 6 SEGRETI PER MANGIARE SENZA INGRASSARE

1. Sedano

E’ composto di acqua per più del 95%. Contiene potassio, folati, fibre e ben il 30% della razione giornaliera di vitamina K. Ha pochissime calorie e anche tanti antiossidanti per una pelle sempre giovane. Insomma, un vero cibo dimagrante.

2. Mirtilli

Come altri frutti rossi, i mirtilli contengono i famosi per gli antiossidanti, ma ne contengono molti di più rispetto agli altri. 250 grammi di mirtilli apportano circa s85 calorie e contengono il 14% della dose giornaliera raccomandata di fibre.

> LA DIETA INTELLIGENTE PER MANGIARE A VOLONTA’ SENZA INGRASSARE

3. Cetrioli

Anche loro contengono tantissima acqua e sole 16 calorie per porzione. Nei semi e nella buccia sono contenute le migliori proprietà nutrizionali ed è per questo che si consiglia di consumarli senza pelarli. E poi contengono beta-carotene indispensabile per il benessere degli occhi.

4. Pompelmo

Il pompelmo aggiunto alla dieta può aiutare a perdere peso perchè è molto ricco di fibre che bloccano la fame e stabilissano i livelli dello zucchero nel sangue. Così lo mangi, fai il pieno di vitamine e ti senti sazio più a lungo.

> LA DIETA PER NON INGRASSARE DURANTE LE FERIE ESTIVE

5. Pomodori

Rossi e succosi, sono un concentrato di licopene, una sostanza che aiuta a combattere le malattie croniche. Pochissime calore (25 per un pomodoro di taglia media) e tanta vitamina A, C e B2, così come folati, cromo, potassio e fibre.

6. Broccoli

Contengono sulforafano, un anti cancerogeno, e poi vitamine A,C,E e K e tantissime fibre, all’incirca il 20% della dose giornaliera consigliata. Solo 31 calorie a porzione ma meglio mangiarli crudi o cotti al vapore per non perdere le loro proprietà nutritive.

7. Fragole

Contengono più vitamina C di un’arancia e poi sono ricche in polifenoli, potassio, fibre e non hanno grassi, sale né colesterolo. Solo 50 calorie a porzione e una bontà pazzesca.

8. Arance

Non sono solo una fonta di vitamina C ma anche di sostanze importanti per la salute della pelle. 80 calorie per un’arancia media e tantissimo sapore. Ottime anche nelle spremute per merenda.

9. Cavolfiore

Contiene antiossidanti e sostanze fitochimiche ed è una fonte eccellente di folati, fibre, vitamine C e K. Una porzione abbondante apporta solo 25 calorie.

10. Melone

Il melone contiene più beta-carotene di frutti come pesche, mango e arance ma il vantaggio è che è un frutto molto meno calorico: solo 55 calorie per porzione. Il suo vantaggio è che è composto da più del 90% di acqua e garantisce oltre il 100% della dose di vitamine A e C giornaliere.

Pesce: 8 miti da sfatare secondo Slow Fish

Il pesce fa bene alla salute, ma siamo sicuri di avere le corrette informazioni per consumarlo nel modo giusto? E’ vero che il pesce è un ingrediente basilare, e salutare, della dieta mediterranea, ma grazie ai consigli di Slow Fish, l’evento che si svolge a Genova dal 18 al 21 maggio, siamo in grado di dirvi quali sono gli 8 miti da sfatare sul pesce.

1. Il sushi è più buono con il pesce fresco

Bisogna vedere cosa si intende con “pesce fresco”. Quello che è certo è che il pesce che si utilizza per il sushi non deve essere fresco nel senso di “appena pescato”. Infatti il pesce crudo fresco e non trattato può causare una pericolosissima infezione da anisakis. Attenzione: il sushi perfetto deve essere fatto dopo aver abbattuto il pesce.

> IL PESCE CRUDO FA BENE ALLA SALUTE

2. Il salmone è il re della dieta

Vero, il salmone è gustoso e ricco di grassi Omega 3 ma attenzione a quelli di allevamento, che possono essere pieni di coloranti, allevati con altri pesci e con farine derivate dagli scarti di macellazione.

> IL PESCE VEGETARIANO TUTELA DI PIU’ LA SALUTE

3. Il pesce bistecca costa di più e vale di più

Da un punto di vista nutrizionale non esiste un pesce più di qualità di un altro. Il pesce bistecca come il tonno o il pesce spada non è più salutare o più nutriente, è soltanto più comodo da mangiare perchè non ha le spine.

> IL PESCE? E’ MEGLIO CUCINARLO AL FORNO OPPURE BOLLIRLO

4. Il pesce fresco è sicuramente locale

Anche questo non è vero. Quando acquistate il pesce, anche se è fresco, dovete fare attenzione alle etichette e assicurarvi che sia davvero locale.

> PERCHE’ E’ UTILE MANGIARE PIU’ PESCE CHE CARNE

5. Non c’è stagione per i pesci

Falso. Anche quando acquistiamo i pesci dobbiamo stare molto attenti a rispettare il fermo biologico per tutelare i tempi di riproduzione, preferendo sempre specie che si possono trovare nei mari a noi vicini.

6. Le sogliole sono tutte uguali

Quando vi trovate davanti allo stesso pesce, a prezzi diversi, dovete sempre dare uno sguardo alle etichette. Ci può essere molta differenza nella provenienza e nel tipo di allevamento.

7. I frutti di mare sono troppo inquinati

Vero in parte. Se acquistate cozze e vongole di allevamento non correte nessun rischio.

8. Mangiare più pesce fa bene alla salute

Vero, ma con le dovute attenzioni. Per essere sicuri di badare alla salute è necessario fare un consumo più consapevole del pesce, sfruttando i pesci a ciclo breve, i pesci stagionali e i non pesci come i crostacei o le alghe. Attenzione anche a non mangiare troppi pesci di grande stazza: sono quelli che possono contenere concentrazioni più elevate di metalli pesanti.

Pasta proteica, un aiuto per dimagrire

La pasta nella dieta è un argomento che fa sempre discutere, tra hi la elimina del tutto e chi la consiglia seppure in piccole dosi. Ma forse la soluzione esiste, e potrebbe essere la pasta proteica. Sugli scaffali dei supermercati è infatti possibile trovare pasta realizzata con farina di legumi, un ingrediente che si rivela un vero alleato per chi vuole tenersi in forma.

 

Grazie ai legumi la pasta aumenta la propria quota proteica e il suo potere snellente. Il vantaggio della pasta proteica rispetto alla pasta normale è che ha l’aspetto della pasta tradizionale (fusilli, spaghetti, rigatoni, penne) ma cambia a metria con la quale viene realizzata: invece della farina di grano o di mais, ci sono i piselli, i fagioli, le lenticchie.

> MEGLIO LA PASTA BIANCA O QUELLA INTEGRALE?

Pasta proteica, calorie

Cento grammi di pasta proteica ai legumi apportano appena 48 gr di carboidrati contro i 65 gr della normale pasta di grano duro. Ma cioò che la rende davvero unica è la quantità di proteine, che è doppia rispetto alla pasta tradizionale: 22 contro 13 grammi per 100 grammi di pasta. Inoltre la pasta proteica apporta molte più fibre all’alimentazione, utili per migliorare l’attività dell’intestino, e contiene vitamine B1 e B3, entrambe utili per migliorare il tono dell’umore e contrastare lo stress, e poi contiene molti minerali, micronutrienti e antiossidanti. E poi questo tipo di pasta è molto più saziante e non avend il glutine non causa fastidiosi gonfiori.

> CON LA PASTA INTEGRALE NON SI INGRASSA

Pasta proteica fatta in casa

Esistono alcune ricette per fare la pasta proteica fatta in casa ma l’alternativa più semplice resta quella di acquistarla al supermercato. Il condimento ideale è quello più semplice, con sughi di pomodoro con poco olio e condimenti a base di verdure. Accompagnate la pasta proteica con un piatto di verdure cotte o un’insalata e avrete un pasto completo ed equilibrato.

5 consigli per mangiare la pasta nella dieta

Quando pensiamo che è arrivato il momento di perdere peso, la prima cosa che facciamo è ridurre – anche drasticamente – i carboidrati. In realtà non è falso crederlo in quanto i carboidrati nel nostro organismo sono scissi in zuccheri che vengono assorbiti dall’intestino e favoriscono un aumento della glicemia. Dunque come comportarsi? Ecco 5 consigli per mangiare pasta quando siamo a dieta.

1. La quantità

I carboidrati nella dieta sono fondamentali ma vanno regolati in quantità. Bastano 80 grammi al giorno per un’alimentazione equilibrata, suddivisi tra pranzo e cena oppure in un solo pasto, preferibilmente a cena.

> DIETA IPOCALORICA: LA DIETA DELLA PASTA, SI PERDONO DA 5 A 6 CHILI LA MESE

2. Il condimento

Se proprio dovete scegliere un condimento per la pasta fate in modo che sia leggero. Ad esempio mescolare la pasta con le verdure aiuta tantissimo a ridurre le calorie, ad aumentare il volume della porzione e quindi anche il senso di sazietà.

> CON LA PASTA INTEGRALE NON SI INGRASSA

3. Olio e parmigiano

E’ fondamentale ridurre le quantità di olio e di parmigiano. Vi sembrerà strano, ma un piatto di pasta con le verdure è molto meno calorico di un piatto di pasta con olio e parmigiano. L’olio è calorico e lo stesso vale peril parmigiano, che aggiungendo grassi rende la pasta anche più difficile da digerire.

> DIETA DIMAGRANTE, NON E’ NECESSARIO RINUNCIARE ALLA PASTA

4. Pasta al dente o integrale

La pasta cotta al dente contiene meno amido e dunque è più leggera, più digeribile e meno grassa. Anche la pasta integrale è da preferire alla comune pasta bianca perchè è un po’ meno calorica e perchè le fibre aiutano lo stomaco a funzionare con più regolarità.

> RICETTE LIGHT CON LA PASTA INTEGRALE

5. Il formato giusto

Anche il formato della pasta ha la sua importanza. Gli spaghetti sono il formato di pasta consigliato perchè la loro forma aiuta l’illusione ottica che siano di più, perchè riempiono di più il piatto.

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Una dieta con poco sale non aiuta ad abbassare la pressione

Il recente studio condotto da Lynn L. Moore, della Boston University School of Medicine, presentato all’ Experimental Biology 2017 meeting, sembra essere destinato a far discutere molto. Partiamo dal risultato: secondo i ricercatori una dieta a basso contenuto di sodio, e quindi di sale, nel lungo periodo non aiuta a tenere bassi i livelli della pressione.

Lo studio mette sotto la lente di ingrandimento le linee guida sulla dieta americane, che raccomandano di limitare il sodio a 2,3 grammi al giorno e in particolare, dopo l’osservazione di 2632 persone tra 30 e 64 anni nell’arco di 16 anni ha fatto emergere che non è tanto il consumo del sale a influenzare l’innalzamento della pressione, quanto la presenza nella dieta di altri minerali come il potassio, il magnesio e il calcio.

> LA DIETA SENZA SALE PER SUPERARE LA PROVA COSTUME

Dall’analisi del Framingham Offspring Study è infatti emerso che alti livelli di potassio, calcio e magnesio portavano una pressione più bassa nel tempo e che le persone con più alti livelli di sodio (3717 milligrammi al giorno in media) e di potassio (3211 milligrammi al giorno) avevano la pressione sanguigna più bassa.

> DIETA IPOSODICA PER RIDURRE IL SALE IN CUCINA CON GUSTO

Attenzione: non si tratta di affermare che grandi quantità di sodio nella dieta non siano nocive o non abbiano influenza nei valori della pressione arteriosa ma Lynn L. Moore spiega che i risultati di questa ricerca dovrebbero aiutare a rifocalizzare l’attenzione sull’importanza di una dieta equilibrata in cui siano presenti anche alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio.

> I SOSTITUTI DEL SALE NELLA DIETA PER INSAPORIRE I PIATTI E PROTEGGERE LA SALUTE

Secondo la studiosa potrebbero anche esserci delle persone particolarmente sensibili al sale, la cui assunzione potrebbe causare disturbi pressori, ma lo studio rivela una cosa che prima ignoravamo: anche assumere potassio, calcio e magnesio aiuta a controllare la pressione.

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Dieta militare: cos’è e come funziona

La dieta militare è una delle ultime novità in fatto di alimentazione e perdita di peso. L’abbiamo vista in giro per il web ed esiste anche un sito dedicato (Themilitarydiet) nel quale si spiega quali sono i principi di questa alimentazione e come seguirla per ottenere i risultati. Obiettivo: perdere 3 chili circa a settimana facendo solo 3 giorni di dieta, mentre tutto il resto del tempo si può mangiare come si desidera. Un miraggio oppure è possibile?

Dieta militare come funziona

A ben guardare la dieta militare funziona esattamente come altri regimi alimentari molto di moda negli ultimi anni. Si tratta di una dieta iperproteica e ipercalorica che consente di perdere peso velocemente a discapito dei liquidi corporei e della massa magra. Mangiare molte proteine ed eliminare i carboidrati: è il principio comune alla dieta Dukan, Atkins, dieta a zona, tutte diete che consentono di mangiare quantità illimitate di proteine e nessun tipo di carboidrati, niente snack e niente alcolici.

> UNA DIETA SENZA CARBOIDRATI FA MALE AL CUORE

Dieta miliare, fa dimagrire?

> DIMAGRIRE PRIMA DELLE FESTE? NIENTE CARBOIDRATI DUE VOLTE ALLA SETTIMANA

Sicuramente la dieta militare fa dimagrire. Se si riduce drasticamente l’apporto di carboidrati e si mangiano molte proteine si riduce la produzione di insulina e dunque si perde peso. Ma il dimagrimento non è reale, perchè si tratta di intaccare la massa magra e i liquidi. Magari si riesce pure a perdere qualche chilo, ma al primo piatto di pasta il peso si riprende con gli interessi.

> DIETA PROTEICA, MENU SETTIMANALE

3 ricette detox che aiutano a dimagrire

Conosciamo già i benefici della dieta detox ma se riusciamo a scegliere le ricette e gli alimenti detox e li abbiniamo agli alimenti bruciagrassi, otteniamo un mix perfetto per dimagrire velocemente e depurare l’organismo da scorie e tossine con l’aiuto di un’alimentazione sana. Ecco tre ricette detox che aiutano a dimagrire:

1. Zuppa di spinaci e zenzero

Ti servono 250 grammi di spinaci, 100 grammi di ricotta, radice di zenzero fresco, brodo vegetale, mezzo scalogno, un limone. Rosola gli spinaci con lo scalogno tritato in padella con l’olio, poi frullali. Insaporisci la zuppa con il brodo vegetale, la buccia grattugiata del limone e lo zenzero grattugiato. Aggiungi a piacre prima di servire un cucchiaio di ricotta fresca.

LA DIETA DETOX DOPO LE FESTE

2. Insalata di cetrioli e yogurt

Quella a base di cetrioli è un’insalata facile e veloce da preparare che aiuta a smaltire il grasso in eccesso e ad eliminare i liquidi. Gli ingredienti sono: 3 carote, 2 cetrioli, un ravanello, un mazzetto di insalata cicorino, 2 cucchiai di succo di limone, 3 cucchiai di yogurt intero, erba cipollina, olio d’oliva, sale e pepe. Lava gli ortaggi e affettali. In una ciotola versa il succo di limone, lo yogurt e condisci con sale e pepe. Sbatti il composto con una forchetta in modo da creare un’emulsione. Tagliuzza l’erba cipollina e uniscila alla salsa. Condisci gli ortaggi con la salsa allo yogurt.

DIMAGRIRE CON LA DIETA DETOX

3. Vellutata di carote e curry

Il mix di spezie chiamato curry è un alimento in grado di apportare molti benefici al nostro organismo perchè stimola il metabolismo e aiuta a dimagrire. Ingredienti: una cipolla, 6 carote, un litro di brodo vegetale e del curry. Trita la cipolla e falla rosolare in una padella con un cucchiaio di olio evo. Aggiungi le carote tagliate a rondelle. Falle saltare e poi versa il brodo vegetale e completa la cottura. A cottura ultimata, frulla le carote e condisci la zuppa con curry, poco sale e pepe nero.

I FALSI MITI DELLA DIETA DETOX

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