Coldiretti: 1 italiano su 3 comincia la dieta per la prova costume

Il caldo è arrivato e approfittando delle temperature alte sono in molti quelli che hanno deciso di andare al mare a prendere il sole e la prima abbronzatura. Secondo Coldiretti il 18% degli italiani si sta per mettere a dieta proprio per l’imminente arrivo della prova costume mentre il 20% era già a dieta. C’è invece un 29% di italiani che ritengono di essere già in forma e non temono l’arrivo dell’estate, forse perchè hanno svolto attività fisica durante l’inverno e frequentato palestre o corsi di ballo.

> DIETE E PROVA COSTUME: ATTENZIONE AI RIMEDI SUPER VELOCI

Il 33% degli italiani infine non ha nessuna voglia di mettersi a dieta, indipendentemente dal fatto che sia già in forma oppure no. Eppure Coldiretti registra anche un aumento degli italiani che arriveranno in spiaggia in perfetta forma fisica, anche se più di 4 persone su 10 sono ancora in sovrappeso o peggio ancora obesi.
E’ aumentato anche il consumo dei prodotti della dieta mediterranea, come frutta e verdura, che oltre ad essere considerati un toccasana per la salute, aiutano anche a difendersi dal caldo e migliorano la tintarella.

> LA DIETA SENZA SALE PER SUPERARE LA PROVA COSTUME

Infatti la dieta migliore per una tintarella sana è quella che prevede cibi ricchi di vitamina A, che favorisce la formazione della melanina, presente in verdure come carote, finocchi, albicocche, radicchio, meloni, pomodori, fragole e ciliegie. Anche per questo la dieta mediterranea sarà protagonista in questo fine settimana nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia.

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Ricette light: minestra di pomodoro fresco e basilico

Chi si vuole tenere in forma senza rinunciare al gusto, troverà una buona ispirazione nella ricetta light della minestra di pomodoro fresco e basilico. Si tratta di un piatto fresco e leggero, ideale come primo piatto nutriente da accompagnare con qualche crostino integrale. Tantissimi i vantaggi della minestra di pomodoro fresco: farete il pieno di antiossidanti, di vitamine e di licopene e la minestra ha un ottimo potere drenante. Servitela calda o tiepida a seconda della stagione.

Ingredienti:

  • una cipolla media
  • uno spicchio d’aglio
  • un pizzico di paprika
  • 900 gr di pomodori maturi
  • 350 ml di acqua
  • un cucchiaino di succo di limone
  • un cucchiaino di zucchero di canna
  • 25 ml di latte parzialmente scremato
  • un cucchiaio di panna fresca
  • sale e pepe q.b.
  • basilico tritato q.b.

Preparazione:
Fate sciogliere il burro e aggiungete la cipolla e l’aglio. Fateli rosolare un istante ma non devono dorarsi.

Aggiungete i pomodori e un pizzico di paprika e cuocete per 10 minuti a fiamma media con il coperchio. Unite il succo di limone, l’acqua e lo zucchero di canna e cuocete per altri 5 minuti, sempre coperto.

Fate raffreddare un po’ la zuppa e poi frullate. Filtrate la crema con un colino per eliminare le bucce e i semi e versatela in una ciotola pulita. Aggiungete la panna, il latte, aggiustate di sale e pepe. Alla fine guarnite con le foglie di basilico tritate e aggiungete, a piacere, un cucchiaio di yogurt magro bianco.

Altre ricette light:

Dieta della papaya, la novità per affrontare la prova costume

Siete ormai vicini al primo giorno di mare ma non siete ancora in forma? Le diete rapide per la prova costume si moltiplicano ma oggi vogliamo di parlarvi della dieta della papaya, un regime alimentare salutare e gustoso che mette al centro questo dolce frutto tropicale.

Papaya calorie valori nutrizionali ricette light

La papaya infatti, oltre ad essere un frutto delizioso, è un ottimo alimento per dimagrire e avere anche una pelle luminosa e tonica. E poi è un alimento poco calorico, appena 13 calorie per 100 grammi, e per questo motivo è protagonista di una delle più famose diete del momento, che promette di far perdere ben 4 chili in ppena due settimane.

> PAPAYA: CALORIE, VALORI NUTRIZIONALI E PROPRIETA’

E poi la papaya fa bene. E’ ricca di vitamine (A, C, B5) e di sali minerali (calcio, magnesio, ferro, zinco, fosforo, rame) che fanno bene all’organismo, aiuta chi ha problemi di digestione, è anche anti-age, cioè agisce contro l’azione dei radicali liberi rallentando l’invecchiamento. È un frutto immunostimolante e con proprietà depurative.

> COMBATTERE LA CELLULITE CON ANANAS E PAPAYA

In particolare, riguardo alla prova costume, pare che la papaya agisca contro gli accumuli di cellulite e la ritenzione idrica riducendo il girocoscia, drenando,attivando la microcircolazione e bruciando igrassi.

Dieta con la papaya, come funziona

Le regole di base sono simili a quelle di una normale dieta ipocalorica. Vietate le bevande gassate e zuccherate, l’alcol, il caffè, gli eccessi di grassi animali e la frittura. La dieta si può seguire per due settimane e poi è prevista una fase di mantenimento durante la quale si mangia la papaya a colazione. Durante la dieta bisogna bere almeno 1,5l di acqua al giorno.

> RICETTE CON LA PAPAYA PER L’ESTATE

Ecco un esempio di menù giornaliero:

  • Colazione: macedonia di frutta (anche mista), due cucchiai di crusca, acqua oppure yogurt con papaya, infuso o thé con latte di soia.
  • Pranzo: piatto di papaya abbondante insieme a pollo o pesce. Due volte alla settimana si possono assumere legumi.
  • Cena: frullato di papaya (fatto con latte), pesce lesso o alla griglia o un uovo, yogurt, papaya, o macedonia mista sempre con la papaya.
  • Spuntini a mezza mattinata o a metà pomeriggio: papaya calda, o frullata, o a pezzi con infuso.

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Integratori naturali per abbassare il colesterolo

Il termine colesterolo è così spesso associato a malattie e disturbi cardiocircolatori da farci dimenticare che in realtà si tratta di un elemento fondamentale per la nostra salute. Entro certi limiti, ovviamente. Esistono infatti due differenti tipi di colesterolo: LDL (Low Density Lipoprotein), comunemente detto colesterolo cattivo e HDL (High Density Lipoprotein), noto anche col nome di colesterolo buono. Valori elevati di colesterolo LDL possono generare preoccupazione, poiché sono connessi a molti disturbi e patologie, anche gravi, ed è per questo che è necesasrio tenere a bada questi valori ed eventualmente agire assumento integratori naturali per abbassare il colesterolo.

Una delle prime cose da fare è dare una regolata all’alimentazione. Eliminare i grassi animali, il burro e i prodotti industriali vi aiuterà già a migliorare molto. E poi è necessario aggiungere più Omega3 alla dieta. Questi grassi polinsaturi appartengono alla categoria dei cosiddetti “grassi buoni” e sono presenti in alcuni alimenti di origine vegetale (frutta secca, cereali e legumi), ma soprattutto nei pesci come i merluzzi, le sardine, pesce spada, tonno e salmone.

> CONTRO IL COLESTEROLO, PIU’ FRUTTI ROSSI

Anche i fitosteroli, detti anche steroli vegetali, sono sostanze naturali presenti in alimenti come gli oli vegetali, alcuni germogli, i legumi, i cereali, la frutta fresca. Diversi studi hanno messo in evidenza come un’assunzione adeguata di steroli vegetali aiuti a controllare i livelli di colesterolo. Il primo passo quindi è aggiungere alimenti ricchi di steroli vegetali nella dieta e poi, eventualmente, fare ricorso a integratori naturali di fitosteroli che possano garantire i dosaggi giornalieri sufficienti.

> I NUOVI PROBIOTICI CHE RIDUCONO IL COLESTEROLO

Infine, anche i semi di lino secondo alcuni studi aiuterebbero a mantenere la funzionalità delle membrane cellulari e contribuirebbero al metabolismo dei lipidi (colesterolo e trigliceridi), influendo sui livelli del colesterolo LDL. Assumere un integratore a base di semi di lino può essere un buon modo per migliorare la salute.

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Gelato nella dieta: fa ingrassare?

E’ fresco, dolce, invitante ancora di più quando le temperature si alzano. Eppure il gelato nella dieta non sempre è contemplato in quanto si tratta sempre di un alimento ricco di zuccheri e di grassi e che può apportare fino a 250 calorie per un cono gelato artigianale di 100 grammi. E allora, cerchiamo di fare chiarezza.

Posso mangiare il gelato se sono a dieta?

La risposta è sì. Il gelato si può mangiare con moderazione, al massimo una volta a settimana, per rompere la monotonia della dieta che può diventare pesante. Scegliete sempre il gelato in coppetta per evitare le calorie della cialda del cono, e se possibile preferite i gusti alla frutta che sono un tipo di gelato meno calorico rispetto al gelato al cioccolato o del gelato alla crema.

> I GUSTI DEL GELATO MENO CALORICI PER CHI E’ A DIETA

Gelato per cena nella dieta

Si può mangiare un gelato a cena, oppure a pranzo,in sostituzione del pasto. E’ una pratica che non deve diventare un’abitudine ma che, in giornate particolarmente calde, può essere un’ottima alternativa al solito pasto dietetico. Fate che non diventi un’abitudine, perchè il gelato è ricco di zuccheri che danno energia ma chi lo mangia spesso in sostituzione del pasto può incorrere in pericolose carenze nutrizionali.

> LA DIETA DEL GELATO DI PIETRO MIGLIACCIO

Mangiare gelato fa ingrassare?

> GELATO ARTIGIANALE O CONFEZIONATO?

Certamente il gelato non è un alimento dietetico. Contiene molti zuccheri, è ricco di grassi e spesso è accompagnato dalle calorie della panna e della cialda. Questo non vuol dire che non possa essere inserito anche all’interno di una dieta ipocalorica, una volta ogni tanto e con moderazione. Dunque, la risposta è no. Il gelato non fa ingrassare a meno che non esageriate con le dosi.

 

5 consigli per arrivare in forma alla prova costume

Quando sta per arrivare l’estate, l’imperativo è sempre uno: perdere una taglia per arrivare in forma alla prova costume. Il percorso può essere arduo, a volte scoraggiante, ma se avete davvero voglia di stare meglio e magari entrare di nuovo dentro quel paio di jeans che non vi stanno più, vale la pena seguire questi 5 consigli per arrivare in forma alla prova costume:

1. Inizia alla grande

Parti con grande motivazione e cerca di non perderla durante il cammino. Questo vale soprattutto nell’organizzazione dei pasti principali della giornata. Non rinunciare mai alla colazione e fai in modo che sia ricca di latte (proteine) e carboidrati integrali come i cereali o una fetta di pane. Avrai energia a lungo e non sentirai la fame.

> DIETE E PROVA COSTUME: ATTENZIONE AI RIMEDI SUPER VELOCI

2. Scegli le verdure

Se devi scegliere cosa mangiare, privilegia le verdure in tutte le forme, cotte e crude. Più ne mangi più starai bene, controllerai le calorie e sarai sazio perchè le verdure contengono fibre. E poi aiutano anche a regolare il transito intestinale.

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3. Mangia quello che ti piace

E’ vero che la dieta è faticosa ma se ti imponi di mangiare cose che non ti piacciono diventa impossibile. Verdure? Scegli le tue preferite! Frutta? Hai piena libertà di scelta ma fai attenzione ai frutti troppo calorici.

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4. Tanta frutta

Se proprio devi scegliere tra i vari spuntini spezzafame, la migliore scelta è la frutta. Vitamine, minerali, antiossidanti e poche calorie. I benefici, oltre che per la linea, sono anche per l’organismo.

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5. Dedicati il giusto tempo

La fretta è cattiva consigliera, anche nella dieta. Scegli con cura le materie prime e dedica al pasto il giusto tempo, assaporando ogni boccone e masticando lentamente. Alla fine ti sentirai più sazio e appagato.

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5 buoni motivi per eliminare lo zucchero dalla dieta

Lo zucchero fa male, o meglio gli zuccheri (soprattutto quelli industriali molto raffinati) sono dannosi per la dieta e fanno male alla salute. Il vero problema è che tra gli zuccheri naturali contenuti nella frutta e nella verdura e quelli contenuti nei prodotti industriali, ci vuole un attimo a far saltare il conteggio senza rendersene conto. Secondo un recente studio però, gli zuccheri non fanno male solo alla dieta. Ecco 5 buoni motivi per eliminare lo zucchero nella dieta:

1. Pelle più giovane

Secondo molte ricerche scientifiche la quantità di glucosio nel sangue dà origine alla cosiddetta glicazione delle fibre di collagene ed elastina, che priva la pelle della sua elasticità, le fa perdere tono e come effetto produce la comparsa delle rughe. Meno zucchero uguale meno invecchiamento.

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2. Meno pancetta

Il tessuto adiposo localizzato all’altezza del fegato è particolarmente difficile da eliminare ma è anche pericoloso per la salute perchè esporrebbe a maggiore rischio di malattie cardiache e diabete. Secondo molti studi il consumo delle bevande zuccherate è collegato a un maggior grasso viscerale.

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3. Più energia

I carboidrati semplici sono facili da digerire e una volta che sono metabolizzati fanno precipitare il picco di energia velocemente. Dunque a merenda è meglio evitare i cibi zuccherati e preferire quelli ricchi di proteine e grassi. L’ideale è la frutta secca come le mandorle, che danno energia a lungo e in modo costante.

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4. Calo del rischio di obesità

Diversi studi correlano l’obesità con il consumo di zucchero. Troppo zucchero provoca la comparsa del grasso che si va a depositare sul girovita.

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5. Meno rischi per il cuore

Un eccessivo consumo di zucchero può causare scompensi cardiaci, anche in persone che hanno un peso normale entro i limiti.

Sono a dieta ma non dimagrisco: perchè?

Sono a dieta ma non dimagrisco. Perchè non dimagrisco pur mangiando poco? Sono tutte domande che ci poniamo quando ci mettiamo a dieta eppure l’ago della bilancia resta sempre fermo, oppure scende troppo lentamente. Secondo un recente studio dell’Università di Cambridge, questo è dovuto al fatto che l’organismo – stimolato da una repentina riduzione delle risorse a disposizione – attua un meccanismo di compensazione bruciando di meno.

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Lo studio è stato condotto sui topi e pubblicato sulla rivista eLife. In particolare, gli studiosi hanno testato il ruolo di un gruppo di neuroni in una regione del cervello nota come ipotalamo, che fa un po’ da ‘centralina’. I neuroni Agrp, noti come i “neuroni della fame”, una volta che si attivano ci fanno mangiare, ma se engono inibiti possono portare ad un’anoressia quasi completa.

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Il team di ricerca ha adoperato un trucco genetico per manipolarli, attivandoli e disattivandoli. I topi oggetto dello studio sono stati monitorati con strumenti in grado di registrare la loro temperatura e il dispendio energetico in diversi contesti di disponibilità di cibo. Dai risultati è emerso che quandi i neuroni AGRP si attivano ci portano a mangiare attivando lo stimolo della fame ma, se non c’è cibo a disposizione, agiscono per limitare il dispendio di energia riuscendo a limitare la quantità di calorie che bruciamo, di fatto impedendo la perdita di peso.

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Inoltre secondo lo studio esiste un particolare meccanismo che consente a questi neuroni di sapere quanta energia abbiamo incamerato e di controllare quante calorie abbiamo consumato. E adesso si spera che i risultati di questo studio possano servire a costruire terapie efficaci contro il sovrappeso e l’obesità, con una strategia diversa che punti su una riduzione moderata dell’apporto calorico.

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3 tisane per dimagrire velocemente con le erbe amare

A volte non riusciamo a capire perchè abbiamo qualche chilo in più. Non abbiamo mangiato troppo nè cambiato stile di vita eppure ci vediamo più gonfie. Se il problema sono i fianchi ingrossati, adipe localizzato nella parte bassa del corpo, ritenzione idrica, le tisane con le erbe amare possono aiutare tantissimi a drenare i liquidi in eccesso fino a perdere addirittura due taglie!

> ELIMINARE LA CELLULITE CON LE TISANE DRENANTI

Tisana al tarassaco

Se il problema è un accumulo di tossine e ritenzione idrica, la tisana di tarassco è l’ideale perchè questa erba è considerata un efficace diuretico, depurativo e blando lassativo. Inoltre favorisce la funzione del fegato e la digestione dei cibi e aiuta a tenere a bada i livelli di glucosio, colesterolo e trigliceridi nel sangue. Fate bollire per 10 minuti un cucchiaio di radici di tarassaco in 250 ml di acqua. In alternativa potete usare l’estratto liofilizzato (500-750 mg al giorno di estratto titolato in inulina min. 5%) da assumere lontano dai pasti. Il trattamento può durare fino a due mesi, e si può riprendere dopo un mese di stop.

> TISANA DRENANTE FATTA IN CASA ALLA BETULLA E TE’ VERDE

Tisana al gallio

Ottima per il fegato affaticato, la tisana al gallio, detto anche caglio asprello, ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie e stimolanti linfatiche. Favorisce il drenaggio delle scorie e risolve i ristagni periferici attivando il drenaggio linfatico. Ha anche un leggero effetto disintossicante sul fegato. Il gallio si assume come estratto secco liofilizzato (200 mg) o come infuso preparato con le parti aeree essiccate.

> 3 RICETTE DI TISANE DRENANTI

Tisana alla cicoria

La cicoria è una pianta dalle molte virtù fitoterapiche. Stimola l’attività di pancreas e fegato e favorisce il funzionamento della cistifellea e dei reni, favorendo anche la digestione. La tisana si prepara versando 6 g di cicoria in 200 ml di acqua bollente. Lasciate in infusione per circa 15 minuti, poi filtrate e bevete.

Bacche di Goji, dose giornaliera per mangiarle in modo corretto

Le bacche di Goji sono un alleato importante per la nostra salute. Considerate un super food, le bacche di Goji sono utili anche per dimagrire, per aumentare il benessere dell’organismo per essere più longevi. Tantissime le loro proprietà nutrizionali ma, come per ogni alimento, bisogna sapere bene qual è la dose giornaliera consigliata e come è preferibile assumerle per apprezzarne tutti i benefici.

Bacche di Goji proprietà

Le bacche di Goji sono ricche di antiossidanti naturali che ci aiutano a proteggere la pelle e i tessuti del nostro organismo, che rinforzano il sistema immunitario e ci aiutano a combattere i radicali liberi. Sono ricche di carotenoidi ma anche di acidi grassi essenziali e vitamina C. Aiutano a prevenire i tumori, abbassano il colesterolo, hanno proprietà antinfiammatorie e favoriscono il metabolismo, per questo si rivelano un aiuto per dimagrire e stimolare la perdita di peso.

> BACCHE DI GOJI, UNA FONTE NATURALE DI ANTIOSSIDANTI

Bacche di Goji, dose giornaliera

100 grammi di bacche di goji disidratate forniscono 321 calorie. La cosa più interessante è però capire come sono distribuiti i valori nutrizionali. 100 gr di bacche di Goji infatti contengono 50 mg di potassio, 14,07 gr di proteine e 4,8 gr di fibre. Apportano il 4% del calcio e il 17% del ferro raccomandati rispetto all’assunzione giornaliera RDA. Non contengono colesterolo.

> BACCHE DI GOJI CONTRO L’INFLUENZA, FUNZIONANO?

In generale i nutrizionisti consigliano di non esagerare con l’assunzione. Secondo il parere di alcuni, si possono consumare tra 15 e 45 grammi di bacche di Goji essiccate al giorno oppure 120 ml di succo di bacche di Goji, oppure ancora una porzione da 30 grammi di bacche di Goji fresche.

> LA NUOVA DIETA DI KATE MIDDLETON A BASE DI BACCHE DI GOJI

Altri consigliano una dose da 1, al massimo 3, cucchiai di bacche di Goji disidratate al giorno per gli adulti e 1 cucchiaino al giorno per i bambini.

Qual è la frutta più calorica da evitare nella dieta

Mangiare più frutta e verdura. E’ un mantra che sentiamo ripetere da sempre e che – almeno così assicurano i nutrizionisti – aiuta a perdere peso e a mantenersi in buona salute. Ma siamo davvero sicuri che mangiare tanta frutta non sia dannoso per la dieta? La frutta infatti è zuccherina –  contiene fruttosio –  e in alcuni casi può essere molto molto calorica e quindi invece di aiutarci a dimagrire potrebbe essere controproducente e dannosa, specialmente se produce i picchi glicemici che sono responsabili degli attacchi di fame. Eccovi un aiuto per destreggiarvi nella scelta.

Tra i frutti più calorici in assoluto troviamo i datteri freschi, il cocco e l’avocado. 100 gr di questi frutti superano abbondantemente le 100 calorie. Se li consumate, fatelo con molta moderazione e alternandoli ad altri tipi di frutta meno calorici.

> FRUTTA SECCA, QUANTE CALORIE?

Banane, uva, cachi, mango, ciliegie, fichi: tutti squisiti, eppure se siete a dieta dovreste stare alla larga da questi frutti molto zuccherati. E’ vero che si tratta anche di frutti energetici, ricchi di potassio e vitamine e ad effetto purificante ma se il vostro timore sono i picchi glicemici dovete assolutamente evitarli o comunque ridurli drasticamente.

> CALORIE E ZUCCHERI DELLA FRUTTA DISIDRATATA

Eccovi di seguito una lista dei frutti più calorici da consumare con moderazione. Le quantità di calorie sono relative a 100 grammi:

  • noci fresche, 582 calorie
  • cocco fresco, 364 calorie
  • avocado, 230 calorie
  • datteri, 142 calorie
  • banane, 80 calorie
  • cachi, 70 calorie
  • melograno, 65 calorie
  • uva fresca, 60 calorie
  • fichi d’India, 55 calorie
  • mango, 53 calorie
  • prugne, 51 calorie
  • ciliegie, 50 calorie
  • fichi, 47 calorie

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Integratori all’ananas contro la cellulite e la ritenzione idrica

Nota per le sue proprietà idratanti e rimineralizzanti, l’ananas è un frutto dalle mille proprietà, ricco di sostanze utili al benessere del nostro organismo. Sfatiamo il primo mito che la riguarda: nonostante si dica che l’ananas è in grado di bruciare i grassi questo non è precisamente vero. La sostanza che sarebbe in grado di stimolare il metabolismo è la bromelina, che purtroppo però è contenuta nella parte coriacea del frutto, proprio quella che non si mangia. E questo è proprio il motivo per cui per beneficiare della bromelina è necessario assumere gli integratori.

> L’ANANAS AIUTA A COMBATTERE LA CELLULITE

Ma l’ananas ha comunque altre ben note, e questa volta vere, proprietà. Ad esempio favorisce il drenaggio dei liquidi e combatte ritenzione idrica e cellulite. Mangiare l’ananas per apprezzarne i benefici è già un ottimo punto di partenza ma in caso di necessità si possono assumere degli integratori da associare ad una dieta e a un pochino di attività fisica.

> COMBATTERE LA CELLULITE CON ANANAS E PAPAYA

Il vantaggio di assumere gli integratori sta proprio nel fatto che contengono la bromelina, un complesso enzimatico proteolitico, ad azione drenante utile per contrastare gli inestetismi della cellulite. Alcuni integratori all’ananas contengono che inulina, che sostanza che rilascia i nutrienti imprigionati nelle fibre vegetali per poter amplificare la loro azione.

> DIETA DI 1 GIORNO A BASE DI ANANAS PER DEPURARSI E SGONFIARSI

Molti sono gli integratori a base di ananas che potete trovare in commercio, ma ricordate sempre di consultare il medico prima di assumerli perchè – anche se si tratta di prodotti naturali – potrebbero avere effetti collaterali o interferire con altre terapie farmacologiche in corso.

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Dieta Sirt, esempio di menù settimanale

Pare che la famosissima Dieta Sirt abbia fatto perdere ben 30 chili alla cantante Adele. Anche Pippa Middleton, prossima alle nozze, sta seguendo questa dieta per essere in formissima dentro l’abito da sposa. Insomma, la Dieta Sirt sembra essere miracolosa e anche facile da seguire.

Dieta Sirt, come funziona?

> DIETA SIRT, PERDERE PESO ATTIVANDO IL GENE MAGRO

Il nome della dieta, Sirt, deriva dal nome delle sirtuine, regolatori metabolici che si attivano in caso di digiuno e che servono a dimagrire e bruciare i grassi. Al posto del digiuno, che può avere molti aspetti negativi, gli ideatori di questa dieta propongono un’alimentazione ricca di cibi che sono in grado di attivare le sirtuine e tra questi cibi ci sono anche il vino rosso e il cioccolato fondente.

> LA DIETA SIRT, COSI’ E’ DIMAGRITA ADELE

Dieta Sirt, esempio menù settimanale

I primi tre giorni, i più duri, si dovranno assumere al massimo 1.100 calorie giornaliere suddivise in un solo pasto solido e tre succhi verdi ottenuti con i cibi Sirt (a base di cavolo riccio, rucola, prezzemolo, sedano, mela, limone, tè verde matcha).
Dal quarto al settimo giorno le calorie aumentano a 1500 e i pasti solidi diventano due, insieme a due succhi verdi.
La seconda fase è di mantenimento e dura 14 giorni. Prevede cibi sirt a volontà distribuiti in 3 pasti solidi più due succhi e non c’è l’obbligo di contare le calorie.

A vederla così sembra che si tratti di una dieta impossibile ma gli ideatori, Aidan Goggins e Glen Matten, promettono che i cibi Sirt hanno un elevato potere saziante e quindi i morsi della fame non sono così insopportabili. La dieta Sirt ha molti sostenitori, tra questi anche il dietologo e nutrizionista italiano Nicola Sorrentino.

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Lupini, legumi poco conosciuti ottimi per la dieta

Sono diventati più noti grazie al fatto che si trovano all’interno delle preparazioni vegane e vegetariane, eppure i lupini sono dei legumi che per molto tempo sono stati sottovalutati e presi poco in considerazione in quanto alimento della dieta. Nel Mediterraneo se ne faceva largo uso ai tempi dei romani ma poi il consumo dei lupini è caduto gradualmente in disuso, fino ad arrivare al punto da averli completamente dimenticati.

Eppure si tratta di un alimento nutriente, ad elevato potere saziante, che dà tantissimi benefici all’organismo. Come tutti i legumi, anche i lupini hanno un elevato contenuto di proteine e ne hanno anche di più di lenticche e ceci.

> LUPINI E FARINA DI LUPINI, VALORI NUTRIZIONALI

Sono una fonte alimentare adatta anche ai celiaci, perchè sono privi di glutine. Sono utilissimi per ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, contengono fibre utili al transito intestinale, proteggono i vasi sanguigni e aiutano a prevenire ictus e infarti. Inoltre i lupini hanno un alto potenziale re-mineralizzante in quanto sono ricchi di potassio, magnesio, calcio e ferro e fonte di vitamine, tra cui quelle del gruppo B.

> LEGUMI IDEALI PER LA DIETA: TANTO FERRO E NIENTE GLUTINE

Consumare i lupini come si trovano in natura è impossibile a causa della presenza di un alcaloide potenzialmente tossico che contengono e che gli conferisce il caratteristico sapore amarognolo. E’ per questo che generalmente i lupini si acquistano già bolliti e conservati in salamoia, perchè in questo modo l’alcaloide si riduce drasticamente. Attenzione quindi se soffrite di ipertensione perchè la salamoia contiene elevate dosi di sodio.

> DIMAGRIRE MANIANDO UNA PORZIONE DI LEGUMI AL GIORNO

I lupini sono anche un ottimo alleato di bellezza. Da essi infatti si ricava un olio utile per la pelle, che si può usare sul viso, sulle mani e sul corpo per le sue proprietà idratanti e anti-age dovute agli antiossidanti che contiene.

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Dieta giapponese del digiuno: il segreto della longevità

I giapponesi sfidano la dieta mediterranea e lo fanno con un regime alimentare ispirato alle abitudini alimentari dei giapponesi e ideato dal dottor Yoshinori Nagumo, presidente dell’International Anti Aging Medical Society e della Nagumo Clinic, specializzato in terapie anti-cancro.

> LA DIETA GIAPPONESE

Nel suo libro “Il magico potere del digiuno” edito da Vallardi, Nagumo spiega che la fame ha un impatto fondamentale sul benessere fisico. Quando sentiamo il tipico brontolio allo stomaco è il segnale positivo che il corpo sta attivando la produzione delle sirtuine, proteine che riparano le cellule danneggiate. In 52 giorni di questo regime alimentare si possono rigenerare tutte le cellule del corpo e in più il girovita si ridurrà gradualmente perchè le cellule adipose, stimolate dal senso di fame, produrranno l’adinoponectine che pulice il sangue e previene l’arteriosclerosi.

> IL MENU SETTIMANALE DELLA DIETA DI OKINAWA

A differenza di quanto dicono molti nutrizionisti, nella dieta giaPponese del digiuno non è necessario fare colazione, eccezion fatta per i liquidi. No al tè e caffè a stomaco vuoto, ma è concesso un succo di frutta senza zuccheri. Chi proprio non riesce a saltare il pranzo può provare a mangiare poco, riducendo drasticamente le porzioni, privilegiando cereali integrali e proteine. Il pranzo ideale è un frutto consumato con la buccia.

> DIETA GIAPPONESE DELLE BANANE

L’unico pasto secondo Nagumo deve essere consumato a cena e deve essere leggero, con cereali integrali, proteine, verdure e frutta. Nessuna concessione riguarda gli zuccheri che sono assolutamente vietati. Secondo il dottor Nagumo lo zucchero sarebbe addirittura più dannoso della nicotina delle sigarette in quanto è un alimento tossico che contribuisce ad aumentare il rischio di arteriosclerosi, ictus e patologie cardiache, ma accresce anche il grasso viscerale.

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Un bicchiere di vino rosso al giorno, toglie il medico di torno!

Pregiato e gustoso, oltre che ricco di proprietà benefiche per l’organismo umano. Si tratta del vino rosso, quello che per l’Italia è un vero tesoro. D’altronde proprio la penisola italiana è una delle terre maggiori produttrici di uva da cui si ottiene vino rosso. Anche perché dall’Italia arrivano vini che fanno il giro del mondo per via del loro sapore intenso e che piace a livello internazionale.

Tanti sono i benefici di questa saporita bevanda molto prodotta all’interno della penisola italiana. Non tutti conosceranno la capacità che il vino rosso ha di migliorare il metabolismo lipidico influendo così positivamente anche sul peso. In particolare, secondo un recente studio, sembra che un’assunzione regolare di vino rosso vada a disattivare un gene che è responsabile della produzione di nuovo grasso nell’organismo. Azione benevola dunque e che in molti stanno iniziando a sfruttare per finalità estetiche in quanto ciò permetterebbe di gestire al meglio il peso.

Ma il vino rosso è sicuramente una ottima risorsa per l’organismo umano in quanto contiene delle componenti chimiche di notevole importanza. Un ottimo esempio sono le sostanze antinfiammatorie presenti che permettono di rimediare efficacemente a molti tipi di disturbi, purché abbinati comunque ad un corretto regime alimentare. Bisogna anche ricordare che queste molecole possono essere importanti per migliorare le funzioni cognitive del cervello umano. Delle analisi e test specifici hanno permesso di capire che effettivamente il vino rosso possa prevenire la demenza e soprattutto varie patologie neurodegenerative.

Una delle molecole più importanti presenti all’interno del vino rosso è il resveratrolo, un antiossidante che ha un’azione molto importante. Esso infatti previene il senso di stanchezza e lo stress. Ecco perché sono in molti a scegliere un bel bicchiere di vino al termine di una giornata particolarmente stressante e faticosa. Anche perché il resveratrolo nell’organismo riesce efficacemente a contrastare gli effetti tossici dei radicali liberi, delle molecole molto pericolose e che possono determinare reazioni tossiche anche importanti.
Collegato all’azione antistress di cui molti beneficiano, ad esempio, dopo una giornata molto dispendiosa è anche l’azione positiva sull’umore del vino rosso. Bevendo con moderazione del vino rosso di qualità si può infatti migliorare il tono dell’umore. Questo perché grazie a questa bevanda che viene introdotta nell’organismo si ha la possibilità di incrementare la secrezione fisiologica delle endorfine. Queste sono delle sostanze che vengono prodotte dall’organismo e che determinano il buon umore e il senso di positività. Proprio per via di questa azione è consigliabile anche abbinare il vino rosso a dei piatti specifici. Ci sono degli abbinamenti ideali che permetteranno di assaporare in modo unico determinati alimenti.

Inoltre molti pensano che il vino rosso faccia male al metabolismo. Ciò non è vero in quanto è stato appurato da alcune recenti ricerche che un regolare apporto di vino rosso può essere il modo ideale per contrastare l’accumulo di colesterolo.
Questo si collega molto ad un altro fondamentale beneficio del vino rosso, ovvero quello di essere un validissimo supporto per il sistema cardiovascolare. Infatti nel vino si trovano importanti quantità di vitamina E, una molecola importante per il corretto turnover delle cellule dell’organismo umano. Inoltre la vitamina E ed il già citato resveratrolo sono molecole molto importanti per favorire una maggiore resistenza dei vasi sanguigni. Questo basta per poter dire che un bicchiere di vino al giorno può davvero avere ottimi benefici per la salute del sistema cardiovascolare.

Per poter avere a disposizione la più ampia scelta di vino rosso ci si può collegare al portale http://www.tannico.it/. Proprio su questo sito si può avere una attenta e dettagliata panoramica sulle varie tipologie di vino in base alle più diverse esigenze. Ognuno perciò potrà trovare quello più adatto al proprio gusto o anche semplicemente in base al tipo di pasto che si ha intenzione di consumare. Tanti utili consigli che permetteranno di trovare facilmente il miglior vino possibile per i propri pasti.

La dieta contro i gas serra: meno carne e più proteine vegetali

Tutto quello che mangiamo produce inquinamento ma in particolare, ci sono alcuni cibi che aumentano la produzione dei gas serra. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Edimburgo, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Global Food Security, che mette a confronto l’impatto ambientale legato alla produzione e al consumo di carne rispetto  ai benefici legati al consumo dei cosiddetti cibi alternativi. Mangiare meno carne e più proteine vegetali aiuta quindi non soltanto a mantenersi in salute, ma anche a ridurre i gas serra e l’eccessivo sfruttamento del suolo.

> IMPATTO AMBIENTALE DEL CIBO: UN SITO CALCOLA QUANTO INQUINA LA TUA DIETA

Cosa si deve mangiare allora per rispettare l’ambiente? Secondo gli esperti la nostra dieta dovrebbe privilegiare il consumo di uov e pollo per quanto riguarda le proteine animali, evitando la carne di maiale e di manzo che sono più inquinanti. E poi bisognerebbe mantenere elavata la quota di consumo di frutta e verdura, che aiutano anche a vivere più a lungo. Infine, gli esperti tornano a puntare l’attenzione sul discusso tema dell’introduzione degli insetti nell’alimentazione, per esempio larve e grilli al posto di bistecche e salsiccia.

> ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA: DIECI REGOLE PER NON SPRECARE CIBO

Perchè la carne rossa fa male all’ambiente? Il motivo principaleè che quando si allevano animali da carne rossa sono necessari grandi pascoli, porzioni di terreno che invece potrebbero essere liberate e coltivate a verde. Secondo i ricercatori dell’Università di Edimburgo, dimezzando il consumo di carne animale si andrebbe infatti a liberare su scala globale una porzione di terreno ampia per superficie pari a ben 70 volte quella del Regno Unito.

> PERCHE’ E’ UTILE MANGIARE PIU’ PESCE CHE CARNE

Ma dobbiamo temere per la salute? Secondo lo studio, diminuire drasticamente la quantità di carne rossa consumata non mette assolutamente in pericolo la salute, specialmente se nella dieta sono presenti legumi (come ceci, fagioli e piselli), germe di grano, crusca, semi di lino, olio di oliva, frutta e verdure di tutti i tipi, riso. Questi alimenti, ricchissimi di fitoestrogeni, generano moltissimi effetti positivi sull’organismo e garantiscono una buona salute del cuore e del sistema immunitario e hanno effetti benefici anche sulla fertilità.

Troppe bevande gassate fanno male al cervello

Che il troppo zucchero fa male alla salute lo sapevamo già di numerosi studi scientifici diffusi in proposito. La novità di oggi è che anche le bevande gassate e zuccherate aumentano notevolmente il rischio di sviluppare il diabete, problemi cardiovascolari e malattie del cervello.

> LE BIBITE GASSATE POSSONO RIDURRE LA FERTILITA’

Il rischio riguarda non solo le bevande gassate classiche, ma anche le bevande gassate che recano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”. E’ quanto emerge da una nuova ricerca della Boston University, pubblicata sulla rivista Stroke, nella quale si legge che anche solo consumare una lattina al fiorno di bevande gassate senza zucchero potrebbe aumentare il rischio di avere un ictus o di sviluppare la malattia di Alzheimer. Si tratta di uno studio basato su osservazioni e dunque saranno necessarie altre rilevazioni per approfondite l’argomento.

> RISCHIO DI CALCOLI RENALI PER CHI BEVE TROPPE BIBITE GASSATE

Gli autori dello studio hanno monitorato un campione di persone che consumano giornalmente bevande gassate zuccherate e drink senza zucchero e hanno seguito il loro stato di salute generale con controlli clinici periodici. E’ emerso che chi consuma bevande gassate, anche senza zucchero, aumenta di 2,6 volte il rischio di avere nel corso degli anni un ictus e di 2,89 volte quello di sviluppare una demenza.

> QUALI SONO LE BEVANDE CHE FANNO MALE ALLA SALUTE E ALLA LINEA?

Non è ancora possibile stabilire quale sia il meccanismo che lega questo tipo di bevande alle malattie cerebrali, ma nel dubbio sarebbe meglio limitarne fortemente il consumo. Anche perchè, se non esiste ancora una correlazione ben definita con le malattie cerebrali, sicuramente è assodato il legame che esiste con altre patologie come il diabete o i problemi vascolari.

> I 5 PEGGIORI CIBI SPAZZATURA

Altri due studi, il Nurse Health Study e l’Health Professionals follow-up study, hanno evidenziato una correlazione tra bevande gassate con e senza zucchero e incidenza di ictus, con dati abbastanza consistenti che sicuramente spingeranno gli studiosi ad appronfondire la questione.