Al contrario di quanto si crede comunemente, l’insonnia è un disturbo piuttosto diffuso; si stima infatti che il 14% della popolazione ne sia affetto e che questa percentuale si attesti al 33% superati i 60 anni di età, soprattutto fra le donne. Le conseguenze di un riposo notturno carente o estremamente disturbato, soprattutto se il problema permane per lungo tempo, si rendono evidenti durante il giorno causando disagi quali emicranie ricorrenti, difficoltà di concentrazione e attenzione, disturbi della memoria, irritabilità.
Non ci vuole molto a comprendere come tutto questo incida negativamente sul rendimento fisico ed intellettuale di chi soffre di insonnia con ricadute deleterie sulla vita lavorativa, familiare e sociale. Abbiamo già visto come, per ridimensionare il problema, sia utile adottare tutta una serie di accorgimenti atti a modificare alcune abitudini di vita e alimentari che possono favorire, se non l’insorgenza, il mantenimento del problema e/o un suo inasprimento; oggi vedremo invece quali rimedi omeopatici possono essere utili a garantirsi un buon sonno:Arnica montana
L’arnica montana è particolarmente indicata nei casi in cui l’insonnia è ascrivibile ad un eccessivo affaticamento fisico e mentale, in più ha il potere di alleviare eventuali dolori muscolari.
Belladonna
La belladonna è indicata nei casi il disturbo sia rappresentato da difficoltà ad addormentarsi nonostante si provi una grande sonnolenza. Agisce contro gli stati d’insonnia dovuti ad ansia ed agitazione.
Coffea cruda
La coffea cruda è particolarmente indicata nei casi in cui l’insonnia è dovuta ad una sorta di abituale iperattività notturna (è il caso delle persone che non riescono mai a “staccare la spina”) o rappresenta la conseguenza di avvenimenti emotivamente intensi dei quali si è stati protagonisti durante il giorno.
Sulphur
Il sulphur è un preparato omeopatico a base di zolfo. E’ indicato nei casi in cui l’insonnia è transitoria ed è dovuta a un recente cambiamento.