Grande partecipazione a OlisFestival, la kermesse che si è svolta nel weekend nel cuore di Milano dedicando ampio spazio al mondo delle discipline olistiche e a tutti quei metodi, definiti naturali, utilizzati per riequilibrare il benessere dell’individuo. Il messaggio principale di questo festival “è meglio prima che dopo”. In che senso? Prendersi cura del proprio corpo non vuol dire assumere dei farmaci per guarire dalla malattia o mettersi a dieta per dimagrire, ma lavorare per non ingrassare e per non ammalarsi.
Non sempre è possibile, ma ci sono tantissimi disturbi che impostando uno stile di vita sano si possono tranquillamente evitare o tenere sotto controllo. Il secondo step, ovviamente per chi lo desidera, è lasciarsi guidare da quelle che sono delle pratiche alternative alla medicina. Il termine alternativo per non deve ingannare. Non significa, infatti, non seguire i principi della medicina, ma arrivare al farmaco solo esclusivamente per curare la patologia. E quindi come ultima fatica. Durante il dibattito Alimentazione, fitoterapia e Fiori di Bach, il dottor Luca Avoledo è intervenuto così:
Una delle domande che mi rivolgono con maggior frequenza è: le medicine naturali possono curare tutto? Questa richiesta soffre almeno di due errori. Il primo è che naturale male si sposa con il termine cura. È piuttosto indicato parlare di salutogenesi, ovvero si analizzano le cause che generano la salute e non la malattia. Quindi le medicine naturali non curano tutto ed è una visione integralista e sbagliata pensare a queste come alternativa ai farmaci. È importante chiedersi che cosa possiamo fare prima di arrivare al farmaco.
È questo il punto fondamentale. Tutti gli approcci naturale enfatizzano il ruolo del paziente: ci trasformano un po’ nei medici di noi stessi. È importante quindi sviluppare consapevolezza di noi, ma anche di quello che stiamo facendo. Un altro errore, infatti, è credere che naturale non faccia male, ma non è così.
Sempre sul tema della consapevolezza si è espresso anche dottor Alberto Fiorito, esperto di nutrizione che abbiamo intervistato settimana scorsa per avere qualche piccola anteprima su Olisfestival:
Ognuno deve essere consapevole di ciò che mangia e di come sta organizzando la sua spesa e soprattutto il suo stile di vita. Solo così ci si può difendere e curare.
È importante ascoltare il proprio corpo e partire dal fatto che un organo importantissimo, per fare in modo che il nostro corpo lavori e si mantenga in salute, è l’intestino. Questa macchina ha però i suoi tempi. Considerate che il ritmo quotidiano prevedere che l’intestino si svuoti tra le 5 e le 7 del mattino, momento in cui abbiamo il massimo del cortisolo, per poi andare a nanna tra le 19 e le 20. Ciò vuol dire che dopo le 20, il nostro fisico farà molta più fatica a digerire e che è consigliabile evitare di mangiare (soprattutto pasti molto abbondanti e pesanti) se si desidera riposare. Una terapia naturale, o comunque una dieta, deve sempre partire dal ripristino della funzionalità del nostro intestino. Come si fa? Ovviamente ascoltando le necessità e gli input del nostro fisico, ma anche prevedendo un po’ di attività fisica (almeno 30 minuti al giorno).
Scoprire quindi la medicina naturale, la yogaterapia,le tecniche craniosacrali, il mercato del biologico è davvero un viaggio di grande fascino, anche per chi vuole restare fedele all’interpretazione tradizionale di medicina. Ampliare, però, la propria visione di salute può solo fare del bene alla nostra qualità di vita e permetterci di anche di difenderci da quelle che sono le pubblicità ingannevoli. Quindi occhi sempre aperti, soprattutto nei supermercati, evitando di acquistare integratori senza consiglio di un esperto e prodotti alimentari poveri di sostanza nutritive e ricche di calorie vuore.
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