Olio di Krill per ridurre il colesterolo

Oggi ritorniamo a parlare di rimedi contro il colesterolo alla luce di una recente ricerca condotta dall’Akershus University College di Oslo e pubblicata sulla rivista “Lipids”, secondo la quale un’alternativa all’olio di pesce per abbassare il colesterolo sarebbe data dall’olio di krill, estratto da un crostaceo che vive nell’Antartico. Gli omega 3 contenuti nell’olio di pesce sono essenziali per combattere il colesterolo, contrastare gli effetti dello stress ossidativo e prevenire le malattie cardiovascolari, con conseguenti benefici per la salute e il benessere dell’organismo.

Il krill è un piccolo crostaceo che vive in tutti gli oceani del mondo e in particolare nelle acque fredde e polari dal quale si può estrarre un olio in grado di fornire buone dosi di acidi grassi omega 3 sotto forma di fosfolipidi anziché di trigliceridi come invece fa l’olio di pesce.

L’Università di Oslo, che ha condotto la ricerca in questione con la collaborazione dell’Aker BioMarine, un’azienda che produce olio di krill, ha osservato la composizione dell’olio di pesce e quelli dell’olio di krill sul siero, per verificare le differenze degli effetti dei trigliceridi e dei fosfolipidi nei livelli plasmatici di alcuni derivati metabolici degli acidi grassi essenziali.

La ricerca è stata condotta con l’ausilio di 113 volontari con livelli di colesterolo normali o leggermente alterati; i volontari sono stati divisi in tre gruppi: i pazienti del primo gruppo hanno assunto quotidianamente per sette settimane, sei capsule di olio di krill, a quelli del secondo gruppo sono state date tre capsule di olio di pesce, mentre al terzo gruppo, che era quello di controllo, non è stato dato niente.

Alla fine delle sette settimane di trattamento sono stati riscontrati aumenti significativi nei livelli del plasma nei derivati metabolici EPA, DHA e DPA, nei pazienti appartenenti a primi due gruppi, ossia quelli che avevano assunto l’olio di krill e l’olio di pesce. Ecco come i ricercatori autori dello studio hanno commentato i risultati:

Si è potuto constatare un netto miglioramento dei livelli ematici di acidi grassi essenziali omega 3 e un miglioramento del rapporto tra i due tipi di colesterolo, con un netto vantaggio per la salute generale. Questo studio conferma che una dose inferiore di EPA e DHA è necessaria quando si prendono omega-3 sottoforma di fosfolipidi dell’olio di krill, rispetto alla forma trigliceridi.

[Fonte: lastampa.it]

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