E’ ampiamente risaputo che misurare e controllare la quantità di sale che si assume è utile per prevenire l’ipertensione e dimagrire, oltre che aiutare a combattere la cellulite, problema che affligge molte donne in vista dell’estate. La novità è che controllare la quantità di sale ingerita può essere efficace come l’assumere farmaci contro l’ipertensione, in particolare nei soggetti con disturbi renali.
La notizia arriva da un team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’University of Indiana e del Medical Center dell’University of Maryland, negli Usa, i quali hanno condotto un nuovo studio in cui è stato evidenziato come misurare l’assunzione giornaliera di sale all’interno della dieta può contribuire a controllare la pressione arteriosa, oltre a raggiungere più facilmente il peso ideale o secco, che sarebbe anche il peso che si ottiene dopo l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulatisi durante una eventuale sessione di dialisi.
Il dott. Rajiv Agarwal e il suo collega Matthew Weir, medici che hanno guidato lo studio, ritengono che riuscire a raggiungere e mantenere il peso forma seguendo una dieta adeguata e controllando il sale, è il modo più conveniente per migliorare la pressione arteriosa tra le sedute di dialisi e ridurre così al minimo i ricoveri ospedalieri. In quest’ottica i ricercatori suggeriscono che sia possibile controllare la pressione sanguigna prima di ricorrere necessariamente ai farmaci anti-ipertensivi.
Controllando semplicemente il consumo di sale giornaliero si evita l’assunzione costante di farmaci, che a lungo termine possono essere dannosi per l’organismo. Gli scienziati però precisano che è importante ricordare che in molti casi i farmaci sono indispensabili. Con tale approccio, vi è una concreta possibilità che basta soltanto apportare una semplice modifica all’ alimentazione al fine di raggiungere facilmente il peso forma e di prevenire, o in alcuni casi contrastare, l’ipertensione nei soggetti ad essa esposti, invece di ricorrere immediatamente ad una cura farmacologica.