Avete esagerato con i pranzi di Natale? È un costume comune praticamente a tutti, ma c’è possibilità di rimediare. Consumate mirtilli, che proteggono da diete troppo grassi. A sostenerlo sono il Mykkänen OT e colleghi che hanno analizzato su modello animale gli effetti di una dieta ricca di grassi, protratta per tre mesi.
Che cosa è emerso? I ricercatori hanno valutato gli effetti della dieta ricca di grassi confrontati con una dieta normale e una arricchita con i mirtilli. Sotto la lente di osservazione soprattutto le cellule infiammatorie e livelli di citochine. E non è tutto, anche la pressione arteriosa sistolica, la tolleranza al glucosio, la sensibilità all’insulina e l’aumento di peso. Ovviamente, gli animali che hanno seguito un’alimentazione grassa hanno mostrato un aumento di peso e nocivi cambiamenti nel metabolismo glucidico e lipidico.
Molto interessante, però, l’effetto dei mirtilli, che hanno diminuito gli effetti infiammatori. Si è trovato che vi era un’alterazione nel profilo delle citochine e una riduzione dell’infiammazione provocata dalle cellule T del sistema immunitario. I mirtilli hanno anche impedito l’aumento delle pressione sanguigna causata dall’alta percentuale di grassi nella dieta. Insomma, in questi giorni consumate questo importante frutto di bosco. E per il cenone di Capodanno mettete in tavola delle ciotoline, magari condite con qualche lacrima di limone. I ricercatori hanno infatti commentato:
I mirtilli riducono lo sviluppo dell’infiammazione sistemica e prevengono la progressione dell’ipertensione cronica, sostenendo in tal modo il loro ruolo potenziale per alleviare gli effetti negativi per la salute associati con lo sviluppo dell’obesità.
Photo Credits | Shutterstock / Valentyn Volkov