I mirtilli sono dei frutti di bosco molto gustosi, di cui le proprietà antiossidanti sono oramai note. Secondo una ricerca dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige (Iasma), i mirtilli sono alleati preziosi contro le malattie coronariche e i tumori. Lo studio, è stato diretto dalla dottoressa Urska Vrhovsek e pubblicata da “Journal of food composition and analysis”.
Queste piccole bacche tipiche del sottobosco sono da sempre oggetto di studio, sebbene vantino una tradizione molto antica nella cura di diverse patologie. Il mirtillo nero è quello più ricco di principi salutari. Contiene, infatti, zuccheri e molti acidi in grado di proteggere le cellule, acido folico, tannini in grado di ridurre la permeabilità dei capillari rafforzandone la struttura, e antocianine in quantità abbondanti, i pigmenti che danno ai frutti la tipica colorazione blu-viola appartenenti alla famiglia dei flavonoidi.
Sino ad oggi, il lavoro svolto dagli studiosi si è concentrato soprattutto sulle antocianine, mentre la ricerca italiana ha messo in evidenza delle qualità insospettate dei mirtilli, che, oltre ad essere un anti-age naturale, aiuta a proteggere da malattie coronariche e dai tumori grazie alla presenza dei flavonoidi glicosidi, in primis la quercetina, una componente in grado di aumentare la resistenza dei capillari e di regolare la loro permeabilità, dalle emorragie e svolge anche un’azione antivirale e antitumorale.
Lo studio, durato 4 anni e finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, ha analizzato 9 varietà di mirtillo coltivato originarie dell’Italia, della Polonia, della Romania, della Germania, dell’America e dell’Australia. I test hanno dimostrato anche come il mirtillo coltivato presenti qualità del tutto simili a quello di bosco.
Come hanno spiegato i ricercatori:
Una singola porzione di mirtilli (150 g) fornisce quindi in media 30 mg di flavonoli, circa 2-3 volte superiori a quelli assunti giornalmente nella dieta occidentale. Questo significa che il mirtillo coltivato è in assoluto una tra le fonti più concentrate di flavonoli glicosidi nella dieta umana.