Da tempo la scienza ha evidenziato un legame tra lo stomaco e il cervello, i quali riescono a stare in contatto attraverso dei mediatori chimici, cioè delle sostanze che hanno il compito di trasmettergli impulsi nervosi.
In alcune persone questo legame è molto stretto e può bastare un contrattempo o una giornata particolarmente stressante per far sì che le tensioni arrivino alla pancia e diano il via ad una serie fastidi: digestione difficile, gonfiore o dolore nella parte superiore dell’addome, bruciore alla bocca dello stomaco, eruttazioni, nausea e mal di testa.
Questi disturbi, però, possono anche essere causati da cattive abitudini alimentari, come consumare pasti abbondanti o ricchi di grassi, cenare tardi o andare a letto subito dopo mangiato. Se il problema si manifesta solo occasionalmente ed è legato allo stress, può essere sufficiente adottare dei trucchi antiansia.
Innanzitutto, prima dei pasti cercate di fare degli esercizi di respirazione in modo da rilassarvi, e poi optate per un menù leggero con un primo o un secondo di carne o pesce più contorno di verdura e un frutto. Evitate i cibi che possono rallentare la digestione, come i fritti, gli intingoli, i dolci farciti con le creme; attenzione anche a come mangiate: dovete stare in posizione eretta e masticare lentamente ogni boccone.
Se mangiate in compagnia lasciate perdere discussioni su argomenti importanti come problemi di lavoro o tensioni tra coniugi; per stimolare la digestione, dopo il pasto fate una passeggiata di 10 minuti o un’attività in piedi. Infine, per ridurre la tensione addominale e l’aria nello stomaco può essere utile sorseggiare un infuso a base di semi di finocchio e melissa.
Se i disturbi sono frequenti la cosa migliore da fare è consultare il proprio medico che in base ai malesseri descritti potrà consigliare una dieta mirata, riducendo lieviti, zuccheri semplici, alcolici, legumi e verdure ricche di fibre, come carciofi e spinaci, per alleviare i sintomi della fase acuta.