Il metodo Rolfing per eliminare i dolori posturali

 

 

Il pilates è da qualche anno l’ultima moda ed è tornato a volare alto dopo che Pippa Middleton ha mostrato un favoloso lato B durante il matrimonio reale inglese. Potrebbe però esserci una valida alternativa: il metodo Rolfing.

In Italia non è particolarmente noto, ma negli Stati Uniti è stato sdoganato da un po’ di tempo, soprattutto dopo che Oprah Wingfrey lo ha celebrato pubblicamente in tv come disciplina alternativa al pilates per migliorare la postura e dire addio ai dolori muscolari. Sappiamo che l’indolenzimento della schiena è un disturbo abbastanza comune, soprattutto a causa dei diffusi lavori sedentari: tutti fermi, incurviti, davanti al pc o in macchina.

In che cosa consiste il metodo Rofing? Durante le prime lezioni, c’è quella che viene definita body reading, ovvero lettura del corpo. Si studia la struttura, si osserva come si muove una persona e poi si lavora con una lenta manipolazione per correggere i difetti o quei movimenti meccanici che non aiutano il benessere. È la continua ricerca di un nuovo equilibrio. A differenza di molte discipline o sport, le sedute del metodo di Rolfer non possono essere fatte in modo ravvicinato. Tra un incontro e l’altro ci vogliono circa 15 giorni. Bisogna lasciare il tempo al corpo di riallinearsi, di ritrovare la giusta postura, ovviamente a seguito delle correzione. Il ciclo iniziale dura circa 10 incontri.

Chi può praticare il Rolfing? Tutti. È indicato per i bambini, gli anziani, i giovani, gli sportivi, ma anche le persone che cercano un po’ di sollievo. Devono invece astenersi (mi raccomando astenersi) coloro che hanno un tumore, hanno problemi mentali o le donne in  gravidanza, mentre va benissimo dopo il parto per recuperare l’equilibrio.

Il Rolfing è stato elaborato da Ida Pauline Rolf, una biochimica di New York, all’inizio del secolo scorso. In Italia, però, è arrivato 1983 a Torino. Non è quindi una pratica nuova, anche se non è ancora di massa come il pilates o lo yoga.

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